Scopri le conseguenze estetiche della postura scorretta

Le curve denotano un copro femminile e sinuoso, sì, ma solo quando sono al posto giusto.

Una cattiva postura può essere la conseguenza di un trauma o dipendere da diversi fattori,

come quelli ambientali o comportamentali. Nella maggior parte dei casi però, è la somma di questi fattori che ne determina la comparsa. La postura scorretta molto spesso viene sottovalutata, ma a lungo termine è realmente capace di determinare danni funzionali ed estetici.

Può infatti favorire doppio mento, seno cadente, pancetta e cellulite, soprattutto per quanto riguarda l’accumulo adiposo, esso si stabilisce secondo rigorose leggi biologiche, le quali rispondono alle sollecitazioni negative adeguandosi come possono allo scopo di mantenere l’equilibrio. Tutto ciò va a discapito delle fisiologiche curve non solo dopo i 50 anni, ma può interessare anche persone giovani.

La postura scorretta favorisce ed è una causa occulta di invecchiamento dei tessuti. Secondo una stima, il 45% delle posizioni che assumiamo durante il giorno è causa di inestetismi.

Da cosa può dipendere?

Come detto in precedenza da molti fattori, in particolare è bene fare attenzione a:

  • Materasso,
  • sovrappeso e obesità,
  • difficoltà visive,
  • problemi ai piedi o scarpe inadeguate,
  • muscoli deboli o loro squilibrio,
  • sedentarietà,
  • stare troppo seduti o in piedi,
  • le abitudini legate al sonno,
  • immagine di sé negativa,
  • stress sul lavoro,
  • spazio di lavoro mal progettato,
  • cattiva occlusione dentale.

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La correzione della postura può migliorare molti inestetismi comuni.

Correggere la postura può sensibilmente migliorare alcuni inestetismi specifici, come:

  • addome prominente
  • spalle incurvate
  • seni cadenti
  • glutei rilassati
  • interno cosce atonico
  • doppio mento


La postura trasforma il corpo umano, quindi la correzione delle cattive posizioni che si acquisiscono nel tempo, consente di riarmonizzare e di rimodellare il corpo in modo globale.

Attraverso una redistribuzione dei carichi sul corpo i muscoli ritrovano finalmente armonia, volume, consistenza e tono muscolare.

Con una postura corretta inoltre, il portamento diventa più elegante e femminile.

Lavorando sulle cattive abitudini di postura si potrebbe notare, anche nel giro di poche settimane un netto miglioramento estetico, fermo restando la capacità di mantenere la correzione per almeno 3 mesi, tempo utile a ricreare una nuova fisiologica e corretta abitudine.

Una buona postura significa essere in buona salute e fare in modo che muscoli, articolazioni e legamenti possano svolgere le loro funzioni in modo naturale, così come gli organi vitali, che se si trovano nella giusta posizione, lavoreranno al massimo dell’efficienza.
Una postura corretta contribuisce al normale funzionamento del sistema nervoso.


Senza una buona postura, lo stato di salute in generale e l’efficienza totale potrebbero essere compromessi.

Tra gli effetti a lungo termine di una cattiva postura ci possono essere la compromissione di un corretto funzionamento di alcune funzioni a carico di:

  • Digestione
  • respirazione
  • muscoli
  • articolazioni
  • legamenti

Sintomi:

Una persona che ha una cattiva postura può essere frequentemente stanca, avere un ridotto rendimento sul lavoro e notare una certa difficoltà di movimento, anche nei gesti quotidiani di tutti i giorni.

Come migliorare la postura con movimenti corretti:

Prima di tutto è bene partire dalla quotidianità e dalla postura che assumiamo durante il giorno sia seduti che in piedi.

Per migliorare la postura se si sta molto in piedi è utile:

  • Tenere la testa alta,
  • il mento in avanti
  • le spalle indietro
  • il petto in fuori
  • pancia in dentro

Quando si è seduti è consigliabile:

  • Utilizzare una sedia con sostegno lombare,
  • mantenere il gomito in alto sulla scrivania o piano d’appoggio
  • regolare la sedia o utilizzare un poggiapiedi per mantenere la pressione della parte posteriore delle gambe
  • tenere le ginocchia più alte dei fianchi.
  • alzarsi e allungarsi spesso, soprattutto se si sta seduti per lunghi periodi di tempo,
  • non sedersi su un cuscino troppo alto,
  • prendere 10 minuti di pausa ogni 20 minuti quando si lavora al computer per allungarsi,
  • mantenere lo schermo di 15 gradi sotto il livello degli occhi,
  • regolare il sedile dell’auto in modo che le ginocchia siano più alte rispetto i fianchi.
  • Mettere un cuscino dietro alla schiena se il sedile non ha un supporto lombare

adeguato

Anche mentre si dorme è importante fare caso ad alcuni accorgimenti, come:

  • Dormire su un fianco con le ginocchia piegate e la testa sostenuta da un cuscino, per mantenere la testa allo stesso livello della colonna vertebrale.
  • Se si dorme a pancia in su, evitare cuscini troppo alti sotto la testa.
  • Non dormire a pancia in giù.

La postura può facilmente interferire con un corpo armonico da un punto di vista estetico:

La Cellulite, seno cadente e doppio mento, sono anche tutti i danni di una postura scorretta.

Assumere posizioni scorrette non provoca solo dolori muscolari, ma anche alcuni degli inestetismi più temuti dalle donne e dopo alcuni mesi potrebbe verificarsi una cronicizzazione del difetto estetico. Attenzione quindi a non sottoporsi a trattamenti invasivi prima di aver valutato attentamente l’ipotesi della postura con il medico specialista. Un intervento di chirurgia estetica potrà facilmente risolvere sull’immediato i problemi legati agli accumuli adiposi, ma per evitare che questi si riposizionino lì dove li avevamo lasciti, sarà necessario intervenire anche sullo stile di vita.

Le posizioni scorrette provocano:

  • invecchiamento precoce
  • accentuano i problemi dovuti alla forza di gravità
  • cedimento della struttura di sostegno del mento, con la comparsa di segni sul collo e doppio mento
  • la pancetta
  • l’accumulo di grasso sui fianchi, cosce e sedere
  • stasi della circolazione e comparsa di cellulite e ritenzione idrica,
  • vene varicose.

Difetti estetici possono comparire anche a carico del seno, i muscoli si indeboliscono progressivamente, con una perdita di tonicità del seno che tende a cadere verso ol basso.

Agire sulla postura e correggerla è quindi auspicabile, soprattutto perché grazie al riequilibrio posturale, anche i trattamenti estetici possono dare migliori risultati in termini di tempo e risultati.

Cellfina o Vaser Smooth? Due validi trattamenti contro la cellulite a confronto

La cellulite è un male comune, principalmente associato al genere femminile sia per una circostanza ormonale che morfologica.

Anche la conformazione e la familiarità con il problema possono favorire questo inestetismo che si manifesta per una complicata correlazione di fattori, come lo stile di vita scorretto e la sedentarietà che possono accentuarne o favorirne il percorso degenerativo.

La medicina e la chirurgia estetica oggi possono fare moltissimo contro questo complicato inestetismo che si manifesta primariamente a causa della retrazione dei setti fibrosi, i quali a loro volta provocano la tanto odiata buccia d’arancia.

Due trattamenti, primi fra tutti, sono Cellfina e Vaser Smooth, ovvero due medical device, in grado di eliminare il problema anche in una sola seduta ed in sicurezza, grazie alle moderne tecnologie di controllo e minima invasività messe a punto.

Quando è meglio Cellfina?

Cellfina è un dispositivo già ampiamente usato negli USA, si stima che la soddisfazione dei pazienti sul trattamento superi il 93% ancora dopo un anno.

I suoi risultati restano stabili a tre anni dal trattamento, è ripetibile e riguarda la sola cellulite.

Il dispositivo è caratterizzato da un manipolo, simile ad un mouse, il medico, dopo aver preparato e anestetizzato l’area da trattare, provvede alla recisione dei setti fibrosi grazie alla sottile lama contenuta nel manipolo che effettua anche un massaggio vacum.

Il protocollo prevede l’anestesia locale o la blanda sedazione, il paziente, in fase di prima visita, verrà valutato dal medico per stabilire il grado della cellulite, qualità del tessuto, numero delle sedute e tempistiche di svolgimento che in genere vanno da mezz’ora a 2 ore. Una volta individuati gli inestetismi, ovvero i “buchi” tipici della buccia d’arancia, il medico procede all’intervento in regime di chirurgia ambulatoriale. Ciò comporta il recupero immediato del paziente che dopo il trattamento potrà tornare alle normali attività quotidiane dopo un leggero bendaggio. I miglioramenti saranno visibili da subito e miglioreranno nelle settimane e mesi successivi.

Cellfina è meglio quando si è in presenza di sola cellulite e non di importanti depositi adiposi, può agire su glutei, coscie e fianchi.

Quando è meglio Vaser Smooth?

La tecnologia Vaser Smooth svolge lo stesso meccanismo d’azione, ma lavora meglio in caso di lassità dei tessuti e in caso di depositi adiposi. Questo perché Vaser Smooth è in grado di recidere i setti fibrosi grazie alla potente, ma delicata, energia ultrasonica che svolge un’azione diversa sui tessuti.

Gli ultrasuoni vengono sprigionati da una sonda, di appena 2 mm e bersagliano i setti fibrosi senza intaccare i tessuti circostanti, ma non solo, grazie a questa azione si stimola la produzione endogena di collagene ed elastina, due componenti deputati al sostegno dei tessuti. Così facendo si favorisce anche la tonificazione dell’area.

Vaser Smooht incontra la soddisfazione di molte pazienti, soprattutto per coloro che desiderano rimuovere anche i depositi adiposi. Con gli ultrasuoni di Vaser infatti, si colpiscono efficacemente anche le cellule adipose che, una volta disciolte, possono essere rimosse più facilmente dal chirurgo mediante aspirazione.

I tessuti si compattano ed i tempi di recupero sono ridotti grazie alla delicatezza degli ultrasuoni, il paziente potrà tornare a casa il giorno stesso dell’intervento e riprendere le proprie attività il giorno successivo. L’intervento si esegue in anestesia locale o blanda sedazione, in base al parere medico e alla preferenza del paziente, le aree su cui si può agire sono svariate e comprendono:

Glutei, cosce, fianchi, ginocchia, braccia e pancia.

I risultati si apprezzano da subito e migliorano con il tempo, fino allo stabilizzarsi dopo circa 3 mesi.

Vaser Smooth è meglio se oltre alla cellulite è presente adipe localizzato, se le aree sono delicate e difficili da trattare, se soprattutto si è anche in presenza di una forte lassità cutanea.

Acne, miti da sfatare e rimedi non invasivi

L’acne è uno degli inestetismi della pelle più comuni al mondo, colpisce sia il sesso femminile che quello maschile ed in genere si manifesta in adolescenza.

Sebbene sia una problematica comune, reperire informazioni accurate su questo inestetismo può essere difficile, ciò comporta, per chi ne è affetto, ad avvilirsi ed ha convivere con il problema.

Perché è bene curare l’acne?

I miti sono più comuni di quanto lo sia il problema stesso della pelle. Un mito comune è che devi lasciare che l’acne faccia il suo corso.

I dermatologi sanno che questo non è sempre il miglior consiglio.

Ecco perché:

  • Senza un trattamento medico,  possono comparire macchie scure e cicatrici permanenti sulla pelle,
  • trattare l’acne con successo spesso aumenta anche l’autostima del paziente,
  • sono disponibili molti trattamenti efficaci non ivasivi,

Altri casi d’acne

Non solo gli adolescenti hanno l’acne. Un numero crescente di donne manifesta l’acne anche intorno 30, 40, 50 anni e oltre. Non è ancora ben chiaro il perché questo stia accadendo, ma sicuramente è comprensibile che l’acne adulta possa essere particolarmente frustrante in età adulta.

Trattamenti medici non invasivi contro l’acne:

Trattamento dell’acne ad uso topico:

La maggior parte dei trattamenti per l’acne vengono applicati sulla pelle, cioè sono ad uso topico.  Alcuni aiutano ad uccidere i batteri che la provocano, altri agiscono per ridurre il sebo sulla pelle, in base al parere medico sarà comunque possibile individuare quello più specifico per il problema.

Il farmaco topico in genere agisce grazie all’azione di alcune sostanze che vanno direttamente a contatto con il problema, come il perossido di benzoile, l’ antibiotico o anche l’ acido salicilico di forza retinoide. 

Trattamento dell’acne a livello organico:

Un trattamento che funziona a livello organico, cioè dall’interno del corpo, può essere necessario quando si ha un problema d’acne di maggiore portata, se ad esempio si presenta con rossore e rigonfiamenti. Questo tipo di trattamento è solitamente necessario per curare l’acne quando si manifesta soprattutto con cisti e noduli. 

Alcuni farmaci in questi casi si rendono particolarmente utili e sono:

  • Antibiotici (aiutano ad uccidere i batteri e a ridurre l’infiammazione).
  • Pillole anticoncezionali e altre medicine che agiscono sugli ormoni (possono essere utili per le donne).
  • Isotretinoina  (un trattamento che funziona su tutto ciò che causa l’acne).


Trattamenti non invasivi di medicina estetica:

Il medico dermatologo può trattare l’acne con una procedura che può essere eseguita in poco tempo ed in ambulatorio.

Questi trattamenti includono:

  • Laser e terapia fotodinamica:

Questi dispositivi agiscono riducendo efficacemente l’infiammazione e combattono i batteri responsabili dell’acne.

  • Peeling chimici:

Non è possibile acquistare e fare a casa i peeling chimici utilizzati dai dermatologi, stiamo parlando di sostanze ad uso unicamente medico e che, grazie alla loro potenza, possono agire in modo efficacie sugli inestetismi.

  • Microneedling:

Un altra tecnica molto efficacie è rappresentata dal microneedling, ovvero la microperforazione della pelle che, grazie ad un meccanismo fisiologico di riparazione, stimola la rigenerazione della pelle. Il trattamento si effettua in ambulatorio attraverso un dispositivo medico che il dermatologo passa sull’area da trattare.

Conclusioni:

Aspettare che l’acne si risolva da sola può essere frustrante. Senza trattamento, tale inestetismo può causare cicatrici permanenti, bassa autostima, depressione e ansia. Una visita medica sarà l’opportunità per valutare il trattamento migliore alla risoluzione del problema.

Microneedling, ringiovanire il volto in modo naturale

Per effettuare il microneedling avrai bisogno di un piccolo strumento, chiamato “Dermaroller” e di tanta cura e costanza.

Il Dermaroller è un strumento con il quale si effettua il trattamento, a casa o in ambulatorio, ma ci sono delle differenze, come dei vantaggi e degli svantaggi, leggendo questo articolo sarà possibile comprendere meglio le differenze ed orientarsi su quale scelta si adatta maggiormente alle proprie esigenze.

Come funziona Dermaroller?

Il concetto con cui si provoca il ringiovanimento cutaneo è molto semplice: Dermaroller è realizzato con dei piccolissimi aghi che penetrano nella pelle attraverso un piccolo rullo che, passato sulla pelle, provoca delle micro lesioni.

Questo procedimento è in grado di stimolare le naturali difese di riparazione della pelle, aumentando così la produzione di collagene endogeno.

La pelle dopo il ciclo di trattamento risulta rigenerata e rinnovata. Dermaroller agisce anche su alcuni inestetismi, come macchie e linee d’espressione, anch’esse dopo il trattamento sono sensibilmente diminuite.

Dermaroller e il ringiovanimento cutaneo:

Stimolando la produzione endogena di collagene ed elastina, il Dermaroller favorisce un’efficace meccanismo antiaging, con un’azione di ringiovanimento globale sulle aree trattate.

La prima domanda che ci si pone è se vale realmente la pena procurare danni alla pelle per stimolarne i processi riparativi. Il microneedling può provocare un forte arrossamento e in alcuni casi potrebbe essere sconsigliato nel caso di pelli sensibili.


Il trattamento si può svolgere sia a casa che in ambulatorio. Il primo suggerimento è quindi quello di rivolgersi prima ad un medico specialista per conoscere la tipologia della nostra pelle e se siamo i candidati ideali per il trattamento.

Dermaroller a casa:

Si tratta di una procedura non invasiva, ma che può aumentare il rischio di infezioni se non vengono rispettate le fondamentali norme igieniche, come quella di disinfettare lo strumento ad ogni applicazione.

Il Dermaroller deve necessariamente essere sterilizzato dopo ogni utilizzo e passato con la giusta pressione sulla pelle già detersa.

In commercio esistono numerosi dispositivi, ma il consiglio è quello di acquistarne uno certificato ed approvato dalle autorità competenti.

Dermaroller per uso domiciliare è acquistabile con aghi che variano da una lunghezza di 0.2mm a 0.5mm. E’ consigliabile evitare di arrecare troppo danno alla pelle e dunque orientarsi sugli aghi più corti.

Dermaroller in ambulatorio:

Rivolgendosi ad un centro specializzato sicuramente si avranno meno rischi, il primo vantaggio è quello di ottenere prima di tutto un risultato pressoché certo, modulato in base alle caratteristiche della propria pelle e sotto controllo medico.

Attraverso il ciclo di trattamento svolto ed indicato dal medico, si potranno monitorare i progressi passo, passo, senza incorrere in dubbi o provocare lesioni eccessive, grazie alla manualità esperta del medico operatore.

Dermaroller e cicatrici da acne

Tra i benefici del Dermaroller c’è anche quello di migliorare la condizione dell’acne, soprattutto per quanto riguarda le cicatrici. Grazie allo stesso meccanismo che provoca il processo di riparazione della pelle, le cicartici si attenuano e la pelle danneggiata si vascolarizza.

Nel caso in cui si voglia intervenire con il microneedling sulle acne però, è decisamente consigliabile rivolgersi ad un medico dermatologo, in grado di stabilire tempi e modi d’azione specifici in base al grado d’inestetismo.

Non tutta la ritenzione idrica è uguale, scopri perché

La ritenzione idrica è un fenomeno piuttosto diffuso soprattutto in estate ed è un argomento di maggior interesse in particolare fra le donne.

La ritenzione idrica si manifesta in tutti quei casi in cui i fluidi non sono correttamente smaltiti nei tessuti e dai sistemi linfatici e circolatori.

Quando il problema riguarda tutto l’organismo si parla di ritenzione idrica generalizzata, ma più spesso la ritenzione idrica porta all’accumulo di fluidi solo in aree localizzate dell’organismo.

Le conseguenze di questa antiestetica condizione, si possono manifestare con gonfiori, a volte associati a dolori, rigidità articolare e un rapido aumento o fluttuazioni del peso corporeo.


Fra le possibili cause di ritenzione idrica sono incluse:

  • il caldo,
  • il ciclo mestruale,
  • gravidanza,
  • assunzione della pillola anticoncezionale,
  • carenze nutrizionali,
  • alcuni farmaci (come quelli in uso per la pressione alta),
  • insufficienza venosa cronica,
  • ustioni,
  • rimanere troppo a lungo in piedi.

Non tutta la ritenzione idrica però è uguale, come abbiamo già puntualizzato le cause possono essere molte, quindi prima di agire, è indispensabile sottoporsi ad una vista medica per stabilirne i motivi.

Di seguito si elencano alcuni tipi di ritenzione idrica, fermo restando che il parere medico è insostituibile.

  • Ritenzione idrica circolatoria:

Si manifesta in caso di un insufficiente flusso di ritorno venoso, cioè il sangue che scende agli arti inferiori non riceve un’adeguata spinta verso l’alto. Questo accade quando le valvole adibite a questa funzione, non funzionano più correttamente ed i vasi sanguigni non hanno sufficiente elasticità. Ne consegue quindi un ristagno di liquidi nello spazio interstiziale, con conseguente gonfiore e tumefazione di caviglie e piedi. Questo si può manifestare sia in chi sta tutto il giorno in piedi, sia in chi passa molto tempo seduto, magari accavallando le gambe sotto la scrivania.

  • Ritenzione idrica causata da patologie:

In questo caso la ritenzione si fa più seria e dipende spesso e volentieri da ipertensione, insufficienza renale, cardiopatie, epatiti o edema linfatico. In questa circostanza la ritenzione idrica è un vero e proprio sintomo patologico, la sua manifestazione in genere è molto più evidente e non solo localizzata agli arti inferiori, ma può comparire anche sugli arti superiori e sul volto.

  • Ritenzione idrica causata da farmaci:

Alcuni farmaci, come gli antinfiammatori, i cortisonici, gli anticoncezionali orali e la terapia ormonale sostitutiva, possono essere causa di ritenzione idrica, soprattutto se assunti per lunghi periodi di tempo.

  • Ritenzione idrica provocata da alimentazione:

La ritenzione idrica infine, può comparire per problemi legati all’alimentazione, come nel caso di un consumo eccessivo o continuo di alimenti ricchi di sodio, ciò si verifica soprattutto in soggetti già predisposti.
Soprattutto in questo caso, è consigliabile adottare una dieta a ridotto consumo di sale, insaccati, formaggi stagionati e preferire invece prodotti freschi, possibilmente accompagnati da verdura o frutta di stagione. Quest’ultimi sono alimenti naturalmente ricchi di acqua, vitamine e sali minerali, sostanze molto utili per contrastare la ritenzione idrica e combattere i radicali liberi.

Biorivitalizzazione, il trattamento da fare in estate che ferma il tempo.

Non è un segreto, nel momento più caldo dell’anno, la nostra pelle è esposta all’azione aggressiva dei raggi UV e di conseguenza, ad invecchiamento precoce.

Negli ultimi anni l’attività solare è aumentata in modo significativo ed è diventata particolarmente importante per ogni donna la cura e la protezione della pelle del viso.

La conseguenza dell’esposizione al sole prolungata, può portare la pelle a disidratarsi, desquamarsi e a perdere la sua elasticità, le rughe diventano più visibili e ne appaiono di nuove, il tutto entro la fine dell’estate.

Come si può prevenire questa apocalittica aggressione?

Ci sono diverse azioni che si possono fare, come usare una crema solare, un cappello con un’ampia visiera, adottare un consumo abbondante di liquidi e stare all’ombra nelle ore di punta. Questo è il programma minimo, che semplicemente non permetterà alla pelle di “morire” e “asciugarsi” sotto i raggi cocenti, ma forse non basta per tutti.

Nella lotta all’invecchiamento, per preservare la bellezza, la salute e la giovinezza della pelle, l’obiettivo principale della medicina moderna si adopera per salvare e ripristinare le riserve d’acqua perse, ma non solo.

La biorivitalizzazione, è una tecnica di iniezione a base di acido ialuronico e importanti gruppi di vitamine. In estate e all’inizio dell’autunno, è particolarmente indicata, in quanto protegge e ripristina la salute della nostra pelle, proteggendola dai dannosi raggi UV che innescano il processo di fotoinvecchiamento.

In cosa consiste il trattamento di Biorivitalizzazione :

Il trattamento è iniettivo e consiste nell’infondere acido ialuronico e vitamine nelle aree problematiche del viso e del corpo. Questo processo, che avviene per iniezione, provoca la conseguente attivazione della rigenerazione delle cellule della pelle, la sua struttura così si migliora, ottenendo anche una maggiore elasticità, turgore e luminosità.

L’azione dell’acido ialuronico si verifica quasi immediatamente, migliorando la struttura della pelle e aiutando a rigenerare le sue cellule. La pelle diventa istantaneamente morbida, più tonica ed elastica. Anche dopo la prima iniezione, le rughe sono levigate e la pelle si illumina di bellezza e salute. Tuttavia, tutto è determinato individualmente per ciascun paziente. Il ciclo completo consiste in 3 – 4 sedute eseguite con un intervallo di 2 – 3 settimane.

Ripetere il ciclo di biorivitalizzazione anche dopo l’estate e due volte durante l’inverno è assolutamente consigliato.

Il numero di sedute è scelto dallo specialista in base al grado di invecchiamento cutaneo e all’anamnesi effettuata. Il tempo di realizzazione della biorivitalizzazione di solito non supera un’ora.

Quali sono le indicazioni?

  • I cambiamenti legati all’età nella pelle. 

La biorivitalizzazione può essere eseguita alla manifestazione dei primi segni dell’invecchiamento cutaneo, già dai 25-30 anni, quando la ridotta capacità di produzione naturale dell’acido ialuronico inizia ad innescarsi.

  • Pelle stanca 

La biorivitalizzazione aiuta a ripristinare la salute della pelle anche dopo il freddo dell’inverno, non solo per il caldo sole estivo, quindi è consigliabile ripeterne i cicli durante tutto l’anno.

  • Cicatrici post acneiche.

La biorivitalizzazione riduce le cicatrici della pelle nella remissione dell’acne.

  • Ulteriori indicazioni

La biorivitalizzazione è inoltre utile per migliorare la pelle in caso di pori dilatati, pelle grassa, quando si assiste alla diminuzione del tono e dell’elasticità della pelle, rughe e carnagione grigiastra.

Effetti collaterali eventuali:

L’acido ialuronico è normalmente presente nel nostro organismo, quindi è esente da reazioni allergiche, ma è sempre bene effettuare una prima visita medica per conoscere quali vitamine o farmaci saranno impiegati nella biorivitalizzazione insieme all’acido ialuronico.

In genere si sconsiglia in gravidanza e se si è coinvolti da Herpes attivo.

A seconda della sensibilità della pelle nel sito di iniezione, può comparire un piccolo ematoma che passa spontaneamente in breve tempo.

Accorgimenti:

Dopo l’iniezione non è consigliabile toccare la pelle e per la prima settimana è meglio non praticare sport, bagno turco e solarium.

L’acido ialuronico biorivitalizzante può essere combinato con altre procedure anti-invecchiamento. Aiuta a ripristinare la pelle dopo il peeling ed è coinvolto nel processo di riabilitazione dopo la chirurgia estetica.

Alopecia, la crescita dei capelli si ripristina con Rigenera

L’alopecia areata è una malattia della pelle autoimmune che provoca la perdita di capelli a chiazze su cuoio capelluto, viso e corpo.

Come accade in tutte le forme di alopecia, il sistema immunitario attacca i follicoli piliferi sani, li fa diventare più piccoli, diminuendo la produzione capillare, fino al punto in cui la crescita dei capelli può fermarsi del tutto.

Nelle le persone che riferiscono una perdita dei capelli inferiore al 50%, le attuali opzioni di trattamento agiscono direttamente sull’attacco immunitario e stimolano il follicolo pilifero. Riguardano terapie iniettive e d’integrazione alimentare.

Tuttavia, questi trattamenti non hanno successo garantito per tutti.

Per le persone che soffrono di una perdita di capelli superiore al 50% o nelle quali le precedenti terapie non hanno avuto successo, è possibile ricorrere a trattamenti di ultima generazione come Rigenera.

Rigenera che cosa è?

Il Metodo Rigenera è un piccolo intervento di micro-chirurgia che richiede la semplice anestesia locale e il più delle volte solo 1 o 2 punti di sutura.

Il principio con cui funziona è il medesimo della tradizionale tecnica Fue, come avviene nell’autotrapianto di capelli, le unità follicolari del paziente vengono prelevate assieme al tessuto cutaneo e poi reimpiantate in zone che sono interessate dalla Calvizie.

Per farlo si utilizza, come da protocollo, uno speciale kit di espianto dei follicoli, contenente il “punch”, cioè lo strumento specifico con cui si realizza il prelevamento. In Rigenera il “punch” ha una dimensione di circa 2 millimetri, misura più grande rispetto a quella usata durante un Trapianto FUE, dove si usano punch di circa 0,8 millimetri. Il motivo per il quale il punch usato nel metodo Rigenera è decisamente più grande, è dato dal fatto che è necessario prelevare non solo il bulbo, ma anche il tessuto annesso.

Non si tratta di una metodica semplice, richiede dunque molta manualità ed esperienza da parte del medico, ecco perché è importante recarsi in centri appositamente formati per questo trattamento.

Come avviene il prelievo dei campioni di tessuto del paziente?

L’intervento necessita di anestesia locale, a volte di alcuni punti di sutura nella zona di prelievo dei tessuti del paziente, ma non necessita di degenza.

Appena seguita l’estrazione di 10/20 follicoli insieme al tessuto, la tecnologia di Rigenera è in grado di sminuzzare il materiale autologo (il tessuto prelevato), in piccolissime unità di pochi micron, chiamate clusters.

Questi raggruppamenti cellulari, dalle straordinarie proprietà rigenerative, vengono sospesi in una soluzione conservante e quindi innestati nello scalpo del paziente, in genere attraverso aghi mesoterapeutici.

L’iniezione dei “cluster tissutali” nel cuoio capelluto, stimola in modo proporzionale l’attività dei follicoli piliferi e incrementa la rete dei capillari che li nutrono. La forza rigenerativa dei micro innesti, è legata alle loro dimensioni microscopiche e alla loro ricchezza di cellule staminali e cellule angiogenetiche.

Vitamina E, può prevenire la caduta dei capelli?

Quali fattori influenzano veramente la crescita dei capelli?

Molto spesso ci si accontenta della spiegazione relativa alla familiarità con il problema. Se mio nonno perdeva i capelli, allora è molto probabile che anche io li perderò, uno scenario molto diffuso, ma perdere i capelli non è determinato dalla sola familiarità con il problema. Oggi è possibile scoprire di più su questo imbarazzante inestetismo che affligge in maggioranza il sesso maschile, ma non solo, sono disponibili diete e trattamenti per rimediare o migliorare sensibilmente questa condizione.

Le cause sono molteplici:

  • Invecchiamento:

Quando le persone invecchiano, possono notare che i loro capelli non crescono più così rapidamente come una volta e anche il loro volume è decisamente meno spesso. Alcuni follicoli possono smettere di produrre nuovi capelli, portando al diradamento o alla loro perdita.

Ciò deriva da una combinazione di genetica e processi naturali di invecchiamento. Anche lo stelo dei capelli diventa più sottile e iniziano a perdere anche il loro colore.

  • Stress per l’organismo e patologie:

Il parto, lo stress, le condizioni della tiroide ed in particolare l’Alopecia, possono causare una più improvvisa perdita di capelli. In questo caso anche adottare una dieta salutare, con lo scopo di sostenere la crescita dei capelli, non può affrontare l’ostico problema.

  • Malnutrizione:

A parte l’invecchiamento, lo stress, le malattie e la genetica, la malnutrizione è una delle cause più comuni di perdita di capelli. 

Seguire una dieta sana e ben bilanciata può aiutare le persone a mantenere i corretti livelli di crescita e di sostituzione dei capelli.

In questo caso il cibo nutriente ed adeguato alle carenze, può aiutare a prevenire la perdita dei capelli. Questa condizione si determina osservando la qualità dei capelli, già dai primi segni di fragilità o danneggiamento, ma non solo, se siamo in presenza di un problema alimentare si noterà:

  • secchezza,

  • una scarsa consistenza,

  • forfora,

  • aspetto dei capelli opaco,

  • fragilità estrema

L’ereditarietà e i processi naturali di invecchiamento svolgono un ruolo importante nella perdita dei capelli. Tuttavia, la qualità, la quantità e la crescita dei capelli sono anche strettamente legate alla dieta.

Mantenere una dieta nutriente è il modo migliore per migliorare la salute e la crescita dei capelli.

I medici raccomandano che le diete siano varie. Per gli onnivori, dovrebbero includere quantità adeguate di proteine ​​da pesce, fagioli, uova e carni magre, così come una grande quantità di frutta fresca, verdura e cereali integrali.

Cosa può realmente fare la vitamina E per i capelli?

In molti affermano che la vitamina E offre diversi benefici per la salute dei capelli, molte di queste affermazioni però mancano di prove scientifiche comprovate.

La maggior parte delle conclusioni sul ruolo della vitamina E nella salute dei capelli, si riferiscono alle sue proprietà antiossidanti, esse si concentrano sull’idea che possa ridurre il danno cellulare e migliorare la crescita dei capelli.

Detto ciò, la vitamina E, nonostante i pochi studi effettuati, può effettivamente aiutare a sostenere un cuoio capelluto sano, in quanto ha effetti antiossidanti diretti che potrebbero aiutare anche a mantenere una naturale crescita dei capelli.

Le proprietà antiossidanti della vitamina E infatti, riducono la quantità di stress ossidativo e di radicali liberi che causano la rottura delle cellule del follicolo pilifero nel cuoio capelluto.

Aiuta a prevenire la caduta dei capelli

Una piccola ricerca che ha coinvolto un totale di 38 volontari con perdita di capelli, ha esaminato il ruolo svolto dalla vitamina E nel prevenire questa perdita. Lo studio ha rilevato che uno dei componenti della vitamina E è in grado di migliorare la crescita dei capelli dei volontari, non si tratta dunque di un mero effetto placebo.

Sono ancora necessarie ulteriori ricerche per determinare in che modo la vitamina E influisca sulla perdita dei capelli, in ogni caso è salutare ed importante integrare questa vitamina in coloro che ne sono in effettivo deficit.

Aumento della lucentezza e Vitamina E

La vitamina E, offre diversi contributi alla qualità dei capelli, fra cui l’aspetto estetico di lucentezza. Prodotti chimici, calore e altri prodotti per lo styling possono danneggiare i capelli fino ad indebolirli, rendendoli secchi e opachi, in questo senso la vitamina E può offrire un valido contributo.

Si può ripristinare la lucentezza dei capelli con gli oli alla vitamina E, i quali forniscono un ulteriore strato di protezione alla pelle e ai capelli. Molti produttori aggiungono già la vitamina E ai loro prodotti, per contribuire a ripristinare la lucentezza e l’idratazione della chioma, essi sono in genere rappresentati da shampoo o balsamo fortificanti.

Migliora la tua dieta

La vitamina E è presente in diversi tipi di alimenti. Questi includono:

  • verdure a foglia verde

  • Noci e semi

  • olio vegetale

  • cereali per la colazione

Per aumentare l’apporto di vitamina E, si possono mangiare cibi che sono naturalmente ricchi di questa vitamina, oppure ricorrere all’integrazione di capsule, il consiglio è quello di partire con l’assunzione giornaliera di alcuni cibi che ne contengono in abbondanza. Questo non solo fornirà un’adeguata educazione alimentare a chi è carente di Vitamina E, ma probabilmente produrrà già gli effetti benefici desiderati.

 Alcune buone fonti alimentari di vitamina E includono:

  • 1 cucchiaio di olio di germe di grano – 20,3 milligrammi (mg)

  • 1 oz di semi di girasole secchi tostati – 7,4 mg

  • 1 oz di mandorle secche tostate – 6,8 mg

  • 2 cucchiai di burro di arachidi – 2,9 mg

  • mezza tazza di spinaci bolliti – 1,9 mg

  • mezza tazza di broccoli bolliti – 1,2 mg

Quando la dieta contrasta la perdita di capelli e migliora la pelle

Gli alimenti che mangiamo hanno un forte impatto sulla crescita, la forza e il volume dei capelli, non tutti lo sanno.

I capelli crescono dalle radici, quindi la chiave per una crescita sana dei capelli sta nel migliorare la salute del cuoio capelluto e dei follicoli piliferi.

I capelli crescono continuamente e vengono sostituiti, i follicoli creano costantemente nuovi cappelli dai nutrienti del corpo, ecco perché una dieta corretta è così importante per ristabilire un potenziale equilibrio nutritivo perso.

Gli alimenti che le persone mangiano influenzano il modo in cui i loro capelli crescono e la loro qualità. Determinate proteine, grassi, vitamine e minerali, sono particolarmente importanti per far crescere capelli forti e sani, inoltre adottare una dieta varia e nutriente può anche migliorare la salute di unghie e pelle. 

I cambiamenti positivi apportati dalla dieta saranno più evidenti nelle persone che in precedenza hanno sviluppato carenze di vitamine e nutrienti, e che per questo hanno assistito all’indebolimento dei propri capelli, ma in ogni caso sarà necessario un po ‘di tempo per vedere i risultati in termini di crescita dei capelli.

Cosa è bene integrare per migliorare l’aspetto dei capelli e la salute del cuoio capelluto:

1. Uova

Le uova sono una buona fonte di biotina, un minerale che può aiutare a stimolare la crescita dei capelli. I capelli che si assottigliano e la loro perdita, sono due sintomi di una carenza di biotina. Altri sintomi includono eruzioni cutanee intorno al viso e all’ano, infezioni della pelle e unghie fragili. 

Altri alimenti che contengono biotina sono :

  • carne,
  • pesce,
  • noccioline,
  • semi,
  • alcune verdure, come patate dolci, spinaci e broccoli.

Le uova contengono anche altri composti che possono aumentare la crescita dei capelli, tra cui L-lisina, vitamina D e alcuni minerali. 

2. Noci brasiliane

Le noci del Brasile sono un’eccellente fonte di selenio, un minerale che può aiutare a stimolare la crescita dei capelli. Infatti i capelli di nuova formazione assorbono il selenio, ma è bene non esagerare, un eccesso di questo minerale produrrà gli effetti contrari al beneficio ottenuto.

Un eccesso di selenio può causare fragilità dei capelli e loro perdita, inoltre nausea, eruzioni cutanee e problemi al sistema nervoso.

Il limite superiore raccomandato per il selenio negli adulti è di 400 microgrammi (mcg) . 

Le noci del Brasile sono molto ricche di selenio, quindi è bene limitare l’assunzione a circa quattro noci al giorno.

Altri alimenti che contengono selenio includono:

  • carne, compresi fegato e pesce
  • uova
  • latte e altri prodotti lattiero-caseari
  • pane e cereali

3. Omega 3:

I grassi salutari sono una parte importante di ogni dieta e gli acidi grassi omega-3 fanno al caso, sono buoni sia per il cuore che per i capelli, pelle ed occhi.

Il pesce in questo caso, può essere una buona fonte di omega 3 e vitamina D, integrarlo nella propria alimentazione può migliorare sensibilmente la salute dei capelli e della pelle.

Inoltre, le persone che mangiano pesce hanno un rischio ridotto di sviluppare malattie croniche a carico del cuore, riducendo il rischio di infarto e ictus.

E’ anche risaputo che l’estratto di olio di pesce, contenente acido docosaesaenoico, non solo stimola la crescita dei capelli, ma aumenta anche l’attività di alcune proteine ​​nel corpo, migliorando il loro apporto nutritivo.

Le fonti di pesce più ricchi di acidi grassi omega-3 sono:

  • salmone
  • sgombro
  • tonno
  • aringa
  • sardine

Le persone che seguono una dieta vegetariana o vegana possono ottenere omega-3 dalle seguenti fonti vegetali:

  • noci
  • semi, come semi di lino e di chia
  • olio di semi di lino e di soia
  • alghe, come la spirulina

4. Alimenti che contengono vitamina D

La vitamina D può aiutare a migliorare la crescita dei capelli, ma non solo, è anche importante per le funzioni muscolari, nervose e del sistema immunitario.

Alcuni alimenti ricchi di vitamina D includono:

  • cereali da colazione
  • succo d’arancia
  • yogurt
  • margarina
  • bevande di soia

Altri alimenti che contengono vitamina D sono:

  • pesce grasso
  • fegato di manzo
  • formaggio
  • funghi

5. Fonti importanti di L-lisina

Alcuni amminoacidi in alimenti ricchi di proteine ​​possono aiutare a promuovere la crescita dei capelli, e la L-lisina ne è un esempio.

La l-lisina è anche presente nella radice dei capelli ed è responsabile della forma e del volume dei capelli. Una carenza di L-lisina può anche causare la caduta dei capelli, in questo caso ottenere un ripristino di questo amminoacido nell’organismo, può prevenire questo problema e promuovere la regolare ricrescita dei capelli.

Le persone possono assumere L-lisina sotto forma di integratori, ma anche come proteina dietetica che si trova nei seguenti alimenti:

  • carne
  • uova
  • fagioli
  • lenticchie
  • noccioline
  • spirulina

Quali sono altri nutrienti che concorrono a pelle e capelli sani?

Alcune carenze nutritive, relative a minerali importanti, possono anch’esse causare la caduta dei capelli, parliamo di Ferro e Zinco.

Alcune fonti suggeriscono che i seguenti nutrienti possono aumentare sensibilmente la crescita dei capelli, migliorando anche lo stato di salute della pelle e sono:

  • la niacina , per sostenere i follicoli piliferi sani
  • acido folico , per promuovere la nuova crescita dei capelli
  • vitamina A , per proteggere i follicoli piliferi
  • vitamina C , per prevenire danni ai capelli e sostenere i livelli di collagene

Alcune persone usano supplementi a base di erbe per promuovere la crescita dei capelli,

come il Ginkgo biloba, un integratore vegetale in grado di stimolare la memoria, favorire la crescita dei capelli e migliorare l’apporto di nutrienti al cuoio capelluto.

Se invece hai già perso molti capelli e desideri una soluzione definitiva al tuo inestetismo, potresti pensare a trattamenti medici, come Rigenera..

Quando è la menopausa che fa aumentare di peso che fare

Le donne che attraversano il difficile periodo della menopausa, si sa, possono aumentare di peso. Coloro che desiderano dimagrire durante questa fase della vita, possono avere più difficoltà del solito a raggiungere l’obbiettivo e anche una volta raggiunto il peso forma, può essere difficile mantenerlo.

L’aumento di peso si verifica poco prima e durante la menopausa, in parte a causa di un calo dei livelli di estrogeni. Anche il sonno di scarsa qualità, la fisiologica riduzione del metabolismo e del tono muscolare correlate all’età, possono contribuire a questo aumento di peso. 

L’aumento di peso, in questo caso, tende a manifestarsi con lo sviluppo di grasso localizzato soprattutto a livello dell’addome.

Menopausa, aumento e perdita di peso:

Le donne raggiungono la menopausa dopo circa 12 mesi senza ciclo mestruale.

Durante la menopausa e la pre-menopausa , ( il periodo che porta alla menopausa ) le persone coinvolte, possono ingrassare e trovare più difficile perdere peso per motivi diversi dal semplice abuso calorico, si tratta come già accennato, di un fattore ormonale, ovvero il fisiologico calo dei livelli di estrogeni.

L’estrogeno è uno degli ormoni sessuali primari nelle femmine ed ha un significativo a un ruolo in:

  • caratteristiche del sesso
  • conformazione fisica
  • regola il ciclo mestruale
  • mantiene in salute le ossa
  • regola i livelli di colesterolo

Durante la menopausa, i livelli di estrogeni diminuiscono notevolmente, ciò non causa direttamente un aumento di peso, ma può portare ad un aumentato sviluppo del grasso corporeo che si localizza in particolare nell’addome.

I medici associano l’eccesso di peso ed il relativo grasso addominale anche a malattie cardiache e al diabete di tipo 2 . Quindi diviene importante e necessario mantenere un peso corporeo adeguato alla nostra persona, per mantenere l’organismo in salute e non incorrere in patologie potenzialmente più serie.

Che fare?

Molte donne si affidano alla terapia ormonale sostitutiva, essa può ridurre la tendenza ad ingrassare ripristinando i livelli di estrogeni ed evitando l’eccesso di grasso addominale, ma non è l’unico accorgimento da compiere se si desidera mantenere un buono stato di salute generale.

Processi di invecchiamento e conseguenze.

L’aumento di peso durante la menopausa è legato anche a regolari processi di invecchiamento che si riflettono anche nello stile di vita: quando le persone invecchiano, tendono a diventare meno attive fisicamente .Il loro metabolismo inoltre rallenta naturalmente, in modo fisiologico. 

Queste variabili portano ad una riduzione della massa muscolare e ad un aumento del grasso corporeo.

Che fare?

Esercizio fisico, anche leggero ma costante. Non ci sono scorciatoie per chi desidera mettere la salute al primo posto. Il movimento, inteso come stile di vita, migliorerà tutti gli spetti fisiologici che riguardano l’organismo.

Perdita e scarsa qualità del sonno.

I medici associano la menopausa anche ad una scarsa qualità del sonno, ciò può derivare da vampate di calore o sudorazioni notturne. Una ricerca svolta negli USA a questo proposito, afferma che una certa privazione del sonno può favorire anche l’aumento del peso. Si sono quindi collegati i disturbi del sonno ai processi di invecchiamento e alla conseguenza metabolica che avviene durante la menopausa. In questo senso l’alterazione della qualità del sonno e dei ritmi circadiani possono influenzare:

  • gli ormoni dell’appetito
  • la composizione del grasso corporeo
  • il dispendio energetico

Concentrarsi sull’ottenere una quantità sufficiente di sonno ristoratore può aiutare a ridurre l’aumento di peso correlato alla menopausa.

Che fare?

Anche in questo caso la ricetta della salute è l’aumento dell’attività fisica.

L’esercizio fisico è il modo fondamentale per costruire i muscoli e prevenire la perdita muscolare legata all’età, ma non solo, stancarsi favorisce il fisiologico incremento del sonno.

Un allenamento di resistenza, ripetuto per almeno tre volte alla settimana può migliorare sensibilmente la massa magra, ridurre il grasso corporeo nelle donne in menopausa e favorire efficacemente le corrette fasi del sonno, che sarà anche più profondo.

Quanta attività fare?

Bastano 150 minuti di attività aerobica ogni settimana e 60 minuti di attività di potenziamento muscolare, da dividere in due o più giorni, ogni settimana.

Una combinazione di esercizio aerobico e allenamento di resistenza aiuterà a ridurre il grasso corporeo e costruire i muscoli.

Se però non ami la palestra e sei una persona tendenzialmente sedentaria, potresti trovare più facile aumentare gradualmente i livelli di attività fisica, iniziando con piccoli gesti quotidiani, per poi progredire ad un vero e proprio work out. Questi gesti potrebbero essere rappresentati da:

  • fare lavori di giardinaggio,
  • portare il cane a fare una passeggiata
  • scegliere un parcheggio più lontano dall’ingresso dell’edificio o di casa,
  • usare le scale invece dell’ascensore
  • alzarsi in piedi per rispondere alle telefonate
  • andare a fare una passeggiata con un’amica

Attenzione agli alimenti che “non” si mangiano:

Per perdere peso, le persone hanno bisogno di consumare meno calorie di quelle che consumano, ma anche preferire cibi rispetto ad altri . Fare cambiamenti dietetici è una parte fondamentale della perdita di peso.

Gli alimenti salutari e nutrienti dovrebbero essere alla base di tutti i pasti e gli spuntini. La dieta di una persona in menopausa, in particolare, dovrebbe contenere una varietà di frutta e verdura colorata, cereali integrali e fonti di proteine ​​magre.

Una dieta in stile mediterraneo, oltre ad essere alla base della nostra cultura e già consolidata nel nostro dna, si rende molto efficace per la salute. Uno studio del 2016 ha riportato che questa dieta può migliorare i fattori di rischio di malattie cardiache, come la pressione sanguigna e i livelli di lipidi, ma soprattutto favorire efficaciemnte la perdita di peso.

Alcuni alimenti contenuti in questa dieta sono essenziali per il corretto metabolismo dei grassi, come l’avocado, in grado di sostituire i grassi saturi anche con gusto.

Cosa è consigliabile mangiare per favorire la perdita di peso:

  • una buona varietà di frutta e verdura
  • proteine ​​magre, come fagioli, pesce o pollo,
  • cereali integrali,
  • grassi salutari, ad esempio olio d’oliva o avocado
  • legumi

Le donne in menopausa dovrebbero evitare cibi trasformati e quelli contenenti elevate quantità di grassi transgenici o saturi. Alcuni esempi includono:

  • pane bianco
  • pasticcini, come torte, biscotti e ciambelle
  • carni lavorate, come salsicce e mortadella
  • alimenti con molti oli aggiunti o zucchero
  • bevande zuccherate, come bibite e cocktail

Molto utile è inoltre controllare le dimensioni delle porzioni ed evitare di mangiare davanti alla TV o al computer.

Un dietologo o un nutrizionista può aiutare a stabilire un piano alimentare salutare e tenere traccia dei progressi fatti, quindi sarebbe importante recarsi da uno specialista, soprattutto in questa fase della vita.

Considerare terapie medico-estetiche per la riduzione del grasso addominale.

Le donne in menopausa che non riescono a perdere peso e a ridurre il grasso addominale, dovrebbero, per prima cosa, parlare con un medico specialista in merito al trattamento più appropriato per perdere i centimetri di troppo. Oggi ci sono valide alternative, non invasive, per ridurre il grasso localizzato, soprattutto sulla pancia, come il metodo Vanquish.