L’autoesame dei nei
Senza cadere in inutili allarmismi, è buona norma osservare regolarmente i propri nei per cogliere i campanelli d’allarme che ci dovranno portare a consultare tempestivamente un dermatologo.
I 5 fattori da considerare si riassumono nel semplice schema ABCDE:
- Asimmetria della lesione
- Bordi irregolari
- Colore disomogeneo e tendenzialmente più scuro
- Dimensioni solitamente superiori a 5 mm
- Evoluzione, considerando più a rischio i nevi ad insorgenza recente e che cambiano in breve tempo aspetto.
È bene ricordare che un neo sospetto in genere è totalmente asintomatico e indolore; l’esame visivo e tattile sono le modalità per monitorarlo. Bisogna sorvegliare anche le lesioni simili a lentiggini che presentano una superficie leggermente a rilievo.
È importante sottolineare che l’autoesame dei nei non può in nessun caso sostituire un controllo dermatologico ma ha lo scopo di aiutare ognuno a conoscere la forma, le dimensioni, il colore e la collocazione dei propri nei, Questa consapevolezza permette di recarsi subito dal dermatologo nel caso si notino alterazioni. Nell’intervallo tra un controllo specialistico e il successivo, il semplice auto-controllo visivo dei nei è una buona pratica da effettuare ogni 3 mesi circa.
Visita dermatologica professionale: come funziona
La visita dermatologica inizierà con un esame clinico simile allo schema ABCDE approfondito e proseguirà con la dermatoscopia, una tecnica che, a partire dagli anni ’90, contribuisce a migliorare la diagnosi delle lesioni pigmentate della cute e di individuare i melanomi in fase precoce.
La dermatoscopia permette al dermatologo di diagnosticare circa il 20% di melanomi in più rispetto al semplice esame clinico tradizionale, evitando anche le asportazioni chirurgiche non necessarie di nei benigni.
Osservando la cute con un microscopio da contatto, il dermatologo può notare i caratteri morfologici delle lesioni melanocitarie che sono legati a un’alterazione istologica e risultano invisibili ad occhio nudo.
L’esame è indolore e non invasivo e permette di discriminare se le alterazioni della pelle rilevate sono benigne, maligne o sospette, in quanto ritenute atipiche.
La possibilità di digitalizzare le immagini rilevate con il microscopio da contatto e di archiviarle permette di creare una mappatura dei nei del paziente e di monitorare nel tempo le immagini delle lesioni ritenute sospette, rilevando alterazioni anche minime.
È consigliabile effettuare una visita dermatologica di controllo con esame dermatoscopico almeno una volta l’anno. Se con l’autoesame si individuano lesioni sospette, è importante contattare immediatamente il proprio dermatologo di riferimento.
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Il melanoma: come capire se si è a rischio
Premettendo che la prevenzione e l’autoesame dei nei sono pratiche consigliate a chiunque, occorre prestare particolare attenzione se ci si riconosce in una o più tra queste affermazioni:
- Si è soggetti alle scottature e si hanno occhi, pelle e capelli chiari
- La pelle è lentigginosa
- Durante l’infanzia e l’adolescenza ci sono stati almeno 2 episodi di scottature solari serie
- Si è fatto uso eccessivo di lampade abbronzanti o frequente esposizione al sole
- Si hanno oltre trenta nei
- In famiglia ci sono stati casi di melanoma
- Si hanno nei diversi per forma, colore e dimensioni
- Il dermatologo ha diagnosticato dei nei a rischio
Le tue domande
Perché è importante controllare regolarmente i nei?
I nevi o nei sono proliferazioni benigne di melanociti nella pelle che si manifestano solitamente con macchie marroni chiaro o scuro sulla pelle o sulle mucose. Sebbene non tutti i nei possano destare preoccupazione, alcuni potrebbero sfociare nella loro controparte maligna, ovvero il melanoma, un tumore molto aggressivo che è necessario diagnosticare precocemente per evitare conseguenze spiacevoli. Bisogna dunque prestare attenzione alla conformazione dei propri nei ed effettuare periodicamente un controllo dermatologico.
Cosa posso fare per prevenire?
Anche da soli è possibile effettuare parte della prevenzione, grazie all’auto-osservazione di tutte le parti del corpo. Durante l’auto-osservazione, è importante fare attenzione a un’eventuale modifica nel colore, forma o dimensione dei nei già presenti o alla comparsa di nuovi nei. Questo permetterà, in caso di presenza di nei che si siano modificati in modo evidente, di anticipare la visita dermatologica e diagnosticare un eventuale melanoma in breve tempo.
A cosa serve la mappatura dei nei?
La mappatura dei nei è utile per poter comprendere se uno o più nei hanno mutato aspetto nel tempo, diventando potenzialmente pericolosi. In questo caso, è possibile asportarli precocemente e prevenire quindi la loro degenerazione in melanoma. Con la mappatura dei nei, il dermatologo ha l’opportunità di visualizzare e memorizzare su un computer le immagini dei nei e verificare nel tempo gli eventuali cambiamenti di forma, colore e struttura.
Come posso prepararmi al controllo?
Per effettuare una mappatura dei nei non è sconsigliato lo stato di abbronzatura, in quanto tutte le lesioni pigmentate in seguito all’esposizione ai raggi ultravioletti manifestano segni di foto-attivazione che rischiano di ostacolare l’esame strumentale.
Evitare di applicare lo smalto o di eseguire tinte per capelli, in quanto le lesioni pigmentate possono localizzarsi anche in sede ungueale o su cuoio capelluto.
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