Quando è la menopausa che fa aumentare di peso che fare

Le donne che attraversano il difficile periodo della menopausa, si sa, possono aumentare di peso. Coloro che desiderano dimagrire durante questa fase della vita, possono avere più difficoltà del solito a raggiungere l’obbiettivo e anche una volta raggiunto il peso forma, può essere difficile mantenerlo.

L’aumento di peso si verifica poco prima e durante la menopausa, in parte a causa di un calo dei livelli di estrogeni. Anche il sonno di scarsa qualità, la fisiologica riduzione del metabolismo e del tono muscolare correlate all’età, possono contribuire a questo aumento di peso. 

L’aumento di peso, in questo caso, tende a manifestarsi con lo sviluppo di grasso localizzato soprattutto a livello dell’addome.

Menopausa, aumento e perdita di peso:

Le donne raggiungono la menopausa dopo circa 12 mesi senza ciclo mestruale.

Durante la menopausa e la pre-menopausa , ( il periodo che porta alla menopausa ) le persone coinvolte, possono ingrassare e trovare più difficile perdere peso per motivi diversi dal semplice abuso calorico, si tratta come già accennato, di un fattore ormonale, ovvero il fisiologico calo dei livelli di estrogeni.

L’estrogeno è uno degli ormoni sessuali primari nelle femmine ed ha un significativo a un ruolo in:

  • caratteristiche del sesso
  • conformazione fisica
  • regola il ciclo mestruale
  • mantiene in salute le ossa
  • regola i livelli di colesterolo

Durante la menopausa, i livelli di estrogeni diminuiscono notevolmente, ciò non causa direttamente un aumento di peso, ma può portare ad un aumentato sviluppo del grasso corporeo che si localizza in particolare nell’addome.

I medici associano l’eccesso di peso ed il relativo grasso addominale anche a malattie cardiache e al diabete di tipo 2 . Quindi diviene importante e necessario mantenere un peso corporeo adeguato alla nostra persona, per mantenere l’organismo in salute e non incorrere in patologie potenzialmente più serie.

Che fare?

Molte donne si affidano alla terapia ormonale sostitutiva, essa può ridurre la tendenza ad ingrassare ripristinando i livelli di estrogeni ed evitando l’eccesso di grasso addominale, ma non è l’unico accorgimento da compiere se si desidera mantenere un buono stato di salute generale.

Processi di invecchiamento e conseguenze.

L’aumento di peso durante la menopausa è legato anche a regolari processi di invecchiamento che si riflettono anche nello stile di vita: quando le persone invecchiano, tendono a diventare meno attive fisicamente .Il loro metabolismo inoltre rallenta naturalmente, in modo fisiologico. 

Queste variabili portano ad una riduzione della massa muscolare e ad un aumento del grasso corporeo.

Che fare?

Esercizio fisico, anche leggero ma costante. Non ci sono scorciatoie per chi desidera mettere la salute al primo posto. Il movimento, inteso come stile di vita, migliorerà tutti gli spetti fisiologici che riguardano l’organismo.

Perdita e scarsa qualità del sonno.

I medici associano la menopausa anche ad una scarsa qualità del sonno, ciò può derivare da vampate di calore o sudorazioni notturne. Una ricerca svolta negli USA a questo proposito, afferma che una certa privazione del sonno può favorire anche l’aumento del peso. Si sono quindi collegati i disturbi del sonno ai processi di invecchiamento e alla conseguenza metabolica che avviene durante la menopausa. In questo senso l’alterazione della qualità del sonno e dei ritmi circadiani possono influenzare:

  • gli ormoni dell’appetito
  • la composizione del grasso corporeo
  • il dispendio energetico

Concentrarsi sull’ottenere una quantità sufficiente di sonno ristoratore può aiutare a ridurre l’aumento di peso correlato alla menopausa.

Che fare?

Anche in questo caso la ricetta della salute è l’aumento dell’attività fisica.

L’esercizio fisico è il modo fondamentale per costruire i muscoli e prevenire la perdita muscolare legata all’età, ma non solo, stancarsi favorisce il fisiologico incremento del sonno.

Un allenamento di resistenza, ripetuto per almeno tre volte alla settimana può migliorare sensibilmente la massa magra, ridurre il grasso corporeo nelle donne in menopausa e favorire efficacemente le corrette fasi del sonno, che sarà anche più profondo.

Quanta attività fare?

Bastano 150 minuti di attività aerobica ogni settimana e 60 minuti di attività di potenziamento muscolare, da dividere in due o più giorni, ogni settimana.

Una combinazione di esercizio aerobico e allenamento di resistenza aiuterà a ridurre il grasso corporeo e costruire i muscoli.

Se però non ami la palestra e sei una persona tendenzialmente sedentaria, potresti trovare più facile aumentare gradualmente i livelli di attività fisica, iniziando con piccoli gesti quotidiani, per poi progredire ad un vero e proprio work out. Questi gesti potrebbero essere rappresentati da:

  • fare lavori di giardinaggio,
  • portare il cane a fare una passeggiata
  • scegliere un parcheggio più lontano dall’ingresso dell’edificio o di casa,
  • usare le scale invece dell’ascensore
  • alzarsi in piedi per rispondere alle telefonate
  • andare a fare una passeggiata con un’amica

Attenzione agli alimenti che “non” si mangiano:

Per perdere peso, le persone hanno bisogno di consumare meno calorie di quelle che consumano, ma anche preferire cibi rispetto ad altri . Fare cambiamenti dietetici è una parte fondamentale della perdita di peso.

Gli alimenti salutari e nutrienti dovrebbero essere alla base di tutti i pasti e gli spuntini. La dieta di una persona in menopausa, in particolare, dovrebbe contenere una varietà di frutta e verdura colorata, cereali integrali e fonti di proteine ​​magre.

Una dieta in stile mediterraneo, oltre ad essere alla base della nostra cultura e già consolidata nel nostro dna, si rende molto efficace per la salute. Uno studio del 2016 ha riportato che questa dieta può migliorare i fattori di rischio di malattie cardiache, come la pressione sanguigna e i livelli di lipidi, ma soprattutto favorire efficaciemnte la perdita di peso.

Alcuni alimenti contenuti in questa dieta sono essenziali per il corretto metabolismo dei grassi, come l’avocado, in grado di sostituire i grassi saturi anche con gusto.

Cosa è consigliabile mangiare per favorire la perdita di peso:

  • una buona varietà di frutta e verdura
  • proteine ​​magre, come fagioli, pesce o pollo,
  • cereali integrali,
  • grassi salutari, ad esempio olio d’oliva o avocado
  • legumi

Le donne in menopausa dovrebbero evitare cibi trasformati e quelli contenenti elevate quantità di grassi transgenici o saturi. Alcuni esempi includono:

  • pane bianco
  • pasticcini, come torte, biscotti e ciambelle
  • carni lavorate, come salsicce e mortadella
  • alimenti con molti oli aggiunti o zucchero
  • bevande zuccherate, come bibite e cocktail

Molto utile è inoltre controllare le dimensioni delle porzioni ed evitare di mangiare davanti alla TV o al computer.

Un dietologo o un nutrizionista può aiutare a stabilire un piano alimentare salutare e tenere traccia dei progressi fatti, quindi sarebbe importante recarsi da uno specialista, soprattutto in questa fase della vita.

Considerare terapie medico-estetiche per la riduzione del grasso addominale.

Le donne in menopausa che non riescono a perdere peso e a ridurre il grasso addominale, dovrebbero, per prima cosa, parlare con un medico specialista in merito al trattamento più appropriato per perdere i centimetri di troppo. Oggi ci sono valide alternative, non invasive, per ridurre il grasso localizzato, soprattutto sulla pancia, come il metodo Vanquish.

Riduci i centimetri di troppo anche da casa

Se è troppo presto per la maniere forti, ma se sei arrivata un po’ in ritardo nel tuo programma dimagrante in vista dell’estate, allora potresti iniziare a prenderti cura di te stessa da alcuni semplici gesti da fare a casa, possibilmente in sinergia con la medicina estetica per potenziarne i risultati.

Riduci i centimetri di troppo partendo dalla consapevolezza:

Step 1:

Rivolgiti ad un centro di medicina estetica specializzato nella riduzione del grasso localizzato ed effettua una prima visita medica.

Lo specialista sarà in grado di valutare i tuoi centimetri di troppo, il grasso infatti non è tutto uguale. Potresti essere interessata da grasso localizzato e fibroso, specie se è lì già da un po’ o magari è il frutto di un periodo di sregolatezze o ancora, potrebbe coinvolgere anche un aspetto di ritenzione idrica e cellulite.

Step2:

Scegli il trattamento medico-estetico più indicato in base ai suggerimenti dello specialista ed inizia la tua battaglia contro grasso e cellulite, prima di tutto con consapevolezza.

Una volta individuato il trattamento, che potrebbe consistere in Carbossiterapia, Mesoterapia, Radiofrequenza etc., inizia a lavorare sinergicamente sul problema anche da casa.

Step3:

Fai la spesa con il giusto presupposto e riempi il carrello solo con cose sane, fai dello sport, anche leggero, ma costante e preparati a realizzare i seguenti trattamenti da fare a casa.

Scrub per preparare la pelle a tutti i trattamenti:

Prima di procedere ai trattamenti o all’applicazione di prodotti specifici è consigliabile realizzare degli scrub ad hoc sulla zona interessata, questo per favorire la penetrazione di qualsiasi principio attivo.

Al termine, fai poi un po’ di movimento, va bene anche una passeggiata, così da stimolare ancora di più il drenaggio e la mobilità dei depositi adiposi.

Bendaggi rimodellanti

I bendaggi si trovano in molte versioni, anche ad uso domiciliare e fungono con una vera e propria azione d’urto. Si avvolgono le zone che da rimodellare con strisce monouso di tessuto leggero, in genere di cotone, leggermente elasticizzate.

Si trovano già pronte in farmacia o in erboristeria e sono imbevute di sostanze snellenti e tonificanti, come fucus, caffeina, ginseng o con gel arricchiti da fosfatidilcolina, unite a principi attivi drenanti, come le soluzioni saline e il rusco e refrigeranti, come il mentilattato.

Le bende snellenti agiscono su più fronti, prima di tutto per osmosi, ovvero per la cessione dei principi attivi assorbiti dalla pelle con il semplice contatto, poi per l’effetto vaso-costrittivo indotto dal freddo e per la compressione graduale esercitata dalle bende, che in sinergia producono un’azione snellente, drenante, rassodante e anticellulite.

Il consiglio è di avvolgersi nelle bende una volta la settimana, per almeno 50 minuti. Grazie al drenaggio si otterrà la perdita di uno o più centimetri che si intensificherà o si

stabilizzerà con le successive applicazioni.


Fanghi ad effetto riscaldante:

I fanghi agiscono sia indirettamente che direttamente sull’inestetismo e sono facilmente reperibili in farmacia o in erboristeria.

  • L’effetto rimodellante indiretto è dovuto all’aumento, durante il periodo di posa, della temperatura cutanea e sottocutanea che stimola il drenaggio, il metabolismo cellulare e l’eliminazione di tossine e dei liquidi interstiziali. In questo caso agiscono efficacemente anche contro la cellulite.
  • Quello diretto è dato dalle alghe e dai sali, come fosforo, calcio, magnesio e iodio che hanno un’azione non solo drenante, ma anche liporiducente. Ripristinano inoltre, il corretto equilibrio degli scambi ionici del metabolismo superficiale dei grassi. Due altre azioni specifiche sono quelle di levigare e rassodare i tessuti, questo grazie alle sostanze assimilate per osmosi, che contribuiscono a migliorare e tonificare l’aspetto della pelle. Il tutto produce un vero e proprio rimodellamento delle curve.
  • La frequenza consigliata è di 2 applicazioni settimanali, con tempi che variano a seconda del prodotto scelto, in genere dai 30 ai 40 minuti.


Se la prima prova costume non è andata come pensavi, scopri Vanquish

Sei finalmente giunta al momento fatidico della prova costume, hai fatto la dieta e ti sei anche cimentata con regolarità in un po’ di attività fisica, ma ancora non sei soddisfatta?

Se questo è lo scenario, niente paura, in tuo soccorso oggi arriva Vanquish.

C’è ancora una parte specifica del tuo corpo che ancora non ti soddisfa, dopo tutti gli sforzi fatti, noti ancora un profilo corporeo che non ti piace, allora ecco stiamo parlando di un nemico ben specifico, il grasso localizzato!

Per alcune persone, si localizza sul mento, per altri sui glutei, oppure sui fianchi, ma per molti è la pancia.

Non importa quante volte hai rinunciato a pasta e pane, la pancia a volte resta proprio lì, forse perché sei predisposta ad accumulare il grasso proprio in quel punto o magari perché è lì da tempo ed ormai non si mobilita, in ogni caso la risposta a questo problema arriva dalla medicina estetica.

Vanquish, la risposta numero 1 al trattamento non invasivo del grasso localizzato:

Vi presentiamo BTL Vanquish, un dispositivo medico non a contatto, che usa il calore per sciogliere il grasso. Non fa male, è uno dei più recenti trattamenti non invasivi per trattare il grasso in eccesso intorno all’addome, ma non solo, può agire infatti anche su glutei e cosce.

Vanquish utilizza la radiofrequenza selettiva per mobilitare lo strato grasso localizzato, causa l’apoptosi ovvero la morte cellulare degli adipociti, le quali vengono quindi eliminate naturalmente attraverso i canali linfatici.

È indolore e sicuro, generalmente richiede una serie di quattro trattamenti di circa 45 minuti, distanziati di una settimana l’una dall’altra. Vanquish bersaglia le sole cellule di grasso e non danneggia i tessuti e la pelle in superficie.

Il dispositivo Vanquish inoltre, lavora a lungo termine, quindi se durate e dopo il trattamento hai cura di mantenere uno stile di vita sano, allora non ci sarà alcuna reincarnazione del grasso rimosso. Una volta che uccidi una cellula adiposa, non c’è più, ma attenzione alla costanza, uno stile di vita sano è l’unica vera e propria ricetta per un copro sano ed in forma a lungo termine.

Raggiungere i propri obbiettivi estetici con la medicina moderna, non significa avere un pass gratuito per tornare mangiare in modo scorretto, il rischio è di vanificare i risultati ottenuti. Questo perché come in qualsiasi trattamento di riduzione del grasso, le cellule intorno all’area trattata, potrebbero diventare più grandi, quindi è essenziale mantenere un peso e uno stile di vita sano.

Vanquish è la soluzione moderna al grasso localizzato, uno stile di vita corretto è la soluzione per la longevità e la salute del tuo corpo.

Conosci tutti gli impieghi della terapia fotodinamica?

L’invecchiamento cutaneo è un processo purtroppo inarrestabile, talvolta reversibile ma pur sempre inevitabile.

In questa fase della nostra vita si verificano alterazioni fisiologiche e strutturali a carico di tutti gli organi. Con il passare del tempo, le strutture ed i tessuti del nostro organismo, vanno incontro ad un fenomeno d’invecchiamento che avviene secondo le leggi biologiche.

L’invecchiamento però può essere favorito dalla luce del sole.

La cute, in particolar modo, è quella che subisce un invecchiamento “aggiuntivo”, cioè indotto principalmente dall’esposizione cronica alla radiazione ultravioletta del sole, questo perché maggiormente esposto.

Cosa fare dunque per limitare questi danni e curare la nostra pelle in modo non invasivo e sicuro?

Che cosa è la Terapia Fotodinamica?

La terapia fotodinamica (PDT) prevede l’uso di reazioni fotochimiche mediate l’interazione di agenti fotosensibilizzanti, come luce e ossigeno. Con questo trattamento si possono curare malattie maligne o benigne,di diverso tipo. In parole povere questo trattamento è in grado di migliorare e curare la pelle grazie a sostanze che si attivano semplicemente attraverso ossigeno e luce.

 La terapia fotodinamica è una procedura che si realizza in 2 fasi:

  • Nella prima fase, il fotosensibilizzatore viene somministrato al paziente da una delle diverse vie, ad esempio, topica, cioè una sostanza applicata sull’area da curare che dopo un periodo di posa si attiverà durante l’esposizione alla lampada.
  •  La seconda fase prevede appunto, l’attivazione del fotosensibilizzatore che avviene in presenza di ossigeno e della luce (con lunghezza d’onda specifica), espressa direttamente verso il tessuto che deve essere bersagliato. Poiché la sostanza fotosensibilizzante è assorbita preferenzialmente dal tessuto iperproliferativo e la fonte di luce è direttamente mirata sul tessuto lesionato, la terapia fotodinamica raggiunge una doppia selettività, riducendo al minimo il danneggiamento dei tessuti sani adiacenti e curando quelli malati.

La terapia fotodinamica possiede molte indicazioni:

La terapia fotodinamica è un trattamento consolidato e non invasivo per una varietà di disturbi dermatologici, inclusa la cheratosi attinica. Inoltre, la Terapia fotodinamica, si traduce in marcati miglioramenti nei segni dell’invecchiamento cutaneo, un altro vantaggio riguarda la sicurezza e l’efficacia del trattamento nell’invecchiamento, soprattutto quando è causato dall’esposizione solare.

Il trattamento quindi, è particolarmente efficace per il miglioramento delle rughe sottili, rugosità cutanea e iperpigmentazione a chiazze

La durata del trattamento si basa sulla necessità individuale del paziente, ma la maggior parte dei pazienti ottiene i primi risultati in 2 o 3 cicli di trattamento, con risultati del tutto evidenti dopo 3-6 mesi dal trattamento.

Un vantaggio importante e unico della Terapia fotodinamica è che si tratta di un trattamento non invasivo che ringiovanisce efficacemente la pelle soprattutto quella fotodanneggiata, ma non solo, questo trattamento è utile anche in caso di:

  • acne
  • ulcere,
  • ferite difficili.

Insufficienza venosa, sai davvero quali sono tutti i rischi?

Le vene nelle gambe riportano il sangue al cuore, hanno valvole unidirezionali che impediscono al sangue di scorrere all’indietro. Se però hai un’insufficienza venosa cronica, le valvole non funzionano più come dovrebbero e parte del sangue può ridiscendere nelle gambe. 

Ciò fa sì che il sangue si accumuli o si raccolga nelle vene. Purtroppo, nel tempo, un’insufficienza venosa può causare dolore, gonfiore e forti cambiamenti nella pelle delle gambe, ma non solo, può anche portare a complicazioni più gravi, come ferite aperte sulle gambe, chiamate ulcere.

A causa della circolazione compromessa e del cattivo drenaggio linfatico, la cellulite può apparire e/o peggiorare in aree particolarmente predisposte, come cosce, ginocchia e glutei.

Uno dei maggiori fattori che favoriscono la cellulite è proprio l’insufficienza venosa e la conseguente congestione dei meccanismi adibiti allo smaltimento di liquidi e tossine.

Una delle risposte a questa situazione è rappresentata da prodotti botanici specifici, in grado di migliorare sensibilmente lo stato di insufficienza venosa, come l’Ippocastano e Gotu Kola. 

Le cause dell’insufficienza venosa:

Un coagulo di sangue in una vena profonda della gamba, anche chiamata trombosi venosa profonda, può danneggiare permanentemente una valvola. 

Anche se conduci una vita sedentaria, non allenandoti e stando sempre troppo seduto, puoi favorire la comparsa di questa patologia. Inoltre le donne sono maggiormente predisposte, ma non solo, le probabilità potrebbero aumentare se sei:

  • obeso
  • hai più di 50 anni
  • sei incinta
  • provieni da a una famiglia con una storia di insufficienza venosa,
  • hai familiarità con una storia di coaguli di sangue
  • sei un fumatore

I sintomi:

Se sospetti di avere un’insufficienza venosa cronica, potresti notare questi sintomi sulle tue gambe:

  • Gonfiore o pesantezza, specialmente nella parte inferiore della gamba e della caviglia
  • dolore
  • prurito
  • vene varicose e capillari( vene attorcigliate, allargate vicino alla superficie della pelle)
  • pelle arida e che sembra carta
  • pelle dal colore brunastro in alcune zone

Senza trattamento, la pressione e il gonfiore del sangue accumulato, faranno esplodere i minuscoli vasi sanguigni delle gambe, chiamati capillari. Ciò potrebbe rendere la pelle di colore bruno-rossiccio, specialmente vicino alle caviglie.

Tutto questo può portare a gonfiore e ulcere, molto difficili da guarire e che potrebbero anche infettarsi.

Il trattamento:

Il medico può suggerire una combinazione di trattamenti in base all’età, ai sintomi ed allo stadio del problema, ma sicuramente è importante che il paziente adotti un sano stile di vita per evitare di vanificare gli effetti dei trattamenti.

Per prima cosa quindi, adotta dei cambiamenti nello stile di vita per renderlo più sano e adatto al tuo problema, inoltre:

  • Indossa calze a compressione graduata,
  • evita le posizioni statiche: cerca di non sederti e di non stare in piedi troppo a lungo. 
  • Fai un esercizio fisico costante : allenare il tuo corpo significa consentire un miglior pompaggio del sangue. Camminare per esempio è un modo semplice e buono per rafforzare le gambe e aumentare il flusso sanguigno.

Grasso localizzato e Carbossiterapia, come agire su più fronti

Sconfiggere le adiposità localizzate non è un gioco da ragazzi, anzi richiede un impegno costante e una buona dose di determinazione per farlo.

Oltre all’attività fisica è indispensabile correggere il proprio stile di vita alimentare e possibilmente ricorrere a trattamenti di medicina o chirurgia estetica, volti a migliorare, in modo sicuro, il profilo corporeo.

Un’ottima soluzione è rappresentata dall’associazione di Carbossiterapia con una dieta proteica o chetogenica.

Il medico utilizzerà questa metodica per provocare la lipolisi dell’adiposità localizzata (cioè per sciogliere i grassi), mentre la dieta proteica o chetogenica userà i “grassi” in eccesso come combustibile energetico, preservando la massa magra e migliorando la silhouette.

Due azioni sinergiche che permettono di bruciare letteralmente i grassi disciolti con la Carbossiterapia prima di mobilizzare quelli in altre sedi, ecco il motivo per cui si riesce a ridurre l’adiposità localizzata.

Come si effettua la Carbossiterapia:

Lo specialista interviene inserendo sotto pelle, a circa un centimetro di profondità, un minuscolo ago, attraverso il quale viene insufflata l’anidride carbonica, sostanza che il corpo produce naturalmente, per alcuni secondi si noterà un leggero gonfiore sull’area trattata. Il gonfiore, ad ogni modo, si riassorbirà spontaneamente dopo pochi attimi.

La seduta ha una durata che in genere va dai 20 ai 40 minuti, al termine non rimangono segni o cicatrici. Si potrà assistere ad un lieve rossore, anch’esso destinato a scomparire spontaneamente nell’arco di poco tempo.  

Non è necessaria l’anestesia, né locale, né topica e il trattamento è totalmente atossico. Si potrà avvertire solo un momentaneo fastidio, paragonabile ad una banale puntura.

Altre indicazioni della Carbossiterapia:

La Carbossiterapia regala molti vantaggi:  l’anidride carbonica infatti viene impiegata in medicina estetica, non solo per l’adipe localizzato, ma anche per:

  • il ringiovanimento,
  • contro la cellulite o
  • per favorire la circolazione sanguigna.

Può darsi quindi che una paziente, durante la stessa seduta, desideri fare iniezioni di anidride carbonica sul viso per le rughe, oppure sull’interno coscia per il grasso, così come sui glutei per la cellulite o sulle caviglie per il gonfiore.

Tutti i risultati del trattamento:

Oltre a migliorare sensibilmente la circolazione ed ossigenare il sangue, questa terapia è in grado di stimolare i fibroblasti, le cellule deputate al sostegno e alla compattezza della pelle, così come il collagene, sostanza che dona tono e distensione.

Il tutto si traduce, non solo in una lipolisi dei grassi accumulati in determinate aree, ma anche in un miglioramento globale della pelle e delle cellule responsabili del tono cutaneo che favoriscono questo processo.

Quante sedute servono:

Il protocollo previsto è in genere di una seduta una volta alla settimana, per un totale di dieci sedute. Il trattamento è ripetibile e i miglioramenti si potranno notare lungo il corso del trattamento.

Parliamo di Mesoterapia, una terapia consolidata contro la cellulite.

Insieme a grasso localizzato e smagliature, la cellulite è l’inestetismo più temuto e odiato dalle donne. La cellulite, anche chiamata con il termine scientifico pannicolopatia fibro-edematosa,  è un disturbo che interessa il sistema circolatorio e che colpisce soprattutto le donne. I motivi sono strettamente legati sia all’aspetto morfologioco e costituzionale del copro femminile, sia all’aspetto ormonale.

Come si presenta la cellulite:

La pelle con cellulite frequentemente si presenta anche con depositi di grasso sottostante, con un aspetto quasi grumoso, a volte con noduli, con buchi più o meno evidenti, in particolar modo su cosce e glutei.

Cellulite cause:

La cellulite nasce da un’infiammazione dell’area adiposa sottocutanea, dove appunto risiedono le cellule adipose. In caso di cattiva circolazione, le riserve di grasso contenute in queste cellule, non vengono utilizzate, provocando da un lato un’ipertrofia della cellula e dall’altro un’ostruzione dei capillari che in questo caso, trasudano liquidi e vanno ad infiammare il tessuto adiposo.

Alla fine di questo processo si verificherà ciò che viene comunemente chiamato ”ritenzione idrica” a livello dei tessuti.

Le cause della cellulite sono molte, le più comuni dipendono da:

  • fattori ormonali: estrogeni, insulina, noradrenalina, ormoni tiroidei e prolattina giocano un ruolo chiave nella genesi della cellulite
  • costituzione: alcuni geni agiscono favorendo lo sviluppo della cellulite ed è comune anche un certo aspetto ereditario
  • dieta squilibrata: le persone che frequentemente mangiano cibi grassi , carboidrati, cibi salati e poche fibre, hanno molte più probabilità di sviluppare la cellulite.
  • stile di vita sbagliato: la cellulite è più diffusa tra i fumatori, quelli che conducono una vita sedentaria o adottano posizioni scorrette per lunghi periodi di tempo.
  • abbigliamento non adeguato: i capi di biancheria intima che stringono glutei e cosce limitano la corretta circolazione e possono favorire l’insorgere della cellulite.

La Mesoterapia contro la cellulite:

Consiste nell’infiltrazione di sostanze specifiche direttamente nelle aree che presentano la cellulite attraverso aghi sottilissimi.

Le piccole quantità di farmaci e vitamine, in soluzione omeopatica, non sono aggressivi per l’organismo e vanno letteralmente a sciogliere i grassi, ma non solo, inoltre proteggono le pareti dei capillari e stimolano il metabolismo.

In base al cocktail di farmaci, stabilito dal medico in base alle caratteristiche del paziente, oltre a migliorare la circolazione, si è in grado ottenere un effetto lipolitico globale e, di conseguenza, anche dimagrante, drenante ed antiinfiammatorio.

Dopo aver disinfettato la zona da trattare, il medico esegue con un ago sottile, molteplici iniezioni direttamente sull’inestetismo. La tecnica consente un rilascio lento e graduale della soluzione che agisce curando, fino a sei-otto ore. L’azione dei farmaci ed il metodo di somministrazione, consentono di stimolare la capacità di auto-guarigione e la circolazione. La mesoterapia non ha controindicazioni di rilievo, ma deve essere eseguita da un medico esperto che utilizza miscele di farmaci autorizzati.

Al temine della seduta di mesoterapia, potrebbero comparire dei piccoli lividi in prossimità della puntura dell’ dell’ago, essi non devono essere massaggiati o esposti a fonti di calore. I lividi scompariranno in modo spontaneo nel giro di qualche giorno. La seduta inoltre, è piuttosto breve, trattasi al massimo di mezz’ora, può risultare un po’ fastidiosa, ma non dolorosa.

Abbina la mesoterapia agli ultrasuoni per un trattamento d’urto.

La Mesoterapia può essere abbinata agli ultrasuoni, in quanto stimolano gli adipociti a metabolizzare i grassi e ad espellerli seguendo le vie metaboliche.

In questo caso sarebbe opportuno associare al trattamento di mesoterapia, anche una dieta ipocalorica, soprattutto ricca di frutta e verdura che contengono molta acqua e ad un’adeguata attività fisica per mantenere i risultati nel tempo.

I risultati della Mesoterapia:

I risultati si ottengono in modo graduale, già dopo due o tre settimane la pelle a “buccia d’arancia” inizia a distendersi e divine più tonica, la circolazione migliora ed i tessuti adiposi si riducono.

Il protocollo medico prevede in media dieci sedute, con cadenza di una volta alla settimana, possibilmente da ripetere con cicli di due volte all’anno.

Per massimizzare i risultati e renderli anche più duraturi nel tempo, sarebbe bene integrare la terapia medica, con un programma che comprenda un piano alimentare equilibrato ed una corretta attività fisica.

La Mesoterapia è adatta a chiunque e non ha effetti collaterali di rilievo.

Cellulite e grasso localizzato, come è meglio agire?

Innanzitutto è bene fare una precisazione e distinguere la cellulite dall’adiposità localizzata, in ogni caso dobbiamo però ricordarci che in entrambi i casi l’alimentazione e l’attività sportiva giocano un ruolo molto rilevante.

Differenze:

La cellulite è un fenomeno multifattoriale che si manifesta in superficie, mentre l’adiposità localizzata è un vero e proprio accumulo di grasso che, se fibroso e resistente al buon stile di vita, necessita per la sua rimozione di un trattamento chirurgico, come la Liposcultura, meglio se delicata come quella di VASER Lipo.

La cellulite, che affligge moltissime donne, a volte anche quelle in forma, ha diversi fattori scatenanti: ormoni, cattiva circolazione, stati infiammatori e necessita dunque di un approccio combinato.

Quando la cellulite si manifesta ai primi stadi e non siamo in presenza di grasso localizzato, allora la soluzione per risolvere la buccia d’arancia e la ritenzione idrica, può essere un trattamento combinato di medicina estetica o il ben più noto Cellfina.

Ma che succede quando la cellulite è accompagnata anche da grasso localizzato?

Negli stadi più avanzati di adipe localizzato unito a cellulite, quando la buccia d’arancia lascia il posto a veri e propri buchi, trasformando anche il profilo delle cosce, con un sottocute duro, fibroso e dolente alla palpazione, allora bisogna ricorrere ad una terapia più avanzata, in grado di eliminare sia il grasso localizzato che la cellulite.

Vaser Lipo e Vaser Smooth: è un protocollo che agisce su due inestetismi contemporaneamente, utilizza infatti una tecnica brevettata ed unica. Grazie alla potente energia ultrasonica si scioglie il grasso degli adipociti ipertrofici e, al contempo, si ripara il collagene indebolito. Il grasso liquefatto viene smaltito attraverso l’aspirazione di microcannule del diametro di soli 2mm, migliorando non solo il profilo corporeo, ma regalando anche una maggiore uniformità della pelle e un conseguente rassodamento.

Successivamente, attraverso il manipolo di Vaser Smooth e il massaggio vacum che adopera, si possono colpire grazie agli ultrasuoni, anche i setti fibrosi che provocano la buccia d’arancia. Il tutto anche in un’unica seduta.

Il trattamento con Vaser è un protocollo medico unico nel suo genere, permette grazie agli ultrasuoni, sia di colpire i setti fibrosi che di sciogliere letteralmente il grasso accumulato in superficie, svuotando le cellule responsabili delle irregolarità cutanee ma senza degradarle. Con questo vantaggio è possibile riutilizzare il grasso prelevato per un possibile Lipofilling, la tecnica con la quale si possono ulteriormente rimodellare le aree che al contrario, hanno perso il loro originario volume.

La particolarità che rende speciale questa metodica, anche contro la cellulite, sta proprio nel manipolo di Vaser smoot che presenta al suo apice, una sonda ad ultrasuoni in grado di rompere e quindi liberare i setti fibrosi responsabili della trazione della pelle in superficie, cioè della buccia d’arancia.

Con Vaser si ottiene una retrazione cutanea migliore rispetto alle precedenti tecniche di liposcultura.

Il trattamento infatti, avviene con un moderato riscaldamento della cute che di conseguenza si contrae e si rassoda, lasciandola naturale ed omogenea in superficie.

La ripresa è molto rapida, nell’ordine di pochi giorni e il dolore nel postoperatorio è praticamente nullo.

Scopri la medicina rigenerativa contro la caduta dei capelli

Calvizie ed Alopecia nella caduta dei capelli, potrebbero essere un ricordo grazie a Rigenera, l’innovativo ed efficace metodo per combattere questo antiestetico inestetismo che tanto ci affligge ai giorni nostri.

Quando è possibile agire con Rigenera?

Se il follicolo è ancora attivo e ricettivo, è molto probabile che siate candidati per questo rivoluzionario trattamento ed assistere finalmente alla ricrescita dei capelli. Rigenera agisce attraverso un’azione coordinata e completa, studiata in modo mirato sulla calvizie del singolo paziente.

Come agisce Rigenera:

Il Metodo Rigenera sfrutta una metodica che permette di usare le cellule Staminali del follicolo pilifero e del tessuto cutaneo. Per farlo il medico si occuperà di asportare i follicoli del paziente, come avviene in un vero e proprio trapianto, oltre a questo, verrà poi prelevata anche una parte di tessuto cutaneo circostante, di appena 2 millimetri. Il materiale autologo viene sminuzzato in cluster tessutali di pochi micron.

Vantaggi: 

  • Significativa presenza di diverse cellule Rigenerative autologhe.
  • Favorisce la rigenerazione dei tessuti e migliora il recupero post trapianto.
  • Non solo si rafforzano i capelli, ma se ne arresta la caduta
  • Sostiene la ricrescita con maggiore efficacia e sicurezza.
  • E’ un trattamento sicuro, un’innovazione certificata CE.
  • Si tratta di un trattamento di medicina rigenerativa, naturale, che sfrutta materiale biologico endogeno, senza rischi.
  • Sono eliminati i rischi di allergie, di effetti collaterali e di reazioni negative.
  • Non ci sono controindicazioni

Come avviene il trattamento Rigenera:

Durante il trattamento vengono prelevati uno o più frustoli di tessuto autologo dalla nuca che successivamente, dopo destrutturazione, saranno iniettati nel cuoio capelluto del paziente.

Rigenera è un dispositivo medico che consente di effettuare una minima preparazione meccanica dei tessuti, indipendentemente dall’operatore, con il grande vantaggio di ridurre i tempi del trattamento e di renderlo anche più performante. Con questo sistema, infatti, non c’è la classica centrifugazione del plasma, inoltre i Bio-materiali descritti, non vengono danneggiati e quindi conservano tutta la loro capacità rigenerativa. Con grande beneficio a favore dei pazienti, si ottengono, con questa metodica, risultati più sicuri e di gran lunga superiori rispetto ad altre terapie tradizionali.

Questo trattamento attiva le cellule staminali del bulbo e stimola, attraverso il cuoio capelluto, il naturale processo di riparazione del nostro corpo. Dopo circa 6 mesi i capelli potranno finalmente ricrescere, soprattutto, senza effetti collaterali.

Il trattamento viene generalmente eseguito in una sola seduta.

Macchie da Acne, scopri di più su questo diffuso inestetismo

Quanti di noi, soprattutto durante l’adolescenza, hanno avuto a che fare con i brufoli?

Finalmente guariti però, ci troviamo a fare i conti con gli inestetismi che restano, a volte anche per anni, ma di cosa si tratta?

I segni di scolorimento e altre imperfezioni dovute all’acne, sono rappresentate per lo più da macchie scure o rosse, rimangono sul volto in seguito alla guarigione delle lesioni acneiche. Queste macchie vengono causate dall’aumento della melanina nella pelle, ciò si verifica in seguito alle reazioni infiammatorie cutanee nel processo di guarigione.

Generalmente le macchie da iperpigmentazione non sono permanenti, possono però volerci mesi o persino anni affinché sbiadiscano.

Le macchie post acneiche possono rappresentare un evidente inestetismo e creare molto disagio nei pazienti, nonostante esse siano una vera e propria reazione alla guarigione dell’Acne.

Si possono distinguere due tipi di macchia con caratteristiche diverse, le macchie scure o marroni da iperpigmentazione post-infiammatoria e le macchie rosse post-infiammatorie.

Le macchie da acne perché si formano:

Sono un esito del processo infiammatorio legato ai brufoli.

Le macchie da acne possono essere determinate da vari fattori:

  • il fototipo, infatti chi ha la pelle olivastra o negli individui bruni vi é una maggiore probabilità che si sviluppo,
  • eccessiva esposizione al sole o alle lampade
  • manovre traumatiche sui brufoli, come lo schiacciamento e la loro spremitura,
  • l’uso di antibiotici antiacne fotosensibilizzanti, come le tetracicline e la contemporanea esposizione al sole

Le macchie rosse sono il residuo del processo infiammatorio acneico che in modo graduale, ma lento, possono risolversi con il passare del tempo, impiegando generalmente da 15 giorni a 2-3 mesi o anche più.

Resta però una vasodilatazione nel derma superficiale e medio che tende ad essere persistente.

Si possono eliminare queste antiestetiche macchie che rimangono dopo i brufoli?

Le macchie post infiammatorie rappresentano un’evoluzione naturale del brufolo, ma c’è da dire che più è lento il processo di guarigione e riparazione della pelle a livello del brufolo, più le sostanze infiammatorie hanno il tempo di stimolare la vasodilatazione e i melanociti a produrre melanina in eccesso.

Quindi, come per le cicatrici acneiche, sarebbe meglio prevenirle anziché curarle, proprio per la loro difficoltà ad essere eliminate.

La prevenzione migliore tuttavia, è rappresentata dall’evitare un’eccessiva infiammazione dei brufoli, spesso e volentieri provocata da cure non adeguate o da manovre meccaniche di spremitura e schiacciamento, dunque l’obiettivo è accelerare la guarigione dell’Acne, per fare in modo che i brufoli si secchino prima e ottenere un minore impatto infiammatorio.

I Peeling:

Questi trattamenti risultano utilissimi per eliminare più rapidamente le macchie da acne, in quanto con la loro azione esfoliante e stimolante sul derma, favoriscono la riparazione e la normalizzazione della pelle.

Anche se nell’immediato si potrà assistere ad una aumentata infiammazione: con vasodilatazione, arrossamento e bruciore, successivamente si noterà un azzeramento del processo infiammatorio acneico, per cui le macchie rosse da brufoli si attenueranno visibilmente e, anche se più gradualmente, migliorano altresì le macchie marroni.

Eliminare le macchie da acne significa anche ottenere una pelle più bella nel complesso, diventerà più chiara, luminosa e pulita.