carbossiterapiaCARBOSSITERAPIA

E’ un trattamento che si presta alla prevenzione e/o terapia di diverse situazioni cliniche; in medicina estetica si utilizza sul volto per distendere le rughe e donare turgore e luminosità alla pelle e, sul corpo, per combattere i primi stadi della cellulite e stimolare la circolazione e per drenare e combattere gli accumuli adiposi localizzati. Il trattamento in pratica, può agire superficialmente migliorando il microcircolo o più in profondità, andando a colpire le cellule adipose che vengono frantumate con conseguente scioglimento dei cuscinetti.

L’anidride carbonica ha un effetto vasodilatatore, riattiva il microcircolo e combatte la stasi venosa aumentando la disponibilità di ossigeno nelle cellule e di conseguenza migliorandone il metabolismo.

La tecnica:

Grazie ad un’apparecchiatura certificata che genera biossido di carbonio allo stato gassoso, si procede insufflando la zona da trattare con il gas mediante un minuscolo ago inserito nel derma, dopo attenta detersione e disinfezione.

I volumi di gas vengono erogati in maniera controllata, ad una profondità stabilita dal medico, in base alla zona da trattare ed allo stadio della patologia o inestetismo. L’apparecchiatura usata, CDT “Evolution” è la più moderna sul mercato, con certificazione del Ministero della Salute e certificazioni europee.

Il trattamento crea solo un leggero fastidio, durante la seduta, e non richiede alcuna anestesia.  Per osservare benefici apprezzabili e duraturi occorrono generalmente 10/15 sedute settimanali, la durata di ogni seduta è di circa 15/30 minuti; i primi effetti si osservano già dopo le prime 5 sedute. I cicli terapeutici possono essere ripetuti 2 o 3 volte l’anno.

La carbossiterapia, determinando l’aumento del flusso sanguigno e la maggiore ossigenazione dei tessuti delle zone trattate,  crea una eccellente stimolazione dei fibroblasti, a cui segue un netto miglioramento dell’aspetto della pelle che diventa velocemente fresca e tonica.

Le controindicazioni sono:

La carbossiterapia è ben tollerata e non presenta particolari condizioni che la controindichino; per prudenza è utile non effettuarla in pazienti con insufficienza respiratoria grave, insufficienza renale grave, insufficienza cardiaca grave, terapia con acetazolamide diclofenamide o altri inibitori dell’anidrasi carbonica, anemia grave, insufficienza epatica grave, ipertensione arteriosa grave, pregresso ictus cerebrale, tachiaritmie cardiache, trombosi arteriose, tromboflebiti, embolie, gangrena gassosa, gravidanza.

Effetti collaterali:

possibili piccole ecchimosi (fino ad ematomi) in sede d’iniezione e fastidio locale che scompare nell’arco di minuti.

Il ritorno alle normali attività è immediato.

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