Se il contorno occhi è quello che rivela la tua età, che fare?

Con la moderna medicina estetica, oggi è possibile agire su rughe e sui volumi persi del volto. Non solo: si possono eliminare le macchie senili e le rughe sul collo.

Ma che fare quando gli occhi sono stanchi, compaiono le borse e le palpebre iniziano il loro lento decorso in balia della forza di gravità?

Purtroppo la delicata zona perioculare è quella che più di ogni altra rivela la nostra vera età. Lo si può notare sul volti noti di attrici e gente di spettacolo, sempre perfetti, ma con un’inevitabile zona d’ombra dovuta spesso ad una cattiva prevenzione. La medicina estetica senza dubbio può fare molto, ma molto dipende, anche dalla cura che abbiamo di noi stessi durante il corso degli anni.

Già intorno ai 35-40 anni i primi segni del tempo iniziano lentamente a presentarsi sul nostro viso. Compaiono le prime rughe intorno agli occhi e sulla fronte, iniziano ad accentuarsi le linee di incavazione tra l’occhio, il naso e la bocca, gli zigomi tendono a ridurre il loro volume, le palpebre tendono a cadere ed il grasso perioculare tende a fuoriuscire formando le antiestetiche “borse”.

Il nostro sguardo ne risente in modo globale, tanto da apparire più triste e preoccupato, mostrando inesorabilmente la nostra età.

Che fare per ottenere uno sguardo più giovane?

Inizia il tuo percorso con la prevenzione. Già dai 25 anni è consigliabile tenere sempre ben idratata ed elastica la pelle della delicata zona perioculare, con l’uso di un buon contorno occhi.

E’ inoltre molto importante dormire sufficientemente e bere molta acqua.

Oltre a seguire una dieta varia e ricca di vitamine ed antiossidanti che contrastano l’azione dei radicali liberi, esegui tutti i giorni in modo regolare la detersione dal trucco con prodotti specifici per gli occhi, possibilmente bifasici.

Integra l’applicazione della normale crema con alcune gocce di oli essenziali specifici, oppure precedi l’applicazione della crema con un siero per il contorno occhi.

Se quindi la prevenzione è già nella tua routine di bellezza quotidiana e vuoi invece correggere gli inestetismi, è sempre possibile ricorrere alla medicina estetica, con:

  • I filler di acido ialuronico,
  • carbossiterapia,
  • iniezioni di botulino,
  • mesoterapia,
  • peeling specifici,
  • radiofrequenza,
  • laser terapia e
  • per la zona sopraccigliare, i fili di trazione

Grazie alla medicina estetica e alla prevenzione, sarà possibile ottenere finalmente uno sguardo sempre giovane e fresco, ma soprattutto la tua pelle sarà più sana e forte.

Elimina le macchie e ringiovanisci con la laserterapia

Come ogni anno di questi tempi, ecco che riappaiono le macchie sul viso, non importa quanti trattamenti estetici tu abbia fatto, loro puntualmente hai primi raggi solari tornano a farti visita.

Se questo è il tuo caso, leggi attentamente le parole che seguono, parleremo infatti, delle alternative mediche e della prevenzione volte ad eliminare o ridurre questo difficile inestetismo.

Le macchie solari possono avere diverse origini, transitorie oppure no, possono essere provocate da squilibri ormonali o essere la risposta del nostro organismo al passare del tempo, o ancora, la conseguenza di eccessive e prolungate esposizioni al sole.

In ogni caso, la prima regola per ridurre la comparsa di macchie solari, è quella di prevenirle sempre e per quanto possibile.

Come riconoscere il tipo di macchia solare:

Come è facile intuire, a seconda del motivo scatenante le macchie, esse vengono classificate in modo diverso. Dunque, anche se le macchie solari possono apparire simili sul nostro volto, hanno caratteristiche e modalità d’intervento diverse.

Facciamo un breve ripasso:

Melasma o cloasma

Il melasma o cloasma si manifesta con macchie di colore marrone intenso, dalla forma irregolare, sono principalmente localizzate su zigomi, fronte, sopra il labbro superiore, orecchie e sul décolleté.

In genere, questo tipo di macchia solare compare nelle donne tra i 40 e i 50 anni quando si fa uso di estrogeni o durante la gravidanza.

Lentigo solari o senili

Le lentigo solari o senili si presentano come macchie minuscole, dei puntini di diverse dimensioni e di colore marrone. Queste macchie solitamente appaiono dopo i 40 anni d’età e possono moltiplicarsi nel corso degli anni.

La loro causa è il fotoinvecchiamento della pelle che può essere accelerato e peggiorato da una costante e prolungata esposizione al sole.

In ogni caso il primo passo da compiere è un’attenta prevenzione lunga tutto l’anno. Questo assicurerà non solo una pelle più sana, ma si tradurrà anche in un sicuro giovamento estetico.

Previeni le macchie solari per tempo:

Per prevenire la comparsa di macchie solari sulla pelle del volto, è indispensabile prima di tutto proteggersi, questi sono alcuni semplici accorgimenti da svolgere durante l’anno:

  • Proteggi la pelle, soprattutto se chiara o sensibile, con creme solari che contengono filtri protettivi molto elevati, da +30 a +50 .
  • Utilizza occhiali da sole dalle montature ampie per coprire bene il contorno occhi
  • Limita il più possibile il tempo di esposizione al sole.
  • Non esporti al sole nelle ore più calde, cioè tra le 11.00 e le 16.00.
  • Durante la primavera e l’estate utilizza sempre creme con un filtro protettivo alto, anche in città.
  • Segui una dieta ricca di cibi che contendono flavonoidi dall’importante azione antiossidante. Tra questi alimenti, vi sono frutti come agrumi, frutti di bosco, uva spina, kiwi, avocado e verdure, come pomodori e carote.

Una volta compresa l’importanza della prevenzione ed il motivo che ha scatenato le tue macchie, potresti pensare ad un rimedo medico-estetico per risolvere il problema, sempre fermo restando la prevenzione.

Innovativi laser di ultima generazione offrono la possibilità di ridurre o eliminare le macchie, anche in poche sedute, ma ciò che è fondamentale è comprendere in modo consapevole che la prevenzione non riguarda solo il fattore estetico della nostra pelle, ma è indispensabile per prevenire i danni provocati dal sole a carico del tessuto dermico.

Soluzione medico-estetica con Laser terapia

Con l’innovativo laser Palomar Icon si possono ridurre o eliminare le macchie di qualsiasi grado ed intensità.

E’ necessaria una prima visita medica per stabilire durata del trattamento e tipologia di seduta.

Icon è dotato infatti di diversi manipoli, in grado di agire specificatamente sul problema ed al contempo di migliorare la qualità della pelle a livello globale.

Con l’utilizzo del manipolo1540 sarà possibile eliminare o ridurre le macchie, ma anche ringiovanire la pelle del tuo volto, che apparità più tonico e senza più le fini rugosità.

Il trattamento è pressochéindolore, si avverte una sensazione di calore più o meno intensa, in base alla tollerabilità del paziente, il dispositivo però è provvisto di uno speciale sistema di raffreddamento, proprio per limitare al massimo questa peculiarità.

Con Icon si avrà il massimo confort del paziente rispetto alle procedure tradizionali per l’eliminazione delle macchie.

In genere sono sufficienti 4 sedute, ma il trattamento è ripetibile fino alla completa scomparsa della macchia.

Si esegue in ambulatorio e la seduta dura circa 30 minuti o meno, in relazione all’area da trattare.

Come funziona?

Il laser Palomar Icon utilizza un fascio di luce ad alta potenza, esso penetra sotto la superficie della pelle per colpire la macchia, a questo punto i macrofagi inglobano la melanina in eccesso. Saranno necessarie più sedute, in relazione al grado di inestetismo da trattare.

Icon è un laser estremamente sicuro ed innovativo grazie al doppio controllo del dispositivo da parte del medico e alla capacità di agire selettivamente solo sulla macchia. L’energia sprigionata dal manipolo di Icon viene riflessa dalla superficie cutanea e quindi non viene assorbita. Il sistema di riciclo fotonico di Icon, utilizza specchi all’interno dei manipoli che captano questa energia per riconvertirla verso l’area da trattare, consentendo una terapia più efficace e sicura rispetto ad altri laser.

In qualche caso, la melanina in eccesso verrà superficilizzata sottoforma di crosticine, per poi essere rimossa quando queste, in modo spontaneo, si distaccheranno dalla pelle. A seconda del manipolo utilizzato questa caratteristica potrà essere più o meno evidente o addirittura potrebbe non verificarsi.

La tecnologia di raffreddamento superficiale (mantenuta costante per tutta la durata del trattamento) mantiene la temperatura della pelle più bassa, sia per garantire il comfort del paziente, ma anche per limitare al minimo il rischio di danni durante la procedura.

Il laser come abbiamo detto, ringiovanisce la tua pelle, infatti stimola la produzione di collagene, tira efficacemente la pelle e la lascia visibilmente più levigata, con un aspetto luminoso e più giovane.

Dimagrire con la dieta chetogenica, fa bene o no?

La risposta è dipende, la dieta chetogenica infatti, nasce come una vera e propria terapia antiepilettica e contro l’obesità. Se ne hanno già notizie intorno agli anni 30, quando veniva impiegata nel trattamento dell’epilessia infantile, solo successivamente, intorno agli anni 70 fu introdotta come ausilio per il controllo del peso in soggetti obesi.

Che cosa è la dieta chetogenica:

La dieta chetogenica si basa sulla riduzione o completa eliminazione degli zuccheri dall’alimentazione. Si svolge solo per un breve periodo di tempo ed è volta ad incentivare la ricerca di fonti alternative di energia da parte del nostro organismo, in questo modo l’organismo inizia a bruciare i grassi, elaborando nel fegato delle sostanze chiamate “corpi chetonici”: il beta-idrossibutirrato, l’acido acetacetico e l’acetone. Chi ha sofferto di “acetone” durante l’infanzia, ha subito un disturbo metabolico passeggero che nei bambini in genere può essere causato da un episodio febbrile o da un digiuno, un esempio “naturale” di dieta chetogenica. La produzione di chetoni è quindi una specie di piano di emergenza che serve a fornire nuovo carburante al cervello quando si trova in deficit di glucosio.

In cosa consiste la dieta chetogenica?

Esistono diverse modalità per indurre il nostro organismo ad uno stato di chetosi, elenchiamo i principali metodi:

  • Il digiuno, cioè la condizione chetogenica per eccellenza.
  • Un regime alimentare ricco di grassi e proteine con diverse versioni di dieta.

Le versioni conosciute della dieta chetogenica sono diverse, fra cui:

  • Dieta chetogenica standard: si tratta di una dieta a basso contenuto di carboidrati, con un moderato introito di proteine e ricca di grassi. In genere presenta il 75% di grassi, il 20% di proteine e solo il 5% di carboidrati, dove i pochi carboidrati sono forniti solo dalla verdura.
  • Dieta chetogenica ciclica: questa dieta comporta l’introduzione di brevi periodi con un’assunzione maggiore di carboidrati, ad esempio: 5 giorni chetogenici seguiti da 2 giorni a maggior assunzione di carboidrati.
  • Dieta chetogenica intermittente: questa dieta consente di assumere i carboidrati in modo alternato, ma unicamente prima e dopo gli allenamenti.
  • Dieta chetogenica ad alto contenuto proteico: è simile alla chetogenica standard, ma include più proteine. Il rapporto dei macronutrienti è spesso 60% di grassi, 35% di proteine e 5% di carboidrati.

La chetogenica ciclica e la chetogenica mirata rappresentano metodi più avanzati della dieta e sono utilizzati principalmente a scopo sportivo, in genere per i culturisti o atleti. La dieta chetogenica standard e la dieta chetogenica ad alto contenuto di proteine sono attualmente le più studiate.

Per chi è indicata la dieta chetogenica e a cosa serve:

E’ vero che la dieta chetogenica può favorire la perdita di peso, migliorare la salute e avere perfino dei benefici nel trattamento del diabete, nell’epilessia e nel morbo di Alzheimer? Sì, l’efficacia delle diete chetogeniche, nella perdita di peso e nella riduzione della massa grassa a favore della massa muscolare, sono ormai dimostrate da diversi studi scientifici. In particolare, si è confrontata l’efficacia di una normale dieta a basso contenuto di grassi con una dieta chetogenica, per valutare i risultati nella perdita di peso, questo ha dimostrato una certa superiorità nella dieta chetogenica.

Sei una sportiva fuori forma? Prova EM-Sculpt per ripartire

Se per qualche ragione hai dovuto interrompere le tue sessioni di allenamento, se hai subito un infortunio o semplicemente hai staccato per un po’, ma ti rendi conto che devi assolutamente correre ai ripari, questo articolo potrebbe fare al caso tuo.
Spesso riprendere un’attività fisica, soprattutto se agonistica, non è semplice.
Il tempo che serve per “rimettersi in forma” è piuttosto soggettivo e dipende da molti fattori, fra cui età, sesso, tipo di attività svolta, tempo di inattività etc.
Comunque sia, le prime avvisaglie di un corpo non più tonico sono subito evidenti nei punti critici di ogni donna o uomo, rispettivamente pancia e glutei per le donne e pancia e fianchi per gli uomini. Sono proprio questi i punti dove si deposita di più il grasso localizzato e dove i muscoli risentono di più della legge di gravità e del periodo di inattività del muscolo.
Perché è così difficile riprendere un’attività sportiva?
Ogni attività sportiva praticata per lungo tempo ci assicura una certa memoria muscolare; inoltre, lo sport migliora in modo globale le funzioni vitali del nostro organismo donandoci un fisico più forte e performante sotto molti aspetti.
Se per qualche ragione non ci alleniamo più, il nostro organismo, specialmente se è ormai abituato e tarato ad un certo impegno metabolico, inizia ad attuare meccanismi di difesa volti, in un certo senso, al risparmio energetico.
Inizialmente non vedremo molti cambiamenti, forse solo un certo dimagrimento relativo alla perdita di volume del muscolo; successivamente, però, oltre a perdere la tonicità del muscolo, noteremo dell’adipe depositarsi nelle zone “critiche”. Questo avviene a causa di un cambiamento morfologico, ma anche metabolico. Il nostro organismo non dovendo più compensare il consumo degli allenamenti, tenderà a risparmiare grassi come fonte energetica da immagazzinare.
Dopo quanto tempo il muscolo perde la sua tonicità?
Dipende da tantissimi fattori ma, in gran parte, dall’età e dall’attività sportiva svolta; in media una donna di 30 anni che si esercita 3 volte a settimana, alternando un allenamento HIIT (in frequenza cardiaca alternata) alla pesistica, potrà contare su soli 4 giorni prima che il muscolo inizi il suo lento decorso verso l’atonia.
Il decorso è lento in quanto se si allena in modo intenso per 2 mesi, al quarto giorno non vedrà scomparire il muscolo. Per perdere l’intera massa costruita, in genere, è necessario il doppio del tempo che abbiamo impiegato per costruirla. Quindi se mi alleno per due mesi è molto probabile che perderò ogni traccia dei risultati solo dopo 4 mesi di totale inattività muscolare di forza.
Ovviamente con l’avanzare dell’età anche i tempi di mantenimento si accorciano.
Avete mai notato che dopo il 4 giorno passa anche la voglia di andare a correre o in palestra?
Non siete gli unici, questo dipende da alcune sostanze che il nostro corpo libera durante le sessioni di allenamento, una sorta di dipendenza naturale che vede svanire i suoi effetti in assenza di liberazione di dopamina (il neurotrasmettitore del piacere) e beta-endorfine, responsabili della sensazione di benessere e maggior vigore dopo gli allenamenti. In altre parole, quando s’interrompe l’attività sportiva, il cervello percepisce l’abbassamento o la mancanza di queste sostanze chimiche e, nel giro di 24-36 ore, si possono scatenare i sintomi di astinenza da allenamento.
L’attività fisica può essere anche dannosa se portata all’eccesso, quindi è sempre importante mantenere un atteggiamento equilibrato anche nei confronti dello sport.
Il desiderio di avere la pancia piatta e il sedere sodo, appartiene a tutti coloro che passano ore in palestra. Pancia o sedere definiti non solo aumentano l’autostima, ma piacciono allo stesso modo sia agli uomini che alle donne. Per raggiungere questo obiettivo un normale livello di fitness spesso non è sufficiente; ecco perché, a volte, può instaurarsi una sorta di dipendenza: nella disperata ricerca di raggiungere prima possibile quei risultati, infatti, ci alleniamo in modo compulsivo.
Per molti, quindi, riprendere un’attività sportiva interrotta per lungo tempo, non è semplice, occorre molta pazienza e diligenza per raggiungere l’obiettivo desiderato; spesso ci si affligge notando che alla ripresa dell’allenamento non c’è una risposta immediata dei muscoli.
EM-Sculpt è la soluzione ideale per riprendere subito la forma fisica e migliorare le tue sessioni di allenamento.
Dunque hai deciso di rimboccarti le maniche e tornare ad allenarti! Con EM-Sculpt avrai l’opportunità di potenziare i tuoi muscoli in sole 4 sedute e di ridurre il grasso localizzato. Non solo, EM-Sculpt consente di potenziare in modo massimale i tuoi muscoli, in questo modo sarà più semplice e veloce tornare ad allenarti, senza dover ripartire da zero.
EM-Sculpt  è un dispositivo dalla tecnologia innovativa che rivoluziona la crescita muscolare nell’addome e nei glutei. L’effetto di una seduta di 30 minuti è di circa 20.000 sit-up o squat.
Più muscoli, meno grassi: la tecnologia elettromagnetica focalizzata ad alta intensità non invasiva (HIFEM) di EM-Sculpt produce contrazioni muscolari di tipo sopramassimale che non possono essere raggiunte attraverso il normale esercizio in rapida successione.
Con le contrazioni sopramassimali, in ordine variabile, il tessuto muscolare è costretto ad adattarsi a questa condizione di lavoro estremo, reagendo con una profonda trasformazione della sua struttura interna. Questo consente l’aumento dei muscoli (ipertrofia ed iperplasia) ed una combustione dei grassi simultanea.
Negli studi effettuati in USA sono stati utilizzati metodi di valutazione consolidati, quali risonanza magnetica, TC, ecografia e risultati istologici.
EM-Sculpt ha prodotto risultati eccellenti nella crescita muscolare, nella perdita del grasso e nella soddisfazione del paziente.
Alcuni dati del trattamento con EM-sculpt:
* Si ottiene un guadagno muscolare più veloce del 16%
* ed una riduzione del tessuto adiposo del 19%
* I muscoli dell’addome o dei glutei trattati con EM-Sculpt, vengono stimolati con forti impulsi elettromagnetici ed in soli 30 minuti si contraggono 20.000 volte.
Tutte le fibre muscolari trattate verranno raggiunte da contrazioni sopramassimali.
Il metodo è particolarmente efficace e può raggiungere due obiettivi, contemporaneamente: una più rapida crescita muscolare ed una riduzione del tessuto adiposo.
Inoltre, EM-Sculpt costituisce la prima procedura di sollevamento del gluteo non invasiva al mondo.

Scopri quale cellulite è la più comune e come sconfiggerla

La cellulite, come ormai si sa, è una malattia degenerativa, come tale è quindi caratterizzata da stadi progressivi che manifestano i loro effetti a livello del derma e dell’ipoderma.

Come è facile intuire, la buccia d’arancia è il sintomo più celebre di questa malattia, ma non è l’unico.

Proviamo a guardarci allo specchio in modo un po più attento e rivolgiamo a noi stesse qualche domanda:

  • l’epidermide si presenta senza tono?
  • la pelle a buccia d’arancia e si presenta piuttosto dolorosa?
  • siamo in presenza di ritenzione idrica?
  • ci sono accumuli di grasso localizzato?

Se la risposta è sì a tutte le domande, è molto probabile che ciò che vediamo sulla nostra pelle sia lo stadio più comune che riguarda la cellulite, ovvero quello fibrotico.

La cellulite Fibrotica:

La cellulite fibrotica, è causata da una sofferenza prolungata del tessuto adiposo, è quindi accompagnata da un esteso ristagno di liquidi che appunto ne causa l’aspetto fibroso. Questo stadio della cellulite è provocato dal peggioramento di tutti i sintomi che si presentano in quello molle o edematoso. E’ dunque uno stadio più grave, interessa non solo gli strati superficiali (derma), ma anche quelli più profondi (ipoderma), inoltre si presenta spesso con formazione di grasso localizzato.

Questo tipo di cellulite è la forma più comune, la zona più interessata può essere leggermente dolente e sulla cute compaiono delle smagliature. Si localizza sulle ginocchia, cosce e glutei.

Si accompagna quasi sempre a segni di affaticamento venoso e linfatico sugli arti inferiori, denotando facilità all’ematoma e come già detto, alla formazione di smagliature, espressione quest’ultima di un disagio delle fibre elastiche del derma, la pelle si presenta non uniforme.  

Se sottoposta a palpazione il tessuto si presenta freddo.

Cause principali della cellulite fibrosa:

  • Fluttuazioni ormonali, in particolare il progesterone favorisce l’insorgere della cellulite.
  • Conformazione fisica e familiarità con la cattiva circolazione.
  • Stress. Le condizioni di stress prolungato provocano una produzione eccessiva di ormoni che favorisce la formazione della cellulite.

Trattamenti contro la cellulite fibrosa

A seconda del tipo di alterazione dei tessuti si può anche scegliere la terapia più adatta al problema.

Nel caso della cellulite fibrosa ad esempio, i trattamenti più consigliati sono quelli che, oltre a eliminare o ridurre l’aspetto della buccia d’arancia, agiscpono anche sulla compattezza della pelle e sulla circolazione.

  • La mesoterapia, prevede l’iniezione diretta di farmaci nella zona interessata da forme di cellulite localizzata a caratterizzata da edema. La tecnica aiuta a eliminare il gonfiore e a riattivare il processo di lipolisi dei grassi, riducendo così l’effetto a buccia di arancia.
  • Vaser Lipo con Vaser Smooth è invece una tecnica chirurgica, ma più delicata rispetto ad una liposcultura tradizionale. Viene eseguita in anestesia locale, permette di sciogliere il grasso attraverso l’energia emessa da una microsonda che elimina le piccole adiposità localizzate su cosce, glutei e su tutte le aree difficili, comprese le ginocchia e le caviglie. Il calore prodotto dagli ultrasuoni stimola anche i fibroblasti, ossia le cellule del tessuto connettivo, e la produzione di collagene. L’effetto che si ottiene è quello di un rimodellamento della cute della zona trattata, con maggiore tonicità e compattezza In più con l’ausilio di uno speciale manipolo chiamato Vaser Smooth, si recidono i setti fibrosi che provocano la buccia d’arancia, in questo modo la pelle viene rilasciata e torna subito liscia ed omogenea.
  • La carbossiterapia è un trattamento ambulatoriale, ha lo scopo di migliorare la circolazione dei capillari e di rivitalizzare i tessuti attraverso delle microiniezioni di anidride carbonica nel derma e nell’ipoderma. E’ la cura di partenza più consolidata ed ottima quanto si parla di cellulite fibrosa e dolorosa.
  • Biodermogenesi combatte efficacemente i rilassamenti della pelle, anche in caso di celluliti molli. Si esegue attraverso un piacevole massaggio con un manipolo che viene passato sulla zona da trattare, la radiofrequenza è implementata da energia elettromagnetica che interagendo con i tessuti profondi, sviluppa calore. Quest’ultimo attiva un rimodellamento naturale, in grado di ristrutturare in profondità le fibre di collagene e di stimolare i fibroblasti alla produzione di nuovo collagene. Il calore inoltre agisce sul microcircolo, migliorando gli scambi metabolici in modo da stimolare l’arrivo delle sostanze nutritive e l’eliminazione delle scorie. Biodermogenesi, è la metodica non invasiva a campi magnetici che ha rivoluzionato il trattamento delle smagliature e di quelle forme di cellulite caratterizzate da rallentamento della microcircolazione, smagliature e tendenza alla lassità cutanea. Come la cellulite fibrotica.

Rimuovere un tatuaggio, quale laser scegliere e perché

La rimozione dei tatuaggi oggi è diventata una pratica molto diffusa.

Eliminare i tatuaggi in modo veloce ed efficace è possibile grazie a moderne tecniche laser di ultima generazione, sicure e molto meno dolorose rispetto a qualche anno fa.

I Laser di oggi, in moltissimi casi permettono di cancellare definitivamente scritte o disegni senza lasciare segni evidenti sulla pelle.

La laserterapia però non è tutta uguale, le ultime scoperte in campo medico-estetico riguardano i vantaggi delle più attuali terapie Picosure rispetto ai Q-switched. I laser ai Pico secondi infatti, lavorano con una rapidità maggiore rispetto ai Nano secondi ed hanno un’azione più efficace sul pigmento, consentendo di rimuovere il tatuaggio anche totalmente e senza lasciare tracce fantasma.

Si tratta di due tecnologie diverse, apparati diversi proprio per le diverse lunghezza d’oda che utilizzano. La completa riuscita del trattamento tuttavia, dipende da alcuni fattori determinanti, fra cui la dimensione, la posizione, l’età del tatuaggio, il tipo di inchiostro utilizzato e infine, le quantità di colori utilizzati.

Ecco perché una visita medica preliminare è indispensabile per valutare i possibili risultati ed il possibile numero delle sedute.

L’azione svolta dal laser colpisce direttamente la zona interessata dal tatuaggio, attraversa la pelle e giunge in profondità, andando a intaccare direttamente l’inchiostro e frantumandolo in minuscole particelle. Queste particelle saranno eliminate dall’organismo attraverso la diuresi.

Parliamo di PicoSure per la rimozione dei tatuaggi, ecco perché:

PicoSure laser rappresenta ad oggi il primo ed unico  laser con impulso che lavora a picosecondi, cioè permette di frantumare il pigmento di colore in particelle molto più piccole rispetto ai laser precedenti, i questo modo le particelle di colore sono più facilmente rimosse, regalando risultati fino ad ora impensabili. Il laser PicoSure inoltre viene usato anche per trattare discromie e rigenerare la pelle.

Solitamente per rimuovere un tattoo con il laser, è necessario ricorrere a più sedute: in modo progressivo il tatuaggio sarà meno evidente, da prima vedremo il disegno diventare più chiaro, e poi, dopo qualche settimana, sparirà.

PicoSure laser emette impulsi della durata più breve di sempre, dalle 100 alle 1000 volte, rispetto a quella dei tradizionali sistemi laser Q-switched in nano-secondi. Questa nuova tecnologia consente un ineguagliabile effetto foto-meccanico per la rimozione del tatuaggio e si traduce in un trattamento più breve, che necessita di meno sedute ed al contempo più efficacie.

La tecnica con laser PicoSure può essere eseguita solo da medici appositamente formati per la rimozione del tatuaggio, quindi è indispensabile una visita medica preliminare, per stabilire indicazione e durata della terapia.

Dopo la rimozione dei tatuaggio, il medico applica un crema antinfiamatoria sulla zona interessata, così da evitare l’iperpigmentazione dell’area. Le sedute in genere si distanziano di cira 30 giornì per consenture un ottimale rigenerazione cellulare nella zona trattata.

Ci sono alcuni casi in cui è sconsigliato rimuovere i tatuaggi?

Sì, ad esempio, se si manifestano delle verruche, dell’acne, oppure delle irritazioni cutanee, in questo caso è meglio prima risolvere il problema e dopo sottoporsi alla rimozione del tatuaggio. La pratica potrebbe infatti danneggiare ulteriormente la pelle, lasciando sul corpo eventuali segni permanenti.

Inoltre, se si soffre di una malattia autoimmune, di diabete o si è nel periodo di gravidanza, prima di decidere di rimuovere un tatuaggio rivolgetevi sempre al vostro medico curante.

Quando la menopausa cambia il tuo corpo, scopri come difenderti

Pre-menopausa e Menpausa rappresentano un momento molto particolare nella vita di una donna, il nostro corpo inizia a cambiare, a causa delle modificazioni ormonali, spesso si va incontro ad una maggiore ritenzione idrica e diventiamo più morbide.

Queste fasi della vita di una donna, portano con sé mutamenti importanti, non solo estetici, spesso ci trovano impreparate, si devono gestire i piccoli e grandi disagi che accompagnano questo periodo. Anche sotto il profilo psicologico, si ha l’impressione che si sia chiusa, o si stia chiudendo, una fase della vita che ci ha riguardato per molti anni, ci si sente forse meno giovani e spensierate, ma se però sappiamo cogliere i segnali di questo momento in modo positivo, il periodo della menopausa può avere dei vantaggi inaspettati.

Il problema non è la menopausa, ma l’accettazione di noi!

Sicuramente vorremmo la bacchetta magica per continuare a fare mille cose e per mangiare tutto quello che capita, vorremmo evitare le vampate, la ritenzione idrica, l’insonnia, l’aumento di peso, l’irritabilità, il senso di smarrimento, insomma vorremo non accettare tutto questo.

Delegare allo specialista di turno il nostro benessere, sicuramente non è la migliore soluzione, soprattutto perché parliamo anche di una condizione psicologica.

La menopausa, in effetti, viene a dirci che e’ arrivato il nostro momento di relax, a differenza di ciò che pensiamo, e’ il tempo di vivere, non siamo più legate a quel periodo del mese e ai disagi che comporta.

Quindi il punto di partenza, anche per l’aspetto estetico, passa prima da quello psicologico e, dall’accettazione di questo periodo della vita.

Oggi, grazie alla ricerca, sappiamo che non soltanto e’ possibile rallentare i processi di invecchiamento, ma si può anche stare meglio in generale, puntando sulla consapevolezza.

Sia la pre-menopausa che la menopausa, devono essere accompagnate da un mutamento profondo nello stile di vita, la presa di coscienza riguarda il fatto che siamo responsabili sia del nostro malessere, che del nostro benessere.

Metti in pratica la tua consapevolezza e rifiorisci, seguendo alcuni consigli:

Il primo nemico da sconfiggere è sicuramente la ritenzione dei liquidi, quindi accettiamolo come un’invito ad una vita più sana e godiamo dei risultati di un’attività fisica costante.

Lo sport se fatto con costanza potrà, non solo annullare gli effetti della ritenzione idrica, ma anche regalarci un corpo molto più bello di prima.

Per combattere la ritenzione idrica:

  • Dedica almeno 30 minuti al giorno all’attività fisica, meglio se aerobica o HIIT.
  • Non assumere drenanti, alla lunga fanno perdere preziosi Sali e la ritenzione aumenta.
  • Bevi almeno due litri di acqua al giorno a piccoli sorsi in modo da idratare profondamente ogni cellula del corpo.
  • Assumere quotidianamente, per un periodo di tre sei mesi, delle gocce di Macerati glicerici per attivare la circolazione venosa, linfatica e per “lavare” il connettivo.
  • Assumere quotidianamente centrifugati di verdura e Sali Basificanti per rimuovere e contrastare l’acidosi tessutale.
  • Ridurre alimenti salati e zuccherati.

Alto indice di sconforto è spesso la pancia, il più delle volte può trattarsi di gonfiore. Il gonfiore addominale e’ spesso legato ad una alimentazione sbilanciata e ad una cattiva masticazione, vediamo come rimediare:

Sgonfia la pancia: 

  • Da evitare sono gli zuccheri,
  • i formaggi stagionati e tutti i latticini,
  • i cereali raffinati e lievitati,
  • le bibite gassate,
  • moderare il consumo di frutta, limitarsi a tre porzioni al giorno,
  • privilegiate invece, le verdure fresche di stagione crude, da abbinare a piccole quantità di carne o pesce.
  • Moderare le porzioni.
  • E’ infine importante anche fare test specifici sulle feci in modo da mettere in evidenza alterazioni della flora batterica e della secrezione di enzimi digestivi.

Attente ai picchi glicemici, il grasso addominale e trocanterico: 

Nei primi due consigli, parliamo di come riattivare il metabolismo ed impedire accumuli adiposi e ristagno di acqua nei tessuti.

Altra cosa davvero molto importante, è evitate i cibi ad alto indice glicemico, mentre è meglio privilegiare i cibi a basso e medio indice glicemico, come raccomanda inoltre l’OMS.

Preferire i cibi a basso indice glicemico, consentiranno di evitare di raggiungere i picchi glicemici, cioè i maggiori responsabili dei picchi di insulina e della conseguente formazione d grasso.

E’ infatti l’eccesso di insulina che trasforma il glucosio ematico in grasso viscerale e trocanterico, quello anche più pericoloso per la salute.

Inserire quindi nella propria alimentazione i cibi a basso e medio indice glicemico, accanto a 30 minuti di attività fisica quotidiana, ciò si tradurrà in una minore quantità di grasso addominale, meno cellulite e meno ritenzione.

Quindi come abbiamo visto, la menopausa può essere l’occasione per migliorarci veramente, sia da un punto di vista estetico, ma anche e prima di tutto, della salute del nostro organismo.

Quando diventiamo consapevoli che il cibo è anche una buona medicina, la genetica risponderà cedendo il passo a bellezza e benessere, ottenendo così anche il meglio di ciò che siamo.

Rinforza i tuoi muscoli e dimagrisci solo dove serve con EMSculpt

Se con le classiche tecniche di rimodellamento corporeo non hai ottenuto i risultati sperati, probabilmente è perché fino ad oggi era possibile agire, con un unico trattamento, solo sul grasso localizzato e non, anche, sul tono muscolare. Se gli accumuli adiposi non sono eccessivi e desideri anche rassodare i muscoli e migliorare l’estetica di pancia e glutei, EMSculpt potrebbe fare al caso tuo.

Che cosa è EMSculpt?

M-sculpt è l’unico sistema che aiuta, sia le donne che gli uomini, a “costruire” i muscoli e, contemporaneamente, svuotare fino ad eliminare le cellule adipose della zona trattata ; è inoltre la prima tecnica non invasiva e specifica per il rimodellamento dei glutei.

La tecnologia non invasiva HIFEM , cioè l’energia elettromagnetica ad alta intensità focalizzata, induce contrazioni muscolari sovramassimali, questo tipo di contrazione è così specifica che non si può ottenere con il normale movimento volontario.

Il tessuto muscolare, sottoposto agli impulsi sovramassimali, si contrae per rispondere a queste condizioni estreme, rimodellandosi in profondità.

In tal modo si tonifica la massa muscolare e si brucia il grasso, contemporaneamente!

Come vorresti che fosse il tuo corpo?

Guardandoti allo specchio, qual è il tuo corpo ideale? 

Se il tuo obbiettivo è quello di avere un muscolo magro e tonico senza nessun rigonfiamento di grasso allora EM-Sculpt ti può aiutare.

In pochi raggiungono quell’ideale, anche impegnandosi in innumerevoli ore di sudore in palestra. EM-Sculpt è il trattamento rivoluzionario che prende il posto di ore ed ore di allenamenti, dandoci l’aspetto magro e scolpito che desideriamo. 

Questo rivoluzionario dispositivo di rimodellamento è utile per: 

  • Ridurre il grasso nell’addome
  • Scolpire e definire i muscoli addominali
  • Migliorare la forma dei glutei
  • Sollevare la piega glutea

Il dispositivo EMSCULPT di BTL è il primo e unico metodo di rimodellamento del corpo che brucia i grassi e costruisce i muscoli nello stesso trattamento.

Questo dispositivo utilizza la tecnologia elettromagnetica focalizzata ad alta intensità, per distruggere le cellule adipose e aumentare la massa muscolare, senza dolore e senza invasività.

Come avviene il trattamento:

Durante ogni sessione, il dispositivo EMSculpt è collegato all’addome o ai glutei, in base all’area che il paziente desidera rimodellare per prima. Viene quindi lasciato in posizione per circa 30 minuti per indurre forti contrazioni muscolari che forniscono gli stessi benefici di 20.000 sit-up o squat, il tutto in un’unica sessione.

Il trattamento si esegue in quattro sessioni di 30 minuti, programmate a distanza di due o tre giorni all’interno della settimana, come faresti per gli esercizi in palestra.

E’ inoltre possibile richiedere sessioni aggiuntive a seconda dei risultati che vuoi raggiungere.

In alcuni pazienti i risultati sono veloci ed immediati, a seconda della precedente attività muscolare del paziente, ricordiamo infatti che il muscolo ha una sorta di “memoria”. In altri invece, i miglioramenti si potranno verificare nelle settimane successive al trattamento, in modo più lento, ma progressivo. 

I pazienti che hanno provato EMSculpt godranno comunque di un netto miglioramento, modulabile in base alle proprie esigenze.

Quando la calvizie è un problema anche femminile

La calvizie è considerata, in genere, un inestetismo maschile, legato prevalentemente all’attività ormonale ed alla familiarità con il problema, ma a differenza di ciò che si pensa, sempre più donne ne vengono colpite. Scopriamo perché:

Le motivazioni della calvizie femminile sono varie, ciò che la rende più diffusa è sicuramente la componente riferita allo stress.

Lo stress infatti può causare molti squilibri, fra cui quelli ormonali, un’ossidazione maggiore, carenze di nutrienti che non vengono ben assorbiti. Ovviamente non è la sola risposta alla calvizie femminile, ma sicuramente è una componente che ha influenzato la sua diffusione.

Le prime tracce della calvizie nella donna, si possono notare quando i capelli sono più sottili, quando notiamo una coda più corta, se vediamo una riga al centro sempre più rada.

Che cosa è l’alopecia androgenetica:

La perdita dei capelli nelle donne è spesso associata all’arrivo della menopausa e negli anni a seguire.

Le prime avvisaglie di alopecia androgenetica possono manifestarsi anche prima dei 30 anni, ma diventa più frequente dopo i 50 anni.

Quella maschile si caratterizza per un arretramento dell’attaccatura dei capelli e per il diradamento della capigliatura al vertice del capo. Nella donna invece si caratterizza per un allargamento della riga al centro e, soprattutto, per un assottigliamento del capello che rende visibile il cuoio capelluto.

È come se i capelli si rimpicciolissero, sono più fini e non raggiungono più la lunghezza e il diametro ordinario.

Questa forma di alopecia è la causa più frequente di perdita dei capelli nelle donne.

L’alopecia androgenetica ha quindi una base sia genetica che ormonale. La presenza in eccesso di ormoni maschili può portare all’alopecia, ma in alcuni casi anche un prolungato periodo di pausa all’assunzione della pillola anticoncezionale. La perdita di capelli, inoltre si può notare nelle neo mamme alla luce degli squilibri ormonali che caratterizzano la gravidanza e il parto, in questo caso però è transitoria.

La predisposizione familiare conta moltissimo, ma su questo incidono anche i fattori ambientali che possono accelerare la malattia.

Altri fattori che favoriscono la calvizie sono:

  • Inquinamento,
  • stress,
  • prolungata esposizione al sole o a lampade abbronzanti,
  • uso di farmaci antidepressivi o contro l’ipertensione,
  • una consistente perdita di peso,
  • fumo di sigaretta,
  • scarsa assunzione di proteine,
  • eccesso di vitamina A,
  • carenza di ferro e di vitamina D.

Tutti questi fattori contribuiscono anche a “stressare” il follicolo pilifero.

Se a questi fattori si aggiungono la predisposizione e i problemi endocrinologici, come eventuali disfunzioni tiroidee e la menopausa, è probabile che sviluppi una calvizie.

L’alopecia traumatica:

Calvizie e trattamenti per i capelli, cosa hanno in comune?

Alcuni trattamenti estetici particolari e prolungati, come uso di prodotti aggressivi e di alcuni strumenti per la cura dei capelli possono favorire l’alopecia.

Stirare i capelli, le permanenti, tingere i capelli o farsi delle trecce troppo strette, possono essere la causa della cosiddetta alopecia traumatica.

Questo tipo di alopecia è dovuta a fattori traumatici, raramente contribuisce all’insorgenza della alopecia androgenetica. In questo caso i trattamenti traumatici del capello fanno semplicemente cadere capelli prima del dovuto, ma non è una malattia.

Altri tipi di alopecia:

Alcuni tipi di alopecia, come il “telogen effluvium” e “l’alopecia areata”, non uccidono del tutto i follicoli piliferi. In questi casi la ricrescita può avvenire anche spontaneamente, più di rado nell’alopecia areata.

È possibile prevenire la perdita dei capelli?

I capelli, come gli altri organi, per crescere forti e sani, hanno bisogno di vitamine e oligoelementi.

Un corretto stile di vita alimentare può aiutare senza dubbio a combattere alcuni fattori predisponenti. In particolare, si consiglia di assumere alcuni alimenti ricchi di nutrienti che possono favorire la crescita dei capelli ed un buono stato di salute generale, come ad esempio:

  • I cereali integrali che sono ricchi di biotina,
  • legumi per le vitamine del gruppo B,
  • prezzemolo, le carote e spinaci che contengono la vitamina E,
  • verdure a foglia verde scuro, frutti di bosco, pomodori e la frutta di colore giallo o arancio che sono ricchissimi di antiossidanti.

L’assunzione di queste sostanze può rallentare la comparsa dell’alopecia androgenetica.

Troppo presto per il lifting ma tardi per i filler? Scopri i fili riassorbibili

Finalmente un’alternativa medica per il ringiovanimento del volto, senza lifting chirurgico, e si chiamano ”fili di trazione riassorbibili”. I fili riassorbibili si possono applicare su viso e collo, sono capaci di rivelare la tua originaria bellezza in modo progressivo, senza rischi per la salute e soprattutto in modalità non invasiva.

In realtà i fili di trazione non sono una vera e propria novità, si utilizzano infatti, già da circa 15 anni, oggi però possiamo dire che sono senza dubbio più performanti, sono infatti composti da nuovissimi materiali, più delicati e conservativi, più efficaci, meno invasivi.

Soprattutto si è sostituito il vecchio polipropilene con materiali migliori, la cui caratteristica prevedeva in primo luogo la conservatività, dunque sono divenuti riassorbibili.

Quindi le caratteristiche della tecnica (applicazione a “spina di pesce”) rimangono invariate e ben consolidate, ma la vera novità è il materiale, oggi cambia da non riassorbibile a riassorbibile.

Questa caratteristica rende i fili di trazione più sicuri, meno invasivi per il paziente, anche sotto un punto di vista psicologico: infatti la procedura “per sempre” infonde spesso un po’ di timore, per la paura di non poter tornare indietro se qualcosa andasse storto.

I fili di trazione riassorbibili si riassorbono nell’arco di circa 6-8 mesi, donoando al volto una freschezza progressiva e curando la pelle dall’interno.

I vantaggi dei fili riassorbibili per il ringiovanimento del volto:

I vantaggi di questo trattamento sono molteplici, tra cui:

  • la possibilità di eseguire il trattamento in ambulatorio, senza l’uso di sala operatoria,
  • in anestesia locale,
  • senza tagli,
  • senza degenza,
  • senza i postumi dell’intervento e soprattutto
  • senza rischi.

Come avviene il trattamento:

Dopo una visita preliminare, il medico procederà con il disegno del volto o del décolleté, cioè a seconda delle aree da trattare, in base al grado di invecchiamento ed alle richieste del paziente.

Al termine della visita preliminare e del disegno, il medico procede con l’applicazione di pochissimo anestetico locale e all’inserimento di aghi sottilissimi. All’interno degli aghi sono presenti dei fili altrettanto sottili, altamente sicuri, anallergici e biocompatibili, questi fili sono destinati ad ancorarsi ai tessuti e quindi a sorreggere quelle parti che, a causa della gravità, tendono a cedere.

La manovra di rimozione dei sottili aghi, è indolore e non traumatica, i fili al loro interno, ancorandosi nel tessuto, provocano un effetto lifting immediato e la produzione di collagene endogeno, stimolano il ringiovanimento cutaneo e aumentano l’elasticità cutanea.

Essendo composti di un materiale totalmente bioriassorbibile, i fili verranno degradati in maniera costante dall’organismo nell’arco di 6–8 mesi.

In genere si utilizzano da 2 a 10 fili per seduta, quantità variabile soprattutto per il nu mero delle zone da trattare.

Quali zone del volto si possono trattare?

Le zone che più frequentemente vengono trattate sono:

  • il contorno del viso, per ridefinirlo,
  • l’area mandibolare, per trazionarla,
  • le guance e gli zigomi, per sollevarli.
  • l’arcata sopraccigliare, per l’elevazione e nel il trattamento del contorno occhi.

Inoltre si utilizzano per il trattamento delle pieghe nasolabiali, per la riduzione del sottomento e per il ringiovanimento e trazione del collo e del décolleté.

I fili di trazione riassorbibili, donano un effetto lifting immediato, una produzione di collagene endogeno, producendo una completa stimolazione del ringiovanimento cutaneo.

Altri vantaggi del trattamento:

  • Non necessita di degenza né tempo di recupero.
  • Assenza di traumi visibili, appena terminato il trattamento il paziente non presenta alcun segno visibile, tranne un leggero rossore che scompare entro pochi minuti.
  • Si possono riprendere le tutte le normali attività quotidiane senza alcuna limitazione.
  • Non necessita di alcuna medicazione.

Quali sono le principali indicazioni?

Perdita di volume a livello del terzo medio del viso con aumento dei solchi naso labiali,
• rilassamento del terzo inferiore del viso,
• perdita della definizione del profilo mandibolare,
• rilassamento del collo,
• rilassamento dell’area perioculare e del terzo superiore del viso

In quali altre zone del corpo si possono applicare?

L’uso dei fili è stato perfezionato e con le nuove tecniche si possono trattate anche le seguenti zone:
• Interno braccia
• Addome
• Interno cosce
• Glutei