Conosci tutti gli impieghi della terapia fotodinamica?

L’invecchiamento cutaneo è un processo purtroppo inarrestabile, talvolta reversibile ma pur sempre inevitabile.

In questa fase della nostra vita si verificano alterazioni fisiologiche e strutturali a carico di tutti gli organi. Con il passare del tempo, le strutture ed i tessuti del nostro organismo, vanno incontro ad un fenomeno d’invecchiamento che avviene secondo le leggi biologiche.

L’invecchiamento però può essere favorito dalla luce del sole.

La cute, in particolar modo, è quella che subisce un invecchiamento “aggiuntivo”, cioè indotto principalmente dall’esposizione cronica alla radiazione ultravioletta del sole, questo perché maggiormente esposto.

Cosa fare dunque per limitare questi danni e curare la nostra pelle in modo non invasivo e sicuro?

Che cosa è la Terapia Fotodinamica?

La terapia fotodinamica (PDT) prevede l’uso di reazioni fotochimiche mediate l’interazione di agenti fotosensibilizzanti, come luce e ossigeno. Con questo trattamento si possono curare malattie maligne o benigne,di diverso tipo. In parole povere questo trattamento è in grado di migliorare e curare la pelle grazie a sostanze che si attivano semplicemente attraverso ossigeno e luce.

 La terapia fotodinamica è una procedura che si realizza in 2 fasi:

  • Nella prima fase, il fotosensibilizzatore viene somministrato al paziente da una delle diverse vie, ad esempio, topica, cioè una sostanza applicata sull’area da curare che dopo un periodo di posa si attiverà durante l’esposizione alla lampada.
  •  La seconda fase prevede appunto, l’attivazione del fotosensibilizzatore che avviene in presenza di ossigeno e della luce (con lunghezza d’onda specifica), espressa direttamente verso il tessuto che deve essere bersagliato. Poiché la sostanza fotosensibilizzante è assorbita preferenzialmente dal tessuto iperproliferativo e la fonte di luce è direttamente mirata sul tessuto lesionato, la terapia fotodinamica raggiunge una doppia selettività, riducendo al minimo il danneggiamento dei tessuti sani adiacenti e curando quelli malati.

La terapia fotodinamica possiede molte indicazioni:

La terapia fotodinamica è un trattamento consolidato e non invasivo per una varietà di disturbi dermatologici, inclusa la cheratosi attinica. Inoltre, la Terapia fotodinamica, si traduce in marcati miglioramenti nei segni dell’invecchiamento cutaneo, un altro vantaggio riguarda la sicurezza e l’efficacia del trattamento nell’invecchiamento, soprattutto quando è causato dall’esposizione solare.

Il trattamento quindi, è particolarmente efficace per il miglioramento delle rughe sottili, rugosità cutanea e iperpigmentazione a chiazze

La durata del trattamento si basa sulla necessità individuale del paziente, ma la maggior parte dei pazienti ottiene i primi risultati in 2 o 3 cicli di trattamento, con risultati del tutto evidenti dopo 3-6 mesi dal trattamento.

Un vantaggio importante e unico della Terapia fotodinamica è che si tratta di un trattamento non invasivo che ringiovanisce efficacemente la pelle soprattutto quella fotodanneggiata, ma non solo, questo trattamento è utile anche in caso di:

  • acne
  • ulcere,
  • ferite difficili.

Insufficienza venosa, sai davvero quali sono tutti i rischi?

Le vene nelle gambe riportano il sangue al cuore, hanno valvole unidirezionali che impediscono al sangue di scorrere all’indietro. Se però hai un’insufficienza venosa cronica, le valvole non funzionano più come dovrebbero e parte del sangue può ridiscendere nelle gambe. 

Ciò fa sì che il sangue si accumuli o si raccolga nelle vene. Purtroppo, nel tempo, un’insufficienza venosa può causare dolore, gonfiore e forti cambiamenti nella pelle delle gambe, ma non solo, può anche portare a complicazioni più gravi, come ferite aperte sulle gambe, chiamate ulcere.

A causa della circolazione compromessa e del cattivo drenaggio linfatico, la cellulite può apparire e/o peggiorare in aree particolarmente predisposte, come cosce, ginocchia e glutei.

Uno dei maggiori fattori che favoriscono la cellulite è proprio l’insufficienza venosa e la conseguente congestione dei meccanismi adibiti allo smaltimento di liquidi e tossine.

Una delle risposte a questa situazione è rappresentata da prodotti botanici specifici, in grado di migliorare sensibilmente lo stato di insufficienza venosa, come l’Ippocastano e Gotu Kola. 

Le cause dell’insufficienza venosa:

Un coagulo di sangue in una vena profonda della gamba, anche chiamata trombosi venosa profonda, può danneggiare permanentemente una valvola. 

Anche se conduci una vita sedentaria, non allenandoti e stando sempre troppo seduto, puoi favorire la comparsa di questa patologia. Inoltre le donne sono maggiormente predisposte, ma non solo, le probabilità potrebbero aumentare se sei:

  • obeso
  • hai più di 50 anni
  • sei incinta
  • provieni da a una famiglia con una storia di insufficienza venosa,
  • hai familiarità con una storia di coaguli di sangue
  • sei un fumatore

I sintomi:

Se sospetti di avere un’insufficienza venosa cronica, potresti notare questi sintomi sulle tue gambe:

  • Gonfiore o pesantezza, specialmente nella parte inferiore della gamba e della caviglia
  • dolore
  • prurito
  • vene varicose e capillari( vene attorcigliate, allargate vicino alla superficie della pelle)
  • pelle arida e che sembra carta
  • pelle dal colore brunastro in alcune zone

Senza trattamento, la pressione e il gonfiore del sangue accumulato, faranno esplodere i minuscoli vasi sanguigni delle gambe, chiamati capillari. Ciò potrebbe rendere la pelle di colore bruno-rossiccio, specialmente vicino alle caviglie.

Tutto questo può portare a gonfiore e ulcere, molto difficili da guarire e che potrebbero anche infettarsi.

Il trattamento:

Il medico può suggerire una combinazione di trattamenti in base all’età, ai sintomi ed allo stadio del problema, ma sicuramente è importante che il paziente adotti un sano stile di vita per evitare di vanificare gli effetti dei trattamenti.

Per prima cosa quindi, adotta dei cambiamenti nello stile di vita per renderlo più sano e adatto al tuo problema, inoltre:

  • Indossa calze a compressione graduata,
  • evita le posizioni statiche: cerca di non sederti e di non stare in piedi troppo a lungo. 
  • Fai un esercizio fisico costante : allenare il tuo corpo significa consentire un miglior pompaggio del sangue. Camminare per esempio è un modo semplice e buono per rafforzare le gambe e aumentare il flusso sanguigno.

Grasso localizzato e Carbossiterapia, come agire su più fronti

Sconfiggere le adiposità localizzate non è un gioco da ragazzi, anzi richiede un impegno costante e una buona dose di determinazione per farlo.

Oltre all’attività fisica è indispensabile correggere il proprio stile di vita alimentare e possibilmente ricorrere a trattamenti di medicina o chirurgia estetica, volti a migliorare, in modo sicuro, il profilo corporeo.

Un’ottima soluzione è rappresentata dall’associazione di Carbossiterapia con una dieta proteica o chetogenica.

Il medico utilizzerà questa metodica per provocare la lipolisi dell’adiposità localizzata (cioè per sciogliere i grassi), mentre la dieta proteica o chetogenica userà i “grassi” in eccesso come combustibile energetico, preservando la massa magra e migliorando la silhouette.

Due azioni sinergiche che permettono di bruciare letteralmente i grassi disciolti con la Carbossiterapia prima di mobilizzare quelli in altre sedi, ecco il motivo per cui si riesce a ridurre l’adiposità localizzata.

Come si effettua la Carbossiterapia:

Lo specialista interviene inserendo sotto pelle, a circa un centimetro di profondità, un minuscolo ago, attraverso il quale viene insufflata l’anidride carbonica, sostanza che il corpo produce naturalmente, per alcuni secondi si noterà un leggero gonfiore sull’area trattata. Il gonfiore, ad ogni modo, si riassorbirà spontaneamente dopo pochi attimi.

La seduta ha una durata che in genere va dai 20 ai 40 minuti, al termine non rimangono segni o cicatrici. Si potrà assistere ad un lieve rossore, anch’esso destinato a scomparire spontaneamente nell’arco di poco tempo.  

Non è necessaria l’anestesia, né locale, né topica e il trattamento è totalmente atossico. Si potrà avvertire solo un momentaneo fastidio, paragonabile ad una banale puntura.

Altre indicazioni della Carbossiterapia:

La Carbossiterapia regala molti vantaggi:  l’anidride carbonica infatti viene impiegata in medicina estetica, non solo per l’adipe localizzato, ma anche per:

  • il ringiovanimento,
  • contro la cellulite o
  • per favorire la circolazione sanguigna.

Può darsi quindi che una paziente, durante la stessa seduta, desideri fare iniezioni di anidride carbonica sul viso per le rughe, oppure sull’interno coscia per il grasso, così come sui glutei per la cellulite o sulle caviglie per il gonfiore.

Tutti i risultati del trattamento:

Oltre a migliorare sensibilmente la circolazione ed ossigenare il sangue, questa terapia è in grado di stimolare i fibroblasti, le cellule deputate al sostegno e alla compattezza della pelle, così come il collagene, sostanza che dona tono e distensione.

Il tutto si traduce, non solo in una lipolisi dei grassi accumulati in determinate aree, ma anche in un miglioramento globale della pelle e delle cellule responsabili del tono cutaneo che favoriscono questo processo.

Quante sedute servono:

Il protocollo previsto è in genere di una seduta una volta alla settimana, per un totale di dieci sedute. Il trattamento è ripetibile e i miglioramenti si potranno notare lungo il corso del trattamento.

Parliamo di Mesoterapia, una terapia consolidata contro la cellulite.

Insieme a grasso localizzato e smagliature, la cellulite è l’inestetismo più temuto e odiato dalle donne. La cellulite, anche chiamata con il termine scientifico pannicolopatia fibro-edematosa,  è un disturbo che interessa il sistema circolatorio e che colpisce soprattutto le donne. I motivi sono strettamente legati sia all’aspetto morfologioco e costituzionale del copro femminile, sia all’aspetto ormonale.

Come si presenta la cellulite:

La pelle con cellulite frequentemente si presenta anche con depositi di grasso sottostante, con un aspetto quasi grumoso, a volte con noduli, con buchi più o meno evidenti, in particolar modo su cosce e glutei.

Cellulite cause:

La cellulite nasce da un’infiammazione dell’area adiposa sottocutanea, dove appunto risiedono le cellule adipose. In caso di cattiva circolazione, le riserve di grasso contenute in queste cellule, non vengono utilizzate, provocando da un lato un’ipertrofia della cellula e dall’altro un’ostruzione dei capillari che in questo caso, trasudano liquidi e vanno ad infiammare il tessuto adiposo.

Alla fine di questo processo si verificherà ciò che viene comunemente chiamato ”ritenzione idrica” a livello dei tessuti.

Le cause della cellulite sono molte, le più comuni dipendono da:

  • fattori ormonali: estrogeni, insulina, noradrenalina, ormoni tiroidei e prolattina giocano un ruolo chiave nella genesi della cellulite
  • costituzione: alcuni geni agiscono favorendo lo sviluppo della cellulite ed è comune anche un certo aspetto ereditario
  • dieta squilibrata: le persone che frequentemente mangiano cibi grassi , carboidrati, cibi salati e poche fibre, hanno molte più probabilità di sviluppare la cellulite.
  • stile di vita sbagliato: la cellulite è più diffusa tra i fumatori, quelli che conducono una vita sedentaria o adottano posizioni scorrette per lunghi periodi di tempo.
  • abbigliamento non adeguato: i capi di biancheria intima che stringono glutei e cosce limitano la corretta circolazione e possono favorire l’insorgere della cellulite.

La Mesoterapia contro la cellulite:

Consiste nell’infiltrazione di sostanze specifiche direttamente nelle aree che presentano la cellulite attraverso aghi sottilissimi.

Le piccole quantità di farmaci e vitamine, in soluzione omeopatica, non sono aggressivi per l’organismo e vanno letteralmente a sciogliere i grassi, ma non solo, inoltre proteggono le pareti dei capillari e stimolano il metabolismo.

In base al cocktail di farmaci, stabilito dal medico in base alle caratteristiche del paziente, oltre a migliorare la circolazione, si è in grado ottenere un effetto lipolitico globale e, di conseguenza, anche dimagrante, drenante ed antiinfiammatorio.

Dopo aver disinfettato la zona da trattare, il medico esegue con un ago sottile, molteplici iniezioni direttamente sull’inestetismo. La tecnica consente un rilascio lento e graduale della soluzione che agisce curando, fino a sei-otto ore. L’azione dei farmaci ed il metodo di somministrazione, consentono di stimolare la capacità di auto-guarigione e la circolazione. La mesoterapia non ha controindicazioni di rilievo, ma deve essere eseguita da un medico esperto che utilizza miscele di farmaci autorizzati.

Al temine della seduta di mesoterapia, potrebbero comparire dei piccoli lividi in prossimità della puntura dell’ dell’ago, essi non devono essere massaggiati o esposti a fonti di calore. I lividi scompariranno in modo spontaneo nel giro di qualche giorno. La seduta inoltre, è piuttosto breve, trattasi al massimo di mezz’ora, può risultare un po’ fastidiosa, ma non dolorosa.

Abbina la mesoterapia agli ultrasuoni per un trattamento d’urto.

La Mesoterapia può essere abbinata agli ultrasuoni, in quanto stimolano gli adipociti a metabolizzare i grassi e ad espellerli seguendo le vie metaboliche.

In questo caso sarebbe opportuno associare al trattamento di mesoterapia, anche una dieta ipocalorica, soprattutto ricca di frutta e verdura che contengono molta acqua e ad un’adeguata attività fisica per mantenere i risultati nel tempo.

I risultati della Mesoterapia:

I risultati si ottengono in modo graduale, già dopo due o tre settimane la pelle a “buccia d’arancia” inizia a distendersi e divine più tonica, la circolazione migliora ed i tessuti adiposi si riducono.

Il protocollo medico prevede in media dieci sedute, con cadenza di una volta alla settimana, possibilmente da ripetere con cicli di due volte all’anno.

Per massimizzare i risultati e renderli anche più duraturi nel tempo, sarebbe bene integrare la terapia medica, con un programma che comprenda un piano alimentare equilibrato ed una corretta attività fisica.

La Mesoterapia è adatta a chiunque e non ha effetti collaterali di rilievo.

Cellulite e grasso localizzato, come è meglio agire?

Innanzitutto è bene fare una precisazione e distinguere la cellulite dall’adiposità localizzata, in ogni caso dobbiamo però ricordarci che in entrambi i casi l’alimentazione e l’attività sportiva giocano un ruolo molto rilevante.

Differenze:

La cellulite è un fenomeno multifattoriale che si manifesta in superficie, mentre l’adiposità localizzata è un vero e proprio accumulo di grasso che, se fibroso e resistente al buon stile di vita, necessita per la sua rimozione di un trattamento chirurgico, come la Liposcultura, meglio se delicata come quella di VASER Lipo.

La cellulite, che affligge moltissime donne, a volte anche quelle in forma, ha diversi fattori scatenanti: ormoni, cattiva circolazione, stati infiammatori e necessita dunque di un approccio combinato.

Quando la cellulite si manifesta ai primi stadi e non siamo in presenza di grasso localizzato, allora la soluzione per risolvere la buccia d’arancia e la ritenzione idrica, può essere un trattamento combinato di medicina estetica o il ben più noto Cellfina.

Ma che succede quando la cellulite è accompagnata anche da grasso localizzato?

Negli stadi più avanzati di adipe localizzato unito a cellulite, quando la buccia d’arancia lascia il posto a veri e propri buchi, trasformando anche il profilo delle cosce, con un sottocute duro, fibroso e dolente alla palpazione, allora bisogna ricorrere ad una terapia più avanzata, in grado di eliminare sia il grasso localizzato che la cellulite.

Vaser Lipo e Vaser Smooth: è un protocollo che agisce su due inestetismi contemporaneamente, utilizza infatti una tecnica brevettata ed unica. Grazie alla potente energia ultrasonica si scioglie il grasso degli adipociti ipertrofici e, al contempo, si ripara il collagene indebolito. Il grasso liquefatto viene smaltito attraverso l’aspirazione di microcannule del diametro di soli 2mm, migliorando non solo il profilo corporeo, ma regalando anche una maggiore uniformità della pelle e un conseguente rassodamento.

Successivamente, attraverso il manipolo di Vaser Smooth e il massaggio vacum che adopera, si possono colpire grazie agli ultrasuoni, anche i setti fibrosi che provocano la buccia d’arancia. Il tutto anche in un’unica seduta.

Il trattamento con Vaser è un protocollo medico unico nel suo genere, permette grazie agli ultrasuoni, sia di colpire i setti fibrosi che di sciogliere letteralmente il grasso accumulato in superficie, svuotando le cellule responsabili delle irregolarità cutanee ma senza degradarle. Con questo vantaggio è possibile riutilizzare il grasso prelevato per un possibile Lipofilling, la tecnica con la quale si possono ulteriormente rimodellare le aree che al contrario, hanno perso il loro originario volume.

La particolarità che rende speciale questa metodica, anche contro la cellulite, sta proprio nel manipolo di Vaser smoot che presenta al suo apice, una sonda ad ultrasuoni in grado di rompere e quindi liberare i setti fibrosi responsabili della trazione della pelle in superficie, cioè della buccia d’arancia.

Con Vaser si ottiene una retrazione cutanea migliore rispetto alle precedenti tecniche di liposcultura.

Il trattamento infatti, avviene con un moderato riscaldamento della cute che di conseguenza si contrae e si rassoda, lasciandola naturale ed omogenea in superficie.

La ripresa è molto rapida, nell’ordine di pochi giorni e il dolore nel postoperatorio è praticamente nullo.

Scopri la medicina rigenerativa contro la caduta dei capelli

Calvizie ed Alopecia nella caduta dei capelli, potrebbero essere un ricordo grazie a Rigenera, l’innovativo ed efficace metodo per combattere questo antiestetico inestetismo che tanto ci affligge ai giorni nostri.

Quando è possibile agire con Rigenera?

Se il follicolo è ancora attivo e ricettivo, è molto probabile che siate candidati per questo rivoluzionario trattamento ed assistere finalmente alla ricrescita dei capelli. Rigenera agisce attraverso un’azione coordinata e completa, studiata in modo mirato sulla calvizie del singolo paziente.

Come agisce Rigenera:

Il Metodo Rigenera sfrutta una metodica che permette di usare le cellule Staminali del follicolo pilifero e del tessuto cutaneo. Per farlo il medico si occuperà di asportare i follicoli del paziente, come avviene in un vero e proprio trapianto, oltre a questo, verrà poi prelevata anche una parte di tessuto cutaneo circostante, di appena 2 millimetri. Il materiale autologo viene sminuzzato in cluster tessutali di pochi micron.

Vantaggi: 

  • Significativa presenza di diverse cellule Rigenerative autologhe.
  • Favorisce la rigenerazione dei tessuti e migliora il recupero post trapianto.
  • Non solo si rafforzano i capelli, ma se ne arresta la caduta
  • Sostiene la ricrescita con maggiore efficacia e sicurezza.
  • E’ un trattamento sicuro, un’innovazione certificata CE.
  • Si tratta di un trattamento di medicina rigenerativa, naturale, che sfrutta materiale biologico endogeno, senza rischi.
  • Sono eliminati i rischi di allergie, di effetti collaterali e di reazioni negative.
  • Non ci sono controindicazioni

Come avviene il trattamento Rigenera:

Durante il trattamento vengono prelevati uno o più frustoli di tessuto autologo dalla nuca che successivamente, dopo destrutturazione, saranno iniettati nel cuoio capelluto del paziente.

Rigenera è un dispositivo medico che consente di effettuare una minima preparazione meccanica dei tessuti, indipendentemente dall’operatore, con il grande vantaggio di ridurre i tempi del trattamento e di renderlo anche più performante. Con questo sistema, infatti, non c’è la classica centrifugazione del plasma, inoltre i Bio-materiali descritti, non vengono danneggiati e quindi conservano tutta la loro capacità rigenerativa. Con grande beneficio a favore dei pazienti, si ottengono, con questa metodica, risultati più sicuri e di gran lunga superiori rispetto ad altre terapie tradizionali.

Questo trattamento attiva le cellule staminali del bulbo e stimola, attraverso il cuoio capelluto, il naturale processo di riparazione del nostro corpo. Dopo circa 6 mesi i capelli potranno finalmente ricrescere, soprattutto, senza effetti collaterali.

Il trattamento viene generalmente eseguito in una sola seduta.

Macchie da Acne, scopri di più su questo diffuso inestetismo

Quanti di noi, soprattutto durante l’adolescenza, hanno avuto a che fare con i brufoli?

Finalmente guariti però, ci troviamo a fare i conti con gli inestetismi che restano, a volte anche per anni, ma di cosa si tratta?

I segni di scolorimento e altre imperfezioni dovute all’acne, sono rappresentate per lo più da macchie scure o rosse, rimangono sul volto in seguito alla guarigione delle lesioni acneiche. Queste macchie vengono causate dall’aumento della melanina nella pelle, ciò si verifica in seguito alle reazioni infiammatorie cutanee nel processo di guarigione.

Generalmente le macchie da iperpigmentazione non sono permanenti, possono però volerci mesi o persino anni affinché sbiadiscano.

Le macchie post acneiche possono rappresentare un evidente inestetismo e creare molto disagio nei pazienti, nonostante esse siano una vera e propria reazione alla guarigione dell’Acne.

Si possono distinguere due tipi di macchia con caratteristiche diverse, le macchie scure o marroni da iperpigmentazione post-infiammatoria e le macchie rosse post-infiammatorie.

Le macchie da acne perché si formano:

Sono un esito del processo infiammatorio legato ai brufoli.

Le macchie da acne possono essere determinate da vari fattori:

  • il fototipo, infatti chi ha la pelle olivastra o negli individui bruni vi é una maggiore probabilità che si sviluppo,
  • eccessiva esposizione al sole o alle lampade
  • manovre traumatiche sui brufoli, come lo schiacciamento e la loro spremitura,
  • l’uso di antibiotici antiacne fotosensibilizzanti, come le tetracicline e la contemporanea esposizione al sole

Le macchie rosse sono il residuo del processo infiammatorio acneico che in modo graduale, ma lento, possono risolversi con il passare del tempo, impiegando generalmente da 15 giorni a 2-3 mesi o anche più.

Resta però una vasodilatazione nel derma superficiale e medio che tende ad essere persistente.

Si possono eliminare queste antiestetiche macchie che rimangono dopo i brufoli?

Le macchie post infiammatorie rappresentano un’evoluzione naturale del brufolo, ma c’è da dire che più è lento il processo di guarigione e riparazione della pelle a livello del brufolo, più le sostanze infiammatorie hanno il tempo di stimolare la vasodilatazione e i melanociti a produrre melanina in eccesso.

Quindi, come per le cicatrici acneiche, sarebbe meglio prevenirle anziché curarle, proprio per la loro difficoltà ad essere eliminate.

La prevenzione migliore tuttavia, è rappresentata dall’evitare un’eccessiva infiammazione dei brufoli, spesso e volentieri provocata da cure non adeguate o da manovre meccaniche di spremitura e schiacciamento, dunque l’obiettivo è accelerare la guarigione dell’Acne, per fare in modo che i brufoli si secchino prima e ottenere un minore impatto infiammatorio.

I Peeling:

Questi trattamenti risultano utilissimi per eliminare più rapidamente le macchie da acne, in quanto con la loro azione esfoliante e stimolante sul derma, favoriscono la riparazione e la normalizzazione della pelle.

Anche se nell’immediato si potrà assistere ad una aumentata infiammazione: con vasodilatazione, arrossamento e bruciore, successivamente si noterà un azzeramento del processo infiammatorio acneico, per cui le macchie rosse da brufoli si attenueranno visibilmente e, anche se più gradualmente, migliorano altresì le macchie marroni.

Eliminare le macchie da acne significa anche ottenere una pelle più bella nel complesso, diventerà più chiara, luminosa e pulita.

Attenzione alla falsa cellulite, riconoscila per individuare il trattamento più adatto

Se quella che ti preoccupa non fosse vera cellulite, ma una sua ottima imitazione, allora puoi tirare un sospiro di sollievo e leggendo questo articolo, scoprire i rimedi più efficaci per eliminarla.

Molte donne credono di avere la cellulite, dovuta a problemi di circolazione o ritenzione idrica, ma spesso si sbagliano, il rischio è quello di intervenire in modo sbagliato con trattamenti estetici non adatti, proprio perché specifici contro la cellulite e non validi per il problema.

In primo luogo quindi, è bene recarsi da uno specialista per formulare una prima anamnesi e stabilire, con il consulto medico, se effettivamente si tratta di cellulite, una vera e propria malattia degenerativa oppure no.

Agire con trattamenti estetici non adeguati, può provocare seri rischi di aggravare la propria situazione estetica. Per questo, per comprendere il problema, è importante sempre rivolgersi a centri medici specializzati e non recarsi dalla semplice estetista.


Che cosa è la falsa cellulite e come si presenta:
Si presenta con
perdita di tono e con un effetto molto simile alla buccia d’arancia, ma è legata a fattori diversi rispetto alla più grave cellulite.

Frequentemente la causa è costituita da uno stress prolungato, responsabile della contrazione dei muscoli della parte interna delle gambe e delle cosce che a sua volta favorisce l’insorgere degli inestetismi.

La falsa cellulite è inoltre legata allo scivolamento dei tessuti cutanei e sottocutanei verso il basso, che avviene per perdita di tono e cedimento, soprattutto per quanto riguarda alcune zone come i glutei, la regione interna delle cosce e delle braccia.

Questo fenomeno si verifica generalmente dopo i 40 anni, come normale conseguenza legata all’età, ma può comparire anche come reazione ai dimagrimenti troppo repentini e relativi a svariati chili in eccesso.

Altri fattori che possono concorrere a allo scivolamento dei tessuti, sono lo scarso tono muscolare, che si denota in tutte le persone che conducono una vita sedentaria, alterazioni posturali e trattamenti medici sbagliati.

Per questo la falsa cellulite è un problema diffuso, che può interessare di fatto, anche moltissime giovani, dai trent’anni in su.

Rimedi:
Può sembrare banale, ma il vero rimedio, in primo luogo è rappresentato dal ripristino del tono muscolare. Per cui, per prima cosa, l’esercizio fisico è indispensabile.

Oltre a questo è possibile ricorrere a trattamenti che accelerano il fisiologico processo di rigenerazione cutanea e rassodamento, come la Biodermogenesi.

La Biodermognesi consiste in un trattamento di medicina estetica non invasivo e non doloroso, che si esegue ambulatorialmente attraverso l’ausilio di un dispositivo medico, in grado di esprimere radiofrequenza e onde elettromagnetiche, simultaneamente.

Questo trattamento è sicuro e non richiede alcun accorgimento, non ci sono effetti collaterali e dopo la seduta si può tornare subito alle proprie attività quotidiane.

La Biodermogenesi richiede circa 4 sedute distanziate da una settimana o più ed è un trattamento ripetibile, fino alla soddisfazione del paziente ed in base al parere medico.

Ringiovanire sì, ma senza bisturi, grazie

Quanti di noi desiderano un volto piu fresco e giovane? Tutti vorremmo tornare indietro di qualche anno, ma spesso per ricorrere a trattamenti chirurgici ancora non siamo pronti, allora che fare?

La risposta arriva dalla nuova medicina estetica e si chiama Ulthera!

Che cosè Ulthera?

Ulthera è un dipositivo medico nato negli USA nel 2009, un trattamento già consolidato ed approvato dall’ FDA americana che si basa su una tecnologia di ultima generazione in grado di agire anche sullo strato muscolare superficiale, un’azione che nessun altro trattamento, se non chirurgico, è in grado di fare.

Ulthera è un trattamento per ringiovanimento cutaneo che si basa sull’impiego di ultrasuoni, quindi non è invasivo, né doloroso.

Come funziona?

Gli ultrasuoni sprigionati dal dispositivo di Ulthera, sono in grado di colpire in profondità i tessuti, stimolando il naturale processo di rigenerazione della pelle e la produzione di nuovo collagene.

Gli ultrasuoni microfocalizzati di Ultherapy colpiscono cute, sottocute e muscolo, quindi il risultato è una pelle visibilmente più giovane, compatta e tonica, già in una sola seduta.

Come avviene il trattamento?

Il trattamento si effettua con uno specifico manipolo, il medico lo fa scorrere su tutta l’area da trattare, generalmente viso, collo e décolleté, per infondere gli effetti benefici su tutti i tessuti.

Il manipolo permette inoltre, un controllo costante da parte del medico per tutto il trattamento, egli potrà così valutare la profondità di azione degli ultrasuoni microfocalizzati emessi e di modulare gli impulsi in base allo strato che è necessario raggiungere. In questo modo si potrà ottenere una perfetta retrazione delle fibre elastiche e la produzione di nuovo collagene.

Quando è più consigliato il trattamento Ulthera?


Il trattamento con Ulthera può essere effettuato a 
qualsiasi età e in qualsiasi momento dell’anno, in quanto non interferisce con l’esposizione solare.

La seduta è indolore e veloce, infatti per un’azione su viso e collo, bastano dai trenta ai quaranta minuti circa di trattamento.

Ulthera è particolarmente indicato per trattare la zona del sopracciglio.

Ci sono Controindocazioni?

Non rilevanti, dopo il trattamento si potrebbe osservare solo un lieve arrossamento che può durare alcune ore. Potrebbero comparire piccole ecchimosi o rigonfiamenti, ma anche in questo caso di origine transitoria.

In alcuni casi si può avvertire un lieve indolenzimento e una leggera sensazione di tensione nell’area trattata, ma è bene sapere che è indice dell’azione profonda del trattamento, in ogni caso al termine della seduta, sarà possibile riprendere le normali attività.

Quali sono i risultati di Ulthera?


Questo trattamento è unico nel suo genere, in quanto permette di agire non solo sugli strati cutanei, ma anche sulla
 fascia muscolare più superficiale, rendendo i tessuti più tonici e consistenti, con un effetto di “risollevamento” paragonabile a un lifting non chirurgico.
Il risultato di questo trattamento 
è progressivo, infatti diventa sempre più visibile man mano che si genera nuovo collagene, i risultati si stabilizzano e sono del tutto evidenti nell’arco di uno o due mesi, inoltre si mantengono per oltre un anno.

Ulthera è un trattamento ripetibile.

L’estate arriva, ma attenzione alla ritenzione idrica

Arrivano i primi caldi dell’estate e con loro anche gli effetti sul nostro organismo che spesso si trova a combattere con ritenzione idrica e cellulite, inestetismi molto legati tra loro, ma assolutamente diversi. Molto di frequentemente infatti, questi termini vengono erroneamente usati come sinonimi, indicano però condizioni e conseguenze diverse sul nostro organismo. Per combatterle, ovviamente, vanno conosciute e riconosciute.

Ritenzione Idrica:

La ritenzione idrica, escludendo le patologie più serie, può essere un inestetismo passeggero, dovuto a fenomeni transitori, fase ormonale, eccessi alimentari o alcolici, ma anche il caldo a cui il nostro corpo non è ancora abituato. Mentre la cellulite è una malattia degenerativa che è però conseguenza, per lo meno in gran parte, della ritenzione idrica, ecco perché sarebbe opportuno provvedere subito a non cronicizzare questo incapacità dell’organismo di smaltire i liquidi in eccesso.

La ritenzione idrica è dettata da un accumulo eccessivo di liquidi tra le cellule, che non distribuendosi più bene, si depositano tra i tessuti. È diffusa circa nel 30% delle donne ed il suo sintomo principale è l’edema, un rigonfiamento causato, per l’appunto, dai liquidi ristagnanti.

Cause:

La ritenzione idrica è frequentemente causata da uno squilibrio tra potassio e sodio, quando infatti quest’ultimo è in quantità maggiore rispetto al primo, allora il corpo trattiene più acqua.

Attenzione a ciò che si mangia e al movimento:

L’alimentazione ha un ruolo chiave in questo senso, poiché se eccessivamente ricca di sale e di proteine, con un apporto non adeguato di acqua , può essere causa di ritenzione idrica.  Anche il sovrappeso contribuisce a rallentare la diuresi, favorendo la comparsa di questo inestetismo.

Va citata tra i fattori scatenanti, anche la sedentarietà, non muoversi riduce la circolazione linfatica, il sistema deputato allo smaltimento di liquidi e tossine che, se in deficit, non riesce più a sopperire al suo compito, e dà luogo a liquidi che si depositano negli spazi interstiziali tra le cellule.

Il fattore ormonale:

Incidono fortemente sulla comparsa della ritenzione idrica, anche gli ormoni femminili, in particolar modo durante la fase premestruale. Il ciclo si può suddividere in due parti: quello che precede l’ovulazione, in cui prevalgono gli estrogeni, e quello che segue l’ovulazione, in cui domina il progesterone. In questa fase il sistema linfatico potrebbe non riuscire a drenare liquidi e scorie che si accumulano nei tessuti, causando appunto, uno stato di ritenzione idrica. In questo caso si può dire che l’inestetismo si presenta indipendentemente dalle abitudini o dallo stile di vita.

Come si manifesta:

Tra le sue manifestazioni possono figurare gonfiori, in special modo su piedi, caviglie e pancia, senso di pesantezza degli arti inferiori e in alcuni casi, anche dolore e aumento di peso, dato più da liquidi che da un accumulo di grasso.

Ho la ritenzione idrica o è già cellulite?

Per una corretta diagnosi è sempre bene rivolgersi ad un medico esperto, ma in prima analisi è possibile fare un piccolo test anche a casa: se premendo con un dito la pelle si forma intorno alla zona interessata un alone bianco, allora si tratta di ritenzione idrica. Se invece, stringendo la pelle tra le dita, si formano dei buchi, allora siamo già in presenza di cellulite.

E’ bene quindi iniziare da subito a combattere la ritenzione idrica, non solo in vista della prova costume, ma anche e soprattutto per la nostra salute.

Contrasta subito la ritenzione idrica e al contempo la formazione di cellulite con la prevenzione:

Per quanto ritenzione idrica e cellulite abbiano alla base delle cause diverse, si può facilmente constatare come si influenzino fra loro. Per questo, curando una, si può migliorare l’altra, facendo soprattutto attenzione all‘alimentazione, all’esercizio fisico e a come ci si veste, ma ovviamente non solo, oggi è possibile contrastare questi due inestetismi con trattamenti mirati, volti soprattutto alla salute del nostro organismo.

Inizia con:

  • Tisane diuretiche e sgonfianti, possibilmente non zuccherate a base di tarassaco, equiseto, betulla, centella asiatica e finocchio, per non dimenticare il consolidato tè verde.
  • Alimenti che posseggono naturalmente proprietà diuretichecome gli asparagi, ananas, cavolfiore, finocchi, ti aiuterà non solo ad aumentare l’apporto di fibre, ma anche a migliorare queste due problematiche.
  • Frutta e verdura ricche di vitamina C ed E, aiuterà anche a proteggere i capillari e ad incrementare la produzione di collagene.
  •  Non indossare tacchi eccessivamente alti e abiti troppo stretti, quest’ultimi comprimono i vasi sanguigni peggiorando il ritorno venoso.
  • Svolgere un po’ di attività fisica anche leggera, ma che comprenda sia attività aerobica che tonificazione, come nuoto, acqua-gym, camminata, ciclismo e un po di potenziamento muscolare.

Passa adesso ai rimedi più efficaci:

Trattamenti di medicina estetica mirati possono regalare ottimi risultati, con:

  • La mesoterapia, che consiste nell’iniezione locale di farmaci con azione drenante, lipolitica e vasoprotettrice.
  • La carbossiterapia, con cui si inietta sottocute e nel derma dell’anidride carbonica. Ciò provoca una riapertura istantanea dei capillari chiusi e uno stimolo dei fibroblasti, le cellule che producono elastina e collagene, migliorando così l’aspetto della pelle.
  • Biodermogenesi, un trattamento in grado si lavorare sulla perdita di tono e che rigenera i tessuti, stimolando la produzione di nuovo collagene ed elastina, totalmente indolore e che si effettua comodamente sdraiati.