Rimodella il tuo corpo con la medicina estetica

Se ormai non sai più che pesci prendere, se sei un po’ avvilita dal tuo aspetto fisico che non rispecchia la tua bellezza interiore, forse è arrivato il momento di dare una svolta decisiva al tuo problema.

Oggi è possibile rimodellare le zone colpite da cellulite e grasso, in modalità minimamente invasiva, con alcuni trattamenti di medicina estetica sicuri ed efficaci.

Quando oltre alla cellulite siamo in presenza di adipe localizzato, possiamo contare su trattamenti combinati di ultima generazione, come Cellfina e Vanquish.

Questi trattamenti, svolti da personale medico specializzato, appositamente formato per realizzarli, offrono la possibilità di ridurre la cellulite anche in un’ unica seduta e di ridurre il grasso localizzato in appena 4 sedute.

Azione mirata contro la cellulite con Cellfina:

Cellfina è un protocollo che arriva dagli USA, dove è già largamente utilizzato per ridurre o eliminare gli inestetismi provocati dalla cellulite, cioè la buccia d’arancia.

Questo dispositivo, approvato da FDA e certificato CE, agisce sulla causa primaria della buccia d’arancia, ovvero recide i setti fibrosi degenerati che tirano la pelle in superficie provocando l’inestetismo.

Una volta recisi i setti, la pelle in superficie torna immediatamente liscia ed omogenea come una volta. I risultati sono apprezzabili fino a 3 anni dal trattamento, ciò fa di Cellfina un protocollo che funziona a lungo termine.

Come avviene il trattamento:

Cellfina è una metodica minimamente invasiva, infatti è un trattamento eseguibile in anestesia locale o blanda sedazione, piuttosto rapido, infatti la sua durata va da 30 minuti a 2 ore circa, in caso di patologie più serie. Cellfina è ripetibile.

Il medico specialista prima di tutto, avrà cura di valutare il paziente in sede di visita, sia attraverso il colloquio, sia attraverso l’anamnesi dell’inestetismo, tutto ciò è fondamentale per stabilire tempi e modalità d’intervento.

Successivamente marcherà con un pennarello specifico le zone su cui intervenire, il paziente verrà anestetizzato localmente ed a quel punto, attraverso il manipolo Cellfina, si potrà procedere alla recisione dei setti, il tutto mediante una micro lama, di appena 2 mm. Durante la procedura, il medico effettuerà, con lo stesso manipolo, un massaggio “vacum” in grado di tenere in tensione i setti e procedere alla loro recisione in modo controllato e preciso. Tutto questo fa di Cellfina il miglior trattamento ad oggi, in termini di efficacia e rapidità.

Ricordiamo però che Cellfina è un trattamento di chirurgia ambulatoriale molto specifico, dunque è fondamentale affidarsi a centri autorizzati e da personale appositamente formato per eseguire il trattamento.

Se oltre alla cellulite, il tuo problema è anche un po’ di grasso localizzato, potresti pensare di abbinare Cellfina ad un’altro trattamento, come Vanquish.

Azione mirata di Vanquish contro il grasso localizzato:

Vanquish è la prima radiofrequenza non a contatto, in grado di ridurre ed eliminare le cellule adipose in eccesso, semplicemente stando sdraiati.

Grazie a questo speciale dispositivo, proveniente dagli USA ed approvato FDA, potrai ridurre i centimetri di troppo in sole 4 sedute, la radiofrequenza di Vanquish non brucia e non è nociva per la pelle, colpisce le sole cellule adipose, lasciando intatti i tessuti circostanti.

Le cellule di grasso disciolte saranno eliminate con la normale diuresi, ecco perché è fondamentale per chi si sottopone al trattamento, bere molta acqua, favorendo così il corretto smaltimento dei residui di scarto e del grasso.

E’ in oltre necessaria, prima di procedere al trattamento, una prima visita con il medico, il quale fornirà al paziente tutte le indicazioni necessarie e una visione realistica dei risultati ottenibili con il trattamento.

Vanquish è un trattamento indolore e le sedute sono ripetibili.

Ricordiamo che è fondamentale, per la corretta riuscita dei trattamenti, condurre uno stile di vita sano, concentrandosi su una corretta alimentazione e su un’attività fisica costante ed adeguata alle proprie possibilità.

I trattamenti medico-estetici sono un valido aiuto alla riduzione del grasso, ma non la soluzione, praticare un corretto stile di vita garantirà i risultati a lungo termine e non vanificherà gli sforzi fatti per ottenerli.

La mia postura è corretta oppure no?

Avere una buona postura è importante, non sono dal punto di vista estetico, ma soprattutto per la salute del nostro corpo.

Una postura scorretta, se mantenuta per troppo tempo, può portare a diversi disturbi, soprattutto con il passare del tempo. Se ci si pensa un attimo, ci si accorge che può influire, non solo sulla salute osteoarticolare e muscolare del corpo, ma anche sul benessere psico-fisico, può infatti condizionare il modo di camminare, l’equilibrio e il modo in ci si muove e ci si presenta agli altri.

Quella sensazione di non sentirsi a proprio agio, può influenzare negativamente sia l’umore che le emozioni. Spalle curve in avanti, sedere che si protrae troppo all’indietro mentre ci si sporge con l’addome in avanti, sono tutte possibili situazioni di postura scorretta.

Ma quali sono i campanelli d’allarme che indicano una postura sbagliata?

  •  mal di schiena e cervicale;
  •  rigidità muscolare;
  •  strappi muscolari;
  •  tensione continua e stress;
  •  maggior affaticamento e stanchezza;
  •  ridotta capacità di movimento;
  •  movimenti più goffi e scoordinati;
  •  peggioramento dell’equilibrio;
  •  articolazioni doloranti.

Uno dei problemi più diffusi è la comparsa di dolore nella zona lombare, in questo caso si indeboliscono gli addominali, spingendo lo stomaco all’esterno e creando una “concavità” verso l’interno nella parte inferiore della schiena. In questo caso si parla di iper-lordosi.

Altro problema comunque molto diffuso, è la comparsa di dolore nella zona della cervicale, quando cioè i muscoli del collo si contraggono e si irrigidiscono, mentre quelli anteriori si allungano, il mento si protende in avanti, provocando così dolorose infiammazioni alle articolazioni cervicali, parliamo di iper-lordosi cervicale.

Infine c’è una accentuazione della cifosi dorsale, con la comparsa di un’aumentata curvatura della schiena, anche chiamata gobba.

Rimedi per correggere la postura:

La postura può essere migliorata e corretta attraverso l’esercizio fisico e lo stretching, ci sono inoltre molte attività sportive che prediligono proprio l’aspetto della correzione posturale, come lo yoga ed il pilates, quest’ultimo ancora più specifico.

Il metodo Pilates aiutare a ritrovare la postura corretta per tornare al benessere mentale e fisico, proprio partendo da quei movimenti che diventeranno più armonici, anche mentre si cammina o si fa un’azione quotidiana.

Grazie ai numerosi esercizi in diverse posizioni: sdraiato, seduto ed in piedi, diversamente dalla semplice ginnastica posturale e dai gruppi di ginnastica dolce, nel Pilates il movimento è continuo. In questo modo ogni esercizio si trasforma naturalmente, evolvendo nella sequenza successiva e abituando il tuo corpo a gestire le azioni quotidiane con il giusto movimento. Inoltre, rallentare il ritmo ed il numero delle ripetizioni durante l’esecuzione degli esercizi renderà i movimenti più efficaci, anche quelli più difficili da eseguire.

Facciamo un esempio pratico di come può essere un esercizio corretto da fare a casa o in palestra:

Sdraiati a terra, gambe leggermente divaricate, una gamba piegata con il piede appoggiato al tappetino e l’altra gamba distesa, le braccia sono distese lungo il corpo.

Per glli addominali: Portare un ginocchio verso la pancia, mentre si fa, mantenere la zona lombare incollata al tappetino, poi riappoggiare il piede al tappetino, mantenendo la schiena appoggiata a terra. Durante l’esercizio è importante espirare dalla bocca quando il ginocchio va verso la pancia e inspirare dal naso quando riappoggi il piede al tappetino.

Ripetere con l’altra gamba. In questo modo si riporterà un’iperlordosi in una condizione di normalità e si faranno lavorare gli addominali per mantenere la postura corretta.

Ripetere la sequenza per 5 volte, cambiando gamba ogni volta. Se il mento è troppo alzato indietro e senti il collo in tensione, si può posizionare un asciugamano arrotolato sotto la testa in modo da essere perfettamente allineati al terreno.

Per il collo: Con la schiena dritta e staccata da uno schienale, le braccia rilassate e le mani appoggiate alle ginocchia, portate il mento a toccare il petto con un movimento lento e profondo e, sempre lentamente, risalite. L’esercizio va ripetuto una decina di volte.

Per i dorsali: Seduto con il busto ben eretto, le gambe incrociate e le mani dietro la nuca, porta i gomiti all’indietro il più possibile. Effettua almeno quattro ripetizioni mantenendo la posizione per qualche secondo ogni volta.

Il potere dell’acqua, quando e come bere per perdere peso

Una sana alimentazione è fondamentale per la nostra salute, non riguarda solo l’aspetto estetico di vedersi finalmente snelli ed in forma, ma riguarda per prima cosa la qualità della vita e soprattutto la longevità.

Siamo ciò che mangiamo, lo avete mai sentito dire?

Forse si, forse no, non scomodiamo troppo le ultime teorie di epigenetica, l’importante però è comprendere l’importanza di una sana alimentazione.

Vi hanno mai chiesto: Ma tu non bevi mai quando mangi?

Se non vi siete mai dati una risposta, quella che segue potrebbe essere una spiegazione alla vostra attitudine.

Chi non beve mai durante i pasti può aver maturato questa abitudine per lunghe diete o perché uno sportivo.

Soprattutto per quanto riguarda lo sport, può essere la causa di un’usanza appresa, e ora mantenuta senza difficoltà, durante i ritiri sportivi. Nei giorni di ritiro sportivo ad esempio, si impone in genere di bere solo dopo aver terminato il pasto, che naturalmente prevede vari tipi di verdura, seguiti da pasta e da un secondo a base di pesce o carne.

Perché gli sportivi non bevono durante i pasti?

Iniziamo col dire, intanto, che  l’acqua ha zero calorie, quindi non fa ingrassare. Anzi, se assunta in modo specifico può addirittura aiutare a far dimagrire. Infatti un paio di bicchieri, se bevuti prima di pranzo, possono favorire la sensazione di pienezza nello stomaco, riducendo conseguentemente l’appetito.


L’azione depurativa dell’acqua:

La forte azione depurativa di questo alimento, è inoltre utile per eliminare le scorie metaboliche indotte dallo stress, dall’inquinamento e da una dieta troppo ricca di tossine. In questo senso è sempre consigliabile ridurre i cibi che sono spesso causa di un eccesso di scorie e tossine come:

  • cibi fritti,

  • bruciacchiati, 

  • grigliate, 

  • alcol, 

  • grassi saturi, 

  • additivi,

  • conservanti, etc.


Dal momento che molte di queste tossine sono liposolubili, se non vengono adeguatamente eliminate a causa di una maggiore assunzione o per insufficiente attività epatica o renale, vengono immagazzinate nel tessuto adiposo. Questo può comportare diversi rischi, fra cui quello di favorire lo sviluppo di cellulite o malattie circolatorie.

Questa considerazione ha contribuito a dare origine ad un’equazione molto semplice ed ovvia: Più tossine, meno acqua, uguale a maggior accumulo di tessuto adiposo, quindi si ingrassa più facilmente ed il grasso presente è più difficile da smaltire.

Perché bere fuori dai pasti fa bene:

Durante i pasti sarebbe buona regola non bere troppo, questo per evitare di diluire i succhi gastrici e rallentare la digestione.

Quando si consuma un pasto equilibrato infatti, l’apporto idrico è garantito dalla frutta e dalla verdura, questo perché sono costituite in gran parte, per l’80-90% circa, da acqua.

Se però non si è consumata abbastanza acqua nei restanti momenti della giornata, è meglio berla durante il pasto piuttosto che privarsene con il solo scopo di migliorare il processo digestivo.

Altra cosa molto importante, è come distribuire la quantità di acqua durante la giornata. Concentrarne l’assunzione in poche occasioni quotidiane produrrebbe un marcato effetto diuretico ormono-mediato, con conseguente spreco di buona parte dell’acqua assunta.


Quando è il miglior momento per bere acqua?

Ripartire l’acqua in piccoli sorsi durante il corso della giornata, ne faciliterà l’assorbimento da parte del corpo e ci abituerà a bere di più. Va considerato quindi, quando bere, un esempio potrebbe essere questo:

  1. appena svegli,

  2. prima del pasto,

  3. prima, dopo e durante lo sport,

  4. tra un pasto e l’altro,

  5. quando si perdono molti liquidi per cause fisiologiche come: sudorazione, disidratazione, durante i viaggi aerei, freddo, vento,

  6. oppure cause patologiche, come: diarrea, vomito, ustioni, emorragie.


Scopri come eliminare il grasso localizzato, velocemente e senza bisturi

Siamo alle porte dell’estate, le giornate si allungano e compare uno splendido sole che ci invoglia anche a fare movimento, l’importante però è avere un piano d’azione efficace verso i nostri obbiettivi.

 

Se il tuo obbiettivo è quello di perdere peso o di eliminare il grasso localizzato, allora questo articolo è un buon punto di partenza per iniziare.

Il grasso localizzato non è tutto uguale, questa è la prima cosa da sapere.

Se il grasso localizzato risiede lì già da lunga data, allora probabilmente sport e alimentazione non saranno sufficienti ed eliminarlo del tutto, ma niente paura, in questo articolo parleremo anche di trattamenti medico-estetici, non invasivi, per la soluzione al problema. Se invece il grasso localizzato è più recente, sicuramente una linea guida su sport ed alimentazione saprà indirizzarti verso un corretto percorso di dimagrimento che, se mantenuto con costanza e volontà, porterà certamente i risultati sperati.

 

Combatti il grasso localizzato con il movimento, ma nel miglior modo possibile:

 

Prevedi un piano di allenamento cardio mirato, le ripetute sono la modalità di corsa più efficace per bruciare i grassi. Questo metodo consiste nell’alternare un allenamento di tipo intenso a camminata e recupero rispettando determinanti tempi.

 

Come si fa:

 

  • La sessione di allenamento intenso dura circa 4 minuti.
  • Bisogna alternare 4 minuti di corsa con 4 minuti di camminata.
  • Fare 12 minuti di corsa in totale.

Prima di iniziare è consigliabile riscaldare un po’ i muscoli con 2 minuti di camminata.

Dopo l’ultimo cambio di ritmo, è indicato camminare molto lentamente per 2-3 minuti, questo per il defaticamento dei muscoli.
Questo allenamento intensivo allena il corpo a diversi livelli e permette di bruciare i grassi su cosce e glutei.

Perché la corsa è la più indicata per ridurre i grassi


In molti credono che camminare sul tapis roulant bruci più calorie della corsa, infatti quando si cammina sul tapis roulant, si bruciano le calorie consumando il grasso; quando si corre le calorie bruciate provengono da tutta la massa corporea, cioè grasso, zucchero e proteine.
Ciò significa che si bruciano meno calorie dal grasso ma più calorie totali.
La corsa favorisce la combustione di calorie in eccesso, cioè il corpo usa le calorie provenienti dal grasso e di conseguenza si perde peso.

Gli intervalli ad alta intensità alternando un breve periodo di allenamento ad alta intensità con sessioni di recupero a bassa intensità provoca migliori risultati in meno tempo.

 

Allenamento con i pesi per bruciare i grassi

Si possono bruciare i grassi anche abbinando i pesi in palestra, questo permette di aumentare il consumo calorico e di tonificare tessuti e muscoli di gambe,braccia e del tronco.

 

A differenza dell’ esercizio aerobico, allenare il corpo facendo pesi consuma calorie anche a riposo fino a 40 ore dopo l’allenamento.
Un’altra cosa interessante da sapere è che il muscolo consuma più calorie giorno dopo giorno.
Anche quando l’obiettivo è perdere grasso corporeo ci si deve allenare con i pesi. Questo permette di aumentare la massa muscolare e di diminuire conseguentemente il grasso in eccesso.

Seguire un programma adeguato permette ai muscoli tonificarsi senza che il peso del corpo subisca grosse variazioni.

Alternate quindi il movimento aerobico a sessioni di circa 20 minuti di carico, almeno 3 volte a settimana. In genere la quantità di peso da sollevare è in relazione al proprio peso corporeo, all’età ed alla familiarità che si ha con lo sport, se abbiamo già fatto pesi in precedenza, la tonificazione sarà più rapida ed il carico potrà essere maggiore.

 

Bruciare i grassi con l’alimentazione

Al contrario di ciò che si potrebbe pensare, per bruciare i grassi è necessario nutrirsi bene, ciò significa mangiare anche cibi che sono ricchi in grassi.


I cibi che contengono grassi buoni hanno diversi benefici per la salute, aiutano a perdere il grasso, aumentare la massa muscolare, recuperare più rapidamente dopo un allenamento.

 

Fra i grassi ritenuti buoni, ci sono quelli polinsaturi o meglio conosciuti come Omega 3, questi preziosi grassi si trovano in:

 

  • Pesce
  • Noci

 

I grassi monoinsaturi, sono comunque grassi buoni e sono derivati da:

  • Burro di arachidi,
  • Olio d’oliva,
  • Tuorlo d’uovo,
  • Olio di pesce.

 

I grassi saturi, sono quelli ritenuti “cattivi” e devono essere ridotti al minimo, fanno ingrassare e ostruiscono le arterie.

Essi sono contenuti in:

 

  • Carne,
  • Latte e latticini,
  • Prodotti già pronti del supermercato .

 

 

Eliminare i carboidrati, fa bene o male?

 

Ridurre l’apporto di carboidrati, soprattutto zuccheri e amidi, aiuta a perdere grasso, ma non vanno eliminati del tutto. Questo per evitare un effetto boomerang che vanificherebbe i sacrifici fatti fin ora. E’ importante quindi scegliere la categoria di carboidrati giusti.

I carboidrati sono indicati soprattutto nei giorni dedicati agli allenamenti cardio, essi infatti sono il compatibile giusto per non sentire troppo l’affaticamento durante la corsa.

I carboidrati da preferire sono:

  • Legumi,
  • Frutta,

 

Cereali integrali
Il corpo brucia il doppio delle calorie quando si scelgono i cibi integrali, soprattutto quelli ricchi di fibra, come la farina d’avena e il riso integrale, questo per il semplice motivo che non essendo raffinati il nostro organismo impiega più energia per digerirli.

 

Non dimenticare le Proteine:

 

Aumentare la quantità di proteine all’interno della dieta accelera il metabolismo e favorisce il mantenimento della massa muscolare.
Il corpo brucia più calorie quando si mangiano proteine rispetto quando si digeriscono o grassi o carboidrati.

Numerosi studi mostrano che le persone a dieta che seguono un alimentazione ricca di proteine e più povera di carboidrati perdono molto grasso e mantengono la massa muscolare più a lungo, rispetto a quegli individui che eseguono diete più ricche di carboidrati.

 

Quali sono le proteine da preferire e dove si trovano?

Le proteine sono contenute in diversi alimenti sia di origine animale che vegetale, ecco quali sono da preferire:

 

  • Carne magra, preferibilmente bianca come pollo, tacchino e coniglio.
  • Legumi, come le lenticchie, sono ricchissime anche di vitamine e minerali.

 

Mangiare Biologico è un punto in più nella perdita di peso:


Gli organoclorati, meglio conosciuti come pesticidi, si immagazzinano nelle cellule adipose, essi riducono il normale metabolismo, questo provoca una maggiore difficoltà nel perdere peso, in quanto le tossine interferiscono con la produzione di energia.

E’ consigliabile quindi preferire cibi organici.

 

Un accorgimento in più potrebbe essere quello di usare un piatto piccolo, vedere un piatto pieno limiterà la quantità di cibo che desideriamo ingerire.

Oltre a fare una giusta colazione, il modo migliore per bruciare i grassi è mangiare 5-8 piccoli pasti nell’arco della giornata. I pasti devono essere a poche ore di distanza gli uni dagli altri. Questa modalità da un nutrimento costante ai muscoli e mantiene alto il metabolismo durante tutto il giorno

Se dopo tutto ciò ancora non sei riuscito a smaltire il grasso localizzato, pensa ad una soluzione medica, non invasiva e non dolorosa, come quella di Vanquish.

 

Vqnquish è un trattamento di radiofrequenza non a contatto.

E’ in grado di bersagliare le sole cellule adipose, senza intaccare la pelle o i tessuti circostanti. Il grasso disciolto sarà smaltito con la normale diuresi dell’organismo. Per questo durante il trattamento è necessario bere almeno 2Lt di acqua al giorno.

 

Per sapere se sei un candidato ideale per Vanquish è necessario effettuare una visita medica, durante la quale il medico stabilirà anche tempistiche e modalità del trattamento.

In genere bastano circa 4 sedute per perdere il grasso localizzato e assistere a risultati concreti.

Che cosa sono i radicali liberi e come contrastarli

Molto spesso si sente parlare di radicali liberi, sappiamo che sono causa dell’ossidazione delle cellule e del conseguente invecchiamento dell’organismo, ma facciamo un po’ di chiarezza:

 

I radicali liberi sono specie molecolari contenenti uno o più elettroni spaiati negli orbitali periferici.

Questa conformazione li rende instabili e pronti a reagire con atomi o molecole vicini, a cui poter sottrarre un elettrone.

Le piccole quantità di radicali liberi sono tollerate dalle cellule e rimosse mediante i diversi sistemi antiossidanti che la cellula possiede (le sue difese).

Quando però, le quantità di radicali liberi aumentano, si instaura lo stress ossidativo, un fenomeno che proviene da alterazioni nell’equilibrio tra i processi ossidativi e riduttivi. Questo squilibrio, dovuto dall’incapacità dei sistemi antiossidanti di neutralizzare tutti i radicali liberi prodotti, fa sì che questi siano accumulati e possano reagire con le varie componenti cellulari, tra cui gli acidi nucleici, i lipidi e le proteine, alterandole nella struttura a tal punto, da comprometterne la normale funzionalità̀ e contribuire, così, alla genesi di patologie infiammatorie, diabetiche, autoimmuni, cardiovascolari e osteoarticolari, oltre che, al comune processo d’invecchiamento.

 

Dunque i radicali liberi sono molto pericolosi, non solo per quanto riguarda l’invecchiamento, ma soprattutto per la salute.

 

Come contrastarli?

Innanzitutto con l’ausilio degli antiossidanti.

Che cosa sono?

Si tratta di sostanze presenti in numerosi alimenti che aiutano l’organismo a contrastare i radicali liberi e quindi a prevenire l’invecchiamento e a mantenere tessuti e organismo sani.

 

Gli antiossidanti, con particolare riferimento a polifenoli e flavonoidi, proteggono la salute, migliorano la circolazione e favoriscono il benessere del cuore e dei vasi sanguigni.

 

Alcuni degli alimenti più ricchi di antiossidanti sono:

 

  • Il kiwi: il suo primato è dato dall’elevata presenza di polifenoli, che sono in grado di proteggerci dall’invecchiamento e dalle malattie degenerative, come ad esempio il Parkinson e l’Alzheimer.

 

  • Tè verde: un consumo regolare di tè verde può apportare grandi benefici al nostro organismo: rimineralizza e tonifica ossa, la pelle e i capelli, rafforza il sistema immunitario, facilita la digestione e riduce l’assorbimento degli zuccheri.

 

  • Melograno: tra gli antiossidanti contenuti nel melograno troviamo i flavonoidi, in grado di proteggere cuore e arterie, essi presentano proprietà antinfiammatorie e gastroprotettive. Grazie all’acido ellagico, il melograno ci aiuta a contrastare i radicali liberi.

 

  • Mirtilli: il potere antiossidante dei mirtilli è dovuto al loro contenuto di flavonoidi, che ci aiutano a prevenire malattie metaboliche, degenerative e cardiovascolari. Inoltre, proteggono dal cancro.

 

  • Avocado: e’ ricco di vitamina A e di vitamina E, sostanze antiossidanti che aiutano il nostro organismo a liberarsi dai radicali liberi, inoltre ritarda l’invecchiamento dei tessuti.

Ÿ  Carote: la presenza di vitamina C e di beta-carotene rende le carote degli ortaggi particolarmente ricchi di antiossidanti. Gli elevati livelli di carotene nel sangue contrastano il rischio di morte prematura, in particolare proteggono contro le malattie cardiovascolari e i tumori.

  • Pomodori: sono famosi per la loro ricchezza di licopene, un potente antiossidante. Proprio grazie a questa sostanza, sono ritenuti un alimento benefico per proteggere il nostro organismo dall’ictus. Una percentuale elevata di licopene nel sangue è in grado di prevenire le malattie cardiovascolari. Inoltre contrastano colesterolo e pressione alta.

 

  • Goji:le bacche di Goji si distinguono per il loro elevato contenuto di antiossidanti naturali, che le rendono un aiuto prezioso nel contrastare i radicali liberi, con un effetto benefico sia per i tessuti dell’organismo che nella prevenzione delle malattie tumorali legate alla pelle.

 

In alternativa si possono aggiungere alcuni tipi di integratori alimentari, contenenti le sostanze naturali degli alimenti citati, a beneficio del nostro organismo ed in grado di contrastare i radicali liberi, come abbiamo letto così pericolosi.

 

 

Parliamo di Rosacea, che cosa è e quali sono le cause

La Rosacea è un disturbo della pelle frequente nelle donne, ma si presenta con più frequenza negli uomini, questa malattia del volto però passa attraverso vari stadi. La rosacea, viene anche chiamata Acne rosacea, è una malattia infiammatoria cronica della pelle che colpisce prevalentemente la parte centrale del viso, come guance, naso, fronte.

 

La pelle di chi è affetto da rosacea sul volto, si può presentare arrossata con papule, pustole e teleangectasie.

 

Gli stadi della Rosacea:

 

La Rosacea, come abbiamo detto si sviluppa progressivamente, passando da specifici stadi:

  • comincia con arrossamenti transitori, quindi la pelle della faccia avvamperà per minime variazioni di temperatura.
  • Successivamente il rossore sulle guance diventerà permanente, fino a presentarsi con evidenti capillari dilatati e couperose.
  • Infine potrebbero manifestarsi gonfiori e pustole, molto simili ai foruncoli dell’acne, localizzati su guance e naso.

 

La malattia è  di origine cronica e se non curata per tempo, si potrebbe dunque complicare con il cosiddetto “rinofima”, cioè un ispessimento delle ghiandole sebacee del naso. In questo caso il naso si ingrossa e assume un aspetto spugnoso.

 

Una delle cause che potrebbe contribuire allo sviluppo di pustole e all’inspessimento della pelle, è la presenza in eccesso di un parassita che vive nelle ghiandole sebacee, il “demodex folliculorum”, un acaro che crea serie reazioni infiammatorie.

 

Oggi le cure possono agire rapidamente per risolvere la malattia, bloccando l’evoluzione che provoca il rinofima.

 

Oltre ai problemi cutanei, la rosacea può provocare, anche se raramente, manifestazioni di tipo oculare, come ad esempio nel caso di blefarocongiuntivite e cheratite.

 

A volte assume un aspetto acneico, ma si differenzia dall’acne essenzialmente per l’età di insorgenza e per l’assenza di comedoni.

 

La rosacea si riscontra in prevalenza su soggetti di età compresa tra i 30 e i 60 anni, creando non pochi disagi nella qualità della vita, causando problemi psicologici e sociali.

 

Le Cause della Rosacea:

 

Le cause che determinano l’insorgere della rosacea sono molteplici, di seguito le più frequenti:

  1. Fattori genetici: la predisposizione è più frequente nella pelle chiara e nella popolazione delle regioni del nord Europa.
  2. Fattori ambientali: l’esposizione ai raggi ultravioletti, le variazioni di temperatura, l’assunzione di sostanze che stimolano l’infiammazione, come alcol e peperoncino.
  3. Anomalie della circolazione nel viso: in genere la principale origine dell’arrossamento del viso
  4. Il parassita “demodex folliculorum”: un parassita normalmente presente nella pelle, sembra avere un ruolo importante in questa disturbo in quanto provoca una reazione infiammatoria.

 

Una caratteristica frequente della rosacea è la sua associazione con la pelle sensibile.

 

La Cura:

 

Gli antiestetici capillari e il rossore diffuso che caratterizzano la malattia, possono essere affrontati in maniera efficace e risolutiva, attraverso l’utilizzo delle più avanzate tecnologie laser: come Palomar Icon, un dispositivo grazie al quale si possono eliminare i capillari senza danneggiare la pelle e in poche sedute.

 

Una visita medica specifica è però fondamentale prima di sottoporsi al trattamento, solo il medico infatti, potrà stabilire lo stadio della patologia e indicare i tempi e i metodi per risolvere il problema in via risolutiva.

 

 

Vanquish scopri la soluzione non invasiva al problema del grasso localizzato

Per sbarazzarsi dei tanto odiati centimetri di troppo oggi c’è una novità, direttamente dagli USA arriva Vanquish, la soluzione piacevole e non invasiva, per la perdita del grasso localizzato.

Soprattutto in vista dell’estate, vedersi in forma allo specchio diventa una necessità di tutti, un desiderio che riunisce donne e uomini di tutte le età. Purtroppo la sedentarietà e le abitudini alimentari scorrette di oggi penalizzano l’aspetto estetico, dunque come correre ai ripari?

 

Per raggiungere il peso forma ed eliminare quei rotolini fastidiosi, per prima cosa è indispensabile riordinare le nostre abitudini alimentari e lo stile di vita, quindi preparatevi ad un percorso su più fronti per raggiungere il vostro obbiettivo.

 

Soluzione Vanquish :

Se per la liposcultura non siamo ancora pronti, se il grasso localizzato è solo accennato o preferiamo partire senza l’acceleratore, allora è arrivato il momento di conoscere questo trattamento, che promette di eliminare il grasso localizzato efficacemente e senza dolore.

 

L’ultimo trattamento che arriva dall’America si chiama Vanquish, lo dice da sé, in inglese vuol dire “sconfiggere” ed è una metodica sicura, approvata dalla FDA e certificata CE.

 

Dunque che cos’è il Vanquish?

Si tratta di un dispositivo di radiofrequenza che lavora grazie a speciali pannelli non a contatto con il corpo, in grado di irradiare onde e calore verso le zone del corpo da trattare.

Il paziente si sottopone al trattamento, che dura meno di un’ora, disteso sul lettino e l’unica sensazione che percepisce è quella di tepore.

 

Vanquish e sfrutta le radiofrequenze per sciogliere le cellule adipose.

 

L’azione delle onde discioglie letteralmente i pannicoli adiposi e fa perdere centimetri nelle aree critiche, soprattutto di pancia e vita.

Vanquish è un sistema sicuro, i pannelli posizionati alla giusta distanza dalla pelle non provocano lesioni a pelle o agli organi interni.

 

Vanquish è sicuro, ma è importante rivolgersi a centri autorizzati e con medici appositamente formati per l’utilizzo del dispositivo.

Vanquish lavora sul grasso localizzato in modo progressivo, quindi è necessario fare almeno quattro sedute o più del trattamento, in base soprattutto alla quantità di adipe da rimuovere, indicazione che verrà fornita dal medico in fase di prima visita medica.

 

Capillari sul volto, che tipo di couperose ho?

Le pelli sensibili e reattive in genere presentano arrossamenti del viso e piccoli vasi sanguigni visibili sul volto, spesso è un fenomeno transitorio, ma può aggravarsi gradualmente e  rendere le manifestazioni cutanee  permanenti.

 

Gli arrossamenti della pelle, in tutte le loro manifestazioni cutanee, sono dovuti in genere ad una anomalia del sistema venoso del volto che non funziona in modo ottimale, ma può comprendere anche fattori ambientali ed ormonali.

 

Che cosa è la couperose?

 

La couperose è una dilatazione dei piccoli vasi superficiali della pelle che sono situati sulla superficie del derma.

Il termine medico con cui si fa riferimento a questo disturbo vascolare è teleangectasia.

 

La rete dei vasi superficiali disegna una mappa fatta di linee rosse sul volto, alcune tipologie di questa rete possono variare in base alle persone, al tipo di pelle, all’età, alla temperatura, alle aggressioni ambientali o a fattori ormonali. .

 

I vasi possono essere più o meno grandi, di un colore che va dal rosso vivo al blu violetto, le zone interessate da questo inestetismo, in genere sono:

 

  • le narici (che ne sono affette occasionalmente),
  • gli zigomi, (che sono la zona più colpita) e
  • le guance.

Ciononostante, tutto il viso ne può essere colpito.

 

 

Nella couperose talvolta si può assistere anche alla presenza di un angioma stellare. Esso si forma a partire da un’ arborescenza vascolare a forma di stella nel centro della quale c’è un puntino rosso più o meno in rilievo.

 

Nella maggior parte dei casi la couperose non corrisponde a nessuna patologia grave, la sua comparsa è lenta e progressiva, e può essere preceduta da rossori.

 

Le Cause:

 

Le condizioni climatiche aggressive giocano un ruolo rilevante, la couperose infatti si manifesta soprattutto durate l’esposizione alle intemperie, al sole, alle variazioni di temperatura. Soprattutto coloro che svolgono professioni o attività ricreative all’aperto, per lungo tempo,  sono predisposti alla più facile comparsa di couperose. Anche gli squilibri ormonali ne possono facilitare la comparsa.

 

Chi sono i soggetti più a rischio?

 

Chi ha la pelle chiara e sottile è più propensa alla couperose, ma come abbiamo detto, anche chi trascorre molto tempo sotto le intemperie.

 

Come riconoscere 3 forme differenti di couperose, a cui corrispondono 3 tipi di sintomi.

 

#1 La forma vascolare: eritrosi e couperose: 


Si manifesta con arrossamento sul viso, accompagnato o meno da couperose, soprattutto sulle guance e a livello delle narici. Su queste eruzioni cutanee si possono aggiungere in maniera alternata, dei rossori di origine vaso-motoria o vampate, ovvero, quando si assiste ad un considerevole afflusso di sangue al volto.

 

#2 La forma papulo-pustulosa: 


L’eritrosi si può trovare associata a piccoli brufoli, appaiono come lesioni dell’acne, sono presenti esclusivamente sul volto e in genere a intermittenza.

 

#3 La forma ipertrofica:


Questa forma si caratterizza per una narice grossa, a volte deformata, è molto più rara e colpisce solo gli uomini, prende il nome di “rinofima” non è legata allo stile di vita.

 

Tutti questi sintomi danno come risultato un imbarazzo costante e una modifica della qualità della vita, ecco perché oggi si può contare sulla medicina estetica per migliorarne l’aspetto, fino alla completa eliminazione dell’inestetismo.

 

Scopri di più sul laser di ultima generazione Icon, in grado di minimizzare al massimo e senza dolore questo disturbo.

Rimuovi il tuo tatuaggio con le nuove tecnologie

 

Se ti sei ritrovato con un tatuaggio che non ti piace più, oppure che crea imbarazzo e vergogna, puoi mascherarlo con indumenti o con cosmetci molto coprenti, ma se il tuo obbiettivo è quello di far sparire ogni traccia di un pentimento dalla tua pelle, devi rivolgerti ad un centro specializzato nel trattamento laser.

 

I laser più innovativi nella rimozione dei tatuaggi oggi sono i Q-switched e i Picsure.

 

Questi particolari laser sono in grado di spezzettare le cellule che contengono i pigmenti e e di smaltirli dall’organismo con la diuresi durante le settimane successive.

 

 

Cancellare un tatuaggio non è una passeggiata e il disegno non può scomparire del tutto dal giorno alla notte, questo perchè ci sono una serie di fattori che ne determinano la resistenza, come la profondità del disegno, il tipo di inchiostro e il colore della pelle. Ad esempio è molto più difficile rimuovere un tatuaggio dalle pelli scure anzichè dalle pelli chiare, quindi c’è anche un aspetto legato alla soggettività dell’individuo.

Va considerato inoltre, che soprattutto i colori giocano un ruolo importante, il verde, l’azzurro e il giallo, sono più difficili da cancellare sulla pelle, al termine delle sedute, potrebbe rimanere un sorta di alone indelebile, chiamato ghost.

 

Con le odierne tecnologie però, sempre più efficaci, si possono raggiungere ottimi risultati, fino alla completa rimozione del tatuaggio, in base alle sedute ed alla tipologia del tatuaggio.

 

I tatuaggi non graditi possono quindi scomparire, senza lasciare traccie o cicatrici, con le nuove tecnologie la rimozione è più veloce, dalle 2 alle 4 sedute, in più è quasi indolore rispetto alle versioni dei laser precedenti.

La vecchia tecnologia laser risultava essere più dolorosa, mentre con il nuovo metodo si avvertono solo delle piccole scariche elettriche, una sessione dura circa dieci minuti e richiede dalle due alle quattro sedute, rispetto ai trattamenti precedenti di circa un’ora, a fronte di un numero di sedute che andavano dalle 15 alle 20.

 

 

Il Laser Picosure Cynosure:

Oggi viene utilizzato il nuovissimo laser, proveniente dagli USA, il Picosure, in grado di rimuovere i tatuaggi con prestazioni migliori e con un minor numero di sedute.

Il laser in questione, lavora con frequenze di picosecondi, utilizza impulsi di circa mille volte più brevi di un nanosecondo. La brevità dell’impulso crea un effetto fotomeccanico che va a colpire il pigmento di colore, in modo indolore e senza danneggiare i tessuti circostanti. Picosure è certificato CE e approvato dalla FDA, quindi è un dispositivo sicuro ed affidabile.

 

Accorgimenti:

  • E’ importante evitare di esporre l’area trattata alla diretta luce del sole o a lampade abbronzanti, dovrebbero essere evitate per almeno un mese.
  • Nel corso delle prime esposizioni è indispensabile utilizzare una crema ad alta protezione solare.
  • Dopo il trattamento in genere si formano nella zona trattata delle micro bollicine, si dovrà applicare una medicazione occlusiva per uno o due giorni, fino alla formazione delle croste, che poi cadranno spontaneamente.

 

 

Picosure è un laser che lavora a picosecondi dedicato alla perfetta rimozione del tatuaggio.

 

Un picosecondo è 1000 volte più breve di un nanosecondo, cioè tecnologia q-switched. Questa brevità di impulso offre un effetto fotomeccanico che si concretizza in una migliore qualità dei risultati e in un minor numero di sedute rispetto al laser Q-Switched.

 

Picosure in breve:

 

Per un tatuaggio di piccole dimensioni fino a 9 cm2:

 

Prezzo a seduta: 200 EURO

Numero sedute: 2-3 sedute

 

Per un tatuaggio con dimensioni maggiori di 9 cm2:

Prezzo a seduta:400 EURO

Numero sedute: 4-6 sedute

 

Distanza fra una seduta e l’altra: circa 30 giorni

  1. I colori chiari come l’azzurro, il verde e il giallo richiedono un maggior numero di sedute rispetto ad i colori scuri, come il nero, il verde scuro e il blu, in quest’ultimo caso si raggiungono i risultati migliori per la completa scomparsa del pigmento.

 

 

 

La Carbossiterapia a cosa serve e quali sono i benefici:

La carbossiterapia è una metodica che sfrutta le proprietà del gas CO2 e che è normalmente prodotto dall’organismo sia a riposo che durante l’esercizio fisico.

La CO2 espressa in determinate dosi, è in grado di stimolare la respirazione ed il sistema nervoso, mentre sulla circolazione agisce come vasodilatatore.
Nella pratica la migliore applicazione risulta essere la somministrazione della CO2 per via intradermica.
La terapia con la CO2 per via cutanea si esegue esclusivamente in ambulatorio medico, in questo caso il gas viene immesso nel tessuto sottocutaneo attraverso aghi sottilissimi.
Si utilizza un dispositivo medico, collegato ad una bombola di CO2 che permette l’erogazione di gas in modo preciso e controllato, programmabile in funzione delle esigenze terapeutiche, del medico e paziente.

Durante la somministrazione si presenterà un leggero gonfiore della cute, segno della notevole capacità di diffusione della CO2, a cui seguuirà un certo arrossamento con senso di calore, segno dell’attività vascolare del gas.

 

Le indicazioni della carbossiterapia sono numerose:

 

  • L’insufficienza venosa agli arti inferiori:  la somministrazione sottocutanea di CO2 determina, già dalle prime sedute, un netto miglioramento della sintomatologia legata alla stasi venosa.
    Un ciclo consiste, secondo la gravità dell’insufficienza, in circa 8 trattamenti, ma dopo ognuno di essi, il paziente sarà già in grado di avvertire un certo benessere fisico.

 

  • I piccoli capillari o teleangectasie: in questo caso riduce la necessità di dover ricorrere alla scleroterapia. La strategia terapeutica si avvale, oltre che della carbossiterapia, di trattamenti combinati, per un risultato clinico ed estetico migliore.

 

  • Nelleulcere degli arti inferiori: anche in questo caso si tratta di integrare le opportune terapie già praticate, con cicli di dieci/dodici sedute di

 

  • L’azione della carbossiterapia sugli accumuli localizzati di grasso, è quella più conosciuta ed molto efficace anche in caso di sindrome cellulitica. .

 

  • Nella cellulite ha un ruolo molto importante, contrasta efficacemente l’alterazione del microcircolo. Considerando l’azione stimolante della CO2, si capisce come la carbossiterapia possa essere ben applicata nel trattamento di questa patologia.
    Un ciclo terapeutico in questo caso può arrivare fino a 20 sedute, dipende dallo stadio della cellulite. Si noterà una maggiore elasticità cutanea, con miglioramento della consistenza del tessuto cellulitico e riduzione dello spessore

 

  • Per ringiovanire il volto, soprattutto il doppio mento e il decollété, due zone particolarmente a rischio e che rivelano il passare degli anni. L’anidride carbonica, iniettata in queste aree con un ago sottilissimo, svolge una funzione antiaging, rivitalizzando i tessuti e rendendo la pelle più tonica e compatta. Essa agisce direttamente sulla struttura dei fibroblasti.

 

La carbossiterapia oltre a ridurre gli accumuli adiposi, agisce a livello cutaneo migliorando anche i tessuti.

 

Gli accumuli di grasso, oltre che da uno scorretto regime alimentare, sono provocati anche dall’alterazione del microcircolo, cioè la rete di piccoli vasi arteriosi, venosi e linfatici che attraversano il tessuto connettivo.

Se questi vasi funzionano male, i tessuti si alterano e le scorie si accumulano favorendo, fra l’altro, il deposito di grasso.

 

L’anidride carbonica ha la capacità di invertire questo processo.

 

Iniettata localmente con un ago sottilissimo svolge una duplice azione: da un lato vasodilata facendo scorrere nuovamente e più velocemente il sangue nei capillari che si erano lentamente chiusi, dall’altra aumenta il drenaggio veno-linfatico ed inizia la rottura delle cellule adipose, riducendo così il grasso in eccesso.

Il sangue scorre più velocemente, i tessuti ricevono più ossigeno, le tossine vengono smaltite e il grasso si riduce.

La seduta dura dai 15 ai 20 minuti circa e non è dolorosa, i risultati si possono osservare velocemente e quasi subito si avverte un senso di leggerezza alle gambe. Per consolidarli sono però necessarie almeno dieci sedute da eseguire due volte alla settimana.

 

Eventuali effetti indesiderati:

 

Durante la terapia è possibile l’insorgenza, solo passeggera, di bruciore o fastidio nel punto di iniezione o vicino ad esso, inoltre alla fine di ciascuna seduta può verificarsi una senso di peso agli arti inferiori, ma che ha una durata di pochi minuti.