Capillari sulle gambe, sarà un problema vascolare?

Ormai ci hai rinunciato, e cerchi di non farci nemmeno più caso, eppure quel piccolo capillare in evidenza forse ti sta dicendo qualcosa.
I capillari e/o le vene varicose sulle gambe sono un inestetismo noto a molte donne, possono essere motivo di forte disagio se diffusi sulle gambe, ma forse non sai che potrebbe essere un problema non solo estetico.

Quasi l’80% della popolazione dichiara di presentare piccole lesioni venose come teleangectasie e capillari, una problematica di carattere estetico, ma che può creare un vero e proprio disagio nella maggior parte dei casi.

Che cosa sono i capillari e le vene varicose:
Le vene varicose sono vene che si sono dilatate, possono apparire di color carne, viola scuro oppure blu. Si presentano come vene ingrossate e tortuose, sono più gonfie ed in rilievo sulla
superficie della pelle. In genere si localizzano sulla parte posteriore dei polpacci o lungo l’interno cosce.
Durante la gravidanza le vene varicose posso comparire sulle gambe a causa delle alterazioni ormonali, tipiche di questo periodo, inoltre il maggiore afflusso di sangue, unito alla sua minor velocità circolatoria, provoca un’aumentata pressione sulla parete dei vasi.
Le teleangectasie o capillari sono simili alle vene varicose, ma più piccole, solitamente sono rosse o blu e sono più superficiali sulla pelle rispetto alle vene varicose. In genere si presentano sulle gambe o sul viso e possono essere circoscritte ad una zona o molto estese.

Quali sono le cause: l’insufficienza venosa
Le arterie sono più grandi delle vene e deputate al trasporto del sangue dal cuore verso la periferia dell’organismo, mentre le vene trasportano il sangue da ogni distretto del corpo al cuore.
Le vene hanno delle valvole che facilitano il trasporto del sangue in una sola direzione, nel caso delle gambe quindi, queste valvole spingono il sangue verso l’alto e ne impediscono la ridiscesa verso il basso. Quando le valvole si indeboliscono, il sangue rischia di accumularsi nelle vene e nei capillari, questo perché non più in grado di essere spontaneamente spinto verso il cuore. Se si verifica questo problema siamo in presenza di un’insufficienza venosa. Se il sangue si accumula in eccesso su una vena, esso spinge sulle pareti dei vasi dilatando le vena e rendendola appunto
varicosa. Anche i capillari (teleangectasie) possono essere causate dal reflusso del sangue.
I capillari possono essere inoltre favoriti da cambiamenti ormonali, fattori ereditari e dall’esposizione al sole prolungata o scorretta.

Altri fattori che possono favorire la comparsa di capillari:

  • Età,
  • Ereditarietà del problema
  • Cambiamenti ormonali, durante la pubertà, la gravidanza, e in menopausa.
  • Assunzione di pillola anticoncezionale
  • Restare troppo a lungo in piedi
  • Obesità
  • Ferite o traumi alle gambe
  • Esposizione al sole prolungata, specie in presenza di pelle con carnagione chiara.

La naturale forza di gravità, il peso corporeo ed il compito di trasportare il sangue verso l’alto al cuore dalle periferie del corpo, rendono le gambe la principale zona corporea per la comparsa di vene varicose e di capillari. Rispetto alle altre vene del corpo, quelle delle gambe hanno il più arduo compito di trasportare il sangue di ritorno al cuore. Esse quindi sopportano una notevole pressione, che può essere più forte rispetto alle valvole venose.

Sintomi
I principali segni e sintomi della possibile formazione di vene varicose sono:

  • Grosse vene visibili sulla pelle,
  • Crampi alle gambe e dolore,
  • Gonfiore delle caviglie e dei piedi, anche se lieve,
  • Prurito alle gambe,
  • Pelle più chiara intorno alle vene varicose.

Consulta un medico specialista e se presenti questi sintomi, potrebbero essere indice di ulteriori disturbi o cause.
La presenza di vene varicose può denotare anche una predisposizione al rischio di trombosi venosa profonda, embolia polmonare e malattia delle arterie periferiche, ma tutto ciò può essere stabilito solo dopo un approfondito check-up medico.

Diagnosi
Oltre alla diagnosi fisica del problema, ulteriori test e procedure possono essere eseguiti dal medico per determinare l’entità del problema e per escludere altre patologie.

Esame fisico:

  • Per valutare la presenza di capillari si esaminano le gambe mentre si è in piedi o seduti con le gambe rilassate, il medico porrà delle semplici domande per stabilire la portata dei segni e dei sintomi che si sono manifestati, come prurito, eventuale dolore ect.

Test diagnostici e procedure

  •  Ecodoppler ad ultrasuoni: è un esame diagnostico che si avvale delle onde sonore per fornire le immagini dei flussi interni del corpo. Durante questo test un dispositivo verrà posizionato sulla zona colpita dal problema, serve per controllare il flusso di sangue nelle vene e per escludere o verificare la presenza di eventuali coauguli.

Cosa fare se si è in presenza di capillari o vene varicose?
Generalmente i capillari non sono rischiosi e si circoscrivono ad un problema prevalentemente estetico, mente le vene varicose possono peggiorare e a dilatarsi ulteriormente, fino a provocare problemi più gravi come:

  • Se c’è una grave insufficienza venosa, l’accumulo di sangue nelle vene rallenta il ritorno del sangue al cuore, provocando possibili coaguli e pericolose infezioni. I coaguli a loro volta, possono migrare dalle vene delle gambe ai polmoni, costituendo un ostacolo al regolare funzionamento di cuore e polmoni.
  • Infezioni e ulcere della pelle possono essere presenti sulla pelle, nell’area di comparsa delle vene varicose.
  • Gonfiore, irritazioni, eritemi sulle gambe.
  • Dermatiti

Dunque, se si sospetta di essere in presenza di vene varicose, il consiglio è quello di agire tempestivamente per valutare il problema e curarlo.

Cura e rimedi
Per prima cosa è importante apportare un miglioramento nello stile di vita, con attenzione a:

  • Utilizzo di calze a compressione graduata se si sta molto tempo in piedi
  • Svolgere del movimento in modo regolare,
  • Tenere sollevate le gambe durante il riposo notturno, per favorire con la forza di gravità il ritorno venoso.

Scleroterapia
Consiste in un trattamento iniettivo e si applica sia alle vene varicose che ai capillari. Il medico specialista inietta una soluzione che arresta il flusso del sangue nella vena, che conseguentemente si trasformerà in tessuto cicatriziale. In poche settimane la vena svanisce.
Possono essere necessarie più sedute per risolvere il problema. La Scleroterapia non richiede anestesia e può essere eseguita ambulatorialmente.
I possibili effetti collaterali della Scleroterapia sono: bruciore temporaneo nella zona in cui è stata fatta l’iniezione, momentanee macchie rosse e/o in rilievo nella zona trattata, lividi temporanei, linee marroni nell’area trattata che scompaiono da soli, gruppi di sottili vasi sanguigni rossi intorno alla vena trattata, anch’essi temporanei.
Laser Palomar Icon
Le nuove tecnologie laser di ultima generazione, come Icon, trasmettono potenti lampi di luce sulla vena, questo consente un progressivo indebolimento del vaso sanguigno fino alla sua
scomparsa.
Il laser Palomar Icon è molto preciso e sicuro, un doppio controllo da parte del medico assicura una corretta procedura durante tutto il trattamento.
Con Icon possono essere trattati tutti i tipi di pelle e carnagioni in modo sicuro, soprattutto senza dolore, un dispositivo di raffreddamento è posizionato sul manipolo per mantenere costante la temperatura durante tutto il tempo della procedura. In genere quando il laser colpisce la pelle, il paziente avverte una fastidiosa sensazione di calore, il raffreddamento consente l’assenza di fastidio o dolore.
Il trattamento laser richiede un tempo variabile dai 15 ai 20 minuti e, in base alla gravità delle vene, generalmente sono necessari da 1 a 4 trattamenti per eliminare l’inestetismo.
Il paziente può tornare alle proprie attività subito dopo il trattamento, così come accade con la scleroterapia.
Possibili effetti collaterali del laser sono: rossore con leggero gonfiore della pelle subito dopo il trattamento, che scompare entro poche ore, pelle scolorita che scomparirà autonomamente.
Precauzioni necessarie per garantire un risultato ottimale: evitare bagni e docce calde, sospendere lo sport per almeno 3 giorni, indossare calze elasto-compressive (dove richiesto),
assumere integratori flebotonici. Il trattamento laser non va eseguito sulla pelle abbronzata di recente, è infatti necessario aspettare almeno 4 settimane dall’ultima esposizione al sole. Sarà possibile esporsi al sole nuovamente solo dopo circa 1 mese dall’ultima seduta.

Vorresti eliminare le macchie sul viso, ma non sai come fare?

Se nel tentativo di eliminare le macchie hai già provato tutti i prodotti della farmacia, senza però risultati convincenti, se sei già arrivata a pensare che forse è un problema con il quale dovrai convivere tutta la vita, allora leggere questo articolo potrebbe esserti utile.
Per stabilire a quale trattamento è meglio sottoporsi, per prima cosa è bene comprendere le caratteristiche e le cause che determinano le macchie su viso.
Sapere perché si verificano ti aiuterà a capire da sola perché molti rimedi sono stati inefficaci, perché altri sono sconsigliabili e perché invece, altri trattamenti possono davvero garantirti la soluzione al problema.

Perché si formano le macchie scure?
Conosciamo meglio I melanociti: Sono cellule normalmente presenti nell’epidermide che producono il pigmento, ovvero la melanina, che trasferiscono in superfice ai cheratinoici, attraverso dei prolungamenti morfologici della cellula stessa.
Questa prima informazione fa capire che la “causa” non è l’effetto. Quindi se vuoi dei risultati concreti si deve agire sul melanocita.
L’organismo può essere indotto a produrre una maggiore concentrazione di melanina, solo in alcune zone del viso, infatti i frequenti inestetismi legati alle macchie si presentano su fronte, zigomi, contorno labbra, décolleté dorso delle mani. Quindi le macchie non sono altro che il risultato di una disfunzione del melanocita che produce melanina in eccesso, la quale invece di distribuirsi uniformemente, si raggruppa originando le macchie.

Ma quali sono i principali fattori che scatenano l’inestetismo della macchia scura?
Le macchie scure sulla pelle del viso si possono verificare a causa di diversi fattori, essi si raggruppano in esterni o interni all’organismo.
Fattori esterni:

  • eccessiva esposizione solare e/o senza ausilio di crema protettiva
  • eritema solare
  • assunzione di particolari farmaci, come gli anticoncezionali, antibiotici fotosensibilizzanti etc. Contatto con sostanze irritanti (profumi o cosmetici)

Fattori interni:

  • menopausa
  • processo di invecchiamento
  • predisposizione genetica
  • scompensi ormonali
  • gravidanza

Quindi che tipo di macchia ho?
• Macchie scure causate da eritema solare
Un’eccessiva o errata esposizione solare può favorire la comparsa di eritema solare, si presenta con macchie sulla pelle tendenti al rosso, con bruciore e prurito. Per evitarlo basta proteggersi con creme ad alto spettro solare, preparare gradualmente la pelle al sole ed evitare di esporsi nelle ore più calde del giorno.
• Macchie sul viso causate dall’acne rosacea
Si tratta di un’infiammazione che si manifesta con un rossore su gran parte del viso, si assiste alla dilatazione dei vasi sanguigni. Le cause più frequenti sono rappresentate da fattori ereditari, condizioni ambientali e forte emotività.

• Lentigo senili
Si tratta di quelle macchie provocate dal naturale processo d’invecchiamento. Quando cioè con il passare degli anni i meccanismi deputati alla produzione di melanina si alterano, producendo un pigmento irregolare e creando macchie sul dorso delle mani e sul viso. La manifestazione delle macchie può essere accelerata in presenza di radiazioni solari, fumo, agenti atmosferici e una scorretta alimentazione. I radicali liberi danneggiano la pelle rendendola dunque più sottile e sensibile. Questa iper-pigmentazione interessa lo strato corneo e anche gli strati sottostanti ad
esso.
• Lentigo solari
Si manifestano nel caso di prolungate e scorrette esposizioni al sole, sono interessate tutte le parti maggiormente esposte alle radiazioni. Le macchie cutanee in genere sono di color giallo scuro o nocciola. Questo fenomeno colpisce maggiormente i soggetti dai 40 in su, quando il turnover cellulare si riduce e quindi anche i meccanismi di difesa sono più deboli.

• Melasma e Cloasma
Questo tipo di macchia si presenta per lo più in presenza di squilibri ormonali che possono verificarsi per svariati motivi, ad esempio i farmaci a base di estrogeni come la pillola anticoncezionale o quelli utilizzati nelle terapie ormonale. Questo succede perché le modificazioni ormonali vengono percepite anche dai melanociti, i quali, stimolati dagli ormoni sono costretti a
lavorare di più, alterando il ritmo di produzione della melanina e dando luogo al melasma.
Il cloasma è quel disturbo, solo estetico, che si manifesta con macchie sulla pelle del viso, in genere di colore grigiastro o marrone, è dovuto sempre a sbalzi ormonali, ma legati unicamente al periodo di gravidanza.
Melasma e Cloasma sono fenomeni che tendono a scomparire con il riequilibrarsi della situazione ormonale o post parto.
• Lentiggini
Le lentiggini o efelidi sono macchie che compaiono sul viso e sono originate da fattori genetici o ereditari. Non è una patologia o di un disturbo anzi, in molti casi sono considerate un tratto distintivo di bellezza.

Cosa puoi fare per eliminare le macchie o ridurle?
Dopo aver compreso la natura della tua macchia, prova ad orientarti su quale trattamento potrebbe fare al caso tuo, ma non dimenticare di sottoporti prima ad un check-up medico specialistico, per stabile se effettivamente sei un candidato per i trattamenti elencati di seguito.
• Trattamenti di prevenzione:
Filtri solari: creme e protezioni solari ad alto spettro; trattamenti antiossidanti e idratanti come le biorivitalizzazioni intradermiche; corretta e ridotta esposizione solare.
• Trattamenti ad azione schiarente e depigmentante
Peeling chimico: è in grado di rimuove gli strati cornei superficiali favorendo la rigenerazione della pelle attraverso l’applicazione di speciali acidi. Quando si effettua questo tipo di trattamento è importante la manualità del medico operatore, in quanto si deve agire solo ed esclusivamente sulla macchi, senza coinvolgere la pelle circostante. Questo trattamento si effettua in più sedute e si può avvertire un po’ di bruciore.
• Trattamento Laser non invasivo e non doloroso
Laser Icon: è un trattamento indolore di ultima generazione, lo può effettuare solo il medico specialista. Il laser colpisce attraverso un potente fascio di luce la macchia e i macrofagi inglobano la melanina in eccesso. Sono necessarie più sedute, in relazione al grado di inestetismo da trattare. Icon è un laser estremamente sicuro ed innovativo grazie al doppio controllo del dispositivo da parte del medico e alla capacità di agire selettivamente solo dove serve, è approvato FDA e certificato CE. L’energia sprigionata dal manipolo di Icon viene riflessa dalla superficie cutanea e quindi non viene assorbita. Il sistema di riciclo fotonico di Icon, utilizza specchi all’interno dei manipoli che captano
questa energia per riconvertirla verso l’area da trattare, consentendo una terapia più efficace e sicura. Il manipolo di Icon è dotato, inoltre, di un sistema di raffreddamento costante che consente una seduta indolore per il paziente che vi si sottopone.
Grazie al Laser Palomar ICON, versione 2018, il numero delle sedute si è ridotto notevolmente e la seduta si svolge in breve tempo (circa 30 minuti), dunque un risultato definitivo in brevissimo tempo e in assenza di dolore.

Dermamelan
È una terapia depigmentante che si realizza mediante una maschera specifica che viene attivata da una lampada al plasma, seguita dalla terapia domiciliare.
Il protocollo Dermamelan proprio perché si svolge in due tempi, prima presso l’ambulatorio del medico e poi a casa, è ben gestita e tollerata dal paziente.
Per prima cosa, il medico effettua un check-up cutaneo per stabilire tipo e profondità delle macchie, oltre che idratazione, sebo e pH della pelle.
Si procede con un’accurata detersione del viso e l’utilizzo di una soluzione sgrassante sulla pelle, poi il medico stende sul viso la preparazione Dermamelan, che formerà una pellicola color senape e che sarà attivata dall’esposizione alla speciale lampada. Dermamelan richiede una posa di almeno otto ore. Passato questo tempo, a casa, il paziente dovrà rimuovere la maschera utilizzando del semplicemente latte detergente.
Trascorse 24 – 36 ore dalla rimozione della maschera, comparirà un arrossamento da lieve ad intenso, che normalmente scompare in breve tempo. In questa fase si dovrà
unicamente idratare la pelle più volte al giorno.
A partire dal terzo giorno si inizierà ad applicare sul viso la crema domiciliare Demamelan fornita dal medico.
Tra le applicazioni sarà necessario idratare fortemente la pelle poichè inizierà una leggera esfoliazione.

Per eliminare le smagliature e le cicatrici senza dolore scegli Biodermogenesi

Le smagliature, così come le cicatrici, sono un inestetismo ed un motivo di disagio per donne e uomini in egual misura. Per quanto riguarda le smagliature, queste si possono verificare sia in età puberale, durate lo sviluppo, sia a causa di un repentino dimagrimento o dopo la gravidanza. Le cicatrici invece, si presentano generalmente a causa di fattori esterni e traumatici a carico dei tessuti. Entrambi gli inestetismi però sono causati dalla stessa degradazione del tessuto, che apparirà di colore diverso, con depressioni e nel caso di cicatrici anche in rilievo.

Cosa sono realmente le smagliature?
Prima di tutto è bene comprendere come è costituita la pelle, si deve immaginare una struttura a strati, dove il primo strato prende il nome di epidermide, il più esterno ed in superfice, quello insomma che vediamo e possiamo toccare. Sotto c’è il derma, e poi troviamo lo strato sottocutaneo e il muscolo.
Le Smagliature hanno luogo nel derma, dove si trovano le fibre di collagene deputate alla compattezza ed all’elasticità della pelle. Quando si verifica un allungamento eccessivo, le fibre iniziano a cedere, questo provoca anche un piccolo sanguinamento e l’infiammazione dei tessuti.
Questo processo fa si che verifichino le smagliature, le quali inizialmente avranno un aspetto rossastro, proprio a causa di questa reazione e poi diverranno di un tono madreperlaceo e biancastro, per la perdita di pigmento da parte delle cellule sottostanti.
Oltre a questo, la zona già sottoposta a stress perde la capacità di produrre fibre collagene e di conseguenza la smagliatura avrà una consistenza anche flaccida al tatto.
Le reazioni a catena non finiscono qui, quando il connettivo è ormai danneggiato, anche l’irrorazione sanguigna ne risentirà, compromettendo tutto il complesso di riparazione.

Come fa la Biodermogenesi a rigenerare le smagliature:
Grazie al duplice sistema d’azione di biodermogenesi si produce un effetto di riattivazione generale immediato, esso avviene attraverso la radiofrequenza e l’ausilio di campi magnetici:

L’applicazione di radiofrequenza lavora per l’attivazione dei fibroblasti e si combina con un campo magnetico biocompatibile per attivare lo scambio cellulare, conseguentemente si assisterà alla vascolarizzazione del tessuto e al drenaggio linfatico.

Biodermogenesi contro le temibili smagliature bianche:
Le smagliature divengono bianche quando sono ormai trofiche, più vecchie e difficili da eliminare, ma niente paura, con Biodermogenesi si possono ottenere risultati eccellenti anche su smagliature bianche.
Le smagliature bianche sono un inestetismo comune, solitamente sono le più resistenti ai metodi tradizionali di trattamento. La smagliatura in questa fase, specie se profonda, presenta una colorazione bianca-madreperlacea, il che la rende anche più evidente sul corpo. Si verifica per una ridotta funzionalità della circolazione linfatica, la quale non riuscendo a smaltire in modo efficace le tossine, provoca anche l’interruzione del processo di rinnovamento cellulare.
I vasi sanguigni, normalmente presenti all’interno della smagliatura, non sono però necrotizzati, quindi, grazie all’ adeguata stimolazione di Biodermogenesi, essi possono ricominciare la loro fisiologica attività, ristabilendo anche il colore naturale della pelle.

La biodermogenesi riattiva il microcircolo della zona colpita e stimola la rinascita cellulare.
Già dalle prime 4-5 sedute, la pelle appare subito rinvigorita, più elastica ed uniforme, proseguendo con il trattamento le smagliature bianche diverranno praticamente invisibili.
Il trattamento di biodermogenesi non è doloroso e non richiede alcun tipo di anestesia.
I tessuti caratterizzati da smagliature riceveranno una nuova vita, migliorando il loro equilibrio strutturale nel complesso.

Come avviene il trattamento?
Il trattamento è piuttosto veloce ed avviene in tre fasi.
La prima è la fase di peeling: con una spugna abrasiva il medico elimina lo strato corneo che riduce la traspirazione e la penetrazione delle sostanze. Successivamente si applica, sempre sulla zona, un siero ricco di amminoacidi essenziali ed un olio che facilita lo scorrimento del manipolo sulla pelle. La fase successiva è rappresentata proprio dal massaggio che si effettuerà con il manipolo, il quale avrà la funzione specifica di stimolare il derma. In taluni casi, a fine seduta sarà applicata una sostanza volta a ripristinare tutte le barriere protettive della pelle.
In genere viene trattata un’area alla volta, il numero delle sedute e la loro distanza fra un trattamento e l’altro, vengono stabilite dal medico durante la prima visita preliminare.

Risultati sulle smagliature:
Il miglioramento avverrà con il sollevamento della parte trattata e di colore della smagliatura che risulterà meno opaco e più simile al tessuto circostante, cioè come si presentava prima dell’inestetismo.
Si riattiva il microcircolo, si stimola la produzione di nuovo collagene ed elastina, si assiste alla produzione di nuovi melanociti e quindi alla correzione di quegli squilibri all’origine del problema.
La smagliatura risulterà riempita, riacquisterà tono e colore ed il risultato ottenuto, una volta stabilizzato, sarà a lungo termine.

E per le cicatrici?
Il protocollo è generalmente lo stesso ed è comprovato che funziona anche per le cicatrici.
Le cicatrici post-chirurgiche e/o da ustione sono una delle più complesse alterazioni cutanee da risolvere. Grazie all’azione di Biodermogenesi le cicatrici si livellano, tornando simili, per colore e consistenza, alla pelle circostante.
Il colore si uniforma a quello che caratterizza la cute integra, prima del trauma, la fibrosi è regredita e le cicatrici appaiono al tatto più lisce ed elastiche. Contemporaneamente si assiste alla formazione di nuovo collagene e di nuove fibre elastiche, quindi anche la rugosità delle cicatrici sarà fortemente attenuata.

Vuoi ringiovanire la pelle del tuo volto, ma hai paura degli aghi? Prova Biodermogenesi!

Biodermogenesi è l’innovativo trattamento che si basa sulla nota tecnica della radiofrequenza, ma non solo. Questo innovativo dispositivo infatti, agisce sinergicamente modulando radiofrequenza e campi magnetici, permettendo così di rinnovare completamente la pelle senza il minimo dolore e senza il pericolo di ustioni.

Biodermogenesi promette ottimi risultati, attraverso i due manipoli, alle cui estremità vi sono un paio di sfere rotanti, agisce con il semplice massaggio sulla zona da trattare, così anche la seduta divine di estremo relax per il paziente. Gli impulsi elettrici che vengono generati sono in grado, già da subito, di riattivare il microcircolo e di stimolare la produzione di nuovo collagene ed elastina endogeni, attivando quindi il ringiovanimento cellulare.

Con questo trattamento, piacevole e rilassante, sarà possibile ringiovanire la pelle del volto e del collo in poche sedute, ottenendo sia un effetto estetico che una reale ristrutturazione della pelle.
Seduta dopo seduta, la pelle del volto e del collo apparirà più giovane, elastica ed idratata.

Biodermogenesi è un trattamento Anti-aging che favorisce la rigenerazione cellulare, ma come funziona?
Il trattamento si esegue attraverso un protocollo di quattro fasi, volte a combattere i segni dell’invecchiamento epidermico e a risollevare le aree che hanno perso l’originale tonicità.
Il procedimento, semplice ed indolore è il seguente:

  1. Il medico prima di tutto esegue una detersione profonda del viso, che andrà ad eliminare cellule morte ed impurità;
  2. Successivamente, si effettua una leggera esfoliazione, che ha lo scopo di preparare la pelle al trattamento;
  3. In questa fase inizia l’applicazione degli elettrodi rotanti. Attraverso il massaggio con il manipolo, viene trasmessa l’energia alle aree che presentano i segni di invecchiamento cutaneo. Questo consente di rigenerare la pelle nelle aree interessate, con l’effetto tensore e visibile di una vera e propria nuova pelle;
  4. L’ultima fase agisce per riequilibrare l’epidermide e nutrirla a fondo, viene quindi applicata una speciale sostanza idratante.

La biodermogenesi sul viso è indicata per ringiovanire la pelle e riempire i solchi delle rughe. IL medico specialista valuterà, in sede di prima visita, il grado di invecchiamento cutaneo per stabilire
tempi e modalità del trattamento.

Quali sono i vantaggi di Biodermogenesi nel ringiovanimento?

  • Grazie alla riattivazione del microcircolo immediata, la pelle riceverà una maggior quantità di ossigeno, potenziando la sua traspirazione cellulare;
  • I tessuti saranno stimolati alla fisiologica rigenerazione cellulare, incrementando così la quantità di elastina e collagene;
  • È stato dimostrato che i risultati sono stabili nel tempo fino a circa 4 anni dal trattamento;
  • I risultati sono visibili da subito. Le rughe si riempiono di nuovo collagene, ristrutturandosi di ben oltre l’86%;
  • Dopo la seduta, è possibile riprendere le normali attività quotidiane, senza alcun effetto collaterale e fastidio post-trattamento;
  • A differenza di altri metodi più invasivi, la biodermogenesi non presenta effetti collaterali e non è dolorosa

Biodermogenesi, come abbiamo detto, è un trattamento anti-aging globale, in grado di attenuare naturalmente e senza dolore le rughe, idratare ed elasticizzare la pelle di viso e collo, di risollevare i lineamenti dell’ovale persi.

La differenza con altri trattamenti, quando scegliere Biodermogenesi:
I filler in commercio sono stati studiati per attenuare le rughe e nutrire la pelle, ma spesso sono fastidiosi ed hanno un effetto a breve termine.
Il peeling rende la pelle più liscia e compatta, attenua le discromie, ma anche in questo caso l’effetto non garantisce risultati a lungo termine.
I fili di trazione in PDO sollevano alcuni tratti del volto, ma non riempiono solchi e rughe.
Diversamente dagli altri metodi Biodermogenesi agisce riequilibrando la pelle, incrementando l’idratazione e normalizzando la produzione di sebo ed il pH.
Biodermogenesi è l’unico trattamento in grado di attenuare le rughe, stimolare la produzione di sostanze in grado di tonificare la pelle e rigenerare letteralmente le cellule. Offre insomma tutti questi vantaggi nel corso di una sola seduta, in assoluta assenza di effetti collaterali. Con il ciclo di trattamenti Biodermogenesi i risultati si stabilizzano in sole 4-5 sedute.

Biodermogenesi funziona in maniera eccellente anche sulle smagliature e sulle cicatrici, grazie alle stesse proprietà di rigenerazione della pelle.

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Educa il tuo corpo per ottenere glutei e addominali per sempre invidiabili.

Potrebbe sembrare lo slogan di una palestra ed invece leggendo questo articolo scoprirai perché il miglior workout è quello individuale. Nessuna distrazione, nessun altro motivo per impegnarti al di fuori di te stesso e della tua convinzione.
Lo sport innanzi tutto è sacrificio, allenare il corpo significa allenare anche la mente, ma se non sei un’amante della palestra e ci vai solo per questioni estetiche, ti farà felice sapere che un buon
lavoro di tonificazione può essere fatto anche a casa.
Avere glutei e addominali tonici, oltre a regalare una silhouette invidiabile, contribuirà a migliorare la salute generale del tuo corpo. Gli addominali ed i glutei infatti, sono quei muscoli che maggiormente sostengono la schiena ed in generale il nostro peso. Agire potenziando questi muscoli, non solo ti regalerà più fascino e sex appeal, ma contribuirà a migliorare in generale la tua prestazione sportiva.
Se non sei proprio uno sportivo inizia dalle cose semplici. La corretta esecuzione di un esercizio ne determina anche il successo, quindi parti sempre dalle cose che sai già di saper fare, senza lanciarti in virtuosismi atletici che potrebbero anche peggiorare le cose.

Ma scopriamo meglio come tonificare glutei e addome in 5 minuti al giorno.

Gli addominali:
Inizia con 3 sessioni di semplice crunch, ricordati di non avere fretta, gli addominali sono più efficaci se ci si concentra sul movimento. Inizia con 18 crunch ogni sessione con un recupero di
10/15 secondi, per circa due settimane. Al termine delle due settimane aumenta il numero dei crunch a 25 e poi fino a 30 per le successive altre due settimane.
COME SI FANNO: ci si sdraia supini con le ginocchia unite e flesse a 90 gradi. Le mani sono dietro la testa, ma attenzione a non spingerla in avanti esercitando pressione su di essa. Si sollevano le
spalle avendo cura di non sollevare anche la schiena.
Terminati i crunch occupati dei cosiddetti addominali bassi, anche se in realtà è davvero scorretto definirli così. Gli addominali fanno parte di un’unica fascia addominale.
COME SI FANNO: da supini, con le braccia lungo il busto ed il palmo della mano rivolto verso il pavimento, si sollevano le gambe unite e tese, mantenendo l’area sacrale salda a terra.

Non alzare troppo le gambe, basta formare un angolo di 45 gradi dal pavimento, poi si abbassano lentamente fino ad arrivare a pochi cm dal pavimento, e così via per 18 volte.

Anche in questo caso prevedi un lavoro di integrazione nelle settimane successive, fino ad un totale di 30, che sarà anche un numero ottimale per il mantenimento.

Gli obliqui, non puoi dimenticarti di questa porzione, soprattutto se sei di sesso maschile, un vero dettaglio di virilità. Quindi sotto con il crunch obliquo.
COME SI FANNO: sdraiati con la pancia in alto, porta il ginocchio destro verso il petto e tieni il piede sinistro appoggiato sul pavimento.

Posiziona la mano destra a terra leggermente aperta e la mano sinistra portala dietro la testa, sostenendo il collo, senza spingerlo in avanti.

Solleva la spalla sinistra, ruota con il tronco e avvicina il gomito sinistro al ginocchio destro.

Allontana il gomito sinistro, riportando la spalla sinistra verso il pavimento e in contemporanea distendi la gamba destra senza toccare il pavimento.

Ripeti la stessa posizione e gli stessi movimenti a sinistra con la cadenza di 10 volte per parte.

Poi integra fino a 15 volte per parte per un totale di 30 ogni sessione.

I glutei:
Il Sumo Squat è il miglior alleato per tonificare e rinforzare i muscoli. Inizia la prima settimana con 2 semplici sessioni da 25. Successivamente integra il numero fino a 50 per ogni sessione, se lo ritieni opportuno concediti fino a 30 secondi di recupero.
Dopo circa due settimane valuta di integrare un po’ di peso durante lo squat con l’ausilio di un kettlebell, partendo da un peso leggero da 8kg per poi aumentare il carico successivo a 12kg dopo
ulteriori 2 o 3 settimane, questo in base ai progressi di resistenza ottenuti. Se ritieni che l’esercizio sia troppo faticoso aggiungi 10 secondi di recupero per evitare di perdere la posizione corretta
durante l’esercizio.
COME SI FANNO: In piedi, con le gambe divaricate un po’ più delle spalle e le punte dei piedi in fuori, ci si piega per raccogliere il Kettlebell con tutte e due le mani.

La schiena è diritta e lo sguardo è rivolto in avanti. Impugnato il kettlebell, si distendono le gambe fino a riportare il busto in stazione eretta, applicando una lieve retroversione del bacino, contraendo appunto i glutei.
Piegare nuovamente le gambe, mantenendo la schiena diritta e le ginocchia in asse con la punta dei piedi, riporta la kettlebell a toccare il pavimento e torna ancora in posizione eretta.
Seguire questo semplice workout sicuramente rafforzerà il tono muscolare di glutei ed addome, ma se oltre a questo, desideri perdere del peso, ricordati di seguire anche una dieta bilanciata.
Se invece sei vittima del grasso localizzato e nonostante allenamento e dieta ancora non hai raggiunto gli obbiettivi sperati, valuta anche una soluzione medico estetica al problema.

Un aiuto dalla medicina e chirurgia estetica se sei un perfezionista:
#Vanquish
Se oltre alla scarsità di tono è presente del grasso localizzato è preferibile un trattamento che oltre a tonificare elimini il grasso in eccesso, come il dispositivo Vanquish.
Una radiofrequenza non a contatto e assolutamente selettiva, che agisce solo dove serve, cioè degradando le sole cellule di grasso, senza intaccare i tessuti circostanti. Il grasso disciolto sarà eliminato dall’organismo attraverso la normale diuresi, per questo è molto importante idratarsi adeguatamente con almeno 2 litri di acqua al giorno. Generalmente sono sufficienti 4 sedute per
ottenere una riduzione di circa 4,5 – 5 mm di grasso.
#Vaser Lipo
Se oltre a rimuovere il grasso si desidera scolpire e disegnare le fasce muscolari, come l’addome e/o i glutei, si può ricorrere a metodi, oggi minimamente invasivi, di chirurgia estetica.
Vaser Lipo è la prima liposcultura delicata. Questo dispositivo, approvato FDA e certificato CE, garantisce ottimi risultati in unica seduta. Attraverso una sonda si emettono degli ultrasuoni che rompono le sole cellule di grasso, anche in questo caso senza trauma per i tessuti circostanti. Il grasso reso liquido verrà aspirato più facilmente, evitando lunghi tempi di recupero e la possibilità di grandi formazioni di lividi.

Generalmente l’intervento si esegue in anestesia locale o blanda sedazione, può durare da 1 a 3 ore circa. Dopo il trattamento si applica un leggero bendaggio nella zona trattata e si chiede al paziente di indossare una guaina contenitiva per circa 2/3 settimane. Il bendaggio sarà rimosso dopo pochi giorni, ma il paziente potrà tornare alle proprie attività lo stesso giorno o al massimo il giorno successivo al trattamento, a seconda del parere medico e del tipo di anestesia effettuata.

Ringiovanimento del corpo, ne sai abbastanza?

L’invecchiamento cutaneo come sappiamo, è un percorso inarrestabile, il tempo passa e noi, come le nostre cellule, subiamo dei cambiamenti. Quello che forse non è noto a tutti, è che le cellule che compongono i tessuti della nostra pelle, non invecchiano allo stesso modo. Il primo campanello d’allarme riguarda sfortunatamente la pelle del nostro viso, la prima a deteriorarsi
perché più esposta alle aggressioni esterne, ma ovviamente ciò riguarda anche il resto del corpo, anche se in maniera meno evidente.

L’invecchiamento cutaneo infatti, subisce due processi ben distinti che lo provocano, ovvero quello dato dal naturale deterioramento delle cellule, causato dal tempo, chiamato cronoaging e
quello provocato dalle aggressioni degli agenti esterni, come l’esposizione al sole, chiamato Photoaging.

La somma di questi due fattori provoca appunto un invecchiamento della pelle, più o meno evidente a seconda della predisposizione genetica e dell’esposizione alle aggressioni esterne
che abbiamo subito nel corso del tempo.
Purtroppo per quanto riguarda il cronoaging, possiamo intervenire a livello correttivo, ma è un processo inevitabile, la cui velocità dipende in gran parte dal nostro corredo genetico. Ciò su cui
invece si può intervenire tempestivamente è il photoaging.
Una cura della pelle a livello conservativo e preventivo è quello che significativamente può aiutarci a mantenere nel tempo la qualità e salute della nostra pelle.
Come abbiamo detto la pelle del viso è quella che rivela di più questo processo, con la comparsa di disidratazione estesa, squame, macchie, rughe e solchi. Ma cosa succede al nostro corpo?
Tendenzialmente l’invecchiamento dei tessuti del corpo si manifesta con lassità cutanea, facilità alle smagliature e nel caso di prolungate esposizioni al sole, comparsa di iper-pigmentazioni cutanee, minore elasticità cutanea in generale.

Oltre a questo anche:

  • Una minor secrezione di sebo e di sudore.
  • Perdita di peli e capelli, e loro imbiancamento.
  • Unghie delle mani con minor lucentezza e più fragilità.
  • Unghie dei piedi che presentano un inspessimento con striature dovute ad un’alterazione della cheratina.

Vediamo dunque come prenderci cura del nostro corpo, visto che anche lui ci accompagnerà in questo difficile percorso sancito dal tempo:

Prima di tutto proteggi la tua pelle.
Come abbiamo detto le aggressioni ambientali, in particolare il sole coinvolgono le nostre cellule in una costante lotta contro i radicali liberi. Quindi proteggi la tua pelle con una crema ad alto
spettro solare ogni qual volta ti esponi al sole, possibilmente stendila soprattutto sulle mani quotidianamente. Le mani come il viso sono sempre esposte ai raggi UVA e UVB, se lo ritieni
opportuno puoi usarla anche d’inverno come si dovrebbe fare anche per il viso.

Rimuovi le cellule morte.
Elimina le cellule morte con uno scrub settimanale e nutrila subito dopo con una crema nutriente e/o idratante, dopo lo scrub la pelle è più reattiva all’assimilazione dei principi attivi contenuti nei prodotti. Questo renderà la tua pelle più luminosa ed elastica.

Aiuta la microcircolazione.
Una cattiva microcircolazione può interferire con il corretto scambio di ossigeno fra le cellule e questo può portare alla comparsa di lassità e ritenzione idrica. A sua volta questo processo potrebbe causare anche la comparsa di cellulite.

Per favorire la corretta circolazione del microcircolo ci sono svariate possibilità:

La prima riguarda l’alimentazione corretta, non dimenticare che il cibo è la prima fonte di nutrimento per il nostro copro, quindi nutrilo con consapevolezza, senza dimenticare i cibi che
contengono collagene. Oltre a questo, fai un po’ di movimento anche leggero, ma costate, eventualmente si può ricorrere all’integrazione di acido ialuronico in compresse.
Se è già presente uno stato di ritenzione idrica o scarsità di tono, si può integrare ciò sopra descritto, con la cura di trattamenti non invasivi di medicina estetica. La carbossi terapia ad
esempio, migliora efficacemente la circolazione, dona una sensazione di benessere e migliora visibilmente, anche la buccia d’arancia.
Per quanto riguarda la lassità, sono ottimali i trattamenti con dispositivi di ultima generazione, come il laser Palomar Icon o Biodermogenesi.
Se oltre alla scarsità di tono è presente del grasso localizzato è preferibile un trattamento che oltre a tonificare elimini il grasso in eccesso, come il dispositivo Vanquish.
Scopri di più sulla lassità cutanea. 

Trattamenti contro la lassità cutanea per tonificare il corpo.

Se il corpo non appare più tonico come una volta, nonostante l’esercizio fisico, oggi è possibile migliorare l’elasticità cutanea ed in generale la salute della pelle, con trattamenti non invasivi, sicuri e che agiscono attraverso dispositivi di ultima generazione.
Negli ultimi anni infatti, la medicina estetica si è evoluta verso metodologie correttive sempre più dirette alla conservazione dei tessuti ed al beneficio del paziente in generale.
Parliamo di dispositivi medici, in grado di agire rigenerando i tessuti e le fibre plastiche, di sciogliere le sole cellule adipose in eccesso, il tutto in modo sicuro, non invasivo e non nocivo per il paziente.

Il primo della lista si chiama Palomar Icon:
Un laser medico che agisce attraverso un potente fascio di luce. Questo dispositivo, approvato FDA e certificato CE, può lavorare con lo stesso manipolo su più inestetismi, come macchie solari e
ringiovanimento. Oltre infatti, alla correzione di macchie e smagliature, stimola la produzione di collagene ed elastina, rendendo la pelle più elastica e tonica, ma anche più luminosa e fresca. Il meccanismo di azione si basa sull’energia trasmessa, in modo selettivo, alle sole cellule danneggiate, un fascio di luce ad alta potenza penetra sotto la superficie della pelle per eliminare
gli inestetismi. Un dispositivo di raffreddamento è posizionato sul manipolo per mantenere la temperatura della pelle più bassa e garantire così, l’assenza di fastidio durante il trattamento.
Questo riduce anche al minimo il rischio di danni durante la procedura.
Il laser tira efficacemente la pelle e la lascia visibilmente più levigata, con un aspetto luminoso giovane.

Trattamento di Biodermogenesi:
Anche questo è un dispositivo di ultima generazione, ma tutto made in Italy, nasce infatti dallo studio di alcuni ricercatori fiorentini durato molti anni. Biodermogenesi ha la capacità di rigenerare i tessuti danneggiati ed al contempo regalare una nuova tonicità alla pelle.
Biodermogenesi è un trattamento specifico per il miglioramento progressivo della pelle, è molto efficace sia contro il rilassamento cutaneo, sia nell’eliminazione delle smagliature, non è invasivo ed è stato appositamente studiato per la rigenerazione della pelle.
Il metodo di Biodermogenesi si basa su una sinergia di azioni volte a ripristinare le normali funzioni fisiologiche della pelle.
Biodermogenesi (versione Bi- One medica) sfrutta un connubio tra radiofrequenza e campi magnetici, trasmessi attraverso uno manipolo con il quale si massaggiano morbidamente le zone da trattare. Le onde e gli impulsi trasmessi hanno la capacità di stimolare i fibroplasti e quindi anche la produzione di nuovo collagene endogeno.

Vanquish:
Ha la capacità di ridurre il grasso localizzato senza dover ricorrere alla chirurgia o altri metodi invasivi. Con Vanquish si possono ridefinire i contorni del corpo senza bisturi, infatti questo
dispositivo si basa sull’emissione di una radiofrequenza selettiva, non a contatto, che riscalda in modo non invasivo il tessuto adiposo.
Non ci sono effetti collaterali sulla pelle o sui muscoli.
Vanquish è un trattamento di radiofrequenza medica, selettiva e di ultima generazione. Non viene a contatto con la pelle ed è uno strumento CE approvato FDA.
Questo trattamento consente di eliminare il grasso in eccesso e al contempo rimodellare il corpo tonificandolo.

Scopri come trattare ulcere e ferite difficili con la terapia fotodinamica

Le ulcere e le ferite difficili sono problemi molto comuni, più di quanto si pensi. Nei paesi occidentali, come in Italia è un problema molto diffuso, si stima che interessi circa l’1% della popolazione, in genere con un picco di incidenza che si verifica intorno ai 70 anni.

Molte persone lottano ogni giorno, spesso anche per anni, contro le ferite difficili, quelle lesioni che non guariscono mai spontaneamente, come piaghe da decubito, ulcere vascolari, ustioni, piede diabetico e lesioni da trauma, esse rappresentano un problema quotidiano per chi ne è affetto.

Le ulcere difficili, vengono così definite, quando non mostrano una tendenza alla guarigione nell’arco di un periodo stimato fra le 6 e le 8 settimane.
Le cause si ritrovano anche nel progressivo invecchiamento della popolazione e di conseguenza, in quelle malattie che ne possono favorire comparsa, come il diabete.
Le ulcere di tipo venoso rappresentano la forma più comune delle ulcere degli arti inferiori.
Questo tipo di lesione è caratterizzata da una lenta guarigione, sono causa di un significativo disagio nella qualità della vita. Le ulcere venose si presentano, solitamente, nella zona del piede, intorno al malleolo.
Si tratta di lesioni che comunemente non causano dolore, ma sono piuttosto antiestetiche, si presentano con margini irregolari e hanno una forma rotondeggiante.

Come si possono curare le ulcere e le ferite difficili quindi?
I trattamenti non chirurgici, come la terapia fotodinamica (PDT) si sono rivelati molto efficaci per la cura e la guarigione di questo problema, la PDT è in grado di riportare il derma ad una condizione di normalità.

Come avviene il trattamento:
Il paziente viene sottoposto a terapia fotodinamica con l’applicazione di una speciale sostanza fotosensibilizzante, essa penetra in modo selettivo solo nelle cellule malate. L’area trattata viene successivamente irradiata da una lampada a luce rossa di lunghezza d’onda di 630 nm, per circa 10 o 20 minuti. Le cellule che hanno inglobato la sostanza verranno eliminate per reazione fotochimica, senza però intaccare quelle sane.
La lampada non è nociva per l’organismo, infatti non si tratta né di raggi ultravioletti, né di laser, ma di una
luce di colore rosso a forte intensità.
Il trattamento non è doloroso, ma può essere accompagnato da sensazione di bruciore e calore di varia
intensità.

Dopo il trattamento verrà applicata una medicazione e conseguentemente il paziente verrà istruito per l’eventuale medicazione domiciliare.
La riparazione della cute è piuttosto rapida ed avviene in genere dopo 2 settimane, ma è da intendersi sempre in relazione al grado di ulcera o ferita. Questo tipo di informazione sarà più precisa dopo il check-up medico specialistico. La PDT è una tecnica non chirurgica e non invasiva, ed è stata studiata per rendere più rapida la guarigione delle lesioni ulcerative, riducendone notevolmente la durata.
Il trattamento è ripetibile, a seconda del risultato ottenuto e del giudizio del medico specialista.
Questa tecnica si è rivelata particolarmente efficace anche nel trattamento di acne, lesioni da foto- danneggiamento, invecchiamento cutaneo, cheratosi attiniche, solari e lesioni tumorali.
Victoria Medical Center è dotata di personale medico qualificato che utilizza tecniche innovative già ampiamente sperimentate e supportate dal progresso dei protocolli terapeutici.

Rilassamento cutaneo del viso, tutto quello che devi sapere prima di scegliere il trattamento

Rilassamento cutaneo perché avviene, le cure ed i rimedi:
La pelle è il biglietto da visita della nostra età, il mezzo attraverso il quale ci si presenta agli altri, per questo vorremmo che il nostro aspetto fosse sempre giovane e fresco.
L’invecchiamento cutaneo purtroppo è un processo irreversibile, il suo percorso e il suo grado sono molto soggettivi, un individuo può portare gli anni meglio di un altro e viceversa. Questo processo degenerativo coinvolge l’intero organismo ed è strettamente legato a fenomeni costituzionali, cronoaging e ambientali, photoaging.

Nell’invecchiamento cutaneo dunque si distinguono due componenti:

Il cronoaging, l’invecchiamento cronologico e costituzionale di un individuo, e il photoaging, l’invecchiamento fotoindotto, di origine ambientale.

Sono due processi indipendenti fra loro, ma se presenti entrambi nello stesso momento, sono causa di invecchiamento precoce.
Il cronoaging è dovuto principalmente al passare del tempo, ma dipende anche da fattori di predisposizione genetica e dalle modificazioni ormonali. Ecco perché si può invecchiare senza rughe profonde o al contrario avere un viso segnato già in giovane età.
Il cronoaging ha inizio in genere dopo i 25 anni e si manifesta più aggressivamente dopo i 40 anni.
La pelle quindi subisce importanti modificazioni, esse interessano il suo aspetto estetico, ma anche la sua funzionalità.

Cosa succede quindi alla pelle sottoposta al cronoaging?
A livello dell’epidermide si verifica un rallentamento del turnover cellulare, una diminuzione e un
assottigliamento dello spessore della pelle, che provoca un aspetto nel colorito più spento e grigio.

Il rilassamento cutaneo è dovuto ad un minore supporto da parte del derma nei confronti dello strato
epidermico.

Principali fenomeni e sintomi del cronoaging:
Nell’epidermide:

  • Disidratazione, quindi secchezza della cute causata da una diminuzione dei lipidi.
  • Diminuzione dei melanociti, pelle soggetta a iperpigmentazioni irregolari, ovvero macchie cutanee.

Nel derma:

  • Perdita di elasticità delle fibre elastiche, dovuta a un peggioramento della sintesi di collagene ed elastina.
  • Riduzione della vascolarizzazione, causata a un minor apporto di nutrienti.
  • Alterazione microcircolo che provoca secchezza cutanea e/o couperose.
  • Disfunzioni vasali, cioè aumento della permeabilità e fragilità capillare.
  • Modificazioni fisico chimiche, disidratazione profonda e rughe marcate.
  • Diminuzione di acido Ialuronico con conseguenza di minor idratazione e protezione dei tessuti.

Nell’ipoderma:

  • Rallentamento dell’attività metabolica cellulare che causa uno scarso turn over cellulare.

Riduzione spessore pannicolo adiposo che causa uno svuotamento e una deformazione della rete di adipociti, adibita al sostegno.

Riassumendo, i principali segni dell’invecchiamento cutaneo dovuto al cronoaging sono:
Pelle secca e/o screpolata, disidratata, flaccidità e pieghe, perdita di tono ed elasticità, rughe, smagliature, anelli di Venere al collo, iperpigmentazione cutanea, disfunzioni del microcircolo, teleangectasie, couperose, etc.

Anche gli ormoni hanno un ruolo fondamentale nell’invecchiamento:
Un’importante componente che influenza la salute della pelle è data dagli ormoni. Essi hanno il compito di equilibrare i processi biologici e fisiologici in tutti gli organi e tessuti dell’organismo.
Nel corso della vita l'individuo produce sempre meno ormoni e una cattiva alimentazione, il fumo, l’inquinamento, malattie nervose, ischemie dei tessuti, una dieta a base di proteine o troppo ricca di grassi animali, un’attività fisica eccessiva, etc, danneggiano gli ormoni e producono radicali liberi.

Si sente molto parlare dei radicali liberi, ma cosa sono?
I radicali liberi sono delle sostanze di scarto che produce il nostro organismo in modo fisiologico.
Essi si trovano nelle cellule, se sono in quantità minima non sono pericolosi, al contrario aiutano a liberarci dai germi e batteri, ma quando vengono prodotti in eccesso, possono creare danni.
I radicali liberi hanno un solo elettrone, quindi cercano nella molecola con cui vengono a contatto un altro elettrone, la molecola a cui è stato rubato lo prende da un’altra e così via, provocando un meccanismo a catena che danneggia tutti principali nutrienti come lipidi, proteine, carboidrati e anche il Dna.
Gli enzimi e le vitamine hanno il compito di difenderci, la cellula infatti ha enzimi e vitamine che possono essere ceduti al posto del famoso elettrone. Ci sono dei casi però, in cui l’organismo produce troppi radicali liberi e la cellula non ha abbastanza difese, così l’ organismo va incontro a un processo degenerativo chiamato “stress ossidativo” favorendo l’insorgere non solo dell’invecchiamento, ma anche di patologie gravi come il diabete, il Parkinson, etc.
I radicali liberi si combattono con gli antiossidanti che ripristinano l’equilibrio chimico nei radicali liberi dandogli l’elettrone di cui hanno bisogno.
Quindi l’invecchiamento cutaneo non è solo un processo dannoso a livello estetico, ma è anche un campanello d’allarme che ci dice di prendere la nostra età in seria considerazione, soprattutto a livello della salute organica. Gli antiossidanti per eccellenza sono vitamine e oligoelementi come:

  • la vitamina E, la C, la pro-vitamina A,
  • il ferro, rame, zinco, selenio, magnesio.

Attenzione anche al Photoaging:

Il secondo tipo di invecchiamento invece, è quello indotto da fattori ambientali.
Il Fotoinvecchiamento o Photoaging è un’aggressione provocata da un’eccessiva e prolungata esposizione alla luce solare, che può produrre un invecchiamento precoce della pelle.
Tra gli altri fattori ambientali responsabili dell’invecchiamento cutaneo, troviamo l’inquinamento atmosferico, e le sostanze irritanti come il fumo. Anche questi fattori portano alla formazione di radicali liberi e alla riduzione degli enzimi che posseggono importanti proprietà antiossidanti.
Tutto ciò determina l’ispessimento e la perdita di elasticità della cute.
In generale possiamo dire che il photoaging provoca un invecchiamento più visibile a livello estetico rispetto al cronoging, infatti si manifesta sulla cute in modo più aggressivo sotto alcuni aspetti: come un’iperpigmentazione che inizialmente si mostra attraverso la formazione di lentiggini, ma poi evolve in macchie senili.
Le possibili conseguenze di un’eccessiva e prolungata esposizione al sole, includono la formazione di tumori della pelle. Ecco perché è fondamentale proteggersi tutto l’anno con creme ad alto spettro solare.

Trattamenti mirati contro il rilassamento cutaneo:
La pelle, a seconda della sua qualità ma anche in base alla cura che le abbiamo dedicato, può essere più o meno segnata da rughe, tonica e/o vulnerabile agli agenti atmosferici che possono accelerarne l’invecchiamento fisiologico.
Oggi con la medicina estetica è possibile rallentare questo processo e migliorare la qualità della pelle, per tornare indietro di qualche anno, il tutto in modalità non invasiva.

Principali trattamenti di medicina estetica innovativi e sicuri per la riduzione dei segni del tempo:
Ogni trattamento deve essere eseguito solo previa visita medica preliminare. Attraverso un accurato check-up medico infatti, è possibile determinare le maggiori cause che hanno provocato gli inestetismi cutanei e correre ai ripari nel modo più idoneo ed efficace.

  • Biodermogenesi: per la rigenerazione cutanea e la sua tonicità
  • Laser Palomar Icon, 1540: per la rigenerazione cutanea e contro le macchie
  • Biorivitalizzazione: restituisce alla pelle importanti nutrienti persi
  • Mesoterapia: un cocktail di nutrienti ed antiossidanti, capaci di riequilibrare la struttura
  • PRP (solo in centri autorizzati): è capace di restituire alla pelle importanti nutrienti unitial potere delle nostre cellule staminali.
  • Peeling chimico PRX: un’esfoliazione in grado di richiamare la circolazione in superficie e di eliminare le macchie.