Integratori, per chi sono davvero necessari?

Lo sport si sa fa bene un po’ a tutto, combatte la ritenzione idrica, abbassa i livelli di glicemia, migliora la mobilità e ci rende più in salute ed in forma. Questo da un punto di vista generale, molti non sanno però che fare sport, soprattutto a livello agonistico, può comportare un carico ossidativo notevole per le nostre cellule.
Immaginiamo il nostro organismo come un’macchina, il cui combustibile è il cibo, tutte le volte che questo viene trasformato in energia, produce materiale di scarto che poi verrà smaltito in modo fisiologico dagli organi deputati e dal sistema linfatico e circolatorio. Questo processo però, oltre agli aspetti benefici, produce anche radicali liberi.
Nei normali processi di consumo energetico, cioè fisiologico o durante un’attività sportiva leggera, si assiste ad una produzione di radicali liberi in quantità controllata, ma nell’atleta questo è un processo molto più amplificato.
Quando siamo in presenza di un eccesso di radicali liberi, questo si manifesta nell’individuo con stanchezza, astenia e debolezza. Ed è proprio in questi casi che si rende necessaria un eventuale integrazione di antiossidanti, possibilmente da affiancare ad una dieta ricca in cereali integrali, frutta e verdura.

Quindi, come possiamo contrastare i radicali liberi prodotti?
Introducendo principalmente vitamine e minerali dediti a contrastare i radicali liberi. Alcune vitamine sono assolutamente necessarie, soprattutto per chi fa sport: la C, la D e la A, per esempio sono le migliori per combattere lo stress ossidativo, quelle del gruppo B contrastano efficacemente l’affaticamento e la debolezza, la vitamina D rafforza le ossa e migliora i tessuti.

Ma perché oggi più di ieri se ne richiede l’integrazione?
Oggi il cibo è presente ovunque e in abbondanza, ma purtroppo tende ad essere sempre più povero dal punto di vista nutrizionale. Con il tempo infatti, la terra ha perso il suo originario contenuto di minerali, complici le coltivazioni intensive e quelle in serra, ciò ha comportato raccolti più scarsi nel contenuto di vitamine e minerali.
Per questo motivo nei soggetti sedentari, ma soprattutto nello sportivo, è necessario affiancare ad una sana alimentazione anche un’integrazione specifica, per coprire questo tipo di carenze nutrizionali.

Che tipo di vitamina scegliere?
Le vitamine si dividono in idrosolubili e liposolubili.
Le idrosolubili, sono quelle facilmente assimilabili ed eliminabili dall’organismo, se in eccesso,
come:

  • la vitamina C, che è un potentissimo antiossidante
  • le vitamine del gruppo B, con funzione fondamentale nella produzione di energia,
  • l’acido folico, o vitamina B9, una sostanza fondamentale per la sintesi e la riparazione del DNA, è anche indispensabile per la riproduzione cellulare.

Poi ci sono quelle liposolubili, ovvero le vitamine che hanno bisogno di grassi per essere assorbite e se assunte in eccesso, possono accumularsi nel corpo provocando anche effetti indesiderati e sono:

  •  la vitamina A, anch’essa ha una forte azione antiossidante
  • la vitamina D, un paraormone utile nel modulare l’espressione del nostro genoma,
  •  la vitamina E, che svolge un’importante azione nel ripristino dello stress ossidativo.
  •  la vitamina K, invece ha un ruolo fondamentale nel processo di coagulazione del sangue, in più promuove la funzionalità delle proteine che formano e mantengono in salute le ossa.

Tra le integrazioni più consigliate, oltre a quella delle vitamine, c’è sicuramente quella degli omega 3:
Acidi grassi importantissimi per il metabolismo energetico che migliorano lo smaltimento dei grassi, riducono i processi infiammatori e contribuiscono alla corretta funzionalità dell'apparato cardiovascolare e del sistema nervoso

Perché le vitamine del gruppo B sono così fondamentali per chi fa sport?
Le vitamine B1, B2, B3, B5, B6, B7, folati e B12, sono particolarmente coinvolte nei processi metabolici dei macronutrienti in energia, il loro deficit si manifesta con maggiore affaticamento e debolezza. Per questo motivo in alcuni determinati periodi dell’anno, quando si nota un calo delle prestazioni o magari ci si sente in generale più stanchi, è probabile che si tratti di un deficit
vitaminico, è dunque consigliato fare dei cicli di integrazione di queste vitamine. In questo specifico caso, tra tutte le vitamine, è di particolare importanza l’integrazione di vitamina B12 e acido folico, soprattutto negli atleti vegetariani o vegani. La loro carenza può portare a seri problemi del sistema nervoso e nei casi più gravi, anche un’anemia megaloblastica,
ovvero in un’incompleta maturazione dei globuli rossi che, conseguentemente, porterà a un deficit di ferro e di ossigenazione dei tessuti.

Liporimodellamento di glutei e culotte de Cheval, mantieni i risultati ottenuti

Il grasso localizzato, soprattutto se presente tra coscia e gluteo, è l’incubo più frequente di ogni donna. Come rimuoverlo e rimodellare la silhouette con la chirurgia, forse lo sappiamo di già, oppure ci stimo pensando, ad ogni modo i consigli che seguono ci diranno come poter mantenere al meglio i risultati ottenuti o come possiamo iniziare, con il piede giusto, la nostra battaglia per ridurlo.

Finalmente siamo riuscite a dire addio alle culotte de Cheval ed al grasso localizzato sui glutei.

Sta per arrivare l’estate ed ecco allora che si inizia a fare un check up della propria forma fisica, il primo approccio è quello con lo specchio, il vero implacabile giudice che non mente mai.
Dove cade l’occhio? Ovviamente su quegli antiestetici cuscinetti localizzati all’esterno della coscia, meglio noti come “culotte de Cheval”.

Culotte de Cheval, se ancora non ti sei sottoposta all’intervento e stai tentando di scongiuralo:
In funzione dell’entità di grasso localizzato i trattamenti posso essere vari. Se siamo ancora in presenza di piccoli accumuli, è possibile iniziare la nostra lotta alle culotte di Cheval con dei trattamenti non invasivi, come la mesoterapia, ovvero attraverso l’iniezione di sostanze lipolitiche.
I trattamenti di radiofrequenza o l’applicazione di energie dall’esterno, come ultrasuoni e laser, possono comunque regalare risultati apprezzabili e in totale assenza di dolore.
Quando però il problema è più marcato è meglio ricorrere a Vaser Lipo, un’innovativa liposcultura più delicata e rapida, che agisce in modalità minimamente invasiva.

Liporimodellamento di glutei e culotte de Cheval, mantieni i risultati ottenuti o inizia la tua battaglia con questi consigli:
Prima di tutto bisogna armarsi di buona volontà e abbinare a un regime alimentare sano dell’attività aerobica.

1. Come eliminare le culotte de Cheval con la dieta
È consigliabile seguire un’alimentazione sana, soprattutto composta da cereali, legumi e ricca di frutta e verdura. Particolarmente indicati sono tutti quei cibi brucia grassi, che vi aiuteranno a ridurre l’accumulo di grasso. Assolutamente da evitate, sono i cibi fritti e i condimenti grassi.
2. Come eliminare le culotte de Cheval con acqua
Le culotte di Cheval sono spesso peggiorate dalla ritenzione idrica, per combatterla si deve dunque bere moltissima acqua, almeno un litro e mezzo, 2 al giorno. Integrate l’assunzione di liquidi detossinanti, come e tisane a base di zenzero o tarassaco. Sono inoltre assolutamente da evitare gli alcolici, le bibite gassate e quelle ricche di zuccheri.
3. Come eliminare le culotte de Cheval con il movimento
L’esercizio fisico per combattere le culotte de Cheval deve essere alternato tra esercizi cardio e esercizi di rafforzamento dei muscoli. Dedicatevi alla corsa o in alternativa al nuoto almeno due volte a settimana per 1 ora. Sono ottimi anche i circuiti funzionali.
4. Come eliminare le culotte de Cheval con gli esercizi posturali
Una delle cause principali della formazione di questo inestetismo è la postura, dunque cimentatevi in esercizi di allungamento e di correzione posturale, si possono a questo scopo seguire corsi di pilates e di yoga.
5. Come eliminare le culotte de Cheval: esercizi di tonificazione
Sarà inoltre utile scegliere degli esercizi di tonificazione per cosce e glutei, per questo dedicatevi, almeno due volte a settimana, a serie di affondi e squat, circa 25 per 3 sessioni.
6. Come eliminare le culotte de Cheval con i massaggi
Infine, ma non per ultimo in ordine d’importanza, integrate l’alimentazione e l’allenamento con creme anticellulite e con automassaggi che favoriscono la circolazione e combattono la ritenzione idrica, da fare almeno 3 volte a settimana per circa 15-20 minuti.

Quando le macchie della pelle arrivano con la menopausa

Anche se i tempi sono cambiati, e grazie ad una cura maggiore dell’espetto estetico, possiamo dire che la stagione della piena bellezza si verifica dopo i quarant’anni, la biologia non sempre va di pari passo con la modernità.
Sicuramente un più consapevole stile di vita, che riguarda una migliore alimentazione, ed un’attenzione maggiore al movimento, ci rende oltre che più giovani ed in salute, anche più belli.
Ma l’orologio biologico non sempre va di pari passo con le nostre intenzioni, quindi vedremo comparire i primi segni degli effetti della menopausa sulla pelle.

Quali sono i primi segnali della menopausa sulla pelle?
La menopausa è un periodo di grandi cambiamenti per la donna, soprattutto biologici, essi sono guidati soprattutto dalle modificazioni ormonali che avvengono nell’organismo. Quando ci si avvicina alla menopausa infatti, uno dei primi segnali è una minor produzione di estrogeni.
Un brusco calo di estrogeni, unito agli effetti fisiologici dell’invecchiamento e del photoaging, possono causare conseguenze sull’aspetto e sulla salute della pelle, anche di rilevante importanza.
Con la menopausa, si riduce naturalmente la compattezza e la densità del derma, lo strato più profondo della pelle. Si assiste ad un’aumentata secchezza della pelle. L’epidermide si assottiglia, non riesce più a trattenere l’acqua e si riduce notevolmente la produzione di sebo.
La conseguenza estetica è quella di una pelle disidratata, più ruvida e con una minor capacità difensiva verso gli agenti esterni.
La cute infatti, ora è più vulnerabile, diventa suscettibile alle aggressioni esterne come il sole, il vento, freddo e smog. Se la pelle è già soggetta ad un’ipersensibilità, la sua condizione potrebbe peggiorare e potrebbe insorgerne una couperose, o una rosacea tardiva. Sempre a causa delle lesioni del sole, possono comparire delle cheratosi, di varia natura e grandezza, esse sono simili a
nei scuri ed è consigliabile tenerle sotto controllo.
In assenza di questo sistema di difesa e dell’idratazione originale, l’invecchiamento cellulare contribuirà anche a far perdere il tono generale della pelle, dunque risulterà meno tonica, più secca e compariranno le prime rughe.
Dunque, la pelle tenderà a squamarsi, perderà luminosità e potrebbero comparire le temute macchie scure, specialmente sul viso e sul dorso delle mani.

Cosa sono le macchie scure sulla pelle?
Tecnicamente le macchie scure sulla pelle del volto, sono accumuli di melanina, possono essere più frequenti ed evidenti nelle donne con carnagione scura oppure in quelle che hanno preso molto sole. Le macchie se trascurate, possono intensificarsi e quindi risultare più evidenti e diffuse.
Fortunatamente oggi, grazie a tecnologie di ultima generazione, è possibile prevenire e trattare la gran parte degli inestetismi, come appunto le macchie.
Naturalmente è consigliabile, prima di tutto, sottoporsi ad appropriate visite specialistiche, sia per considerare un’eventuale terapia ormonale, in base al parere del ginecologo, sia per individuare il trattamento più indicato in relazione alla tipologia e grado di inestetismo.

Quali sono i trattamenti contro le macchie cutanee?
I processi dell’invecchiamento cutaneo, possono essere prevenuti e ritardati grazie ad un individuale specifico programma di ringiovanimento che, a seconda dei casi, può prevedere l’utilizzo di tecniche combinate, come laser, mesoterapia, peeling, biostimolazione, lipofilling etc.
Quando l’invecchiamento cutaneo del volto è già presente con macchie, rughe e perdita di elasticità, si possono ottenere eccezionali risultati con il Laser Palomar Icon, di ultima generazione, che prevede l’impiego dell’energia, espressa ad altissima potenza, consentendo un risultato migliore e più rapido rispetto ad altre tecnologie.
Il laser Icon stimola la produzione di collagene, tira efficacemente la pelle e la lascia visibilmente più levigata, luminosa e più giovane.

Scopri di più sui trattamenti combinati!

Ferma il tempo e dimagrisci con la dieta Anti-aging

Tutti noi vorremo avere la macchina del tempo per tornare a qualche ano fa, magari quando ancora quella rughetta sulla fronte non c’era. Nel tempo gli studi scientifici su come fermare questo lento, ma inesorabile processo, si sono instancabilmente susseguiti.
Si è visto però, come il mantenimento di un organismo sano ed in forma, attraverso dieta e sport, contribuisca anche a migliorare quei processi ossidativi che sono i responsabili dell’invecchiamento cutaneo. Si è cercato quindi, di approfondire la relazione tra invecchiamento cutaneo e dimagrimento da restrizione calorica.

Dieta, controllo dell’insulina e dello stress ossidativo.
I principali vantaggi di una dieta a basso contenuto di zuccheri, deriverebbero dal controllo insulinico, ovvero quell’ormone responsabile della produzione di grasso.
Una dieta ipocalorica può incidere sull’iperglicemia e sulla conseguente iper- produzione di insulina, molto spesso tipica delle diete occidentali che sono particolarmente ricche in carboidrati raffinati. In questo modo, è possibile prevenire o ritardare tutti gli effetti dannosi causati dall’iperglicemia a carico dei vasi sanguigni, del sistema nervoso e del controllo del turnover cellulare.
Diversi studi hanno infatti dimostrato come una dieta ipocalorica possa mantenere la cellula in uno stato di parziale attivazione, il che si tradurrebbe in un miglior utilizzo dell’ossigeno da parte delle cellule e in una riduzione della produzione endogena di radicali liberi. A questo si aggiungerebbe anche un minor carico di radicali liberi derivanti dagli alimenti, che migliorerebbe il bilancio tra i radicali liberi e il nostro sistema di difesa cellulare, riducendo il rischio di invecchiamento.

Dieta e infiammazione cellulare:
Com’è noto a tutti, uno degli scopi della dieta ipocalorica è la riduzione del tessuto adiposo. Se nella maggior parte dei casi questo obiettivo è rappresentato dal semplice beneficio estetico, in ambito medico il dimagrimento rappresenta un’importante chiave per la longevità.
Recenti studi affermano una stretta correlazione tra tessuto adiposo di tipo viscerale, e stato infiammatorio.
Una ridotta quantità di grasso, si associa ad un miglior controllo dello stato infiammatorio dell’organismo, riducendo il rischio di deficit immunitario e sistemico, coinvolti in genere nei processi d’invecchiamento.

In cosa consiste una dieta anti-aging
Alcuni alimenti sono ricchi di super-nutrienti che possono aiutare a ristabilire l’equilibrio del nostro organismo e dell’orologio biologico. In poche parole, questi cibi ci aiutano a restare giovani ed al contempo a rafforzare il nostro organismo, che risulterà anche più forte e sano.
Introdurre questi alimenti all’interno di una dieta ipocalorica, ci assicurerà anche la forza necessaria per sostenerla. Ci sentiremo meglio e sarà più difficile anche riprendere i chilogrammi persi.

Quali sono i cibi antiaging:
Semi di chia: Ricchissimi di Omega 3, i grassi alleati della salute di cuore e cervello. I semi di chia, sono inoltre un’importante fonte di fibre, in grado di rallentare l’assorbimento di zuccheri e di ridurre il rischio di diabete.
Melagrana: Mantiene le cellule sane e contrastare in particolare lo sviluppo del cancro. Contiene infatti “Ellagitannini”, cioè principi attivi che bloccano la formazione di nuovi vasi sanguigni deputati al nutrimento della massa tumorale.
Zucca: Assicura un apporto ottimale di vitamina “A”, utile per ottenere una pelle fresca e un sistema immunitario efficiente. La zucca è un alimento che potrebbe anche proteggerci dal cancro al pancreas, infatti è ricca di una sostanza chiamata Cucurmosina.

Cioccolato fondente: Non c’è bisogno di dirlo, una piacevole ed eccellente fonte di flavonoidi, sostanze antiossidanti che, proteggono le cellule della pelle dall’azione dei raggi solari, responsabili della produzione di radicali liberi e, di conseguenza, della formazione di rughe. È consigliabile consumarlo al mattino o prima di una seduta di allenamento, sempre con moderazione.

Cavolo cinese: Una porzione di questo ortaggio esotico ti fornisce lo stesso apporto di calcio, contenuto in mezzo bicchiere di latte. Il cavolo è inoltre fonte di vitamina “K”, sostanza indispensabile per la salute delle ossa e delle cartilagini.
Arancia: Oltre a contenere vitamina “C”, a difesa dei vasi sanguigni, fornisce un ottimo apporto di Esperidina, un flavonoide che, insieme al potassio, abbassa la pressione del sangue e preserva la salute di cuore e arterie.
Noci: Come in genere tutta la frutta secca, forniscono grassi di buona qualità come gli Omega 3, che mantengono elastica la membrana dei neuroni. Contengono anche vitamina “E”, capace di contrastare l’azione ossidativa dei radicali liberi e sono fonte di melatonina, un ormone che regola l’orologio biologico e aiuta a dormire meglio.
Salmone: Un alimento anch’esso ricco di Omega 3. E’ una rara fonte, ma naturale di vitamina “D”, infatti una porzione di salmone al giorno basta per coprire il fabbisogno giornaliero di questa sostanza, utile per mantenere le ossa in salute, e non solo.

Kiwi: Contiene un elevata quantità di vitamina C, protegge così vasi i sanguigni dall’invecchiamento, stimolando la produzione di collagene ed ostacolando il deposito di grassi nelle loro pareti.

Spinaci: Sono fonte di betacarotene e vitamina C, utili per rinforzare le difese immunitarie.
Contengono acido folico, che contribuisce al buon funzionamento del sistema neurologico e ostacola l’accumulo nel sangue di omocisteina, un aminoacido spesso coinvolto nello sviluppo di problemi cardiaci.

Quando gli oli essenziali sono efficaci contro ritenzione idrica e cellulite

Non esiste un solo tipo di cellulite, ma bensì 4. La cellulite è una patologia degenerativa, come tale, purtroppo può solo peggiorare, ed è sostanzialmente per questo che si manifesta in 4 stadi.
Conoscere lo stadio della cellulite è molto importante, una valutazione medica specialistica, ti dirà come meglio intervenire sul problema, senza peggiorare la situazione con scelte individuali e a casaccio.
La cellulite riguarda l’infiammazione dei tessuti sottocutanei, in relazione all’entità dell’infiammazione si hanno quindi diversi stadi di evoluzione.

La cellulite compatta:
Si presenta anche in donne in forma e che fanno sport, in genere la cellulite in questo caso si manifesta solo su cosce e glutei, è di tipo compatto, questo perché compare su una pelle tonica.
La causa principale può essere la cattiva circolazione di un sistema venoso e linfatico affaticato.
Questo stadio di cellulite è il più semplice da trattare. Può essere utile bere tanta acqua, ridurre l’assunzione di tossine con l’alimentazione, continuare un’attività fisica costante e l’utilizzo di olii essenziali.

La cellulite edematosa:
La cellulite edematosa è quella meno profonda, ma può essere anche dolorosa. La causa principale di questo tipo di cellulite, è rappresentato dalla formazione di un ristagno dei liquidi negli spazi interstiziali fra le cellule, in genere è provocata da un peggioramento della circolazione. La cellulite edematosa rende la pelle meno tonica ed elastica, esteticamente appare non più omogenea, a buccia d’arancia e con edemi diffusi. Si manifesta in genere su glutei e cosce.

La cellulite molle o flaccida
La cellulite molle, si verifica spesso in quei soggetti che dimagriscono e ingrassano continuamente e/o nelle donne in menopausa. Le zone più colpite in questo caso, sono le cosce, i glutei e le braccia.
In questo stadio la pelle ha già assunto un aspetto noduloso, al tatto sono quindi percepibili i noduli che si sono creati nel pannicolo adiposo. Questi noduli sono anche chiamati sclerotizzati, sono composti da fibre di collagene indurite.

La cellulite molle:

In questo stadio si assiste ad un peggioramento di tutti i precedenti sintomi indicati. È il segno evidente che le cellule del derma non riescono più a ossigenarsi come dovrebbero.

La cellulite fibrosa
Principalmente è causata da un diffuso e profondo ristagno dei liquidi. È lo stadio acuto della cellulite perché l’intossicazione che la determina interessa sia le cellule del derma che quelle dello strato profondo di pelle (ipoderma). Prende il nome di cellulite fibrosa perché in questo stadio il collagene tende a formare dei lunghi tessuti di fibre, non elastiche, somiglianti a radici.

Quando sono utili gli olii essenziali?
Gli oli essenziali possono essere molto efficaci, ma è da tener presente che per ottenere risultati stabili ed evidenti nella riduzione della cellulite, è necessario applicarli già dai primi stadi di
cellulite.
Quando l’inestetismo diventa più presente e grave, è necessario ricorrere ad altri rimedi più specifici, come Cellfina.

Quali sono i più efficaci?
L’olio di ginepro è un vero e proprio alleato contro la ritenzione idrica: le sue proprietà sono drenanti e favoriscono la corretta circolazione. Perfetto da utilizzare per un massaggio drenante.
L’olio essenziale di pompelmo è indicato per la pelle: è in grado di rassodarla e tonificarla, aiutando così a combattere anche l’aspetto della pelle a buccia d’arancia.
L’Olio essenziale di betulla è un vero e proprio rimedio contro la ritenzione dei liquidi e la presenza di ristagno nel sistema linfatico si utilizza prevalentemente per i massaggi localizzati nelle gambe, nei glutei e in tutte le zone interessate.
L’olio essenziale di cipresso ha la funzione di favorire la microcircolazione sanguigna è molto utile anche in caso di capillari, è un ingrediente fondamentale per creare un mix anticellulite da usare quotidianamente per massaggi mirati. In questo modo, si agisce direttamente sulla pelle a buccia d’arancia migliorando tonicità e circolazione.
L’olio essenziale di arancio amaro è ricco di principi attivi che stimolano il metabolismo dei grassi, è utile contro cellulite e gonfiore. In questo caso è consigliabile preparare un composto per il bagno, con l’arancio amaro si può beneficiare di tutte le sue proprietà detossinanti e linfodrenanti durante un piacevole bagno.
L’olio essenziale di rosmarino possiede principi attivi funzionali che migliorano il sistema linfatico, favorisce il drenaggio di liquidi in eccesso, scioglie i grassi e migliora la circolazione.
L’essenza di limone ha proprietà tonificanti della pelle, anch’esso stimola la circolazione e il sistema linfatico, agendo contro cellulite, pesantezza arteriosa, edemi e fragilità capillare.

Come si utilizzano gli olii essenziali?
In genere si utilizzano in due semplici modi: effettuando dei bagni aromatici o massaggiandoli sulle aree interessate dalla cellulite.
Il bagno con oli essenziali anticellulite: per un bagno anticellulite efficace, si dovranno utilizzare circa 8 gocce dell’essenza o combinazione di olii prescelta, si versa in 1 o 2 cucchiai di sale o bicarbonato e poi si discioglie il composto in vasca.
Un aiuto all’assorbimento dei principi attivi, può essere dato da un precedente scrub del corpo, prima dell’immersione in vasca. In questo modo, grazie anche al calore dell’acqua che apre i pori, gli oli essenziali penetreranno meglio nella pelle. Sono necessari almeno 20 minuti di bagno, in questo lasso di tempo si possono massaggiare le zone che presentano cellulite, in modo da stimolare la corretta circolazione e, se fatto ben,e anche la diuresi.

Automassaggio con oli essenziali anticellulite
Per quanto riguarda il massaggio, va sempre fatto utilizzando un olio base, come quello alle mandorle dolci o di oliva, nel quale poter diluire le gocce di olio essenziale, tenendo presente che per 30 ml di olio vegetale servono circa 15 gocce di oli essenziali.
Procedere poi al massaggio che va fatto per almeno 15-20 minuti al giorno, o comunque almeno 3 volte all’interno di una settimana. I movimenti dovranno essere circolari e lenti, ma decisi, dovranno seguire una direzione precisa, cioè dal basso verso l’alto.
Non usate gli oli essenziali in gravidanza.

Invecchiamento precoce della pelle, l’età non conta

L’eta biologica può non sempre coincidere con quella che percepiamo guardandoci allo specchio.

L’invecchiamento cutaneo infatti può essere determinato anche da fattori esterni oltre a quelli intrinsechi del nostro DNA. Per cui l’invecchiamento non è altro che la manifestazione di una somma di fattori che lo determinano, quelli di origine fisiologica del nostro organismo e quelli esterni al nostro corpo, come i fattori ambientali.

Per quanto riguarda i fattori individuali che predispongono all’invecchiamento, cioè di natura fisiologica e soggettiva, si può purtroppo agire solo con la correzione degli inestetismi, ma ciò che oggi approfondiremo sono gli aspetti relativi ai fattori esterni che determinano l’invecchiamento cutaneo.
I fattori esterni che possono favorire l’invecchiamento della pelle, sono generalmente rappresentati dagli stress ambientali, come le radiazioni solari, il vento, il freddo, lo smog.
Il Fotoinvecchiamento rappresenta uno dei principali fattori che favoriscono il deterioramento cellulare della pelle, è causato principalmente dall’esposizione solare e provoca l’insorgere di svariati inestetismi, manifestazione appunto dalla degenerazione delle cellule.

Che cos’è il fotoinvecchiamento?
La pelle è un vero e proprio organo, ma in costante cambiamento.
Quando siamo giovani esiste un equilibrio tra la sintesi di nuovo collagene da parte dei fibroblasti (cellule del derma) e la degradazione del collagene da parte di alcune molecole.
Questo meccanismo si accelera quando sono presenti delle modificazioni profonde a livello dei fibroblasti che alterano il recupero di collagene, determinando un rapido processo di invecchiamento della pelle.
Le radiazioni ultraviolette trasmesse dal sole, sono tra le principali cause dell’invecchiamento precoce della pelle, in quanto Il danno cronico provocato dai raggi UV ai fibroplasti, si traduce in alterazioni cutanee precoci che, sommandosi a quelle fisiologiche, danno origine a rughe, solchi, disidratazione, atonia e nelle forme più gravi anche cancro.
Il rischio di tumore della pelle è proporzionale al grado di fotoinvecchiamento.

Quali sono le cause del fotoinvecchiamento?
Le radiazioni del sole, dunque provocano seri danni alle strutture cellulari della pelle (fibroplasti), sono in grado di aumentarne i processi ossidativi e l'instabilità, aumentando il rischio anche di danni al Dna. Queste alterazioni profonde delle cellule della pelle e la loro instabilità nel meccanismo di ricambio, porta anche ad uno squilibrio nella produzione di collagene e nella rigenerazione delle fibre connettive danneggiate.
Lo stress ossidativo, indotto dall’inquinamento e dal fumo, è un’altra causa di squilibrio nel metabolismo del collagene, anche in questo caso si assiste ad un’accelerazione dei processi di invecchiamento cutaneo.

Le manifestazioni che ci avvertono che siamo difronte ad un invecchiamento precoce della pelle, sono:

  • Perdita di compattezza della pelle
  • Assottigliamento del derma
  • Rughe più estese e profonde
  • Pelle secca
  • Efelidi
  • Perdita di tonicità ed elasticità
  • Macchie solari e/o iperpigmentazione diffusa.
  • Cheratosi attinica
  • Dilatazione dei vasi sanguigni
  • Tumori della pelle

Prevenzione del fotoinvecchiamento:

La prevenzione del fotoinvecchiamento si attua ovviamente, limitando l’esposizione al sole.
Molto importante, è proteggersi con lozioni ad alto spettro solare durante tutto l’anno, in particolare su quelle parti che sono più esposte al sole, come volto e mani. Sono inoltre da evitare lettini e lampade abbronzanti. Seguire uno stile di vita sano può fare la differenza, un’alimentazione ricca di frutta e verdura, bere abbondante acqua e non fumare, migliora sia la pelle che la salute del nostro corpo in generale.

Sono in presenza di un invecchiamento precoce della pelle?
I danni da fotoinvecchiamento come abbiamo visto, possono portare sia a conseguenze estetiche, che sistemiche, più gravi. Dunque è molto importante, per prima cosa, rivolgersi ad un medico specialista, che effettui un check-up completo della pelle e dei danni visibili, questo consentirà anche i stabilire il trattamento più adatto.

Trattamenti contro l’invecchiamento:
Il trattamento del fotoinvecchiamento mira, per prima cosa, alla regressione dei processi ossidativi, favorendo la rigenerazione cellulare e di nuovo collagene.
Un altro obiettivo è quello di eliminare le cellule potenzialmente cancerogene.

Questa azione si può ottenere con:

  • Terapia fotodinamica (PDT);
  • Peeling
  • Stimolazione del collagene con tecnica Needling (dermaroller)
  • Terapia laser Icon

Ecco come rimuovere i capillari sul viso in un lampo

Se non arrossisci solo quando ti senti timida o imbarazzata, allora probabilmente sei di fronte ad un problema di pelle sensibile. La Couperose è un inestetismo molto diffuso, si tratta di capillari, vene piccolissime, che si manifestano in determinate zone del volto.
Quando guardandoti allo specchio noti macchie rosse e capillari, soprattutto su guance, fronte o sul collo e décolleté, la causa potrebbe essere una couperose o una rosacea.
In questi casi si possono usare integratori e creme solari per limitarne la formazione ed in via preventiva, ma non sono sufficienti ad eliminare il problema già presente.

La prevenzione:
Come abbiamo detto la couprose o rosacea si manifesta in caso di pelle sensibile, questo può essere causato sia dalla predisposizione genetica sia da fattori interni o esterni al nostro organismo.
Molto spesso la couperose è transitoria, questo riguarda quei casi in cui la pelle è sottoposta a stress ambientali temporanei, ad esempio sulla neve o al mare, quando non ci si protegge adeguatamente dalle radiazioni solari o dal freddo.
In altri casi può permanere e potrebbe essere indice di squilibri ormonali o predisposizione genetica che si presenta contestualmente all’invecchiamento cutaneo.
Un ottimo modo per scongiurare questo pericolo o per fare in modo che non progredisca, è rappresentato dall’applicazione di una lozione solare ad alto spettro protettivo, un’azione da compiere quotidianamente.
La crema solare dunque, può essere utile, questo perchè la luce del sole, così come freddo, smog e vento, sono fattori ambientali scatenanti per il rossore.
Per quanto riguarda l’aspetto ormonale, è sempre consigliabile sottoporsi ad un check-up specialistico per definire l’origine di questo inestetismo.
Per fortuna oggi è possibile tenere sotto controllo lo sviluppo della rosacea e delle couperose, curandole, fino ad ottenere la quasi totale scomparsa dell’inestetismo.

Cura e rimozione dei capillari con metodo laser Icon:
Icon è un laser di ultima generazione che sfrutta un fascio di luce ad alta potenza per penetrare sotto la superficie della pelle. Questo potente dispositivo, approvato FDA e certificato CE, elimina gli svariati difetti, fra cui le macchie solari di qualsiasi grado, couperose e rosacea.
Icon è dotato di manipoli specifici, in base all’inestetismo da trattare, proprio per assicurare un trattamento specifico a seconda del problema. Sul manipolo Icon, è inoltre presente una tecnologia di raffreddamento superficiale che mantiene le temperature della pelle costantemente più bassa, garantendo un maggior comfort del paziente durante tutta la procedura e riducendo al minimo il rischio di eventuali danni da trattamento.
Icon quindi è un dispositivo sicuro, studiato per colpire con estrema precisione le aree della pelle da trattare.
Il laser in più stimola efficacemente la produzione di collagene, tira la pelle e la lascia visibilmente anche più levigata, luminosa, giovane e finalmente senza capillari. Dunque si può assistere ad un
doppio beneficio.
Indicazione:

  • macchie solari e discromie,
  • macchie senili,
  • rosacea e capillari,
  • ringiovanimento cutaneo.

Il trattamento in genere ha una durata breve, circa 15 – 30 minuti, il numero delle sedute può essere variabile, in base al grado di inestetismo da trattare, generalmente sono sufficienti 1-3 sedute per vedere i risultati.

Soft lifting del volto contro il rilassamento cutaneo del viso

Con il passare del tempo i volumi del viso cambiano, sia in superficie che profondità la pelle gradualmente perde la sua elasticità, la massa grassa si sposta ed anche muscoli non sono più abbastanza tonici. Quando l’ovale del viso inizia a rilassarsi, a causa della perdita di tono della pelle, parliamo quindi di un processo fisiologico.

Quali sono i motivi per cui, con l’invecchiare, il viso perde la sua elasticità?
Il processo d’invecchiamento del volto denota quindi anche uno spostamento dei volumi dell’ovale, in particolare, nell’area che va dall’angolo interno dell’occhio fino a metà della guancia.
Quest’area, detta anche “valle delle lacrime”, si sposta con un conseguente cambiamento della cornice del viso dando luogo così ad avvallamenti ed ombre, il primo segno del cedimento di tonicità.
Il problema del rilassamento cutaneo del viso può interessare anche donne giovani, già dai 35 anni, in particolare quelle che hanno perso un sostanziale peso corporeo tra i 20 e i 30 anni.
Nella pelle matura, il rilassamento cutaneo del viso si verifica per un fisiologico rallentamento del metabolismo cellulare, dovuto sia al tempo che ai relativi cambiamenti ormonali.
Questo processo di invecchiamento può essere causato o peggiorato anche da uno stile di vita non corretto: una cattiva alimentazione, l’uso smodato di alcool, il fumo o un’esposizione solare eccessiva, possono comportare un danneggiamento del collagene e della struttura cellulare della pelle.

Ecco cosa succede nella pelle:
Nell’ epidermide:
La pelle perde idratazione e si assiste ad una diminuzione della sintesi delle ceramidi, così come un rallentamento del rinnovamento cellulare.
La giunzione dermo-epidermica si appiattisce riducendo gli scambi tra le due sezioni della pelle.
Nel derma:
Le cellule della pelle, i fibroplasti, diventano meno efficienti, la perdita di collagene ed elastina aumenta, causando una perdita di tonicità. La glicazione, ovvero l’irrigidimento delle fibre di collagene, accentua inoltre le rughe e la perdita di elasticità della pelle. Infine, l’acido ialuronico diminuisce e diviene di qualità inferiore, questo si traduce in una perdita di densità della matrice extracellulare, il derma quindi si assottiglia.

Ecco come si manifesta sul viso:
I visi allungati o sfilati tendono a scavarsi, mentre i visi rotondi ad afflosciarsi, con la possibile comparsa di guance cascanti o doppio mento.
Le rughe tra le sopracciglia ed il solco naso-genieno si evidenziano e appare anche una piega “amara” delle labbra.
Non tutte le donne manifestano il medesimo comportamento nel rilassamento cutaneo del viso: un volto con zigomi prominenti ed un mento evidente, invecchierà meglio rispetto ad un volto
meno strutturato.
In un viso giovane l’ovale del volto si presenta con una sorta di forma a “V”, il cui vertice è il mento e gli angoli gli zigomi o le sopracciglia. Con il progredire dell’invecchiamento, questa V si inverte, spostando il vertice della V sulla fronte e la base sulle guance, ormai cadenti. Il viso assume un’aria affaticata e stanca.

Cos’è il soft lifting, e come agisce contro il rilassamento cutaneo del viso:

Il lifting con fili biorivitalizzanti e di trazione, è un trattamento che prevede l’impiego di fili di trazione che vengono inseriti in posizioni strategiche, esercitando un effetto di tiraggio nei vettori dove è presente una mancanza di tono. Questa procedura può essere effettuata su collo, fronte e terzo medio inferiore del volto.
Quando saranno visibili i primi risultati e quanto durano?
Dipende in particolar modo dal grado di invecchiamento cellulare del paziente, ma in generale i risultati sono visibili sin da poche ore dopo il trattamento alle 3- 4 settimane successive, quando cioè il tessuto inizierà a produrre nuovo collagene, elastina e acido ialuronico. I risultati già visibili subito dopo il trattamento dunque, aumenteranno nell’arco temporale di qualche settimana e si
stabilizzeranno per circa 12-18 mesi o anche oltre.
Tempo di recupero post trattamento ed effetti collaterali: In genere gli esiti da post trattamento sono per lo più transitori e possono durare al massimo qualche giorno, si verificano solo nelle procedure più complesse, e consistono in un minimo gonfiore unito a leggeri lividi nei punti di applicazione dei fili.

Quali sono le precauzioni prima e dopo il trattamento?
Prima: E’consigliabile evitare l’assunzione di farmaci anti-infiammatori e alcolici nelle 24 ore precedenti al trattamento
Dopo: Sono sconsigliati gli allenamenti intensi per almeno 7 giorni, è bene evitare l’assunzione di FANS, caffeina e alcolici per almeno 24 ore dal trattamento.

Inizia oggi la tua battaglia contro la cellulite

È ormai da tempo che è iniziata la tua battaglia contro la cellulite, ma ancora non hai raggiunto i risultati sperati?
Forse hai già rinunciato a indossare i tuoi tubini preferiti e ti sei messa l’anima in pace, ma se è così, non demordere, oggi puoi contare su nuove tecnologie e trattamenti combinati che assicurano ottimi risultati nella lotta alla cellulite.
Sappi che circa il 93% delle donne sta combattendo la tua stessa battaglia contro la cellulite, magari proprio in questo momento. Chiunque, infatti, può sviluppare la cellulite, contrariamente a ciò che si pensa la cellulite non è un problema di peso, anche le persone snelle ed in forma possono avere la cellulite.
La genetica ha dimostrato di avere un ruolo molto importante nel determinare la quantità e la localizzazione delle cellule adipose nell’organismo. Oltre a questo, ovviamente, la cellulite può essere favorita da molti altri fattori, fra i quali gli squilibri ormonali, cattiva circolazione, vita sedentaria e dieta scorretta. Tutti questi fattori, soprattutto se presenti nello stesso momento, possono favorire l’instaurarsi di questa patologia che è rappresentata da uno degli inestetismi più temuti dalle donne, cioè la buccia d’arancia.
Inoltre, è bene sapere che la cellulite è una patologia degenerativa, ovvero si presenta in diversi stadi: inizialmente si assiste ad una condizione di ritenzione idrica che se non curata, può degenerare provocando la comparsa di un’iniziale buccia d’arancia, unita a leggera lassità cutanea, conseguentemente si creeranno buchi più profondi e noduli, fino alla degenerazione profonda del tessuto sottocutaneo, con la comparsa di pelle a materasso. Curare questa patologia in modo tempestivo può fare la differenza nella lotta alla sua completa eliminazione.
Ma andiamo per gradi e partiamo dalla prevenzione:
Prima di tutto parti dallo stile di vita, concentrati su alimenti ricchi di acqua e poveri in sodio, senza scordare però proteine e carboidrati. Una dieta bilanciata realizzata da un nutrizionista in base alle tue caratteristiche è un’ottima opzione se vuoi raggiungere i risultati in modo più efficace e mirato. Fai sport e riduci o elimina fumo e alcol.
Alcune regole da seguire sono:

  • bere almeno due litri di acqua al giorno
  • assumere vitamine e minerali attraverso integratori o con il consumo di frutta e verdura
  • preferisci cibi ad alto contenuto di fibre
  • elimina fumo e alcool
  • riduci i cibi ricchi di grassi, salati o zuccherini

Riduci il grasso e tonifica i muscoli:
Se sei in sovrappeso, scegli innanzitutto un tipo di allenamento che ti consenta di buttare giù i chili di troppo. Parti con calma, gli sport cardio richiedono tempo ed un impegno respiratorio notevole, la corsa, la bici o i corsi in palestra di tipo aerobico faranno al caso tuo.

Solleva pesi almeno 2 giorni alla settimana. Concentrati il più possibile su gambe, fianchi e glutei considerando esercizi che potenziano più di una fascia muscolare alla volta, come il sumo squat o gli stacchi con bilanciere.
I muscoli forti e definiti sotto uno strato di grasso più sottile contribuiranno a rendere la tua pelle anche più liscia e meno vulnerabile alla cellulite.
Biodermogenesi:
Il trattamento di Biodermogenesi avviene con l’ausilio di un dispositivo medico che sfrutta un connubio tra radiofrequenza e campi magnetici. Gli impulsi vengono trasmessi attraverso uno manipolo con il quale si massaggiano le zone interessate dall’inestetismo, le onde e gli impulsi stimolano i fibroplasti alla produzione di nuovo collagene, incoraggiando così il rinnovamento cellulare e donando più tonicità ai tessuti. Biodermogenesi ripristina le normali funzioni fisiologiche della pelle.
Biodermogenesi è inoltre molto efficace contro il rilassamento cutaneo e nell’eliminazione delle smagliature, non è invasivo e non è doloroso.
Mesoterapia:
La Mesoterapia è una tecnica di medicina estetica, che si basa sulla terapia iniettiva di sostanze volte all’eliminazione della ritenzione idrica, alla stimolazione dei corretti processi cellulari e alla ristrutturazione dei tessuti.
In poche parole, questa terapia consiste nell’iniezione nel mesoderma di farmaci attraverso aghi sottilissimi. Con questa tecnica si disintossica l’organismo dalle scorie in eccesso, si eliminano i liquidi e contemporaneamente, si tonifica ed elasticizza la pelle.
La mesoterapia può essere associata a terapie complementari come la carbossiterapia, la liposcultura e Cellfina. Per ottenere un risultato ottimale, infatti, di solito non ci si limita ad un solo tipo di tecnica, ma si può optare per un ciclo di tecniche diverse alternate tra loro. Il numero delle sedute viene in genere stabilito dal medico durante la prima visita, in base all’inestetismo da trattare.
Carbossiterapia
La Carbossiterapia è una tecnica medico-estetica il cui utilizzo è previsto sia per problematiche mediche che per problematiche estetiche. Agisce migliorando la circolazione e viene frequentemente usata per combattere non solo la cellulite, ma anche contro rughe, smagliature, cicatrici, gonfiori e molto altro.
Consiste nell’iniezione sottocutanea di anidride carbonica, attraverso piccolissime iniezioni con aghi sottili. Questo trattamento può agire efficacemente contro la cellulite, infatti riattiva il metabolismo cellulare e gli enzimi capaci di sciogliere e riassorbire i grassi, stimola la circolazione sanguigna che ossigena meglio i tessuti e permette così, un più facile smaltimento di scorie e tossine.
Le sedute, solitamente si ripetono una o due volte alla settimana ed il loro numero varia in base alla patologia da trattare e al parere del medico, in genere sono sufficienti dalle 6 alle 8 sedute.
Cellfina®
È un protocollo medico, eseguibile in semplice chirurgia ambulatoriale, per il trattamento a lungo termine della cellulite, è in grado di eliminare la cellulite, anche in una sola seduta.
Agisce attraverso un dispositivo, approvato FDA e certificato CE, in grado di recidere in modo preciso e controllato i setti fibrosi retraenti, causa della comparsa della “buccia d’arancia”. La recisione dei setti fibrosi consente il rilascio immediato della pelle, che torna liscia e compatta, come in origine.
Il metodo Cellfina® è eseguibile solo in centri specializzati e da medici qualificati e certificati. L’invasività è minima, si esegue in anestesia locale, i risultati sono immediati e apprezzabili fino 3 anni.
Vaser smooth:
Se oltre alla cellulite è presente anche del grasso localizzato, è consigliabile valutare di agire su entrambi gli inestetismi nello stesso momento: con Vaser smooth potrai eliminare sia cellulite che grasso localizzato con una liposcultura delicata.
Vaser smooth è applicabile alla già nota tecnologia Vaser, un dispositivo che agisce attraverso gli ultrasuoni, per il miglioramento e la definizione della silhouette del corpo.
Vaser lavora attraverso le onde ultrasoniche, esse sono trasmesse attraverso micro-sonde, in grado di colpire le sole cellule adipose, senza intaccare i tessuti circostanti. Il grasso, una volta liquido, renderà più delicata anche l’aspirazione, regalando una liposcultura più gentile sui tessuti. Vaser smooth agisce con la stessa azione ultrasonica, colpendo in questo caso però, i tralci dei setti fibrosi responsabili della buccia d’arancia. La pelle quindi, sarà rilasciata e tornerà ad essere liscia ed omogenea immediatamente.
La liposcultura Vaser con Vaser smooth si esegue in chirurgia ambulatoriale, anestesia locale o blanda sedazione. L’intervento dura da 30 minuti a 3 ore e garantisce tempi di recupero più brevi rispetto alla liposcultura tradizionale. Il paziente potrà riprendere le proprie attività subito dopo l’intervento o al massimo il giorno successivo.