Scopri quale cellulite è la più comune e come sconfiggerla

La cellulite, come ormai si sa, è una malattia degenerativa, come tale è quindi caratterizzata da stadi progressivi che manifestano i loro effetti a livello del derma e dell’ipoderma.

Come è facile intuire, la buccia d’arancia è il sintomo più celebre di questa malattia, ma non è l’unico.

Proviamo a guardarci allo specchio in modo un po più attento e rivolgiamo a noi stesse qualche domanda:

  • l’epidermide si presenta senza tono?
  • la pelle a buccia d’arancia e si presenta piuttosto dolorosa?
  • siamo in presenza di ritenzione idrica?
  • ci sono accumuli di grasso localizzato?

Se la risposta è sì a tutte le domande, è molto probabile che ciò che vediamo sulla nostra pelle sia lo stadio più comune che riguarda la cellulite, ovvero quello fibrotico.

La cellulite Fibrotica:

La cellulite fibrotica, è causata da una sofferenza prolungata del tessuto adiposo, è quindi accompagnata da un esteso ristagno di liquidi che appunto ne causa l’aspetto fibroso. Questo stadio della cellulite è provocato dal peggioramento di tutti i sintomi che si presentano in quello molle o edematoso. E’ dunque uno stadio più grave, interessa non solo gli strati superficiali (derma), ma anche quelli più profondi (ipoderma), inoltre si presenta spesso con formazione di grasso localizzato.

Questo tipo di cellulite è la forma più comune, la zona più interessata può essere leggermente dolente e sulla cute compaiono delle smagliature. Si localizza sulle ginocchia, cosce e glutei.

Si accompagna quasi sempre a segni di affaticamento venoso e linfatico sugli arti inferiori, denotando facilità all’ematoma e come già detto, alla formazione di smagliature, espressione quest’ultima di un disagio delle fibre elastiche del derma, la pelle si presenta non uniforme.  

Se sottoposta a palpazione il tessuto si presenta freddo.

Cause principali della cellulite fibrosa:

  • Fluttuazioni ormonali, in particolare il progesterone favorisce l’insorgere della cellulite.
  • Conformazione fisica e familiarità con la cattiva circolazione.
  • Stress. Le condizioni di stress prolungato provocano una produzione eccessiva di ormoni che favorisce la formazione della cellulite.

Trattamenti contro la cellulite fibrosa

A seconda del tipo di alterazione dei tessuti si può anche scegliere la terapia più adatta al problema.

Nel caso della cellulite fibrosa ad esempio, i trattamenti più consigliati sono quelli che, oltre a eliminare o ridurre l’aspetto della buccia d’arancia, agiscpono anche sulla compattezza della pelle e sulla circolazione.

  • La mesoterapia, prevede l’iniezione diretta di farmaci nella zona interessata da forme di cellulite localizzata a caratterizzata da edema. La tecnica aiuta a eliminare il gonfiore e a riattivare il processo di lipolisi dei grassi, riducendo così l’effetto a buccia di arancia.
  • Vaser Lipo con Vaser Smooth è invece una tecnica chirurgica, ma più delicata rispetto ad una liposcultura tradizionale. Viene eseguita in anestesia locale, permette di sciogliere il grasso attraverso l’energia emessa da una microsonda che elimina le piccole adiposità localizzate su cosce, glutei e su tutte le aree difficili, comprese le ginocchia e le caviglie. Il calore prodotto dagli ultrasuoni stimola anche i fibroblasti, ossia le cellule del tessuto connettivo, e la produzione di collagene. L’effetto che si ottiene è quello di un rimodellamento della cute della zona trattata, con maggiore tonicità e compattezza In più con l’ausilio di uno speciale manipolo chiamato Vaser Smooth, si recidono i setti fibrosi che provocano la buccia d’arancia, in questo modo la pelle viene rilasciata e torna subito liscia ed omogenea.
  • La carbossiterapia è un trattamento ambulatoriale, ha lo scopo di migliorare la circolazione dei capillari e di rivitalizzare i tessuti attraverso delle microiniezioni di anidride carbonica nel derma e nell’ipoderma. E’ la cura di partenza più consolidata ed ottima quanto si parla di cellulite fibrosa e dolorosa.
  • Biodermogenesi combatte efficacemente i rilassamenti della pelle, anche in caso di celluliti molli. Si esegue attraverso un piacevole massaggio con un manipolo che viene passato sulla zona da trattare, la radiofrequenza è implementata da energia elettromagnetica che interagendo con i tessuti profondi, sviluppa calore. Quest’ultimo attiva un rimodellamento naturale, in grado di ristrutturare in profondità le fibre di collagene e di stimolare i fibroblasti alla produzione di nuovo collagene. Il calore inoltre agisce sul microcircolo, migliorando gli scambi metabolici in modo da stimolare l’arrivo delle sostanze nutritive e l’eliminazione delle scorie. Biodermogenesi, è la metodica non invasiva a campi magnetici che ha rivoluzionato il trattamento delle smagliature e di quelle forme di cellulite caratterizzate da rallentamento della microcircolazione, smagliature e tendenza alla lassità cutanea. Come la cellulite fibrotica.

Rimuovere un tatuaggio, quale laser scegliere e perché

La rimozione dei tatuaggi oggi è diventata una pratica molto diffusa.

Eliminare i tatuaggi in modo veloce ed efficace è possibile grazie a moderne tecniche laser di ultima generazione, sicure e molto meno dolorose rispetto a qualche anno fa.

I Laser di oggi, in moltissimi casi permettono di cancellare definitivamente scritte o disegni senza lasciare segni evidenti sulla pelle.

La laserterapia però non è tutta uguale, le ultime scoperte in campo medico-estetico riguardano i vantaggi delle più attuali terapie Picosure rispetto ai Q-switched. I laser ai Pico secondi infatti, lavorano con una rapidità maggiore rispetto ai Nano secondi ed hanno un’azione più efficace sul pigmento, consentendo di rimuovere il tatuaggio anche totalmente e senza lasciare tracce fantasma.

Si tratta di due tecnologie diverse, apparati diversi proprio per le diverse lunghezza d’oda che utilizzano. La completa riuscita del trattamento tuttavia, dipende da alcuni fattori determinanti, fra cui la dimensione, la posizione, l’età del tatuaggio, il tipo di inchiostro utilizzato e infine, le quantità di colori utilizzati.

Ecco perché una visita medica preliminare è indispensabile per valutare i possibili risultati ed il possibile numero delle sedute.

L’azione svolta dal laser colpisce direttamente la zona interessata dal tatuaggio, attraversa la pelle e giunge in profondità, andando a intaccare direttamente l’inchiostro e frantumandolo in minuscole particelle. Queste particelle saranno eliminate dall’organismo attraverso la diuresi.

Parliamo di PicoSure per la rimozione dei tatuaggi, ecco perché:

PicoSure laser rappresenta ad oggi il primo ed unico  laser con impulso che lavora a picosecondi, cioè permette di frantumare il pigmento di colore in particelle molto più piccole rispetto ai laser precedenti, i questo modo le particelle di colore sono più facilmente rimosse, regalando risultati fino ad ora impensabili. Il laser PicoSure inoltre viene usato anche per trattare discromie e rigenerare la pelle.

Solitamente per rimuovere un tattoo con il laser, è necessario ricorrere a più sedute: in modo progressivo il tatuaggio sarà meno evidente, da prima vedremo il disegno diventare più chiaro, e poi, dopo qualche settimana, sparirà.

PicoSure laser emette impulsi della durata più breve di sempre, dalle 100 alle 1000 volte, rispetto a quella dei tradizionali sistemi laser Q-switched in nano-secondi. Questa nuova tecnologia consente un ineguagliabile effetto foto-meccanico per la rimozione del tatuaggio e si traduce in un trattamento più breve, che necessita di meno sedute ed al contempo più efficacie.

La tecnica con laser PicoSure può essere eseguita solo da medici appositamente formati per la rimozione del tatuaggio, quindi è indispensabile una visita medica preliminare, per stabilire indicazione e durata della terapia.

Dopo la rimozione dei tatuaggio, il medico applica un crema antinfiamatoria sulla zona interessata, così da evitare l’iperpigmentazione dell’area. Le sedute in genere si distanziano di cira 30 giornì per consenture un ottimale rigenerazione cellulare nella zona trattata.

Ci sono alcuni casi in cui è sconsigliato rimuovere i tatuaggi?

Sì, ad esempio, se si manifestano delle verruche, dell’acne, oppure delle irritazioni cutanee, in questo caso è meglio prima risolvere il problema e dopo sottoporsi alla rimozione del tatuaggio. La pratica potrebbe infatti danneggiare ulteriormente la pelle, lasciando sul corpo eventuali segni permanenti.

Inoltre, se si soffre di una malattia autoimmune, di diabete o si è nel periodo di gravidanza, prima di decidere di rimuovere un tatuaggio rivolgetevi sempre al vostro medico curante.

Quando la menopausa cambia il tuo corpo, scopri come difenderti

Pre-menopausa e Menpausa rappresentano un momento molto particolare nella vita di una donna, il nostro corpo inizia a cambiare, a causa delle modificazioni ormonali, spesso si va incontro ad una maggiore ritenzione idrica e diventiamo più morbide.

Queste fasi della vita di una donna, portano con sé mutamenti importanti, non solo estetici, spesso ci trovano impreparate, si devono gestire i piccoli e grandi disagi che accompagnano questo periodo. Anche sotto il profilo psicologico, si ha l’impressione che si sia chiusa, o si stia chiudendo, una fase della vita che ci ha riguardato per molti anni, ci si sente forse meno giovani e spensierate, ma se però sappiamo cogliere i segnali di questo momento in modo positivo, il periodo della menopausa può avere dei vantaggi inaspettati.

Il problema non è la menopausa, ma l’accettazione di noi!

Sicuramente vorremmo la bacchetta magica per continuare a fare mille cose e per mangiare tutto quello che capita, vorremmo evitare le vampate, la ritenzione idrica, l’insonnia, l’aumento di peso, l’irritabilità, il senso di smarrimento, insomma vorremo non accettare tutto questo.

Delegare allo specialista di turno il nostro benessere, sicuramente non è la migliore soluzione, soprattutto perché parliamo anche di una condizione psicologica.

La menopausa, in effetti, viene a dirci che e’ arrivato il nostro momento di relax, a differenza di ciò che pensiamo, e’ il tempo di vivere, non siamo più legate a quel periodo del mese e ai disagi che comporta.

Quindi il punto di partenza, anche per l’aspetto estetico, passa prima da quello psicologico e, dall’accettazione di questo periodo della vita.

Oggi, grazie alla ricerca, sappiamo che non soltanto e’ possibile rallentare i processi di invecchiamento, ma si può anche stare meglio in generale, puntando sulla consapevolezza.

Sia la pre-menopausa che la menopausa, devono essere accompagnate da un mutamento profondo nello stile di vita, la presa di coscienza riguarda il fatto che siamo responsabili sia del nostro malessere, che del nostro benessere.

Metti in pratica la tua consapevolezza e rifiorisci, seguendo alcuni consigli:

Il primo nemico da sconfiggere è sicuramente la ritenzione dei liquidi, quindi accettiamolo come un’invito ad una vita più sana e godiamo dei risultati di un’attività fisica costante.

Lo sport se fatto con costanza potrà, non solo annullare gli effetti della ritenzione idrica, ma anche regalarci un corpo molto più bello di prima.

Per combattere la ritenzione idrica:

  • Dedica almeno 30 minuti al giorno all’attività fisica, meglio se aerobica o HIIT.
  • Non assumere drenanti, alla lunga fanno perdere preziosi Sali e la ritenzione aumenta.
  • Bevi almeno due litri di acqua al giorno a piccoli sorsi in modo da idratare profondamente ogni cellula del corpo.
  • Assumere quotidianamente, per un periodo di tre sei mesi, delle gocce di Macerati glicerici per attivare la circolazione venosa, linfatica e per “lavare” il connettivo.
  • Assumere quotidianamente centrifugati di verdura e Sali Basificanti per rimuovere e contrastare l’acidosi tessutale.
  • Ridurre alimenti salati e zuccherati.

Alto indice di sconforto è spesso la pancia, il più delle volte può trattarsi di gonfiore. Il gonfiore addominale e’ spesso legato ad una alimentazione sbilanciata e ad una cattiva masticazione, vediamo come rimediare:

Sgonfia la pancia: 

  • Da evitare sono gli zuccheri,
  • i formaggi stagionati e tutti i latticini,
  • i cereali raffinati e lievitati,
  • le bibite gassate,
  • moderare il consumo di frutta, limitarsi a tre porzioni al giorno,
  • privilegiate invece, le verdure fresche di stagione crude, da abbinare a piccole quantità di carne o pesce.
  • Moderare le porzioni.
  • E’ infine importante anche fare test specifici sulle feci in modo da mettere in evidenza alterazioni della flora batterica e della secrezione di enzimi digestivi.

Attente ai picchi glicemici, il grasso addominale e trocanterico: 

Nei primi due consigli, parliamo di come riattivare il metabolismo ed impedire accumuli adiposi e ristagno di acqua nei tessuti.

Altra cosa davvero molto importante, è evitate i cibi ad alto indice glicemico, mentre è meglio privilegiare i cibi a basso e medio indice glicemico, come raccomanda inoltre l’OMS.

Preferire i cibi a basso indice glicemico, consentiranno di evitare di raggiungere i picchi glicemici, cioè i maggiori responsabili dei picchi di insulina e della conseguente formazione d grasso.

E’ infatti l’eccesso di insulina che trasforma il glucosio ematico in grasso viscerale e trocanterico, quello anche più pericoloso per la salute.

Inserire quindi nella propria alimentazione i cibi a basso e medio indice glicemico, accanto a 30 minuti di attività fisica quotidiana, ciò si tradurrà in una minore quantità di grasso addominale, meno cellulite e meno ritenzione.

Quindi come abbiamo visto, la menopausa può essere l’occasione per migliorarci veramente, sia da un punto di vista estetico, ma anche e prima di tutto, della salute del nostro organismo.

Quando diventiamo consapevoli che il cibo è anche una buona medicina, la genetica risponderà cedendo il passo a bellezza e benessere, ottenendo così anche il meglio di ciò che siamo.

Rinforza i tuoi muscoli e dimagrisci solo dove serve con EMSculpt

Se con le classiche tecniche di rimodellamento corporeo non hai ottenuto i risultati sperati, probabilmente è perché fino ad oggi era possibile agire, con un unico trattamento, solo sul grasso localizzato e non, anche, sul tono muscolare. Se gli accumuli adiposi non sono eccessivi e desideri anche rassodare i muscoli e migliorare l’estetica di pancia e glutei, EMSculpt potrebbe fare al caso tuo.

Che cosa è EMSculpt?

M-sculpt è l’unico sistema che aiuta, sia le donne che gli uomini, a “costruire” i muscoli e, contemporaneamente, svuotare fino ad eliminare le cellule adipose della zona trattata ; è inoltre la prima tecnica non invasiva e specifica per il rimodellamento dei glutei.

La tecnologia non invasiva HIFEM , cioè l’energia elettromagnetica ad alta intensità focalizzata, induce contrazioni muscolari sovramassimali, questo tipo di contrazione è così specifica che non si può ottenere con il normale movimento volontario.

Il tessuto muscolare, sottoposto agli impulsi sovramassimali, si contrae per rispondere a queste condizioni estreme, rimodellandosi in profondità.

In tal modo si tonifica la massa muscolare e si brucia il grasso, contemporaneamente!

Come vorresti che fosse il tuo corpo?

Guardandoti allo specchio, qual è il tuo corpo ideale? 

Se il tuo obbiettivo è quello di avere un muscolo magro e tonico senza nessun rigonfiamento di grasso allora EM-Sculpt ti può aiutare.

In pochi raggiungono quell’ideale, anche impegnandosi in innumerevoli ore di sudore in palestra. EM-Sculpt è il trattamento rivoluzionario che prende il posto di ore ed ore di allenamenti, dandoci l’aspetto magro e scolpito che desideriamo. 

Questo rivoluzionario dispositivo di rimodellamento è utile per: 

  • Ridurre il grasso nell’addome
  • Scolpire e definire i muscoli addominali
  • Migliorare la forma dei glutei
  • Sollevare la piega glutea

Il dispositivo EMSCULPT di BTL è il primo e unico metodo di rimodellamento del corpo che brucia i grassi e costruisce i muscoli nello stesso trattamento.

Questo dispositivo utilizza la tecnologia elettromagnetica focalizzata ad alta intensità, per distruggere le cellule adipose e aumentare la massa muscolare, senza dolore e senza invasività.

Come avviene il trattamento:

Durante ogni sessione, il dispositivo EMSculpt è collegato all’addome o ai glutei, in base all’area che il paziente desidera rimodellare per prima. Viene quindi lasciato in posizione per circa 30 minuti per indurre forti contrazioni muscolari che forniscono gli stessi benefici di 20.000 sit-up o squat, il tutto in un’unica sessione.

Il trattamento si esegue in quattro sessioni di 30 minuti, programmate a distanza di due o tre giorni all’interno della settimana, come faresti per gli esercizi in palestra.

E’ inoltre possibile richiedere sessioni aggiuntive a seconda dei risultati che vuoi raggiungere.

In alcuni pazienti i risultati sono veloci ed immediati, a seconda della precedente attività muscolare del paziente, ricordiamo infatti che il muscolo ha una sorta di “memoria”. In altri invece, i miglioramenti si potranno verificare nelle settimane successive al trattamento, in modo più lento, ma progressivo. 

I pazienti che hanno provato EMSculpt godranno comunque di un netto miglioramento, modulabile in base alle proprie esigenze.

Quando la calvizie è un problema anche femminile

La calvizie è considerata, in genere, un inestetismo maschile, legato prevalentemente all’attività ormonale ed alla familiarità con il problema, ma a differenza di ciò che si pensa, sempre più donne ne vengono colpite. Scopriamo perché:

Le motivazioni della calvizie femminile sono varie, ciò che la rende più diffusa è sicuramente la componente riferita allo stress.

Lo stress infatti può causare molti squilibri, fra cui quelli ormonali, un’ossidazione maggiore, carenze di nutrienti che non vengono ben assorbiti. Ovviamente non è la sola risposta alla calvizie femminile, ma sicuramente è una componente che ha influenzato la sua diffusione.

Le prime tracce della calvizie nella donna, si possono notare quando i capelli sono più sottili, quando notiamo una coda più corta, se vediamo una riga al centro sempre più rada.

Che cosa è l’alopecia androgenetica:

La perdita dei capelli nelle donne è spesso associata all’arrivo della menopausa e negli anni a seguire.

Le prime avvisaglie di alopecia androgenetica possono manifestarsi anche prima dei 30 anni, ma diventa più frequente dopo i 50 anni.

Quella maschile si caratterizza per un arretramento dell’attaccatura dei capelli e per il diradamento della capigliatura al vertice del capo. Nella donna invece si caratterizza per un allargamento della riga al centro e, soprattutto, per un assottigliamento del capello che rende visibile il cuoio capelluto.

È come se i capelli si rimpicciolissero, sono più fini e non raggiungono più la lunghezza e il diametro ordinario.

Questa forma di alopecia è la causa più frequente di perdita dei capelli nelle donne.

L’alopecia androgenetica ha quindi una base sia genetica che ormonale. La presenza in eccesso di ormoni maschili può portare all’alopecia, ma in alcuni casi anche un prolungato periodo di pausa all’assunzione della pillola anticoncezionale. La perdita di capelli, inoltre si può notare nelle neo mamme alla luce degli squilibri ormonali che caratterizzano la gravidanza e il parto, in questo caso però è transitoria.

La predisposizione familiare conta moltissimo, ma su questo incidono anche i fattori ambientali che possono accelerare la malattia.

Altri fattori che favoriscono la calvizie sono:

  • Inquinamento,
  • stress,
  • prolungata esposizione al sole o a lampade abbronzanti,
  • uso di farmaci antidepressivi o contro l’ipertensione,
  • una consistente perdita di peso,
  • fumo di sigaretta,
  • scarsa assunzione di proteine,
  • eccesso di vitamina A,
  • carenza di ferro e di vitamina D.

Tutti questi fattori contribuiscono anche a “stressare” il follicolo pilifero.

Se a questi fattori si aggiungono la predisposizione e i problemi endocrinologici, come eventuali disfunzioni tiroidee e la menopausa, è probabile che sviluppi una calvizie.

L’alopecia traumatica:

Calvizie e trattamenti per i capelli, cosa hanno in comune?

Alcuni trattamenti estetici particolari e prolungati, come uso di prodotti aggressivi e di alcuni strumenti per la cura dei capelli possono favorire l’alopecia.

Stirare i capelli, le permanenti, tingere i capelli o farsi delle trecce troppo strette, possono essere la causa della cosiddetta alopecia traumatica.

Questo tipo di alopecia è dovuta a fattori traumatici, raramente contribuisce all’insorgenza della alopecia androgenetica. In questo caso i trattamenti traumatici del capello fanno semplicemente cadere capelli prima del dovuto, ma non è una malattia.

Altri tipi di alopecia:

Alcuni tipi di alopecia, come il “telogen effluvium” e “l’alopecia areata”, non uccidono del tutto i follicoli piliferi. In questi casi la ricrescita può avvenire anche spontaneamente, più di rado nell’alopecia areata.

È possibile prevenire la perdita dei capelli?

I capelli, come gli altri organi, per crescere forti e sani, hanno bisogno di vitamine e oligoelementi.

Un corretto stile di vita alimentare può aiutare senza dubbio a combattere alcuni fattori predisponenti. In particolare, si consiglia di assumere alcuni alimenti ricchi di nutrienti che possono favorire la crescita dei capelli ed un buono stato di salute generale, come ad esempio:

  • I cereali integrali che sono ricchi di biotina,
  • legumi per le vitamine del gruppo B,
  • prezzemolo, le carote e spinaci che contengono la vitamina E,
  • verdure a foglia verde scuro, frutti di bosco, pomodori e la frutta di colore giallo o arancio che sono ricchissimi di antiossidanti.

L’assunzione di queste sostanze può rallentare la comparsa dell’alopecia androgenetica.

Troppo presto per il lifting ma tardi per i filler? Scopri i fili riassorbibili

Finalmente un’alternativa medica per il ringiovanimento del volto, senza lifting chirurgico, e si chiamano ”fili di trazione riassorbibili”. I fili riassorbibili si possono applicare su viso e collo, sono capaci di rivelare la tua originaria bellezza in modo progressivo, senza rischi per la salute e soprattutto in modalità non invasiva.

In realtà i fili di trazione non sono una vera e propria novità, si utilizzano infatti, già da circa 15 anni, oggi però possiamo dire che sono senza dubbio più performanti, sono infatti composti da nuovissimi materiali, più delicati e conservativi, più efficaci, meno invasivi.

Soprattutto si è sostituito il vecchio polipropilene con materiali migliori, la cui caratteristica prevedeva in primo luogo la conservatività, dunque sono divenuti riassorbibili.

Quindi le caratteristiche della tecnica (applicazione a “spina di pesce”) rimangono invariate e ben consolidate, ma la vera novità è il materiale, oggi cambia da non riassorbibile a riassorbibile.

Questa caratteristica rende i fili di trazione più sicuri, meno invasivi per il paziente, anche sotto un punto di vista psicologico: infatti la procedura “per sempre” infonde spesso un po’ di timore, per la paura di non poter tornare indietro se qualcosa andasse storto.

I fili di trazione riassorbibili si riassorbono nell’arco di circa 6-8 mesi, donoando al volto una freschezza progressiva e curando la pelle dall’interno.

I vantaggi dei fili riassorbibili per il ringiovanimento del volto:

I vantaggi di questo trattamento sono molteplici, tra cui:

  • la possibilità di eseguire il trattamento in ambulatorio, senza l’uso di sala operatoria,
  • in anestesia locale,
  • senza tagli,
  • senza degenza,
  • senza i postumi dell’intervento e soprattutto
  • senza rischi.

Come avviene il trattamento:

Dopo una visita preliminare, il medico procederà con il disegno del volto o del décolleté, cioè a seconda delle aree da trattare, in base al grado di invecchiamento ed alle richieste del paziente.

Al termine della visita preliminare e del disegno, il medico procede con l’applicazione di pochissimo anestetico locale e all’inserimento di aghi sottilissimi. All’interno degli aghi sono presenti dei fili altrettanto sottili, altamente sicuri, anallergici e biocompatibili, questi fili sono destinati ad ancorarsi ai tessuti e quindi a sorreggere quelle parti che, a causa della gravità, tendono a cedere.

La manovra di rimozione dei sottili aghi, è indolore e non traumatica, i fili al loro interno, ancorandosi nel tessuto, provocano un effetto lifting immediato e la produzione di collagene endogeno, stimolano il ringiovanimento cutaneo e aumentano l’elasticità cutanea.

Essendo composti di un materiale totalmente bioriassorbibile, i fili verranno degradati in maniera costante dall’organismo nell’arco di 6–8 mesi.

In genere si utilizzano da 2 a 10 fili per seduta, quantità variabile soprattutto per il nu mero delle zone da trattare.

Quali zone del volto si possono trattare?

Le zone che più frequentemente vengono trattate sono:

  • il contorno del viso, per ridefinirlo,
  • l’area mandibolare, per trazionarla,
  • le guance e gli zigomi, per sollevarli.
  • l’arcata sopraccigliare, per l’elevazione e nel il trattamento del contorno occhi.

Inoltre si utilizzano per il trattamento delle pieghe nasolabiali, per la riduzione del sottomento e per il ringiovanimento e trazione del collo e del décolleté.

I fili di trazione riassorbibili, donano un effetto lifting immediato, una produzione di collagene endogeno, producendo una completa stimolazione del ringiovanimento cutaneo.

Altri vantaggi del trattamento:

  • Non necessita di degenza né tempo di recupero.
  • Assenza di traumi visibili, appena terminato il trattamento il paziente non presenta alcun segno visibile, tranne un leggero rossore che scompare entro pochi minuti.
  • Si possono riprendere le tutte le normali attività quotidiane senza alcuna limitazione.
  • Non necessita di alcuna medicazione.

Quali sono le principali indicazioni?

Perdita di volume a livello del terzo medio del viso con aumento dei solchi naso labiali,
• rilassamento del terzo inferiore del viso,
• perdita della definizione del profilo mandibolare,
• rilassamento del collo,
• rilassamento dell’area perioculare e del terzo superiore del viso

In quali altre zone del corpo si possono applicare?

L’uso dei fili è stato perfezionato e con le nuove tecniche si possono trattate anche le seguenti zone:
• Interno braccia
• Addome
• Interno cosce
• Glutei

Macchie sul volto? Ne soffre una donna su tre, scopri la prevenzione

Siamo in vista dell’estate e le temutissime macchie, cosi come cellulite e ritenzione idrica, iniziano a preoccupare un po’ tutte le donne. Si stima infatti, che l’iperpigmentazione cutanea del volto colpisca una donna su tre. In genere questo fenomeno si verifica dopo i 40 anni, ma attualmente si assiste ad un progressivo aumento di questo disturbo anche nelle fasce più giovani, tra i 20 e i 30 anni, complici le radiazioni del sole, ormai più aggressive.

Facciamo un ripasso delle differenze che caratterizzano le macchie cutanee: Melasma, lentigo solari e senili.

La causa più frequente di tutte le iperpigmantazioni cutanee comuni è l’esposizione prolungata e non ben protetta al sole. Questa abitudine favorisce determinati processi di difesa, dove il sole aggredisce la pelle, la quale stimola la produzione della melanina in eccesso per proteggersi. Sul banco degli imputati salgono innanzitutto i raggi Uva. I raggi ultravioletti producono i loro effetti sulla pelle 365 giorni all’anno. E’ dunque indispensabile proteggersi lungo tutto il corso dell’anno, non soltanto all’arrivo dell’estate.

  1. Lentigo solari: La lentigo solari e senili, sono provocate principalmente solo dalla fotoesposizione ripetuta e prolungata nel tempo, essa provoca dei danni cronici di fotoinvecchiamento.
  2. Melasma: In questo caso invece intercorrono anche fattori ormonali, come la presenza di elevati livelli di estrogeni (in particolare il 17-beta-estradiolo), condizione che provoca un aumento significativo dell’attività dei melanociti.

Il melasma, tende a comparire sul volto e, in particolare, in zone molto visibili ed esposte come il labbro superiore, le guance e la fronte.

Chi è più predisposto alle macchie solari?

Le persone con pelle scura sono più predisposte alle macchie, mentre le persone con la pelle chiara rischiano un maggior danno dei tessuti, come scottature:

A livello epidermico non vi sono differenze tra pelle chiara e pelle scura per quanto riguarda il numero, la distribuzione e la morfologia dei melanociti, ci sono però alcune differenze sostanziali nella morfologia e nella distribuzione dei melanosomi.

I melanosomi sono prodotti dai melanociti, e sono deputati alla sintesi e all’accumulo della melanina. Nelle persone con la pelle scura i melanosomi sono più grandi, sono presenti anche nei corneociti, cellule che compongono lo strato protettivo dell’epidermide.

Le differenze relative ai melanosomi, quindi, aumentano nella pelle scura la predisposizione all’iperpigmentazione,

Prevenzione, l’unica soluzione sicura al ritorno itinerante delle macchie:

Oggi sono disponibili svariate tecniche per la rimozione delle macchie, ma molto spesso, soprattutto se si tratta di Melasma, che origine da un problema ormonale, è probabile ce nel corso degli anni le macchie possano tornare. Per proteggersi nei mesi con più ore di sole, i filtri chimici e fisici con fattore di protezione +50, possono essere abbinati a una corretta esposizione solare, cioè non eccessiva.

Le regole per una corretta esposizione solare sono:

  • Non esporsi nelle ore centrali del giorno ed evitare improvvise scottature, favorendo invece una graduale e lenta abbronzatura durante il periodo estivo.
  • In chi non ha o ha pochi capelli, si consiglia anche l’utilizzo di un cappello.
  • L’applicazione della protezione solare va ripetuta ogni due ore, cercando di limitare al massimo l’esposizione solare (soprattutto nelle donne in gravidanza, che allattano o che assumono la pillola anticoncezionale)

Il ruolo degli integratori nella prevenzione:

In chiave preventiva può essere adatta anche l’integrazione di alcuni micronutrienti. Sono integratori utili a preparare la pelle all’abbronzatura e a mantenere un buon trofismo cutaneo, essi contengono sostanze antiossidanti come: 

  • il polypodium leucotomos,
  • la niacinamide,
  • le vitamine C, D ed E

Queste sostanze partecipano al normale funzionamento del collagene e contrastano efficacemente l’attività dei radicali liberi, contribuendo alla normale funzione di difesa dello strato cutaneo. Sono integratori che si assumono per semplice via orale, una o due volte al giorno e che sono in grado di coadiuvare una terapia preventiva o un trattamento, migliorandone e potenziando il beneficio.

Creme e gel depigmentanti per il trattamento estetico delle macchie:

La terapia consiste nell’utilizzo di creme o gel a base di idrochinone, retinoidi o altre sostanze schiarenti, i cosmetici depigmentanti infatti, hanno un ruolo fondamentale nella terapia del melasma, in quanto agiscono direttamente sugli accumuli di melanina. Sono sostanze come anche il B-resorcinolo, l’acido glicirretico e il rucinolo le più efficaci. Per aumentarne ulteriormente l’efficacia, si possono utilizzare anche gel a base di fosfolipidi, in quanto anche potenti ristrutturanti.

Altri trattamenti efficaci:

Nel trattamento del melasma, oltre a creme e gel schiarenti, si può intervenire anche con le procedure mediche più specifiche ed efficaci sull’inestetismo, come:

  • Il peeling chimico con acido glicolico o acido tricloracetico,
  • la dermoabrasione,
  • la laserterapia. 

Sempre fondamentale sarà però, il successivo mantenimento, ossia una costante fotoprotezione per evitare ricadute. Contro le lentigo solari e senili si possono utilizzare:

  • peeling chimici all’acido glicolico, cogico, tricloracetico, piruvico o retinoico,
  • laserterapia con laser Q-switched e Palomar Icon,
  • crioterapia con azoto liquido,
  • dermoabrasione,
  • luce pulsata.

Efficaci sono inoltre le creme ed i trattamenti esfolianti, in grado di favorire il turnover cellulare e la desquamazione.

Le macchie solari sul volto possono anche essere provocate da altre malattie:

L’iperpigmentazione cutanea può essere una spia di allarme di alcune malattie sistemiche importanti, come gli squilibri ormonali che spesso comportano la comparsa di macchie scure sulla pelle. Se sospettiamo di essere in presenza di melasma, in questo caso potremmo essere interessati anche da:

  • Sindrome dell’ovaio policistico,
  • malattia di Addison,
  • iperprolattinemia,
  • diabete,
  • tiroiditi autoimmuni.

E’ quindi sempre di primaria importanza un consulto medico prima di sottoporsi a qualsiasi trattamento depigmentante. Il medico saprà consigliare il trattamento più indicato in base al problema ed individuare, attraverso il colloquio, eventuali possibili patologie, come ad esempio quelle sopra elencate.

Rimodella il tuo corpo con la medicina estetica

Se ormai non sai più che pesci prendere, se sei un po’ avvilita dal tuo aspetto fisico che non rispecchia la tua bellezza interiore, forse è arrivato il momento di dare una svolta decisiva al tuo problema.

Oggi è possibile rimodellare le zone colpite da cellulite e grasso, in modalità minimamente invasiva, con alcuni trattamenti di medicina estetica sicuri ed efficaci.

Quando oltre alla cellulite siamo in presenza di adipe localizzato, possiamo contare su trattamenti combinati di ultima generazione, come Cellfina e Vanquish.

Questi trattamenti, svolti da personale medico specializzato, appositamente formato per realizzarli, offrono la possibilità di ridurre la cellulite anche in u’ unica seduta e di ridurre il grasso localizzato in appena 4 sedute.

Azione mirata contro la cellulite con Cellfina:

Cellfina è un protocollo che arriva dagli USA, dove è già largamente utilizzato per ridurre o eliminare gli inestetismi provocati dalla cellulite, cioè la buccia d’arancia.

Questo dispositivo, approvato da FDA e certificato CE, agisce sulla causa primaria della buccia d’arancia, ovvero recide i setti fibrosi degenerati che tirano la pelle in superficie provocando l’inestetismo.

Una volta recisi i setti, la pelle in superficie torna immediatamente liscia ed omogenea come una volta. I risultati sono apprezzabili fino a 3 anni dal trattamento, ciò fa di Cellfina un protocollo che funziona a lungo termine.

Come avviene il trattamento:

Cellfina è una metodica minimamente invasiva, infatti è un trattamento eseguibile in anestesia locale o blanda sedazione, piuttosto rapido, infatti la sua durata va da 30 minuti a 2 ore circa, in caso di patologie più serie. Cellfina è ripetibile.

Il medico specialista prima di tutto, avrà cura di valutare il paziente in sede di visita, sia attraverso il colloquio, sia attraverso l’anamnesi dell’inestetismo, tutto ciò è fondamentale per stabilire tempi e modalità d’intervento.

Successivamente marcherà con un pennarello specifico le zone su cui intervenire, il paziente verrà anestetizzato localmente ed a quel punto, attraverso il manipolo Cellfina, si potrà procedere alla recisione dei setti, il tutto mediante una micro lama, di appena 2 mm. Durante la procedura, il medico effettuerà, con lo stesso manipolo, un massaggio “vacum” in grado di tenere in tensione i setti e procedere alla loro recisione in modo controllato e preciso. Tutto questo fa di Cellfina il miglior trattamento ad oggi, in termini di efficacia e rapidità.

Ricordiamo però che Cellfina è un trattamento di chirurgia ambulatoriale molto specifico, dunque è fondamentale affidarsi a centri autorizzati e da personale appositamente formato per eseguire il trattamento.

Se oltre alla cellulite, il tuo problema è anche un po’ di grasso localizzato, potresti pensare di abbinare Cellfina ad un’altro trattamento, come Vanquish.

Azione mirata di Vanquish contro il grasso localizzato:

Vanquish è la prima radiofrequenza non a contatto, in grado di ridurre ed eliminare le cellule adipose in eccesso, semplicemente stando sdraiati.

Grazie a questo speciale dispositivo, proveniente dagli USA ed approvato FDA, potrai ridurre i centimetri di troppo in sole 4 sedute, la radiofrequenza di Vanquish non brucia e non è nociva per la pelle, colpisce le sole cellule adipose, lasciando intatti i tessuti circostanti.

Le cellule di grasso disciolte saranno eliminate con la normale diuresi, ecco perché è fondamentale per chi si sottopone al trattamento, bere molta acqua, favorendo così il corretto smaltimento dei residui di scarto e del grasso.

E’ in oltre necessaria, prima di procedere al trattamento, una prima visita con il medico, il quale fornirà al paziente tutte le indicazioni necessarie e una visione realistica dei risultati ottenibili con il trattamento.

Vanquish è un trattamento indolore e le sedute sono ripetibili.

Ricordiamo che è fondamentale, per la corretta riuscita dei trattamenti, condurre uno stile di vita sano, concentrandosi su una corretta alimentazione e su un’attività fisica costante ed adeguata alle proprie possibilità.

I trattamenti medico-estetici sono un valido aiuto alla riduzione del grasso, ma non la soluzione, praticare un corretto stile di vita garantirà i risultati a lungo termine e non vanificherà gli sforzi fatti per ottenerli.

Come sollevare e migliorare l’aspetto dei tuoi glutei in minima invasività

In attesa della bacchetta magica, proviamo a capire quali sono le caratteristiche e i vantaggi che la chirurgia estetica può offrire in questo campo.

Innanzi tutto è bene precisare che i trattamenti di medicina estetica non sono la soluzione definitiva al problema, ma sicuramente sono un valido aiuto per raggiungere quei risultati che non siamo riusciti ad ottenere con l’esercizio fisico.

Partiamo proprio esaminando come ci comportiamo in palestra.

Gli errori da non commettere:

Il gluteo è quel muscolo che ricopre la parte latero-posteriore del bacino e che va ad inserirsi sul femore, si compone di tre ventri muscolari, piccolo gluteo, medio gluteo e grande gluteo. Risulta essere il maggiore responsabile delle seguenti azioni: alzarsi dalla sedia, camminare in salita e salire le scale. Gli errori più frequenti che spesso si fanno quando si allenano i glutei, sono quelli di ripetere gli stessi movimenti fino allo sfinimento. Ciò non serve affatto. Il gluteo infatti, è uno dei muscoli più forti del nostro corpo, di conseguenza ha bisogno di stimoli decisamente intensi per tonificarsi.

Chi si allena con slanci, ripete lo stesso movimento all’infinito, andando incontro ad una sovrapproduzione di acido lattico, con il risultato di avere nelle zone critiche un buon precursore della cellulite.

Il modo migliore di sollevare i glutei in palestra quindi, è quello di aggiungere del carico (adeguato alle nostre possibilità) e riducendo il numero delle ripetizioni.

In questo modo il muscolo si tonificherà più rapidamente e non subirà tutte quelle sollecitazioni che concorrono alla formazione di acido lattico.

L’esercizio fondamentale per sollevare i glutei, ormai lo sappiamo è lo squat, ma cosa che non tutti sanno, è che va eseguito con carichi abbastanza pesanti. In questo modo si stimola la forza del gluteo, con il risultato finale di una maggiore tonicità, ma

senza ipertrofia del muscolo, quindi glutei sodi e sollevati. La muscolatura del gluteo, è impiegata principalmente nell’azione che si fa quando ci alziamo da una sedia, esattamente lo stesso movimento che viene impiegato dallo squat.


“Se nonostante la palestra o per altri motivi, quali età, morfologia, impossibilità agli allenamenti, siamo in presenza di glutei cadenti e flaccidi, possiamo ricorrere ai fili di trazione”.

Lifting dei glutei con fili di trazione 

Questa tecnica rappresenta una novità assoluta per chi desidera glutei invidiabili, ma soprattutto per chi non ha intenzione di sottoporsi ad interventi chirurgici come la gluteoplastica, che spesso denota risultati poco naturali.

La soluzione con fili di trazione, consente il sollevamento ed una maggior proiezione dei glutei, è la soluzione ideale quando siamo in presenza di glutei con scarsa tonicità cutanea e muscolare e non possiamo agire sulla muscolatura, con l’esercizio fisico.

I risultati sono visibili da subito:

I glutei svuotati e piatti riacquistano immediatamente proiezione, volume e tonicità.

L’intervento dura circa un ora e non occorre ricovero, si esegue in regime di anestesia locale o blanda sedazione ed il recupero è immediato.

Il sollevamento dei glutei mediante fili di trazione è considerata una metodica ambulatoriale, con tempi brevi d’intervento.

Dopo aver eseguito l’anestesia locale, tramite piccolissime incisioni, si introduce il filo nel sottocute seguendo il disegno pre-operatorio, precedentemente eseguito dal medico.

A seconda del grado di cedimento e della dimensione del gluteo, si procede con l’inserimento di uno o più fili, che verranno posizionati circolarmente sulla natica. Tirando poi i due capi del filo, il tessuto adiposo presente si raccoglie e si solleva, aumentando la proiezione dei glutei che risultano così alti, sodi e più definiti.

L’intervento si esegue in anestesia locale e non necessita di sedazione né di sala operatoria. E’ un intervento sicuro che deve essere eseguito da medici chirurghi esperti. L’anestesia locale è come quella che esegue il dentista.

L’intervento di lifting dei glutei con i fili di sospensione è poco invasivo e sicuro, nulla viene esposto all’ambiente, di conseguenza, non è necessario alcun ricovero, né sala operatoria,

sedazione, o anestesista.

I punti di forza dei fil di trazione:

  • tempi di recupero più brevi
  • risultato duraturo, fino ad un anno o più ( a seconda della tipologia di filo e del gluteo da trattare)
  • rinforza il sistema legamento che sostiene la sede trattata
  • la tecnica contrasta in modo naturale la ptosi, cioè la caduta gravitazionale
  • risultati immediati
  • intervento ripetibile e potenziabile
  • breve durata operatoria

Ecco l’unico trattamento che insieme a ridurre il grasso tonifica i tuoi muscoli

Fino ad oggi l’unica procedura veloce ed efficace per il rimodellamento del profilo corporeo, era per lo più basata sulla tecnica chirurgica.

Liposcultura e liposuzione, garantiscono senza dubbio i migliori risultati in termini di tempo ed efficacia per la riduzione del grasso localizzato, ma non possono intervenire in nessun modo sulla tonificazione muscolare, che rimane sempre a completa descrizione del lavoro svolto dal paziente dopo l’intervento.

Ottime metodologie di tipo conservativo possono anche riempire aree svuotate o che richiedono una maggio rotondità di tipo estetico, ma neanche in questo caso, ovvero con la tecnica del Lipofilling si può agire sulla qualità muscolare.

Grazie agli ultimi studi effettuati negli USA, oggi è possibile lavorare a 360 gradi sul rimodellamento corporeo delle zone più colpite dal grasso localizzato, ovvero pancia, fianchi e glutei.

Parliamo dell’innovazione EM Sculpt:

L’unica procedura non-invasiva che lavora sia sull’incremento della massa muscolare, sia sulla riduzione del grasso, “contemporaneamente”.

EM Sculpt in effetti rivoluziona il mercato della medicina estetica non-invasiva, in un approccio totalmente nuovo al rimodellamento del copro.

Il primo approccio non chirurgico per il miglioramento dell’aspetto dei glutei, Ideale per i pazienti che non vogliono sottoporsi alla procedura chirurgica

Em Sculpt in breve:

  • Rafforza,
  • solleva e
  • tonifica i glutei per donare forma e rotondità
  • Aumenta la forza e la resistenza dei glutei su pazienti atletici che cercano di portare i muscoli dei glutei ad un livello più performante.

Come funziona EM Sculpt:

EM Sculpt utilizza una tecnologia con campo Elettromagnetico Focalizzato ad Alta Intensità (HIFEM).

L’energia focalizzata è in grado di indurre 20.000 contrazioni muscolari per sessione.

Questo tecnica stimola efficacemente i muscoli, portandoli ad una contrazione sovramuscolare che non potrebbe mai essere raggiunta attraverso la normale attività fisica.

La stimolazione raggiunta con la tecnologia di Em Sculpt (HIFEM), utilizza una combinazione di differenti impulsi per assicurare una maggiore efficacia clinica.

Grazie a questa capacità sinergica di azioni, si agisce sia sui muscoli che sul grasso, in quanto:

  • L’energia HIFEM con campo Elettromagnetico Focalizzato ad Alta Intensità interagisce selettivamente con i motoneuroni mentre la pelle rimane inalterata
  • Le contrazioni muscolari sovramassimali indotte sono accompagnate da una rapida reazione metabolica nelle cellule adipose, una lipolisi intensiva
  • Le cellule grasse subiscono questa reazione metabolica, divengono più deboli e iniziano a degradarsi.

Il risultato è una combinazione di rafforzamento muscolare, aumento muscolare e riduzione del grasso.

I vantaggi per gli atleti:

Con Em Sculpt i muscoli sono esposti a condizioni estreme di lavoro, attraverso la stimolazione sovramassimale.

Queste estreme condizioni di lavoro muscolare, indotte da Em sculpt, non sono riproducibili in nessun modo, attraverso le normali contrazioni muscolari che si svolgono in palestra, nè con la pesistica, né con allenamenti funzionali.

Con questo innovativo dispositivo invece, il nostro organismo si adatta a queste condizioni di estrema contrazione muscolare, favorendo i cambiamenti nella struttura muscolare interna e denotando un risultato eccezionale in termini di forma e resistenza muscolare.

Con Em Sculpt si ottiene una crescita volumetrica della fibra muscolare (Ipertrofia), che si traduce in un aumento del volume muscolare e della densità delle fibre muscolari.

I vantaggi per chi è interessato da grasso localizzato e ipotonia:

EM Sculpt è in grado di riprodurre tutti gli effetti metabolici che si verificano con il normale allenamento in soli 30 minuti di seduta:

Normalmente, gli acidi grassi liberi (FFA) vengono consumati dall’organismo, come fonte di energia per il corpo. Ma grazie alle stimolazioni di EM Sculpt, così rapide e intensive, l’accumulo di acidi grassi liberi (FFA) travolge il metabolismo degli adipociti. Questo eccesso di acidi grassi liberi (FFA) provoca la disfunzione degli adipociti e porta alla degradazione spontanea del grasso. Le cellule grasse a questo punto si decompongono e vengono quindi rimosse dal corpo in modo sicuro, nel corso delle successive settimane.

Le potenti contrazioni muscolari intensificano l’attività cellulare grazie alla quale si provoca una lipolisi intensiva e spontanea.

Quanto è sicuro EM Sculpt?

Em sculpt è approvato da FDA, l’ente governativo statunitense per l’approvazione dei dispositivi medici e certificato CE.

  • EM Sculpt è un dispositivo non-ionizzante, cioè non emette energia tale da ionizzare le molecole o da modificare la struttura della cellula.
  • Non ci sono radiazioni ed è atermico (non produce calore).
  • Non agisce sui nervi sensoriali, ma è un dispositivo studiato per stimolare solo ed esclusivamente i neuroni motori.

Em Sculpt è un dispositivo ad uso esclusivo di studi medico-estetici e sfrutta una tecnologia di tipo conservativo e non invasivo, in questo modo si trattano sia i muscoli che il grasso.

Quanto dura il trattamento?

Em Sculpt è un trattamento veloce, in genere bastano 4 sedute per vedere i risultati e le sedute durano circa 30 minuti, da ripetere ogni 2/3 giorni, cioè come una normale sesione di allenamento.

Il numero di contrazioni indotte dalla tecnologia EM Sculpt è di circa 20.000 contrazioni in soli 30 minuti di trattamento.

Risultati:

EM Sculpt è in grado di risollevare i glutei ed appiattire la pancia, non solo rimuovendo il grasso localizzato, ma potenziando e rafforzando i muscoli, regalando una nuova silhouette, non solo più longilinea, ma anche più atletica, tonica.