cellulite

Scopri quale cellulite è la più comune e come sconfiggerla

La cellulite, come ormai si sa, è una malattia degenerativa, come tale è quindi caratterizzata da stadi progressivi che manifestano i loro effetti a livello del derma e dell’ipoderma.

Come è facile intuire, la buccia d’arancia è il sintomo più celebre di questa malattia, ma non è l’unico.

Proviamo a guardarci allo specchio in modo un po più attento e rivolgiamo a noi stesse qualche domanda:

  • l’epidermide si presenta senza tono?
  • la pelle a buccia d’arancia e si presenta piuttosto dolorosa?
  • siamo in presenza di ritenzione idrica?
  • ci sono accumuli di grasso localizzato?

Se la risposta è sì a tutte le domande, è molto probabile che ciò che vediamo sulla nostra pelle sia lo stadio più comune che riguarda la cellulite, ovvero quello fibrotico.

La cellulite Fibrotica:

La cellulite fibrotica, è causata da una sofferenza prolungata del tessuto adiposo, è quindi accompagnata da un esteso ristagno di liquidi che appunto ne causa l’aspetto fibroso. Questo stadio della cellulite è provocato dal peggioramento di tutti i sintomi che si presentano in quello molle o edematoso. E’ dunque uno stadio più grave, interessa non solo gli strati superficiali (derma), ma anche quelli più profondi (ipoderma), inoltre si presenta spesso con formazione di grasso localizzato.

Questo tipo di cellulite è la forma più comune, la zona più interessata può essere leggermente dolente e sulla cute compaiono delle smagliature. Si localizza sulle ginocchia, cosce e glutei.

Si accompagna quasi sempre a segni di affaticamento venoso e linfatico sugli arti inferiori, denotando facilità all’ematoma e come già detto, alla formazione di smagliature, espressione quest’ultima di un disagio delle fibre elastiche del derma, la pelle si presenta non uniforme.  

Se sottoposta a palpazione il tessuto si presenta freddo.

Cause principali della cellulite fibrosa:

  • Fluttuazioni ormonali, in particolare il progesterone favorisce l’insorgere della cellulite.
  • Conformazione fisica e familiarità con la cattiva circolazione.
  • Stress. Le condizioni di stress prolungato provocano una produzione eccessiva di ormoni che favorisce la formazione della cellulite.

Trattamenti contro la cellulite fibrosa

A seconda del tipo di alterazione dei tessuti si può anche scegliere la terapia più adatta al problema.

Nel caso della cellulite fibrosa ad esempio, i trattamenti più consigliati sono quelli che, oltre a eliminare o ridurre l’aspetto della buccia d’arancia, agiscpono anche sulla compattezza della pelle e sulla circolazione.

  • La mesoterapia, prevede l’iniezione diretta di farmaci nella zona interessata da forme di cellulite localizzata a caratterizzata da edema. La tecnica aiuta a eliminare il gonfiore e a riattivare il processo di lipolisi dei grassi, riducendo così l’effetto a buccia di arancia.
  • Vaser Lipo con Vaser Smooth è invece una tecnica chirurgica, ma più delicata rispetto ad una liposcultura tradizionale. Viene eseguita in anestesia locale, permette di sciogliere il grasso attraverso l’energia emessa da una microsonda che elimina le piccole adiposità localizzate su cosce, glutei e su tutte le aree difficili, comprese le ginocchia e le caviglie. Il calore prodotto dagli ultrasuoni stimola anche i fibroblasti, ossia le cellule del tessuto connettivo, e la produzione di collagene. L’effetto che si ottiene è quello di un rimodellamento della cute della zona trattata, con maggiore tonicità e compattezza In più con l’ausilio di uno speciale manipolo chiamato Vaser Smooth, si recidono i setti fibrosi che provocano la buccia d’arancia, in questo modo la pelle viene rilasciata e torna subito liscia ed omogenea.
  • La carbossiterapia è un trattamento ambulatoriale, ha lo scopo di migliorare la circolazione dei capillari e di rivitalizzare i tessuti attraverso delle microiniezioni di anidride carbonica nel derma e nell’ipoderma. E’ la cura di partenza più consolidata ed ottima quanto si parla di cellulite fibrosa e dolorosa.
  • Biodermogenesi combatte efficacemente i rilassamenti della pelle, anche in caso di celluliti molli. Si esegue attraverso un piacevole massaggio con un manipolo che viene passato sulla zona da trattare, la radiofrequenza è implementata da energia elettromagnetica che interagendo con i tessuti profondi, sviluppa calore. Quest’ultimo attiva un rimodellamento naturale, in grado di ristrutturare in profondità le fibre di collagene e di stimolare i fibroblasti alla produzione di nuovo collagene. Il calore inoltre agisce sul microcircolo, migliorando gli scambi metabolici in modo da stimolare l’arrivo delle sostanze nutritive e l’eliminazione delle scorie. Biodermogenesi, è la metodica non invasiva a campi magnetici che ha rivoluzionato il trattamento delle smagliature e di quelle forme di cellulite caratterizzate da rallentamento della microcircolazione, smagliature e tendenza alla lassità cutanea. Come la cellulite fibrotica.