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Capillari sulle gambe, sarà un problema vascolare?

Ormai ci hai rinunciato, e cerchi di non farci nemmeno più caso, eppure quel piccolo capillare in evidenza forse ti sta dicendo qualcosa.
I capillari e/o le vene varicose sulle gambe sono un inestetismo noto a molte donne, possono essere motivo di forte disagio se diffusi sulle gambe, ma forse non sai che potrebbe essere un problema non solo estetico.

Quasi l’80% della popolazione dichiara di presentare piccole lesioni venose come teleangectasie e capillari, una problematica di carattere estetico, ma che può creare un vero e proprio disagio nella maggior parte dei casi.

Che cosa sono i capillari e le vene varicose:
Le vene varicose sono vene che si sono dilatate, possono apparire di color carne, viola scuro oppure blu. Si presentano come vene ingrossate e tortuose, sono più gonfie ed in rilievo sulla
superficie della pelle. In genere si localizzano sulla parte posteriore dei polpacci o lungo l’interno cosce.
Durante la gravidanza le vene varicose posso comparire sulle gambe a causa delle alterazioni ormonali, tipiche di questo periodo, inoltre il maggiore afflusso di sangue, unito alla sua minor velocità circolatoria, provoca un’aumentata pressione sulla parete dei vasi.
Le teleangectasie o capillari sono simili alle vene varicose, ma più piccole, solitamente sono rosse o blu e sono più superficiali sulla pelle rispetto alle vene varicose. In genere si presentano sulle gambe o sul viso e possono essere circoscritte ad una zona o molto estese.

Quali sono le cause: l’insufficienza venosa
Le arterie sono più grandi delle vene e deputate al trasporto del sangue dal cuore verso la periferia dell’organismo, mentre le vene trasportano il sangue da ogni distretto del corpo al cuore.
Le vene hanno delle valvole che facilitano il trasporto del sangue in una sola direzione, nel caso delle gambe quindi, queste valvole spingono il sangue verso l’alto e ne impediscono la ridiscesa verso il basso. Quando le valvole si indeboliscono, il sangue rischia di accumularsi nelle vene e nei capillari, questo perché non più in grado di essere spontaneamente spinto verso il cuore. Se si verifica questo problema siamo in presenza di un’insufficienza venosa. Se il sangue si accumula in eccesso su una vena, esso spinge sulle pareti dei vasi dilatando le vena e rendendola appunto
varicosa. Anche i capillari (teleangectasie) possono essere causate dal reflusso del sangue.
I capillari possono essere inoltre favoriti da cambiamenti ormonali, fattori ereditari e dall’esposizione al sole prolungata o scorretta.

Altri fattori che possono favorire la comparsa di capillari:

  • Età,
  • Ereditarietà del problema
  • Cambiamenti ormonali, durante la pubertà, la gravidanza, e in menopausa.
  • Assunzione di pillola anticoncezionale
  • Restare troppo a lungo in piedi
  • Obesità
  • Ferite o traumi alle gambe
  • Esposizione al sole prolungata, specie in presenza di pelle con carnagione chiara.

La naturale forza di gravità, il peso corporeo ed il compito di trasportare il sangue verso l’alto al cuore dalle periferie del corpo, rendono le gambe la principale zona corporea per la comparsa di vene varicose e di capillari. Rispetto alle altre vene del corpo, quelle delle gambe hanno il più arduo compito di trasportare il sangue di ritorno al cuore. Esse quindi sopportano una notevole pressione, che può essere più forte rispetto alle valvole venose.

Sintomi
I principali segni e sintomi della possibile formazione di vene varicose sono:

  • Grosse vene visibili sulla pelle,
  • Crampi alle gambe e dolore,
  • Gonfiore delle caviglie e dei piedi, anche se lieve,
  • Prurito alle gambe,
  • Pelle più chiara intorno alle vene varicose.

Consulta un medico specialista e se presenti questi sintomi, potrebbero essere indice di ulteriori disturbi o cause.
La presenza di vene varicose può denotare anche una predisposizione al rischio di trombosi venosa profonda, embolia polmonare e malattia delle arterie periferiche, ma tutto ciò può essere stabilito solo dopo un approfondito check-up medico.

Diagnosi
Oltre alla diagnosi fisica del problema, ulteriori test e procedure possono essere eseguiti dal medico per determinare l’entità del problema e per escludere altre patologie.

Esame fisico:

  • Per valutare la presenza di capillari si esaminano le gambe mentre si è in piedi o seduti con le gambe rilassate, il medico porrà delle semplici domande per stabilire la portata dei segni e dei sintomi che si sono manifestati, come prurito, eventuale dolore ect.

Test diagnostici e procedure

  •  Ecodoppler ad ultrasuoni: è un esame diagnostico che si avvale delle onde sonore per fornire le immagini dei flussi interni del corpo. Durante questo test un dispositivo verrà posizionato sulla zona colpita dal problema, serve per controllare il flusso di sangue nelle vene e per escludere o verificare la presenza di eventuali coauguli.

Cosa fare se si è in presenza di capillari o vene varicose?
Generalmente i capillari non sono rischiosi e si circoscrivono ad un problema prevalentemente estetico, mente le vene varicose possono peggiorare e a dilatarsi ulteriormente, fino a provocare problemi più gravi come:

  • Se c’è una grave insufficienza venosa, l’accumulo di sangue nelle vene rallenta il ritorno del sangue al cuore, provocando possibili coaguli e pericolose infezioni. I coaguli a loro volta, possono migrare dalle vene delle gambe ai polmoni, costituendo un ostacolo al regolare funzionamento di cuore e polmoni.
  • Infezioni e ulcere della pelle possono essere presenti sulla pelle, nell’area di comparsa delle vene varicose.
  • Gonfiore, irritazioni, eritemi sulle gambe.
  • Dermatiti

Dunque, se si sospetta di essere in presenza di vene varicose, il consiglio è quello di agire tempestivamente per valutare il problema e curarlo.

Cura e rimedi
Per prima cosa è importante apportare un miglioramento nello stile di vita, con attenzione a:

  • Utilizzo di calze a compressione graduata se si sta molto tempo in piedi
  • Svolgere del movimento in modo regolare,
  • Tenere sollevate le gambe durante il riposo notturno, per favorire con la forza di gravità il ritorno venoso.

Scleroterapia
Consiste in un trattamento iniettivo e si applica sia alle vene varicose che ai capillari. Il medico specialista inietta una soluzione che arresta il flusso del sangue nella vena, che conseguentemente si trasformerà in tessuto cicatriziale. In poche settimane la vena svanisce.
Possono essere necessarie più sedute per risolvere il problema. La Scleroterapia non richiede anestesia e può essere eseguita ambulatorialmente.
I possibili effetti collaterali della Scleroterapia sono: bruciore temporaneo nella zona in cui è stata fatta l’iniezione, momentanee macchie rosse e/o in rilievo nella zona trattata, lividi temporanei, linee marroni nell’area trattata che scompaiono da soli, gruppi di sottili vasi sanguigni rossi intorno alla vena trattata, anch’essi temporanei.
Laser Palomar Icon
Le nuove tecnologie laser di ultima generazione, come Icon, trasmettono potenti lampi di luce sulla vena, questo consente un progressivo indebolimento del vaso sanguigno fino alla sua
scomparsa.
Il laser Palomar Icon è molto preciso e sicuro, un doppio controllo da parte del medico assicura una corretta procedura durante tutto il trattamento.
Con Icon possono essere trattati tutti i tipi di pelle e carnagioni in modo sicuro, soprattutto senza dolore, un dispositivo di raffreddamento è posizionato sul manipolo per mantenere costante la temperatura durante tutto il tempo della procedura. In genere quando il laser colpisce la pelle, il paziente avverte una fastidiosa sensazione di calore, il raffreddamento consente l’assenza di fastidio o dolore.
Il trattamento laser richiede un tempo variabile dai 15 ai 20 minuti e, in base alla gravità delle vene, generalmente sono necessari da 1 a 4 trattamenti per eliminare l’inestetismo.
Il paziente può tornare alle proprie attività subito dopo il trattamento, così come accade con la scleroterapia.
Possibili effetti collaterali del laser sono: rossore con leggero gonfiore della pelle subito dopo il trattamento, che scompare entro poche ore, pelle scolorita che scomparirà autonomamente.
Precauzioni necessarie per garantire un risultato ottimale: evitare bagni e docce calde, sospendere lo sport per almeno 3 giorni, indossare calze elasto-compressive (dove richiesto),
assumere integratori flebotonici. Il trattamento laser non va eseguito sulla pelle abbronzata di recente, è infatti necessario aspettare almeno 4 settimane dall’ultima esposizione al sole. Sarà possibile esporsi al sole nuovamente solo dopo circa 1 mese dall’ultima seduta.

Vorresti eliminare le macchie sul viso, ma non sai come fare?

Se nel tentativo di eliminare le macchie hai già provato tutti i prodotti della farmacia, senza però risultati convincenti, se sei già arrivata a pensare che forse è un problema con il quale dovrai convivere tutta la vita, allora leggere questo articolo potrebbe esserti utile.
Per stabilire a quale trattamento è meglio sottoporsi, per prima cosa è bene comprendere le caratteristiche e le cause che determinano le macchie su viso.
Sapere perché si verificano ti aiuterà a capire da sola perché molti rimedi sono stati inefficaci, perché altri sono sconsigliabili e perché invece, altri trattamenti possono davvero garantirti la soluzione al problema.

Perché si formano le macchie scure?
Conosciamo meglio I melanociti: Sono cellule normalmente presenti nell’epidermide che producono il pigmento, ovvero la melanina, che trasferiscono in superfice ai cheratinoici, attraverso dei prolungamenti morfologici della cellula stessa.
Questa prima informazione fa capire che la “causa” non è l’effetto. Quindi se vuoi dei risultati concreti si deve agire sul melanocita.
L’organismo può essere indotto a produrre una maggiore concentrazione di melanina, solo in alcune zone del viso, infatti i frequenti inestetismi legati alle macchie si presentano su fronte, zigomi, contorno labbra, décolleté dorso delle mani. Quindi le macchie non sono altro che il risultato di una disfunzione del melanocita che produce melanina in eccesso, la quale invece di distribuirsi uniformemente, si raggruppa originando le macchie.

Ma quali sono i principali fattori che scatenano l’inestetismo della macchia scura?
Le macchie scure sulla pelle del viso si possono verificare a causa di diversi fattori, essi si raggruppano in esterni o interni all’organismo.
Fattori esterni:

  • eccessiva esposizione solare e/o senza ausilio di crema protettiva
  • eritema solare
  • assunzione di particolari farmaci, come gli anticoncezionali, antibiotici fotosensibilizzanti etc. Contatto con sostanze irritanti (profumi o cosmetici)

Fattori interni:

  • menopausa
  • processo di invecchiamento
  • predisposizione genetica
  • scompensi ormonali
  • gravidanza

Quindi che tipo di macchia ho?
• Macchie scure causate da eritema solare
Un’eccessiva o errata esposizione solare può favorire la comparsa di eritema solare, si presenta con macchie sulla pelle tendenti al rosso, con bruciore e prurito. Per evitarlo basta proteggersi con creme ad alto spettro solare, preparare gradualmente la pelle al sole ed evitare di esporsi nelle ore più calde del giorno.
• Macchie sul viso causate dall’acne rosacea
Si tratta di un’infiammazione che si manifesta con un rossore su gran parte del viso, si assiste alla dilatazione dei vasi sanguigni. Le cause più frequenti sono rappresentate da fattori ereditari, condizioni ambientali e forte emotività.

• Lentigo senili
Si tratta di quelle macchie provocate dal naturale processo d’invecchiamento. Quando cioè con il passare degli anni i meccanismi deputati alla produzione di melanina si alterano, producendo un pigmento irregolare e creando macchie sul dorso delle mani e sul viso. La manifestazione delle macchie può essere accelerata in presenza di radiazioni solari, fumo, agenti atmosferici e una scorretta alimentazione. I radicali liberi danneggiano la pelle rendendola dunque più sottile e sensibile. Questa iper-pigmentazione interessa lo strato corneo e anche gli strati sottostanti ad
esso.
• Lentigo solari
Si manifestano nel caso di prolungate e scorrette esposizioni al sole, sono interessate tutte le parti maggiormente esposte alle radiazioni. Le macchie cutanee in genere sono di color giallo scuro o nocciola. Questo fenomeno colpisce maggiormente i soggetti dai 40 in su, quando il turnover cellulare si riduce e quindi anche i meccanismi di difesa sono più deboli.

• Melasma e Cloasma
Questo tipo di macchia si presenta per lo più in presenza di squilibri ormonali che possono verificarsi per svariati motivi, ad esempio i farmaci a base di estrogeni come la pillola anticoncezionale o quelli utilizzati nelle terapie ormonale. Questo succede perché le modificazioni ormonali vengono percepite anche dai melanociti, i quali, stimolati dagli ormoni sono costretti a
lavorare di più, alterando il ritmo di produzione della melanina e dando luogo al melasma.
Il cloasma è quel disturbo, solo estetico, che si manifesta con macchie sulla pelle del viso, in genere di colore grigiastro o marrone, è dovuto sempre a sbalzi ormonali, ma legati unicamente al periodo di gravidanza.
Melasma e Cloasma sono fenomeni che tendono a scomparire con il riequilibrarsi della situazione ormonale o post parto.
• Lentiggini
Le lentiggini o efelidi sono macchie che compaiono sul viso e sono originate da fattori genetici o ereditari. Non è una patologia o di un disturbo anzi, in molti casi sono considerate un tratto distintivo di bellezza.

Cosa puoi fare per eliminare le macchie o ridurle?
Dopo aver compreso la natura della tua macchia, prova ad orientarti su quale trattamento potrebbe fare al caso tuo, ma non dimenticare di sottoporti prima ad un check-up medico specialistico, per stabile se effettivamente sei un candidato per i trattamenti elencati di seguito.
• Trattamenti di prevenzione:
Filtri solari: creme e protezioni solari ad alto spettro; trattamenti antiossidanti e idratanti come le biorivitalizzazioni intradermiche; corretta e ridotta esposizione solare.
• Trattamenti ad azione schiarente e depigmentante
Peeling chimico: è in grado di rimuove gli strati cornei superficiali favorendo la rigenerazione della pelle attraverso l’applicazione di speciali acidi. Quando si effettua questo tipo di trattamento è importante la manualità del medico operatore, in quanto si deve agire solo ed esclusivamente sulla macchi, senza coinvolgere la pelle circostante. Questo trattamento si effettua in più sedute e si può avvertire un po’ di bruciore.
• Trattamento Laser non invasivo e non doloroso
Laser Icon: è un trattamento indolore di ultima generazione, lo può effettuare solo il medico specialista. Il laser colpisce attraverso un potente fascio di luce la macchia e i macrofagi inglobano la melanina in eccesso. Sono necessarie più sedute, in relazione al grado di inestetismo da trattare. Icon è un laser estremamente sicuro ed innovativo grazie al doppio controllo del dispositivo da parte del medico e alla capacità di agire selettivamente solo dove serve, è approvato FDA e certificato CE. L’energia sprigionata dal manipolo di Icon viene riflessa dalla superficie cutanea e quindi non viene assorbita. Il sistema di riciclo fotonico di Icon, utilizza specchi all’interno dei manipoli che captano
questa energia per riconvertirla verso l’area da trattare, consentendo una terapia più efficace e sicura. Il manipolo di Icon è dotato, inoltre, di un sistema di raffreddamento costante che consente una seduta indolore per il paziente che vi si sottopone.
Grazie al Laser Palomar ICON, versione 2018, il numero delle sedute si è ridotto notevolmente e la seduta si svolge in breve tempo (circa 30 minuti), dunque un risultato definitivo in brevissimo tempo e in assenza di dolore.

Dermamelan
È una terapia depigmentante che si realizza mediante una maschera specifica che viene attivata da una lampada al plasma, seguita dalla terapia domiciliare.
Il protocollo Dermamelan proprio perché si svolge in due tempi, prima presso l’ambulatorio del medico e poi a casa, è ben gestita e tollerata dal paziente.
Per prima cosa, il medico effettua un check-up cutaneo per stabilire tipo e profondità delle macchie, oltre che idratazione, sebo e pH della pelle.
Si procede con un’accurata detersione del viso e l’utilizzo di una soluzione sgrassante sulla pelle, poi il medico stende sul viso la preparazione Dermamelan, che formerà una pellicola color senape e che sarà attivata dall’esposizione alla speciale lampada. Dermamelan richiede una posa di almeno otto ore. Passato questo tempo, a casa, il paziente dovrà rimuovere la maschera utilizzando del semplicemente latte detergente.
Trascorse 24 – 36 ore dalla rimozione della maschera, comparirà un arrossamento da lieve ad intenso, che normalmente scompare in breve tempo. In questa fase si dovrà
unicamente idratare la pelle più volte al giorno.
A partire dal terzo giorno si inizierà ad applicare sul viso la crema domiciliare Demamelan fornita dal medico.
Tra le applicazioni sarà necessario idratare fortemente la pelle poichè inizierà una leggera esfoliazione.

Per eliminare le smagliature e le cicatrici senza dolore scegli Biodermogenesi

Le smagliature, così come le cicatrici, sono un inestetismo ed un motivo di disagio per donne e uomini in egual misura. Per quanto riguarda le smagliature, queste si possono verificare sia in età puberale, durate lo sviluppo, sia a causa di un repentino dimagrimento o dopo la gravidanza. Le cicatrici invece, si presentano generalmente a causa di fattori esterni e traumatici a carico dei tessuti. Entrambi gli inestetismi però sono causati dalla stessa degradazione del tessuto, che apparirà di colore diverso, con depressioni e nel caso di cicatrici anche in rilievo.

Cosa sono realmente le smagliature?
Prima di tutto è bene comprendere come è costituita la pelle, si deve immaginare una struttura a strati, dove il primo strato prende il nome di epidermide, il più esterno ed in superfice, quello insomma che vediamo e possiamo toccare. Sotto c’è il derma, e poi troviamo lo strato sottocutaneo e il muscolo.
Le Smagliature hanno luogo nel derma, dove si trovano le fibre di collagene deputate alla compattezza ed all’elasticità della pelle. Quando si verifica un allungamento eccessivo, le fibre iniziano a cedere, questo provoca anche un piccolo sanguinamento e l’infiammazione dei tessuti.
Questo processo fa si che verifichino le smagliature, le quali inizialmente avranno un aspetto rossastro, proprio a causa di questa reazione e poi diverranno di un tono madreperlaceo e biancastro, per la perdita di pigmento da parte delle cellule sottostanti.
Oltre a questo, la zona già sottoposta a stress perde la capacità di produrre fibre collagene e di conseguenza la smagliatura avrà una consistenza anche flaccida al tatto.
Le reazioni a catena non finiscono qui, quando il connettivo è ormai danneggiato, anche l’irrorazione sanguigna ne risentirà, compromettendo tutto il complesso di riparazione.

Come fa la Biodermogenesi a rigenerare le smagliature:
Grazie al duplice sistema d’azione di biodermogenesi si produce un effetto di riattivazione generale immediato, esso avviene attraverso la radiofrequenza e l’ausilio di campi magnetici:

L’applicazione di radiofrequenza lavora per l’attivazione dei fibroblasti e si combina con un campo magnetico biocompatibile per attivare lo scambio cellulare, conseguentemente si assisterà alla vascolarizzazione del tessuto e al drenaggio linfatico.

Biodermogenesi contro le temibili smagliature bianche:
Le smagliature divengono bianche quando sono ormai trofiche, più vecchie e difficili da eliminare, ma niente paura, con Biodermogenesi si possono ottenere risultati eccellenti anche su smagliature bianche.
Le smagliature bianche sono un inestetismo comune, solitamente sono le più resistenti ai metodi tradizionali di trattamento. La smagliatura in questa fase, specie se profonda, presenta una colorazione bianca-madreperlacea, il che la rende anche più evidente sul corpo. Si verifica per una ridotta funzionalità della circolazione linfatica, la quale non riuscendo a smaltire in modo efficace le tossine, provoca anche l’interruzione del processo di rinnovamento cellulare.
I vasi sanguigni, normalmente presenti all’interno della smagliatura, non sono però necrotizzati, quindi, grazie all’ adeguata stimolazione di Biodermogenesi, essi possono ricominciare la loro fisiologica attività, ristabilendo anche il colore naturale della pelle.

La biodermogenesi riattiva il microcircolo della zona colpita e stimola la rinascita cellulare.
Già dalle prime 4-5 sedute, la pelle appare subito rinvigorita, più elastica ed uniforme, proseguendo con il trattamento le smagliature bianche diverranno praticamente invisibili.
Il trattamento di biodermogenesi non è doloroso e non richiede alcun tipo di anestesia.
I tessuti caratterizzati da smagliature riceveranno una nuova vita, migliorando il loro equilibrio strutturale nel complesso.

Come avviene il trattamento?
Il trattamento è piuttosto veloce ed avviene in tre fasi.
La prima è la fase di peeling: con una spugna abrasiva il medico elimina lo strato corneo che riduce la traspirazione e la penetrazione delle sostanze. Successivamente si applica, sempre sulla zona, un siero ricco di amminoacidi essenziali ed un olio che facilita lo scorrimento del manipolo sulla pelle. La fase successiva è rappresentata proprio dal massaggio che si effettuerà con il manipolo, il quale avrà la funzione specifica di stimolare il derma. In taluni casi, a fine seduta sarà applicata una sostanza volta a ripristinare tutte le barriere protettive della pelle.
In genere viene trattata un’area alla volta, il numero delle sedute e la loro distanza fra un trattamento e l’altro, vengono stabilite dal medico durante la prima visita preliminare.

Risultati sulle smagliature:
Il miglioramento avverrà con il sollevamento della parte trattata e di colore della smagliatura che risulterà meno opaco e più simile al tessuto circostante, cioè come si presentava prima dell’inestetismo.
Si riattiva il microcircolo, si stimola la produzione di nuovo collagene ed elastina, si assiste alla produzione di nuovi melanociti e quindi alla correzione di quegli squilibri all’origine del problema.
La smagliatura risulterà riempita, riacquisterà tono e colore ed il risultato ottenuto, una volta stabilizzato, sarà a lungo termine.

E per le cicatrici?
Il protocollo è generalmente lo stesso ed è comprovato che funziona anche per le cicatrici.
Le cicatrici post-chirurgiche e/o da ustione sono una delle più complesse alterazioni cutanee da risolvere. Grazie all’azione di Biodermogenesi le cicatrici si livellano, tornando simili, per colore e consistenza, alla pelle circostante.
Il colore si uniforma a quello che caratterizza la cute integra, prima del trauma, la fibrosi è regredita e le cicatrici appaiono al tatto più lisce ed elastiche. Contemporaneamente si assiste alla formazione di nuovo collagene e di nuove fibre elastiche, quindi anche la rugosità delle cicatrici sarà fortemente attenuata.

Trattamenti contro la lassità cutanea per tonificare il corpo.

Se il corpo non appare più tonico come una volta, nonostante l’esercizio fisico, oggi è possibile migliorare l’elasticità cutanea ed in generale la salute della pelle, con trattamenti non invasivi, sicuri e che agiscono attraverso dispositivi di ultima generazione.
Negli ultimi anni infatti, la medicina estetica si è evoluta verso metodologie correttive sempre più dirette alla conservazione dei tessuti ed al beneficio del paziente in generale.
Parliamo di dispositivi medici, in grado di agire rigenerando i tessuti e le fibre plastiche, di sciogliere le sole cellule adipose in eccesso, il tutto in modo sicuro, non invasivo e non nocivo per il paziente.

Il primo della lista si chiama Palomar Icon:
Un laser medico che agisce attraverso un potente fascio di luce. Questo dispositivo, approvato FDA e certificato CE, può lavorare con lo stesso manipolo su più inestetismi, come macchie solari e
ringiovanimento. Oltre infatti, alla correzione di macchie e smagliature, stimola la produzione di collagene ed elastina, rendendo la pelle più elastica e tonica, ma anche più luminosa e fresca. Il meccanismo di azione si basa sull’energia trasmessa, in modo selettivo, alle sole cellule danneggiate, un fascio di luce ad alta potenza penetra sotto la superficie della pelle per eliminare
gli inestetismi. Un dispositivo di raffreddamento è posizionato sul manipolo per mantenere la temperatura della pelle più bassa e garantire così, l’assenza di fastidio durante il trattamento.
Questo riduce anche al minimo il rischio di danni durante la procedura.
Il laser tira efficacemente la pelle e la lascia visibilmente più levigata, con un aspetto luminoso giovane.

Trattamento di Biodermogenesi:
Anche questo è un dispositivo di ultima generazione, ma tutto made in Italy, nasce infatti dallo studio di alcuni ricercatori fiorentini durato molti anni. Biodermogenesi ha la capacità di rigenerare i tessuti danneggiati ed al contempo regalare una nuova tonicità alla pelle.
Biodermogenesi è un trattamento specifico per il miglioramento progressivo della pelle, è molto efficace sia contro il rilassamento cutaneo, sia nell’eliminazione delle smagliature, non è invasivo ed è stato appositamente studiato per la rigenerazione della pelle.
Il metodo di Biodermogenesi si basa su una sinergia di azioni volte a ripristinare le normali funzioni fisiologiche della pelle.
Biodermogenesi (versione Bi- One medica) sfrutta un connubio tra radiofrequenza e campi magnetici, trasmessi attraverso uno manipolo con il quale si massaggiano morbidamente le zone da trattare. Le onde e gli impulsi trasmessi hanno la capacità di stimolare i fibroplasti e quindi anche la produzione di nuovo collagene endogeno.

Vanquish:
Ha la capacità di ridurre il grasso localizzato senza dover ricorrere alla chirurgia o altri metodi invasivi. Con Vanquish si possono ridefinire i contorni del corpo senza bisturi, infatti questo
dispositivo si basa sull’emissione di una radiofrequenza selettiva, non a contatto, che riscalda in modo non invasivo il tessuto adiposo.
Non ci sono effetti collaterali sulla pelle o sui muscoli.
Vanquish è un trattamento di radiofrequenza medica, selettiva e di ultima generazione. Non viene a contatto con la pelle ed è uno strumento CE approvato FDA.
Questo trattamento consente di eliminare il grasso in eccesso e al contempo rimodellare il corpo tonificandolo.

Scopri come trattare ulcere e ferite difficili con la terapia fotodinamica

Le ulcere e le ferite difficili sono problemi molto comuni, più di quanto si pensi. Nei paesi occidentali, come in Italia è un problema molto diffuso, si stima che interessi circa l’1% della popolazione, in genere con un picco di incidenza che si verifica intorno ai 70 anni.

Molte persone lottano ogni giorno, spesso anche per anni, contro le ferite difficili, quelle lesioni che non guariscono mai spontaneamente, come piaghe da decubito, ulcere vascolari, ustioni, piede diabetico e lesioni da trauma, esse rappresentano un problema quotidiano per chi ne è affetto.

Le ulcere difficili, vengono così definite, quando non mostrano una tendenza alla guarigione nell’arco di un periodo stimato fra le 6 e le 8 settimane.
Le cause si ritrovano anche nel progressivo invecchiamento della popolazione e di conseguenza, in quelle malattie che ne possono favorire comparsa, come il diabete.
Le ulcere di tipo venoso rappresentano la forma più comune delle ulcere degli arti inferiori.
Questo tipo di lesione è caratterizzata da una lenta guarigione, sono causa di un significativo disagio nella qualità della vita. Le ulcere venose si presentano, solitamente, nella zona del piede, intorno al malleolo.
Si tratta di lesioni che comunemente non causano dolore, ma sono piuttosto antiestetiche, si presentano con margini irregolari e hanno una forma rotondeggiante.

Come si possono curare le ulcere e le ferite difficili quindi?
I trattamenti non chirurgici, come la terapia fotodinamica (PDT) si sono rivelati molto efficaci per la cura e la guarigione di questo problema, la PDT è in grado di riportare il derma ad una condizione di normalità.

Come avviene il trattamento:
Il paziente viene sottoposto a terapia fotodinamica con l’applicazione di una speciale sostanza fotosensibilizzante, essa penetra in modo selettivo solo nelle cellule malate. L’area trattata viene successivamente irradiata da una lampada a luce rossa di lunghezza d’onda di 630 nm, per circa 10 o 20 minuti. Le cellule che hanno inglobato la sostanza verranno eliminate per reazione fotochimica, senza però intaccare quelle sane.
La lampada non è nociva per l’organismo, infatti non si tratta né di raggi ultravioletti, né di laser, ma di una
luce di colore rosso a forte intensità.
Il trattamento non è doloroso, ma può essere accompagnato da sensazione di bruciore e calore di varia
intensità.

Dopo il trattamento verrà applicata una medicazione e conseguentemente il paziente verrà istruito per l’eventuale medicazione domiciliare.
La riparazione della cute è piuttosto rapida ed avviene in genere dopo 2 settimane, ma è da intendersi sempre in relazione al grado di ulcera o ferita. Questo tipo di informazione sarà più precisa dopo il check-up medico specialistico. La PDT è una tecnica non chirurgica e non invasiva, ed è stata studiata per rendere più rapida la guarigione delle lesioni ulcerative, riducendone notevolmente la durata.
Il trattamento è ripetibile, a seconda del risultato ottenuto e del giudizio del medico specialista.
Questa tecnica si è rivelata particolarmente efficace anche nel trattamento di acne, lesioni da foto- danneggiamento, invecchiamento cutaneo, cheratosi attiniche, solari e lesioni tumorali.
Victoria Medical Center è dotata di personale medico qualificato che utilizza tecniche innovative già ampiamente sperimentate e supportate dal progresso dei protocolli terapeutici.

Scopri come ridurre il grasso localizzato con la Microliposcultura

Per ridurre il grasso localizzato oggi esistono svariate tecniche, ma generalmente non è molto facile stabilire quale sia la più adatta alle nostre esigenze.
Il primo passo per un trattamento di successo è che corrisponda alle nostre aspettative, quindi se l’obbiettivo è quello di rimuovere il grasso localizzato velocemente, in minima invasività e a lungo termine, la Microliposcultura probabilmente è la risposta al problema.

Che cosa è la microliposcultura:
La microliposcultura è una tecnica chirurgica “gentile”, consente il rimodellamento del corpo attraverso l’aspirazione degli accumuli di grasso sottocutaneo localizzati, in modalità minimamente invasiva. Con questa tecnica si rimuove il grasso localizzato con l’ausilio di semplici micro-cannule, di appena 2 mm di diametro, molto più piccole rispetto alle tradizionali cannule di 5mm, utilizzate invece nella Liposuzione.
Questa caratteristica consente all’intervento di essere più gentile con i tessuti e di definire la silhouette in modo più preciso ed accurato.
L’intervento si esegue in semplice chirurgia ambulatoriale, quindi senza ricovero in clinica, generalmente in regime di anestesia locale o blanda sedazione.

Come avviene la riduzione del grasso localizzato:
Tramite una piccolissima incisione, si introduce nell’area da trattare una micro-cannula che estrarrà l’eccesso di grasso localizzato, quest’ultimo è reso liquido attraverso la rottura delle cellule adipose. La cannula in questione, di appena 2 mm agisce aspirando il grasso localizzato in tutte quelle zone come cosce, glutei, fianchi, ginocchia e addome.
Subito dopo l’operazione sarà applicato un leggero bendaggio e al paziente sarà richiesto di indossare una guaina elastica per un periodo di circa 15/30 giorni, a seconda del parere medico.
Il medico specialista, in fine, potrebbe richiedere se necessario, un ciclo di carbossiterapia in aggiunta, per garantire un miglior e più rapido risultato.

Quali sono i vantaggi della microliposcultura:
I vantaggi di questa tecnica rispetto ad altre sono:

  • Cicatrici più piccole,
  • Recupero immediato
  • La possibilità di intervenire su piccole aree del corpo limitando il trauma post-chirugico.
  • La velocità dell’intervento, per un corpo nuovo bastano da 1 a 3 ore.

Con la Microliposcultura si ottiene, in alcune ore, una riduzione sostanziale degli accumuli localizzati di grasso e una scultura minuziosa della silhouette del corpo.

Cellulite, sconfiggila con il trattamento più giusto per te!

Oggi è possibile intervenire sugli inestetismi della cellulite, come l’odiata buccia d’arancia, in modo rapido ed efficace, ma non tutti sanno che per ogni cellulite esiste il trattamento
adeguato.

Se quindi l’obbiettivo è quello di mostrarsi in forma la prossima estate, l’ideale è cominciare a pensarci subito. I trattamenti last minute o non sufficientemente mirati, molto spesso fanno perdere tempo e non sono definitivi.

Quando è solo cellulite:
Si consiglia Cellfina, cioè un dispositivo medico ideato da Merz ed approvato da FDA e CE, per trattare la sola cellulite, agisce recidendo i setti fibrosi che, alterati, provocano quell’antiestetico
effetto chiamato “a buccia d’arancia”.
Richiede l’iniezione di un semplice anestetico locale, prima dell’inserimento di una micro-lama, attraverso la quale si recidono i setti fibrosi che esercitano quella trazione della pelle, responsabile delle depressioni cutanee sulla superficie. In alcuni casi il medico potrà suggerire una blanda sedazione, a sua discrezione o per eventuale preferenza del paziente.
Prima di sottoporsi al trattamento Cellfina, in ogni caso, è necessario fare una valutazione medica per verificare le condizioni cliniche del paziente ed il tipo e grado di cellulite da trattare.

Come avviene:
Il giorno del trattamento il medico identificherà e marcherà le aree da trattare su glutei e cosce e scatterà alcune foto.
Cellfina prevede l’ausilio di un manipolo collegato a una pompa vacuum che viene posizionato sull’area da trattare per tenere i tessuti in trazione e quindi anche i setti fibrosi, questo consentirà
una recisione sicura e controllata.
La soluzione di anestetico locale viene iniettata più volte e in tutte le aree da trattare, per garantire l’assenza di eventuale dolore.
La durata della procedura dipende dal numero o dalla vastità delle aree da trattare e generalmente richiede dai 30 ai 60 minuti circa.
Subito dopo la procedura, l’area trattata viene coperta con garze sterili e bende, si potrebbe richiedere di indossare indumenti compressivi, come guaine contenitive specifiche. L’intervento avviene in regime di chirurgia ambulatoriale ed il paziente può tornare alle proprie attività quotidiane immediatamente o al più il giorno successivo al trattamento, ciò dipende sempre dal numero, dal sito o dalla vastità dell’area trattata.

Quando oltre alla cellulite è presente anche del grasso localizzato:
Liposcultura in alta definizione con Vaser smooth, è preferibile quando oltre alla cellulite, sono presenti alcuni depositi di grasso localizzato. Possono effettuarla pazienti normopeso che con attività e dieta non hanno raggiunto i risultati sperati, è ottimale dove c’è anche una certa lassità cutanea.

Come avviene:
La procedura è di estrema delicatezza, in quanto tale, può prevedere anche l’esaltazione della muscolatura, in questo caso il medico disegnerà accuratamente le zone delle fasce muscolari dove si desidera agire. Attraverso gli ultrasuoni, che vengono trasmessi da piccole sonde, si può ottenere la rottura selettiva delle sole cellule adipose, senza intaccare il tessuto circostante. Una volta rotte le cellule di grasso, questo diviene liquido e può dunque essere rimosso più facilmente.
Così la retrazione cutanea sarà ottimale e l’aspetto della pelle uniforme.
Vaser Lipo può essere utilizzata anche per eliminare i terribili inestetismi provocati dalla cellulite, come la buccia d’arancia. In quest’ultimo caso si chiama Vaser Smooth attraverso questo
dispositivo è possibile andare letteralmente a rompere i tralci fibrosi responsabili della formazione della buccia d’arancia.
Quindi in un’unica seduta l’effetto a buccia d’arancia e scompare definitivamente, così come il grasso localizzato.
Dopo l’intervento si dovrà indossare una guaina contenitiva che dovrà essere indossata dal paziente per circa 3 / 4 settimane.
Il trattamento di Vaser lipo può essere eseguito in anestesia locale o in blanda sedazione. La durata del trattamento è in relazione al grasso da rimuovere e dal grado e/o vastità della cellulite da trattare.

Quando si tratta di cellulite in fase iniziale, al primo stadio e siamo in presenza di ritenzione idrica:
La Mesoterapia è una terapia iniettiva, al livello del derma, che agisce per rinforzare le pareti venose, migliorando così la circolazione superficiale. Vengono iniettate sostanze ad azione lipolitica con effetto sul grasso localizzato o ad azione rassodante, per stimolare di biolifting.
Il trattamento di mesoterapia presuppone quindi, una miscela di principi attivi scelti dal medico in base ad un piano terapeutico individuale, a seconda della patologia del paziente da trattare.
Con la mesoterpia si possono migliorare efficacemente i deficit vascolari, le celluliti in varie fasi di sviluppo, le adiposità localizzate ed rilassamenti cutanei ecc.
Solitamente si applicano cicli di mesoterapia di 8-10 sedute, con cadenza settimanale e da ripetere 1-2 volte nell’arco dell’anno.

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