Articoli

La Fleboterapia, un valido aiuto contro l’invecchiamento.

L’invecchiamento è un complesso fenomeno biologico.
Come noto l’aspettativa di vita ai primi del ‘900 era di 47 anni, mentre negli anni ’90 è salita a 75 anni e man mano, col passare del tempo si è allungata sempre di più.
Questo è da considerare collegato alla riduzione delle cause di morte per effetto dell’azione degli antibiotici, ma anche del miglioramento dello stile di vita, quest’ultimo in rapporto a una migliore alimentazione e a condizioni di vita più igieniche.
L’ulteriore vantaggio è oggi associato al miglioramento della qualità della vita stessa durante la senescenza, intervenire con il corretto stile di vita e monitorare la nostra salute può davvero fare la differenza.
Grazie allo sviluppo della medicina anti-aging, il processo dell’invecchiamento può essere rallentato, non solo dall’esterno, ma anche dall’interno.

Cosa sono i Radicali liberi. 
I radicali liberi sono una causa primaria di invecchiamento; essi portano ad un progressivo deficit nei meccanismi di riparazione cellulare.
I Radicali liberi sono molecole che si liberano all’interno del nostro organismo, dall’ossidazione di altre molecole che, per il fatto di avere un elettrone spaiato, diventano aggressive nel tentativo di recuperarlo dai costituenti delle nostre cellule e dei nostri tessuti.
La reazione con cui i radicali liberi colpiscono le nostre cellule, viene chiamata ossidativa, questo perché l’ossidazione dei componenti fondamentali di cellule e tessuti, come proteine, carboidrati o DNA, sono alla base della loro degradazione.
La natura però ci ha provvisto di difese endogene, cosiddette antiossidanti, come il glutatione, Vitamina C, Vitamina A e Vitamina E e la vasta gamma dei polifenoli antiossidanti, presenti in natura nelle verdure, nella frutta, nell’olio di oliva e nel vino.
Dunque esiste nel nostro organismo, un equilibrio fra processi ossidativi e anti ossidativi, ciò viene alterato tutte le volte che le nostre difese sono insufficienti, o quando vi è un’iperproduzione di radicali liberi.
È in questa condizione si verifica il cosiddetto stress ossidativo.
Questo purtroppo è anche il punto di partenza comune di tanti processi patologici, come il cancro, l’invecchiamento precoce, l’arteriosclerosi e le malattie neurodegenerative.

Ripristinare questo equilibrio è di fondamentale importanza.
Attraverso un’appropriata dieta, ricca di polifenoli e antiossidanti è possibile fare molto per il nostro organismo: ecco alcuni alimenti anti invecchiamento:

  • curcumino che si trova nel Curry,
  • licopene, contenuto in pomodori, melone, anguria, pompelmo rosa, papaya,
  • resveratrolo, nel vino rosso,
  • vitamina C e vitamina E, in carote, kiwi, mandorle,
  • acidi grassi polinsaturi e idrossitirosolo, nell’olio di oliva,
  •  acidi grassi polinsaturi omega-3 , nel pesce.

Medicina Antiaging contro i processi ossidativi:
I processi che coinvolgono i radicali liberi oggi sono fra i più studiati, la medicina anti-aging o medicina della longevità, si offre di migliorarne le conseguenze e possibilmente, di limitarne l’impatto.
In questo senso, il meccanismo che determina la velocità d’invecchiamento di ogni individuo, e che comincia sin dalla giovinezza, può essere rallentato ed ottimizzato dalla medicina anti-aging.
Lo scopo della medicina anti-aging è quello di fornire prima di tutto la prevenzione, la diagnosi e la terapia dei problemi associati all’invecchiamento, con il fine di ritardarne la comparsa fisiologica e, possibilmente di prevenire le patologie ad esso associate.
La Fleboterapia:
Il meccanismo di azione si basa sulla somministrazione per flebo di potenti sostanze antiossidanti che, veicolate direttamente dal sangue, vanno a dirigersi sugli organi e quindi anche sulla cute, dall’interno.
In questo modo si vanno a rafforzare naturalmente le proprie difese contro i radicali liberi.

Occhi gonfi e occhiaie, tutti i rimedi e i trattamenti per dirgli addio

Per ridurre il gonfiore degli occhi, ci sono molti rimedi, alcuni molto pratici ed alla portata di tutti.
Per iniziare la tua lotta a borse e occhiaie, partiamo dalle cose più semplici e se ancora non bastano niente paura, in nostro aiuto arrivano gli ultimi trattamenti di medicina estetica che possono davvero eliminare il problema.
Per un risultato di sicuro successo, proviamo a fare un programma che preveda l’utilizzo di alcune routine quotidiane, volte a miglirare la qualità della pelle e della circolazione linfatica unite a trattamenti medici, con questa nuova sinergia, non sarà possibile sbagliare.

Gel per il contorno occhi:
Ottimo se si soffre di borse, preferibile rispetto alle creme, questo perché consente un più facile assorbimento in una zona già ricca di liquidi accumulati. L’aloe vera è un ottimo principio attivo naturale che ha proprietà decongestionanti immediate.
I principi attivi di questa pianta, famosa per curare anche le infiammazioni, sono di tipo antiossidante ed è inoltre ricca di vitamina E.
Puoi tranquillamente acquistare l’estratto in erboristeria o in un supermercato ben fornito.

Impacchi da fare a casa:

  • Cetriolo
    Se sei in emergenza borse, magari prima di un appuntamento importante, puoi ricorrere all’antico rimedio del cetriolo, grazie agli enzimi e alle proprietà astringenti di questo ortaggio gli occhi si sgonfieranno e risulteranno meno stanchi.
    Per farlo procedi nel seguente modo:
    Taglia alcune fette di cetriolo e mettile in frigo per 10 minuti.
    Successivamente posizionale sulle palpebre chiuse per circa 10/15 minuti fino a che l’effetto fresco non svanisce.
    Risultato? Occhi meno gonfi e meno stanchi in 15 minuti.
  • Bustina di tè
    Per un risultato ottimale ti basterà usare il semplice tè che hai nella credenza.
    Metti le bustine in ammollo nell’acqua calda per qualche minuto, poi strizzale e lasciale raffreddare. Una volta raffreddate usale per coprire gli occhi. a sensazione di gonfiore sparirà molto velocemente!
  •  Acqua calda e sale – Il metodo più usato dalle modelle perché il più rapido e semplice da effettuare. Sciogli un cucchiaino di sale in un bicchiere e mezzo di acqua calda immergi dei batuffoli di cotone, nella soluzione calda, strizzali, ma non troppo e poi procedi, ponendo i dischetti, delicatamente sopra le palpebre. Lasciare agire per qualche minuto, poi togliere e ripetere il processo per almeno mezz’ora.
  • Cucchiaino freddo – Disponi sei cucchiai di metallo in freezer per circa 10 minuti, poi tirane fuori due e applica le parti arrotondate sopra i tuoi occhi, alterna questa azione con i cucchiaini freddi del freezer, appena quelli sugli occhi si riscaldano. Ripeti il procedimento fino a che non sentirai i tuoi occhi più sgonfi e comunque per almeno 20 minuti. Questo procedimento ti aiuterà a distendere la pelle intorno ai tuoi occhi.
  • Patate – Il famoso rimedio delle nonne è sempre un evergreen, procedi con l’applicazione delle fette di patata nel seguente modo: per prima cosa lava bene la patata, sbucciala e affettala, asciuga con un panno pulito per eliminare l’acqua in eccesso. Avvolgi poi le fette in una garza di cotone, in fine appoggiale sulle palpebre. L’amido delle patate agisce come antinfiammatorio naturale e ti darà un immediato sollievo!

Stile di vita: Il modo più semplice e più economico, ma soprattutto il più salutare, fra i rimedi casalinghi per gli occhi gonfi c’è quello di bere acqua.
La ritenzione idrica può causare il rigonfiamento delle palpebre e di molte altre parti del corpo. Sarebbe opportuno anche ridurre l’assunzione di sale ed evitare le bibite gassate.
Bevendo molto, ti sentirai meglio: in generale l’acqua ti aiuta a eliminare le tossine dal tuo corpo attraverso la diuresi.
Per ottenere risultati ottimali, bevi almeno un litro e mezzo di acqua al giorno.

Trattamenti contro le occhiaie:

  • Peeling
    Per eliminare le occhiaie è possibile anche sottoporsi a specifici trattamenti peeling di tipo medico.
    I peeling di ultima generazione sono più superficiali e basati sulla combinazione di due ingredienti specifici: acido glicolico, utile per favorire la rigenerazione cutanea e il tournover cellulare e l’ acido lattico per schiarire l’epidermide.
    Bastano 4-5 sedute per schiarire, levigare e tonificare la pelle e attenuare così le occhiaie.
  • Acido ialuronico – Per migliorare la qualità della pelle, e ridurre le rughette e le iperpigmentazioni, è utile la biostimolazione a base di acido ialuronico. Le infiltrazioni di acido ialuronico, stimolando la produzione di collagene e rendendo la pelle più compatta e tonica, sono un valido trattamento anti-occhiaie. Le iniezioni si effettuano generalmente con microcannule flessibili, meno dolorose di un ago e più delicate sui tessuti.
  • Laserterapia – Il laser di ultima generazione Palomar Icon, consente di eliminare borse e occhiaie anche in un unica seduta. È un trattamento non invasivo e non doloroso. Palomar icon è un dispositivo approvato FDA e certificato CE, quindi sicuro ed affidabile.
  • Lipofilling
    È un trattamento chirurgico che consiste nell’inserimento di grasso endogeno (proveniente dal paziente) all’interno dei solchi delle occhiaie. L’intervento viene effettuato in regime di chirurgia ambulatoriale ed in anestesia locale.
    Inizia con il prelevamento di una piccola quantità di grasso proveniente da una zona donatrice dal corpo del paziente.
    Viene poi centrifugato e trattato, dopodichè il chirurgo lo inietterà, mediante una micro- cannula, all’interno degli strati superficiali del solco dell’occhiaia.
    Subito dopo l’intervento lo sguardo appare più fresco e giovane. E’ necessario aspettare da sei agli otto mesi perché i risultati si stabilizzino e la correzione, effettuata con il grasso endogeno, attecchisca sul derma.

Ho una postura scorretta oppure no?

Quando vediamo qualcuno che cammina inclinato in avanti o un po’ accovacciato su sé stesso, è facile rendersi conto che siamo di fronte ad una postura scorretta, ma come è possibile capire qual è la postura giusta per il nostro corpo?
Dal momento che non è possibile vedersi dall’esterno, è difficile anche accorgersi del comportamento sbagliato del nostro corpo. Quando cioè, per motivi di vizio o di lavoro assumiamo posizioni che con il passare del tempo danno origine ad altri possibili disturbi.

Come determinare se siamo di fronte ad una postura scorretta?
La postura è corretta se, mettendoci davanti allo specchio di profilo, notiamo che:
La colonna vertebrale è in posizione neutra, ovvero tutte le articolazioni sono allineate su una singola linea immaginaria che attraversa il nostro corpo dalla testa ai piedi.
Quindi le orecchie saranno in linea con le spalle, le spalle in linea con i fianchi e i fianchi in linea con le caviglie.
Ad esempio, se le orecchie sono oltre questa linea rivolte in avanti potremmo essere in presenza di Cifosi, mentre se sono precedenti a questa linea, cioè spostate indietro, potremmo parlare di
Lordosi.

Aspetto in Lordosi:
Quando si hanno i fianchi in avanti e la testa spostata indietro rispetto alla linea immaginaria longitudinale che attraversa il nostro corpo.
Un segno di iperattività della parte posteriore del corpo, cioè glutei, muscoli dietro la coscia, parte bassa della schiena lavorano troppo e al contrario i flessori delle anche e degli addominali bassi subiscono la mancanza di movimento adeguato.
Alcuni metodi per correggerla sono rappresentati da esercizi di stretching e di rafforzamento delle zone muscolari precedentemente elencate.

Sindrome crociata inferiore:
Quando siamo in presenza di un inarcamento marcato della parte lombare della schiena, il problema indica un’iperattività dei flessori delle Anche e della parte bassa della schiena. In questo caso i muscoli dei glutei e degli addominali sono poco sviluppati. Potrebbe essere dovuto all’uso di scarpe con il tacco alto.

Aspetto in Cifosi:
Si verifica quando è presente un eccessivo incurvamento delle spalle, rispetto alla linea immaginaria che divide il corpo longitudinalmente. In questo caso siamo di fronte a muscoli pettorali iperattivi e muscoli della schiena poco attivi, soprattutto quelli compresi tra le scapole.

Sindrome crociata superiore:
Quando siamo in presenza di un’eccessiva inarcatura della parte dorsale in avanti. Dovuto generalmente a muscoli del petto iperattivi e muscoli della schiena poco attivi, soprattutto i muscoli intorno alle scapole.
Questa attitudine a sporgersi in avanti è dovuta anche a muscoli anteriori del collo molto attivi e al contrario quelli posteriori poco attivi.

Ecco tutti i benefici di una postura corretta.
Una postura corretta può aiutarci a vivere meglio in generale, essa infatti concorre a:

  • Mantenere ossa e articolazioni allineate, assicurando un corretto utilizzo dei muscoli
  • Diminuire l’usura delle articolazioni, favorendo una minor probabilità di sviluppare artrite.
  • Ridurre il carico del peso corporeo sulla colonna vertebrale
  • Evitare che le corrette posizioni si stabilizzino in modo anomalo sulla colonna vertebrale
  •  Prevenire mal di schiena e altri dolori muscolari
  • Ridurre il senso di affaticamento, in quanto i muscoli si muovono in modo efficiente
  •  Ridurre la probabilità di sviluppare asimmetrie e cellulite, quindi ad essere anche più armoniosi e belli.

Per ottenere un seducente lato B basta fare le scale

Sembra assurdo, ma per ottenere un seducente lato B, magari in vista di quest’estate, vi basterà armarvi di costanza e buona volontà, ma soprattutto di un gradino di casa, o di tipo step.
Seguendo dei semplici movimenti quotidiani, i glutei si tonificheranno senza traumi per la circolazione, spesso già difficoltosa per chi ha problemi di cellulite, il tono dei tessuti migliorerà così come la ritenzione idrica e la circolazione.
Non è necessario essere degli agonisti o dei patiti della palestra per ottenere glutei seducenti, basterà ricordarsi di eseguire quotidianamente quelle azioni che fanno muovere il corpo, anziché la macchina, usando anche i momenti morti della giornata.
Una di queste azioni, è ovviamente fare le scale, un’abitudine ottima se si riesce a rinunciare alla comodità dell’ascensore, rassoda la muscolatura dei glutei e brucia le calorie in eccesso, il primo gesto basilare da cui partire.
Fare le scale è un modo semplice ed economico per rimettersi in forma, si avrà la possibilità di intensificare l’allenamento in base alle nostre capacità ed al livello atletico raggiunto.

In che modo fare le scale?
Mentre salite i gradini, contraete e rilasciate i glutei in modo ritmico. Se slanciate la gamba posteriore all’indietro ne raddoppierete i benefici.
Suggerimenti – Poggiate bene il piede sul gradino e fate attenzione a non caricare eccessivamente il peso sulla caviglia. Se necessario, potete sostenervi alla ringhiera.
Svolgete tutto questo almeno per 20 minuti al giorno, in un paio di mesi non potrete credere ai vostro occhi e non riconoscerete più il vostro lato B.

Se invece vi sentite più atletiche:
Salire le scale è il modo migliore per fare ginnastica ed ottimizzare tempo e denaro. Bastano 20 minuti di salita sulle scale per bruciare 75 calorie.
La ginnastica sulle scale richiede sicuramente un buon impegno aerobico, fa bruciare i grassi e stimola l’attività cardiovascolare, rassoda la pancia e i glutei. Salire le scale migliora anche il metabolismo, grazie al movimento aerobico che lavora in sinergia con l’impegno dei muscoli.
Vediamo un po’ di esempi per capire cosa si può effettivamente fare, con la semplice scala di casa. Prima di iniziare, fate stretching per preparare i muscoli.

Step sui gradini
Di fronte alle scale, mettete il piede destro e poi toglietelo, ma contemporaneamente mettete su il sinistro. Alternate i piedi per 10 volte. Ripetete l’esercizio per altre 20 volte.
Affondi con le scale
Di fronte alle scale, ad una distanza di 30-50 cm. dai gradini, fate un affondo, mettendo il piede sul primo gradino della scala. Poi ritornate alla posizione originaria e fate la stessa cosa con l’altro piede. Quando tornate indietro è bene fare forza sui glutei mantenendosi fermi con la schiena, bacino e pancia, tenendo gli addominali.
Passi incrociati
Provate a salire le scale incrociando i vostri passi. Con questo esercizio migliorerete la coordinazione e sarete più sciolte. Potete praticare l’esercizio sia frontalmente che lateralmente.
Balzi
Di fronte alle scale, saltate sui gradini a piedi uniti, cercate di fare almeno una rampa o ripetete per 10 volte. Ricordate di molleggiare il salto lasciando le gambe sempre un po’ piegate e di aiutarvi con le braccia per rimanere in equilibrio. Questo esercizio è molto efficace per rassodare quadricipiti e glutei.

Non resta che iniziare il prima possibile, il vostro programma quotidiano per ottenere un lato B tonico e seducente.
Se invece siamo in presenza anche di grasso localizzato, se hai già provato sport e dieta nel tentativo di ridurlo, ma mai con successo, allora prendi in considerazione la Vaser Lipo.
Una nuova tecnica per la riduzione del grasso localizzato, minimamente invasiva e delicata.

Se l’acne è il tuo problema scopri come eliminarlo una volta per tutte

L’acne è un problema estetico molto diffuso che si presenta sulla pelle di moltissime persone, non solo durante l’adolescenza. Questo inestetismo è spesso infatti molto difficile da eliminare con i semplici trattamenti cosmetici e può lasciare sgradevoli cicatrici con il passare del tempo.
La causa dell’Acne è in genere di origine ormonale, ecco perché la comparsa sulla pelle si verifica specialmente in età giovane, motivo per cui è più visibile sugli adolescenti. Non è però la sola causa, a volte si intensifica per una alimentazione scorretta o per patologie più serie a carico dell’epidermide.
Per ridurre l’acne dal viso è consigliabile, oltre ai trattamenti medico-estetici, seguire alcune semplici regole:

  • Segui una dieta povera di zuccheri e grassi saturi. Gli alimenti ricchi di zuccheri, conservanti e grassi favoriscono l’acne sulla pelle.
  • Consuma molta verdura e frutta. Le vitamine e i sali minerali aiutano tutte le corrette funzioni di smaltimento delle tossine.
  •  Bere molta acqua. L’acqua è l’elemento fondamentale che compone il corpo umano.
  • Evita le bibite alcoliche ed analcoliche. Favoriscono la nascita e la crescita dell’acne.
  • Anche lo sport è un valido alleato per la bellezza della pelle. Quando si fa sport si eliminano le tossine e la pelle rimane più tonica e bella.
  • Dopo lo sport lava accuratamente la pelle con un detergente neutro, per prevenire l’infiammazione.

Terapia fotodinamica per eliminare l’acne una volta per tutte
La terapia fotodinamica, è un trattamento che agisce attraverso l’irradiazione di una speciale luce di colore rosso, attraverso una lampada, sulle aree cutanee interessate dagli inestetismi, come
l’acne, ma non solo. L’efficacia della terapia ne ha fatto un riferimento anche per il trattamento di altre patologie, come i danni da esposizione solare su volto, decolletè e mani, verruche, cicatrici ed ulcere.
La terapia fotodinamica consiste nell’applicazione di una crema a base di acido aminolevunico sull’area che presenta l’inestetismo, successivamente viene coperta con un bendaggio per permettere alla sostanza di penetrare nelle cellule danneggiate. La crema infatti, interagisce solo con le cellule più instabili (malate), favorendo una reazione ossidativa che grazie alla successiva applicazione della luce rossa, le disintegra.

Durante il trattamento è possibile avvertire una sensazione di bruciore, questa deriva proprio dall’azione che elimina selettivamente le cellule danneggiate, per questo è previsto l’utilizzo, anche domiciliare, di creme ad azione decongestionante.
La terapia fotodinamica contro l’acne in breve:

  • Efficacia dimostrata in molte condizioni e un basso rischio di effetti collaterali rispetto ad altri trattamenti di maggior impatto sul corpo.
  • Gli effetti collaterali sono poco frequenti e correlati solo al tipo di lesione. Si riferiscono più frequentemente al bruciore durante l’esposizione alla luce. In alcuni casi la pelle rimane rossa come dopo un’esposizione al sole per alcuni giorni.
  • Il trattamento deve essere sempre prescritto ed eseguito da personale medico specializzato.
  • La Terapia Fotodinamica è generalmente efficace e ben tollerata da tutti.
  • È controindicata solo in pazienti con fotosensibilità, porfiria o xeroderma pigmento sum e in coloro che hanno ricevuto un trattamento con acido retinoico nel mese precedente.

Liporimodellamento di glutei e culotte de Cheval, mantieni i risultati ottenuti

Il grasso localizzato, soprattutto se presente tra coscia e gluteo, è l’incubo più frequente di ogni donna. Come rimuoverlo e rimodellare la silhouette con la chirurgia, forse lo sappiamo di già, oppure ci stimo pensando, ad ogni modo i consigli che seguono ci diranno come poter mantenere al meglio i risultati ottenuti o come possiamo iniziare, con il piede giusto, la nostra battaglia per ridurlo.

Finalmente siamo riuscite a dire addio alle culotte de Cheval ed al grasso localizzato sui glutei.

Sta per arrivare l’estate ed ecco allora che si inizia a fare un check up della propria forma fisica, il primo approccio è quello con lo specchio, il vero implacabile giudice che non mente mai.
Dove cade l’occhio? Ovviamente su quegli antiestetici cuscinetti localizzati all’esterno della coscia, meglio noti come “culotte de Cheval”.

Culotte de Cheval, se ancora non ti sei sottoposta all’intervento e stai tentando di scongiuralo:
In funzione dell’entità di grasso localizzato i trattamenti posso essere vari. Se siamo ancora in presenza di piccoli accumuli, è possibile iniziare la nostra lotta alle culotte di Cheval con dei trattamenti non invasivi, come la mesoterapia, ovvero attraverso l’iniezione di sostanze lipolitiche.
I trattamenti di radiofrequenza o l’applicazione di energie dall’esterno, come ultrasuoni e laser, possono comunque regalare risultati apprezzabili e in totale assenza di dolore.
Quando però il problema è più marcato è meglio ricorrere a Vaser Lipo, un’innovativa liposcultura più delicata e rapida, che agisce in modalità minimamente invasiva.

Liporimodellamento di glutei e culotte de Cheval, mantieni i risultati ottenuti o inizia la tua battaglia con questi consigli:
Prima di tutto bisogna armarsi di buona volontà e abbinare a un regime alimentare sano dell’attività aerobica.

1. Come eliminare le culotte de Cheval con la dieta
È consigliabile seguire un’alimentazione sana, soprattutto composta da cereali, legumi e ricca di frutta e verdura. Particolarmente indicati sono tutti quei cibi brucia grassi, che vi aiuteranno a ridurre l’accumulo di grasso. Assolutamente da evitate, sono i cibi fritti e i condimenti grassi.
2. Come eliminare le culotte de Cheval con acqua
Le culotte di Cheval sono spesso peggiorate dalla ritenzione idrica, per combatterla si deve dunque bere moltissima acqua, almeno un litro e mezzo, 2 al giorno. Integrate l’assunzione di liquidi detossinanti, come e tisane a base di zenzero o tarassaco. Sono inoltre assolutamente da evitare gli alcolici, le bibite gassate e quelle ricche di zuccheri.
3. Come eliminare le culotte de Cheval con il movimento
L’esercizio fisico per combattere le culotte de Cheval deve essere alternato tra esercizi cardio e esercizi di rafforzamento dei muscoli. Dedicatevi alla corsa o in alternativa al nuoto almeno due volte a settimana per 1 ora. Sono ottimi anche i circuiti funzionali.
4. Come eliminare le culotte de Cheval con gli esercizi posturali
Una delle cause principali della formazione di questo inestetismo è la postura, dunque cimentatevi in esercizi di allungamento e di correzione posturale, si possono a questo scopo seguire corsi di pilates e di yoga.
5. Come eliminare le culotte de Cheval: esercizi di tonificazione
Sarà inoltre utile scegliere degli esercizi di tonificazione per cosce e glutei, per questo dedicatevi, almeno due volte a settimana, a serie di affondi e squat, circa 25 per 3 sessioni.
6. Come eliminare le culotte de Cheval con i massaggi
Infine, ma non per ultimo in ordine d’importanza, integrate l’alimentazione e l’allenamento con creme anticellulite e con automassaggi che favoriscono la circolazione e combattono la ritenzione idrica, da fare almeno 3 volte a settimana per circa 15-20 minuti.

Invecchiamento precoce della pelle, l’età non conta

L’eta biologica può non sempre coincidere con quella che percepiamo guardandoci allo specchio.

L’invecchiamento cutaneo infatti può essere determinato anche da fattori esterni oltre a quelli intrinsechi del nostro DNA. Per cui l’invecchiamento non è altro che la manifestazione di una somma di fattori che lo determinano, quelli di origine fisiologica del nostro organismo e quelli esterni al nostro corpo, come i fattori ambientali.

Per quanto riguarda i fattori individuali che predispongono all’invecchiamento, cioè di natura fisiologica e soggettiva, si può purtroppo agire solo con la correzione degli inestetismi, ma ciò che oggi approfondiremo sono gli aspetti relativi ai fattori esterni che determinano l’invecchiamento cutaneo.
I fattori esterni che possono favorire l’invecchiamento della pelle, sono generalmente rappresentati dagli stress ambientali, come le radiazioni solari, il vento, il freddo, lo smog.
Il Fotoinvecchiamento rappresenta uno dei principali fattori che favoriscono il deterioramento cellulare della pelle, è causato principalmente dall’esposizione solare e provoca l’insorgere di svariati inestetismi, manifestazione appunto dalla degenerazione delle cellule.

Che cos’è il fotoinvecchiamento?
La pelle è un vero e proprio organo, ma in costante cambiamento.
Quando siamo giovani esiste un equilibrio tra la sintesi di nuovo collagene da parte dei fibroblasti (cellule del derma) e la degradazione del collagene da parte di alcune molecole.
Questo meccanismo si accelera quando sono presenti delle modificazioni profonde a livello dei fibroblasti che alterano il recupero di collagene, determinando un rapido processo di invecchiamento della pelle.
Le radiazioni ultraviolette trasmesse dal sole, sono tra le principali cause dell’invecchiamento precoce della pelle, in quanto Il danno cronico provocato dai raggi UV ai fibroplasti, si traduce in alterazioni cutanee precoci che, sommandosi a quelle fisiologiche, danno origine a rughe, solchi, disidratazione, atonia e nelle forme più gravi anche cancro.
Il rischio di tumore della pelle è proporzionale al grado di fotoinvecchiamento.

Quali sono le cause del fotoinvecchiamento?
Le radiazioni del sole, dunque provocano seri danni alle strutture cellulari della pelle (fibroplasti), sono in grado di aumentarne i processi ossidativi e l'instabilità, aumentando il rischio anche di danni al Dna. Queste alterazioni profonde delle cellule della pelle e la loro instabilità nel meccanismo di ricambio, porta anche ad uno squilibrio nella produzione di collagene e nella rigenerazione delle fibre connettive danneggiate.
Lo stress ossidativo, indotto dall’inquinamento e dal fumo, è un’altra causa di squilibrio nel metabolismo del collagene, anche in questo caso si assiste ad un’accelerazione dei processi di invecchiamento cutaneo.

Le manifestazioni che ci avvertono che siamo difronte ad un invecchiamento precoce della pelle, sono:

  • Perdita di compattezza della pelle
  • Assottigliamento del derma
  • Rughe più estese e profonde
  • Pelle secca
  • Efelidi
  • Perdita di tonicità ed elasticità
  • Macchie solari e/o iperpigmentazione diffusa.
  • Cheratosi attinica
  • Dilatazione dei vasi sanguigni
  • Tumori della pelle

Prevenzione del fotoinvecchiamento:

La prevenzione del fotoinvecchiamento si attua ovviamente, limitando l’esposizione al sole.
Molto importante, è proteggersi con lozioni ad alto spettro solare durante tutto l’anno, in particolare su quelle parti che sono più esposte al sole, come volto e mani. Sono inoltre da evitare lettini e lampade abbronzanti. Seguire uno stile di vita sano può fare la differenza, un’alimentazione ricca di frutta e verdura, bere abbondante acqua e non fumare, migliora sia la pelle che la salute del nostro corpo in generale.

Sono in presenza di un invecchiamento precoce della pelle?
I danni da fotoinvecchiamento come abbiamo visto, possono portare sia a conseguenze estetiche, che sistemiche, più gravi. Dunque è molto importante, per prima cosa, rivolgersi ad un medico specialista, che effettui un check-up completo della pelle e dei danni visibili, questo consentirà anche i stabilire il trattamento più adatto.

Trattamenti contro l’invecchiamento:
Il trattamento del fotoinvecchiamento mira, per prima cosa, alla regressione dei processi ossidativi, favorendo la rigenerazione cellulare e di nuovo collagene.
Un altro obiettivo è quello di eliminare le cellule potenzialmente cancerogene.

Questa azione si può ottenere con:

  • Terapia fotodinamica (PDT);
  • Peeling
  • Stimolazione del collagene con tecnica Needling (dermaroller)
  • Terapia laser Icon

Capillari sulle gambe, sarà un problema vascolare?

Ormai ci hai rinunciato, e cerchi di non farci nemmeno più caso, eppure quel piccolo capillare in evidenza forse ti sta dicendo qualcosa.
I capillari e/o le vene varicose sulle gambe sono un inestetismo noto a molte donne, possono essere motivo di forte disagio se diffusi sulle gambe, ma forse non sai che potrebbe essere un problema non solo estetico.

Quasi l’80% della popolazione dichiara di presentare piccole lesioni venose come teleangectasie e capillari, una problematica di carattere estetico, ma che può creare un vero e proprio disagio nella maggior parte dei casi.

Che cosa sono i capillari e le vene varicose:
Le vene varicose sono vene che si sono dilatate, possono apparire di color carne, viola scuro oppure blu. Si presentano come vene ingrossate e tortuose, sono più gonfie ed in rilievo sulla
superficie della pelle. In genere si localizzano sulla parte posteriore dei polpacci o lungo l’interno cosce.
Durante la gravidanza le vene varicose posso comparire sulle gambe a causa delle alterazioni ormonali, tipiche di questo periodo, inoltre il maggiore afflusso di sangue, unito alla sua minor velocità circolatoria, provoca un’aumentata pressione sulla parete dei vasi.
Le teleangectasie o capillari sono simili alle vene varicose, ma più piccole, solitamente sono rosse o blu e sono più superficiali sulla pelle rispetto alle vene varicose. In genere si presentano sulle gambe o sul viso e possono essere circoscritte ad una zona o molto estese.

Quali sono le cause: l’insufficienza venosa
Le arterie sono più grandi delle vene e deputate al trasporto del sangue dal cuore verso la periferia dell’organismo, mentre le vene trasportano il sangue da ogni distretto del corpo al cuore.
Le vene hanno delle valvole che facilitano il trasporto del sangue in una sola direzione, nel caso delle gambe quindi, queste valvole spingono il sangue verso l’alto e ne impediscono la ridiscesa verso il basso. Quando le valvole si indeboliscono, il sangue rischia di accumularsi nelle vene e nei capillari, questo perché non più in grado di essere spontaneamente spinto verso il cuore. Se si verifica questo problema siamo in presenza di un’insufficienza venosa. Se il sangue si accumula in eccesso su una vena, esso spinge sulle pareti dei vasi dilatando le vena e rendendola appunto
varicosa. Anche i capillari (teleangectasie) possono essere causate dal reflusso del sangue.
I capillari possono essere inoltre favoriti da cambiamenti ormonali, fattori ereditari e dall’esposizione al sole prolungata o scorretta.

Altri fattori che possono favorire la comparsa di capillari:

  • Età,
  • Ereditarietà del problema
  • Cambiamenti ormonali, durante la pubertà, la gravidanza, e in menopausa.
  • Assunzione di pillola anticoncezionale
  • Restare troppo a lungo in piedi
  • Obesità
  • Ferite o traumi alle gambe
  • Esposizione al sole prolungata, specie in presenza di pelle con carnagione chiara.

La naturale forza di gravità, il peso corporeo ed il compito di trasportare il sangue verso l’alto al cuore dalle periferie del corpo, rendono le gambe la principale zona corporea per la comparsa di vene varicose e di capillari. Rispetto alle altre vene del corpo, quelle delle gambe hanno il più arduo compito di trasportare il sangue di ritorno al cuore. Esse quindi sopportano una notevole pressione, che può essere più forte rispetto alle valvole venose.

Sintomi
I principali segni e sintomi della possibile formazione di vene varicose sono:

  • Grosse vene visibili sulla pelle,
  • Crampi alle gambe e dolore,
  • Gonfiore delle caviglie e dei piedi, anche se lieve,
  • Prurito alle gambe,
  • Pelle più chiara intorno alle vene varicose.

Consulta un medico specialista e se presenti questi sintomi, potrebbero essere indice di ulteriori disturbi o cause.
La presenza di vene varicose può denotare anche una predisposizione al rischio di trombosi venosa profonda, embolia polmonare e malattia delle arterie periferiche, ma tutto ciò può essere stabilito solo dopo un approfondito check-up medico.

Diagnosi
Oltre alla diagnosi fisica del problema, ulteriori test e procedure possono essere eseguiti dal medico per determinare l’entità del problema e per escludere altre patologie.

Esame fisico:

  • Per valutare la presenza di capillari si esaminano le gambe mentre si è in piedi o seduti con le gambe rilassate, il medico porrà delle semplici domande per stabilire la portata dei segni e dei sintomi che si sono manifestati, come prurito, eventuale dolore ect.

Test diagnostici e procedure

  •  Ecodoppler ad ultrasuoni: è un esame diagnostico che si avvale delle onde sonore per fornire le immagini dei flussi interni del corpo. Durante questo test un dispositivo verrà posizionato sulla zona colpita dal problema, serve per controllare il flusso di sangue nelle vene e per escludere o verificare la presenza di eventuali coauguli.

Cosa fare se si è in presenza di capillari o vene varicose?
Generalmente i capillari non sono rischiosi e si circoscrivono ad un problema prevalentemente estetico, mente le vene varicose possono peggiorare e a dilatarsi ulteriormente, fino a provocare problemi più gravi come:

  • Se c’è una grave insufficienza venosa, l’accumulo di sangue nelle vene rallenta il ritorno del sangue al cuore, provocando possibili coaguli e pericolose infezioni. I coaguli a loro volta, possono migrare dalle vene delle gambe ai polmoni, costituendo un ostacolo al regolare funzionamento di cuore e polmoni.
  • Infezioni e ulcere della pelle possono essere presenti sulla pelle, nell’area di comparsa delle vene varicose.
  • Gonfiore, irritazioni, eritemi sulle gambe.
  • Dermatiti

Dunque, se si sospetta di essere in presenza di vene varicose, il consiglio è quello di agire tempestivamente per valutare il problema e curarlo.

Cura e rimedi
Per prima cosa è importante apportare un miglioramento nello stile di vita, con attenzione a:

  • Utilizzo di calze a compressione graduata se si sta molto tempo in piedi
  • Svolgere del movimento in modo regolare,
  • Tenere sollevate le gambe durante il riposo notturno, per favorire con la forza di gravità il ritorno venoso.

Scleroterapia
Consiste in un trattamento iniettivo e si applica sia alle vene varicose che ai capillari. Il medico specialista inietta una soluzione che arresta il flusso del sangue nella vena, che conseguentemente si trasformerà in tessuto cicatriziale. In poche settimane la vena svanisce.
Possono essere necessarie più sedute per risolvere il problema. La Scleroterapia non richiede anestesia e può essere eseguita ambulatorialmente.
I possibili effetti collaterali della Scleroterapia sono: bruciore temporaneo nella zona in cui è stata fatta l’iniezione, momentanee macchie rosse e/o in rilievo nella zona trattata, lividi temporanei, linee marroni nell’area trattata che scompaiono da soli, gruppi di sottili vasi sanguigni rossi intorno alla vena trattata, anch’essi temporanei.
Laser Palomar Icon
Le nuove tecnologie laser di ultima generazione, come Icon, trasmettono potenti lampi di luce sulla vena, questo consente un progressivo indebolimento del vaso sanguigno fino alla sua
scomparsa.
Il laser Palomar Icon è molto preciso e sicuro, un doppio controllo da parte del medico assicura una corretta procedura durante tutto il trattamento.
Con Icon possono essere trattati tutti i tipi di pelle e carnagioni in modo sicuro, soprattutto senza dolore, un dispositivo di raffreddamento è posizionato sul manipolo per mantenere costante la temperatura durante tutto il tempo della procedura. In genere quando il laser colpisce la pelle, il paziente avverte una fastidiosa sensazione di calore, il raffreddamento consente l’assenza di fastidio o dolore.
Il trattamento laser richiede un tempo variabile dai 15 ai 20 minuti e, in base alla gravità delle vene, generalmente sono necessari da 1 a 4 trattamenti per eliminare l’inestetismo.
Il paziente può tornare alle proprie attività subito dopo il trattamento, così come accade con la scleroterapia.
Possibili effetti collaterali del laser sono: rossore con leggero gonfiore della pelle subito dopo il trattamento, che scompare entro poche ore, pelle scolorita che scomparirà autonomamente.
Precauzioni necessarie per garantire un risultato ottimale: evitare bagni e docce calde, sospendere lo sport per almeno 3 giorni, indossare calze elasto-compressive (dove richiesto),
assumere integratori flebotonici. Il trattamento laser non va eseguito sulla pelle abbronzata di recente, è infatti necessario aspettare almeno 4 settimane dall’ultima esposizione al sole. Sarà possibile esporsi al sole nuovamente solo dopo circa 1 mese dall’ultima seduta.

Vorresti eliminare le macchie sul viso, ma non sai come fare?

Se nel tentativo di eliminare le macchie hai già provato tutti i prodotti della farmacia, senza però risultati convincenti, se sei già arrivata a pensare che forse è un problema con il quale dovrai convivere tutta la vita, allora leggere questo articolo potrebbe esserti utile.
Per stabilire a quale trattamento è meglio sottoporsi, per prima cosa è bene comprendere le caratteristiche e le cause che determinano le macchie su viso.
Sapere perché si verificano ti aiuterà a capire da sola perché molti rimedi sono stati inefficaci, perché altri sono sconsigliabili e perché invece, altri trattamenti possono davvero garantirti la soluzione al problema.

Perché si formano le macchie scure?
Conosciamo meglio I melanociti: Sono cellule normalmente presenti nell’epidermide che producono il pigmento, ovvero la melanina, che trasferiscono in superfice ai cheratinoici, attraverso dei prolungamenti morfologici della cellula stessa.
Questa prima informazione fa capire che la “causa” non è l’effetto. Quindi se vuoi dei risultati concreti si deve agire sul melanocita.
L’organismo può essere indotto a produrre una maggiore concentrazione di melanina, solo in alcune zone del viso, infatti i frequenti inestetismi legati alle macchie si presentano su fronte, zigomi, contorno labbra, décolleté dorso delle mani. Quindi le macchie non sono altro che il risultato di una disfunzione del melanocita che produce melanina in eccesso, la quale invece di distribuirsi uniformemente, si raggruppa originando le macchie.

Ma quali sono i principali fattori che scatenano l’inestetismo della macchia scura?
Le macchie scure sulla pelle del viso si possono verificare a causa di diversi fattori, essi si raggruppano in esterni o interni all’organismo.
Fattori esterni:

  • eccessiva esposizione solare e/o senza ausilio di crema protettiva
  • eritema solare
  • assunzione di particolari farmaci, come gli anticoncezionali, antibiotici fotosensibilizzanti etc. Contatto con sostanze irritanti (profumi o cosmetici)

Fattori interni:

  • menopausa
  • processo di invecchiamento
  • predisposizione genetica
  • scompensi ormonali
  • gravidanza

Quindi che tipo di macchia ho?
• Macchie scure causate da eritema solare
Un’eccessiva o errata esposizione solare può favorire la comparsa di eritema solare, si presenta con macchie sulla pelle tendenti al rosso, con bruciore e prurito. Per evitarlo basta proteggersi con creme ad alto spettro solare, preparare gradualmente la pelle al sole ed evitare di esporsi nelle ore più calde del giorno.
• Macchie sul viso causate dall’acne rosacea
Si tratta di un’infiammazione che si manifesta con un rossore su gran parte del viso, si assiste alla dilatazione dei vasi sanguigni. Le cause più frequenti sono rappresentate da fattori ereditari, condizioni ambientali e forte emotività.

• Lentigo senili
Si tratta di quelle macchie provocate dal naturale processo d’invecchiamento. Quando cioè con il passare degli anni i meccanismi deputati alla produzione di melanina si alterano, producendo un pigmento irregolare e creando macchie sul dorso delle mani e sul viso. La manifestazione delle macchie può essere accelerata in presenza di radiazioni solari, fumo, agenti atmosferici e una scorretta alimentazione. I radicali liberi danneggiano la pelle rendendola dunque più sottile e sensibile. Questa iper-pigmentazione interessa lo strato corneo e anche gli strati sottostanti ad
esso.
• Lentigo solari
Si manifestano nel caso di prolungate e scorrette esposizioni al sole, sono interessate tutte le parti maggiormente esposte alle radiazioni. Le macchie cutanee in genere sono di color giallo scuro o nocciola. Questo fenomeno colpisce maggiormente i soggetti dai 40 in su, quando il turnover cellulare si riduce e quindi anche i meccanismi di difesa sono più deboli.

• Melasma e Cloasma
Questo tipo di macchia si presenta per lo più in presenza di squilibri ormonali che possono verificarsi per svariati motivi, ad esempio i farmaci a base di estrogeni come la pillola anticoncezionale o quelli utilizzati nelle terapie ormonale. Questo succede perché le modificazioni ormonali vengono percepite anche dai melanociti, i quali, stimolati dagli ormoni sono costretti a
lavorare di più, alterando il ritmo di produzione della melanina e dando luogo al melasma.
Il cloasma è quel disturbo, solo estetico, che si manifesta con macchie sulla pelle del viso, in genere di colore grigiastro o marrone, è dovuto sempre a sbalzi ormonali, ma legati unicamente al periodo di gravidanza.
Melasma e Cloasma sono fenomeni che tendono a scomparire con il riequilibrarsi della situazione ormonale o post parto.
• Lentiggini
Le lentiggini o efelidi sono macchie che compaiono sul viso e sono originate da fattori genetici o ereditari. Non è una patologia o di un disturbo anzi, in molti casi sono considerate un tratto distintivo di bellezza.

Cosa puoi fare per eliminare le macchie o ridurle?
Dopo aver compreso la natura della tua macchia, prova ad orientarti su quale trattamento potrebbe fare al caso tuo, ma non dimenticare di sottoporti prima ad un check-up medico specialistico, per stabile se effettivamente sei un candidato per i trattamenti elencati di seguito.
• Trattamenti di prevenzione:
Filtri solari: creme e protezioni solari ad alto spettro; trattamenti antiossidanti e idratanti come le biorivitalizzazioni intradermiche; corretta e ridotta esposizione solare.
• Trattamenti ad azione schiarente e depigmentante
Peeling chimico: è in grado di rimuove gli strati cornei superficiali favorendo la rigenerazione della pelle attraverso l’applicazione di speciali acidi. Quando si effettua questo tipo di trattamento è importante la manualità del medico operatore, in quanto si deve agire solo ed esclusivamente sulla macchi, senza coinvolgere la pelle circostante. Questo trattamento si effettua in più sedute e si può avvertire un po’ di bruciore.
• Trattamento Laser non invasivo e non doloroso
Laser Icon: è un trattamento indolore di ultima generazione, lo può effettuare solo il medico specialista. Il laser colpisce attraverso un potente fascio di luce la macchia e i macrofagi inglobano la melanina in eccesso. Sono necessarie più sedute, in relazione al grado di inestetismo da trattare. Icon è un laser estremamente sicuro ed innovativo grazie al doppio controllo del dispositivo da parte del medico e alla capacità di agire selettivamente solo dove serve, è approvato FDA e certificato CE. L’energia sprigionata dal manipolo di Icon viene riflessa dalla superficie cutanea e quindi non viene assorbita. Il sistema di riciclo fotonico di Icon, utilizza specchi all’interno dei manipoli che captano
questa energia per riconvertirla verso l’area da trattare, consentendo una terapia più efficace e sicura. Il manipolo di Icon è dotato, inoltre, di un sistema di raffreddamento costante che consente una seduta indolore per il paziente che vi si sottopone.
Grazie al Laser Palomar ICON, versione 2018, il numero delle sedute si è ridotto notevolmente e la seduta si svolge in breve tempo (circa 30 minuti), dunque un risultato definitivo in brevissimo tempo e in assenza di dolore.

Dermamelan
È una terapia depigmentante che si realizza mediante una maschera specifica che viene attivata da una lampada al plasma, seguita dalla terapia domiciliare.
Il protocollo Dermamelan proprio perché si svolge in due tempi, prima presso l’ambulatorio del medico e poi a casa, è ben gestita e tollerata dal paziente.
Per prima cosa, il medico effettua un check-up cutaneo per stabilire tipo e profondità delle macchie, oltre che idratazione, sebo e pH della pelle.
Si procede con un’accurata detersione del viso e l’utilizzo di una soluzione sgrassante sulla pelle, poi il medico stende sul viso la preparazione Dermamelan, che formerà una pellicola color senape e che sarà attivata dall’esposizione alla speciale lampada. Dermamelan richiede una posa di almeno otto ore. Passato questo tempo, a casa, il paziente dovrà rimuovere la maschera utilizzando del semplicemente latte detergente.
Trascorse 24 – 36 ore dalla rimozione della maschera, comparirà un arrossamento da lieve ad intenso, che normalmente scompare in breve tempo. In questa fase si dovrà
unicamente idratare la pelle più volte al giorno.
A partire dal terzo giorno si inizierà ad applicare sul viso la crema domiciliare Demamelan fornita dal medico.
Tra le applicazioni sarà necessario idratare fortemente la pelle poichè inizierà una leggera esfoliazione.

Per eliminare le smagliature e le cicatrici senza dolore scegli Biodermogenesi

Le smagliature, così come le cicatrici, sono un inestetismo ed un motivo di disagio per donne e uomini in egual misura. Per quanto riguarda le smagliature, queste si possono verificare sia in età puberale, durate lo sviluppo, sia a causa di un repentino dimagrimento o dopo la gravidanza. Le cicatrici invece, si presentano generalmente a causa di fattori esterni e traumatici a carico dei tessuti. Entrambi gli inestetismi però sono causati dalla stessa degradazione del tessuto, che apparirà di colore diverso, con depressioni e nel caso di cicatrici anche in rilievo.

Cosa sono realmente le smagliature?
Prima di tutto è bene comprendere come è costituita la pelle, si deve immaginare una struttura a strati, dove il primo strato prende il nome di epidermide, il più esterno ed in superfice, quello insomma che vediamo e possiamo toccare. Sotto c’è il derma, e poi troviamo lo strato sottocutaneo e il muscolo.
Le Smagliature hanno luogo nel derma, dove si trovano le fibre di collagene deputate alla compattezza ed all’elasticità della pelle. Quando si verifica un allungamento eccessivo, le fibre iniziano a cedere, questo provoca anche un piccolo sanguinamento e l’infiammazione dei tessuti.
Questo processo fa si che verifichino le smagliature, le quali inizialmente avranno un aspetto rossastro, proprio a causa di questa reazione e poi diverranno di un tono madreperlaceo e biancastro, per la perdita di pigmento da parte delle cellule sottostanti.
Oltre a questo, la zona già sottoposta a stress perde la capacità di produrre fibre collagene e di conseguenza la smagliatura avrà una consistenza anche flaccida al tatto.
Le reazioni a catena non finiscono qui, quando il connettivo è ormai danneggiato, anche l’irrorazione sanguigna ne risentirà, compromettendo tutto il complesso di riparazione.

Come fa la Biodermogenesi a rigenerare le smagliature:
Grazie al duplice sistema d’azione di biodermogenesi si produce un effetto di riattivazione generale immediato, esso avviene attraverso la radiofrequenza e l’ausilio di campi magnetici:

L’applicazione di radiofrequenza lavora per l’attivazione dei fibroblasti e si combina con un campo magnetico biocompatibile per attivare lo scambio cellulare, conseguentemente si assisterà alla vascolarizzazione del tessuto e al drenaggio linfatico.

Biodermogenesi contro le temibili smagliature bianche:
Le smagliature divengono bianche quando sono ormai trofiche, più vecchie e difficili da eliminare, ma niente paura, con Biodermogenesi si possono ottenere risultati eccellenti anche su smagliature bianche.
Le smagliature bianche sono un inestetismo comune, solitamente sono le più resistenti ai metodi tradizionali di trattamento. La smagliatura in questa fase, specie se profonda, presenta una colorazione bianca-madreperlacea, il che la rende anche più evidente sul corpo. Si verifica per una ridotta funzionalità della circolazione linfatica, la quale non riuscendo a smaltire in modo efficace le tossine, provoca anche l’interruzione del processo di rinnovamento cellulare.
I vasi sanguigni, normalmente presenti all’interno della smagliatura, non sono però necrotizzati, quindi, grazie all’ adeguata stimolazione di Biodermogenesi, essi possono ricominciare la loro fisiologica attività, ristabilendo anche il colore naturale della pelle.

La biodermogenesi riattiva il microcircolo della zona colpita e stimola la rinascita cellulare.
Già dalle prime 4-5 sedute, la pelle appare subito rinvigorita, più elastica ed uniforme, proseguendo con il trattamento le smagliature bianche diverranno praticamente invisibili.
Il trattamento di biodermogenesi non è doloroso e non richiede alcun tipo di anestesia.
I tessuti caratterizzati da smagliature riceveranno una nuova vita, migliorando il loro equilibrio strutturale nel complesso.

Come avviene il trattamento?
Il trattamento è piuttosto veloce ed avviene in tre fasi.
La prima è la fase di peeling: con una spugna abrasiva il medico elimina lo strato corneo che riduce la traspirazione e la penetrazione delle sostanze. Successivamente si applica, sempre sulla zona, un siero ricco di amminoacidi essenziali ed un olio che facilita lo scorrimento del manipolo sulla pelle. La fase successiva è rappresentata proprio dal massaggio che si effettuerà con il manipolo, il quale avrà la funzione specifica di stimolare il derma. In taluni casi, a fine seduta sarà applicata una sostanza volta a ripristinare tutte le barriere protettive della pelle.
In genere viene trattata un’area alla volta, il numero delle sedute e la loro distanza fra un trattamento e l’altro, vengono stabilite dal medico durante la prima visita preliminare.

Risultati sulle smagliature:
Il miglioramento avverrà con il sollevamento della parte trattata e di colore della smagliatura che risulterà meno opaco e più simile al tessuto circostante, cioè come si presentava prima dell’inestetismo.
Si riattiva il microcircolo, si stimola la produzione di nuovo collagene ed elastina, si assiste alla produzione di nuovi melanociti e quindi alla correzione di quegli squilibri all’origine del problema.
La smagliatura risulterà riempita, riacquisterà tono e colore ed il risultato ottenuto, una volta stabilizzato, sarà a lungo termine.

E per le cicatrici?
Il protocollo è generalmente lo stesso ed è comprovato che funziona anche per le cicatrici.
Le cicatrici post-chirurgiche e/o da ustione sono una delle più complesse alterazioni cutanee da risolvere. Grazie all’azione di Biodermogenesi le cicatrici si livellano, tornando simili, per colore e consistenza, alla pelle circostante.
Il colore si uniforma a quello che caratterizza la cute integra, prima del trauma, la fibrosi è regredita e le cicatrici appaiono al tatto più lisce ed elastiche. Contemporaneamente si assiste alla formazione di nuovo collagene e di nuove fibre elastiche, quindi anche la rugosità delle cicatrici sarà fortemente attenuata.