Se l’acne è il tuo problema scopri come eliminarlo una volta per tutte

L’acne è un problema estetico molto diffuso che si presenta sulla pelle di moltissime persone, non solo durante l’adolescenza. Questo inestetismo è spesso infatti molto difficile da eliminare con i semplici trattamenti cosmetici e può lasciare sgradevoli cicatrici con il passare del tempo.
La causa dell’Acne è in genere di origine ormonale, ecco perché la comparsa sulla pelle si verifica specialmente in età giovane, motivo per cui è più visibile sugli adolescenti. Non è però la sola causa, a volte si intensifica per una alimentazione scorretta o per patologie più serie a carico dell’epidermide.
Per ridurre l’acne dal viso è consigliabile, oltre ai trattamenti medico-estetici, seguire alcune semplici regole:

  • Segui una dieta povera di zuccheri e grassi saturi. Gli alimenti ricchi di zuccheri, conservanti e grassi favoriscono l’acne sulla pelle.
  • Consuma molta verdura e frutta. Le vitamine e i sali minerali aiutano tutte le corrette funzioni di smaltimento delle tossine.
  •  Bere molta acqua. L’acqua è l’elemento fondamentale che compone il corpo umano.
  • Evita le bibite alcoliche ed analcoliche. Favoriscono la nascita e la crescita dell’acne.
  • Anche lo sport è un valido alleato per la bellezza della pelle. Quando si fa sport si eliminano le tossine e la pelle rimane più tonica e bella.
  • Dopo lo sport lava accuratamente la pelle con un detergente neutro, per prevenire l’infiammazione.

Terapia fotodinamica per eliminare l’acne una volta per tutte
La terapia fotodinamica, è un trattamento che agisce attraverso l’irradiazione di una speciale luce di colore rosso, attraverso una lampada, sulle aree cutanee interessate dagli inestetismi, come
l’acne, ma non solo. L’efficacia della terapia ne ha fatto un riferimento anche per il trattamento di altre patologie, come i danni da esposizione solare su volto, decolletè e mani, verruche, cicatrici ed ulcere.
La terapia fotodinamica consiste nell’applicazione di una crema a base di acido aminolevunico sull’area che presenta l’inestetismo, successivamente viene coperta con un bendaggio per permettere alla sostanza di penetrare nelle cellule danneggiate. La crema infatti, interagisce solo con le cellule più instabili (malate), favorendo una reazione ossidativa che grazie alla successiva applicazione della luce rossa, le disintegra.

Durante il trattamento è possibile avvertire una sensazione di bruciore, questa deriva proprio dall’azione che elimina selettivamente le cellule danneggiate, per questo è previsto l’utilizzo, anche domiciliare, di creme ad azione decongestionante.
La terapia fotodinamica contro l’acne in breve:

  • Efficacia dimostrata in molte condizioni e un basso rischio di effetti collaterali rispetto ad altri trattamenti di maggior impatto sul corpo.
  • Gli effetti collaterali sono poco frequenti e correlati solo al tipo di lesione. Si riferiscono più frequentemente al bruciore durante l’esposizione alla luce. In alcuni casi la pelle rimane rossa come dopo un’esposizione al sole per alcuni giorni.
  • Il trattamento deve essere sempre prescritto ed eseguito da personale medico specializzato.
  • La Terapia Fotodinamica è generalmente efficace e ben tollerata da tutti.
  • È controindicata solo in pazienti con fotosensibilità, porfiria o xeroderma pigmento sum e in coloro che hanno ricevuto un trattamento con acido retinoico nel mese precedente.

Capillari delle gambe e cellulite, scopri cosa hanno in comune

I sintomi come gambe pesanti, caviglie gonfie, ritenzione idrica e cellulite sono disturbi che possono interessare chiunque, anche le persone giovani, con più frequenza le ragazze.
Spesso non si fa caso a questi problemi, pensando a quale donna può dire di non avere mai avuto un po’ di cellulite, chi non ha mai notato le gambe un po’ gonfie, magari dopo essere state troppo a lungo in piedi o sedute.
In realtà non è tutto così normale, soprattutto se cellulite e capillari si presentano contestualmente, questi segnali ci dicono che il corpo non va trascurato. Qualunque disturbo vascolare, soprattutto se inizia a manifestarsi in giovane età, può rappresentare un campanello d’allarme per la salute, questo perché indica una predisposizione all’insufficienza venosa.

Cosa sono i capillari:
La presenza di capillari (o varici) sulle gambe sono il segnale, più o meno evidente, di un’insufficienza venosa, ovvero una concentrazione anomala di sangue all’interno dei vasi.
In condizioni normali, le valvole presenti all’interno delle vene si chiudono per impedire al sangue di fluire verso il basso per colpa della forza di gravità, ma quando queste valvole si indeboliscono, non riuscendo più a chiudersi correttamente, il sangue tende a tornare verso il basso.
I capillari o le varici sono quindi quelle vene, le cui valvole hanno perso la loro originaria funzionalità. Il risultato è la loro dilatazione dovuta all’aumento di sangue al loro interno, dove la pressione del sangue sulle pareti diventa così forte da provocarne la mutazione, con allungamento, ispessimento e aspetto irregolare.
I sintomi:
Nei casi di insufficienza venosa, in genere si lamentano uno o più problemi, quali:

  • Iperpigmentazione della pelle, colorito scuro sulle gambe,
  • formicolii,
  • gambe e caviglie spesso gonfie,
  • teleangectasie, capillari o varici,
  • crampi ai polpacci, soprattutto durante la notte,
  • vene varicose,
  •  flebite (infiammazione delle vene superficiali)

Il check-up medico rimane comunque il punto di partenza per la cura ed il trattamento di questa disfunzione circolatoria.
Oltre l’esame obiettivo, lo specialista può effettuare un esame ecocolordoppler al fine di valutare la funzionalità delle vene e la qualità del flusso sanguigno.
Importante sarà, dove possibile, la rimozione della causa scatenante, ad esempio un’insufficienza safenica o la cellulite.

Quando la cellulite è causata dal disturbo del sistema circolatorio:
Se sugli arti inferiori si presentano i capillari oltre che la cellulite è probabile che questa dipenda da una disfunzione circolatoria, cosi come descritta in precedenza.
Un cattivo funzionamento del microcircolo infatti, può portare anche alla rottura delle cellule adipose, con la conseguente fuoriuscita dei trigliceridi contenute in esse. I trigliceridi, cioè grassi, si depositano così nei tessuti e nello spazio extracellulare, ostacolando ulteriormente il microcircolo.
Questa condizione determina, con il passare del tempo, un peggioramento, dove i setti fibrosi contenuti nel pannicolo adiposo sottocutaneo, iniziano letteralmente a tirare la pelle in superficie, provocando il tipico aspetto a buccia d’arancia. Questo comportamento anomalo dei setti fibrosi avviene nel tentativo di contenere l’aumentato volume dei grassi e delle cellule adipose ormai  ipertrofiche.
Questo processo prende anche il nome di lipodistrofia, ovvero l’alterazione cronica del tessuto adiposo, la conseguenza è un aumento di volume e consistenza dei tessuti di sostegno e la riduzione dell’elasticità dei vasi sanguigni del microcircolo.
Rimedi e prevenzione:
Un ottimo rimedio per migliorare la circolazione venosa e linfatica è quello rappresentato dalla terapia CO2 ovvero dalla carbossiterapia.
La carbossiterapia trova impiego in medicina-estetica, nei casi di adiposità localizzata, cellulite, lassità cutanea, insufficienza vascolare, ect. Può essere prescritta dal medico anche in forma preventiva.
Se invece il tuo obbiettivo è eliminare la buccia d’arancia, anche in una sola seduta, oggi puoi contare su Cellfina,un trattamento di medicina estetica, eseguibile in semplice chirurgia ambulatoriale per il trattamento estetico e a lungo termine della cellulite.

Scopri le 6 attività sportive con le quali dire addio alla cellulite

Tra le cause principali della comparsa di cellulite, troviamo senza dubbio la vita sedentaria e la pigrizia.
La ritenzione idrica è un ristagno di liquidi che partecipa all’ipertrofia delle cellule adipose, ovvero quelle cellule che costituiscono il tessuto adiposo sottocutaneo, ciò si localizza specialmente in alcune parti del corpo femminile, più sensibili agli estrogeni, come glutei, cosce, braccia e addome.
Iniziare con il piede giusto, con un’attività sportiva specifica e costante, può davvero fare la differenza nel prevenire e migliorare la buccia d’arancia.
Tra gli sport anticellulite più efficaci ci sono quelli aerobici a bassa intensità, ma per programmare un vero percorso anticellulite, è necessario realizzare un programma di work-out che consenta di lavorare con costanza e in un tempo relativamente lungo.

Quali sono quindi le attività sportive anticellulite?

  1. La camminata alternata
    Camminare a passo sostenuto e poi a passo lento è un ottimo modo per contrastare la cellulite. È consigliabile praticare quest’attività per almeno un’ora, da eseguire tutti i giorni o almeno 3 volte alla settimana. Se la cellulite è nel primo stadio iniziale si può ridurre l’allenamento quotidiano a 40 minuti, possibilmente integrandolo con un lavoro di tonificazione dei muscoli.
    Camminare agisce sul microcircolo, previene il ristagno di liquidi e quindi la ritenzione idrica, muove il grasso sottocutaneo e contribuisce a bruciare calorie. Per un allenamento più intensivo contro la buccia d’arancia e per tonificare i muscoli, si può ricorrere al trekking, un buon modo per tonificare anche i muscoli, la camminata in questo caso avrà un percorso variabile, che alterna discese e salite, questo lavoro permette il coinvolgimento totale dei muscoli di gambe, glutei e braccia, bruciando grassi in minor tempo rispetto alla camminata normale.
  2. Nuoto, Acqua gym, hydrobike
    Gli esercizi in acqua, come l’acquagym, sono utili in caso di ritenzione idrica edematosa.
    Se invece la buccia d’arancia è più evidente è bene affidarsi ad esercizi come il nuoto libero e l’hydrobike, meno traumatici anche per i tessuti dell’organismo. Il movimento in acqua è così specifico, proprio perché effettua un massaggio sulle aree interessate dall’inestetismo che permette la riattivazione della circolazione linfatica e sanguigna. Il risultato saranno gambe più snelle e meno gonfie.
  3. Ciclismo Sia che si tratti di Bici o cyclette, questo è Il miglior sport per tonificare cosce e glutei, soprattutto se si svolge in salita, perchè le sedute di allenamento siano efficaci, è necessario pedalare per almeno un’ora. Molte palestre offrono corsi di spinning, un ottimo metodo se preferisce bruciare le calorie a ritmo di musica e scaricando lo stress. Se invece piacciono le attività all’aria aperta, ci si può tranquillamente affidare alla mountain bike, anche in questo caso gli allenamenti devono essere svolti costantemente, con una media di 3 volte alla settimana.
  4. Yoga e Pilates Yoga e Pilates sono tra gli sport di tonificazione che agiscono migliorando al contempo anche la circolazione. Il pilates è un’ottima attività consigliata a tutte le età, contrasta la buccia d’arancia e aiuta a correggere la postura, soprattutto quando deriva da una vita sedentaria, che causa un ristagno di liquidi e una circolazione affaticata. Lo Yoga si basa su movimenti dolci e lenti, essi permettono il drenaggio delle tossine, inoltre stimola la circolazione linfatica eliminando liquidi e tossine in eccesso.
  5. Crossfit, Tacfit e in genere i circuiti funzionali
    Il Crossfit è una disciplina molto diffusa che offre un allenamento completo per quasi tutte le fasce muscolari. Gli esercizi prevedono uno sforzo molto intenso in tempi brevi, questo stimola il metabolismo, accelerandolo, in più offre un allenamento sempre diversificato in base alle settimane di lavoro. Il Crossfit, così come il Tacfit e i circuiti funzionali, sono assolutamente consigliati alle persone che sono un po’ in sovrappeso e giovani, i risultati di tonificazione sono sorprendenti ed è sicuramente il miglior sport quando si parla di allenamento total-body. L’unico rischio è rappresentato dall’accumulo di acido lattico nei tessuti, che in caso di sistema circolatorio affaticato da ritenzione idrica, causa un ulteriore accumulo di liquidi, ecco perché è indicato per le persone giovani e nei primi stadi della cellulite. Alcuni sforzi molto intensi infatti, possono favorire la rottura dei capillari in caso di fragilità del microcircolo.
  6. Pattinaggio 
    Il Pattinaggio è una disciplina che ci riporta indietro nel tempo, ma in realtà è una delle attività sportive migliori per tonificare glutei e cosce. Questo tipo di sport è molto efficace per riattivare il sistema linfatico ed incentivare la massa magra, in più si svolge all’aperto, quindi rafforza anche le difese immunitarie. Per un impegno maggiore, pattina mantenendo le gambe piegate, i muscoli dei glutei lavoreranno di più se in isometria. Il Pattinaggio è molto efficace anche se si desidera snellire i fianchi e ridurre le culotte de cheval. Si dovrebbe partire almeno con 30 minuti al giorno, aumentando gradualmente il tempo di resistenza e da ripetere per almeno 3 volte alla settimana.

Integratori, per chi sono davvero necessari?

Lo sport si sa fa bene un po’ a tutto, combatte la ritenzione idrica, abbassa i livelli di glicemia, migliora la mobilità e ci rende più in salute ed in forma. Questo da un punto di vista generale, molti non sanno però che fare sport, soprattutto a livello agonistico, può comportare un carico ossidativo notevole per le nostre cellule.
Immaginiamo il nostro organismo come un’macchina, il cui combustibile è il cibo, tutte le volte che questo viene trasformato in energia, produce materiale di scarto che poi verrà smaltito in modo fisiologico dagli organi deputati e dal sistema linfatico e circolatorio. Questo processo però, oltre agli aspetti benefici, produce anche radicali liberi.
Nei normali processi di consumo energetico, cioè fisiologico o durante un’attività sportiva leggera, si assiste ad una produzione di radicali liberi in quantità controllata, ma nell’atleta questo è un processo molto più amplificato.
Quando siamo in presenza di un eccesso di radicali liberi, questo si manifesta nell’individuo con stanchezza, astenia e debolezza. Ed è proprio in questi casi che si rende necessaria un eventuale integrazione di antiossidanti, possibilmente da affiancare ad una dieta ricca in cereali integrali, frutta e verdura.

Quindi, come possiamo contrastare i radicali liberi prodotti?
Introducendo principalmente vitamine e minerali dediti a contrastare i radicali liberi. Alcune vitamine sono assolutamente necessarie, soprattutto per chi fa sport: la C, la D e la A, per esempio sono le migliori per combattere lo stress ossidativo, quelle del gruppo B contrastano efficacemente l’affaticamento e la debolezza, la vitamina D rafforza le ossa e migliora i tessuti.

Ma perché oggi più di ieri se ne richiede l’integrazione?
Oggi il cibo è presente ovunque e in abbondanza, ma purtroppo tende ad essere sempre più povero dal punto di vista nutrizionale. Con il tempo infatti, la terra ha perso il suo originario contenuto di minerali, complici le coltivazioni intensive e quelle in serra, ciò ha comportato raccolti più scarsi nel contenuto di vitamine e minerali.
Per questo motivo nei soggetti sedentari, ma soprattutto nello sportivo, è necessario affiancare ad una sana alimentazione anche un’integrazione specifica, per coprire questo tipo di carenze nutrizionali.

Che tipo di vitamina scegliere?
Le vitamine si dividono in idrosolubili e liposolubili.
Le idrosolubili, sono quelle facilmente assimilabili ed eliminabili dall’organismo, se in eccesso,
come:

  • la vitamina C, che è un potentissimo antiossidante
  • le vitamine del gruppo B, con funzione fondamentale nella produzione di energia,
  • l’acido folico, o vitamina B9, una sostanza fondamentale per la sintesi e la riparazione del DNA, è anche indispensabile per la riproduzione cellulare.

Poi ci sono quelle liposolubili, ovvero le vitamine che hanno bisogno di grassi per essere assorbite e se assunte in eccesso, possono accumularsi nel corpo provocando anche effetti indesiderati e sono:

  •  la vitamina A, anch’essa ha una forte azione antiossidante
  • la vitamina D, un paraormone utile nel modulare l’espressione del nostro genoma,
  •  la vitamina E, che svolge un’importante azione nel ripristino dello stress ossidativo.
  •  la vitamina K, invece ha un ruolo fondamentale nel processo di coagulazione del sangue, in più promuove la funzionalità delle proteine che formano e mantengono in salute le ossa.

Tra le integrazioni più consigliate, oltre a quella delle vitamine, c’è sicuramente quella degli omega 3:
Acidi grassi importantissimi per il metabolismo energetico che migliorano lo smaltimento dei grassi, riducono i processi infiammatori e contribuiscono alla corretta funzionalità dell'apparato cardiovascolare e del sistema nervoso

Perché le vitamine del gruppo B sono così fondamentali per chi fa sport?
Le vitamine B1, B2, B3, B5, B6, B7, folati e B12, sono particolarmente coinvolte nei processi metabolici dei macronutrienti in energia, il loro deficit si manifesta con maggiore affaticamento e debolezza. Per questo motivo in alcuni determinati periodi dell’anno, quando si nota un calo delle prestazioni o magari ci si sente in generale più stanchi, è probabile che si tratti di un deficit
vitaminico, è dunque consigliato fare dei cicli di integrazione di queste vitamine. In questo specifico caso, tra tutte le vitamine, è di particolare importanza l’integrazione di vitamina B12 e acido folico, soprattutto negli atleti vegetariani o vegani. La loro carenza può portare a seri problemi del sistema nervoso e nei casi più gravi, anche un’anemia megaloblastica,
ovvero in un’incompleta maturazione dei globuli rossi che, conseguentemente, porterà a un deficit di ferro e di ossigenazione dei tessuti.

Liporimodellamento di glutei e culotte de Cheval, mantieni i risultati ottenuti

Il grasso localizzato, soprattutto se presente tra coscia e gluteo, è l’incubo più frequente di ogni donna. Come rimuoverlo e rimodellare la silhouette con la chirurgia, forse lo sappiamo di già, oppure ci stimo pensando, ad ogni modo i consigli che seguono ci diranno come poter mantenere al meglio i risultati ottenuti o come possiamo iniziare, con il piede giusto, la nostra battaglia per ridurlo.

Finalmente siamo riuscite a dire addio alle culotte de Cheval ed al grasso localizzato sui glutei.

Sta per arrivare l’estate ed ecco allora che si inizia a fare un check up della propria forma fisica, il primo approccio è quello con lo specchio, il vero implacabile giudice che non mente mai.
Dove cade l’occhio? Ovviamente su quegli antiestetici cuscinetti localizzati all’esterno della coscia, meglio noti come “culotte de Cheval”.

Culotte de Cheval, se ancora non ti sei sottoposta all’intervento e stai tentando di scongiuralo:
In funzione dell’entità di grasso localizzato i trattamenti posso essere vari. Se siamo ancora in presenza di piccoli accumuli, è possibile iniziare la nostra lotta alle culotte di Cheval con dei trattamenti non invasivi, come la mesoterapia, ovvero attraverso l’iniezione di sostanze lipolitiche.
I trattamenti di radiofrequenza o l’applicazione di energie dall’esterno, come ultrasuoni e laser, possono comunque regalare risultati apprezzabili e in totale assenza di dolore.
Quando però il problema è più marcato è meglio ricorrere a Vaser Lipo, un’innovativa liposcultura più delicata e rapida, che agisce in modalità minimamente invasiva.

Liporimodellamento di glutei e culotte de Cheval, mantieni i risultati ottenuti o inizia la tua battaglia con questi consigli:
Prima di tutto bisogna armarsi di buona volontà e abbinare a un regime alimentare sano dell’attività aerobica.

1. Come eliminare le culotte de Cheval con la dieta
È consigliabile seguire un’alimentazione sana, soprattutto composta da cereali, legumi e ricca di frutta e verdura. Particolarmente indicati sono tutti quei cibi brucia grassi, che vi aiuteranno a ridurre l’accumulo di grasso. Assolutamente da evitate, sono i cibi fritti e i condimenti grassi.
2. Come eliminare le culotte de Cheval con acqua
Le culotte di Cheval sono spesso peggiorate dalla ritenzione idrica, per combatterla si deve dunque bere moltissima acqua, almeno un litro e mezzo, 2 al giorno. Integrate l’assunzione di liquidi detossinanti, come e tisane a base di zenzero o tarassaco. Sono inoltre assolutamente da evitare gli alcolici, le bibite gassate e quelle ricche di zuccheri.
3. Come eliminare le culotte de Cheval con il movimento
L’esercizio fisico per combattere le culotte de Cheval deve essere alternato tra esercizi cardio e esercizi di rafforzamento dei muscoli. Dedicatevi alla corsa o in alternativa al nuoto almeno due volte a settimana per 1 ora. Sono ottimi anche i circuiti funzionali.
4. Come eliminare le culotte de Cheval con gli esercizi posturali
Una delle cause principali della formazione di questo inestetismo è la postura, dunque cimentatevi in esercizi di allungamento e di correzione posturale, si possono a questo scopo seguire corsi di pilates e di yoga.
5. Come eliminare le culotte de Cheval: esercizi di tonificazione
Sarà inoltre utile scegliere degli esercizi di tonificazione per cosce e glutei, per questo dedicatevi, almeno due volte a settimana, a serie di affondi e squat, circa 25 per 3 sessioni.
6. Come eliminare le culotte de Cheval con i massaggi
Infine, ma non per ultimo in ordine d’importanza, integrate l’alimentazione e l’allenamento con creme anticellulite e con automassaggi che favoriscono la circolazione e combattono la ritenzione idrica, da fare almeno 3 volte a settimana per circa 15-20 minuti.

Dubbi sull’epilazione permanente, quale tecnologia scegliere?

L’epilazione progressiva e permanente è uno dei trattamenti più richiesti in medicina estetica: questo trattamento, eseguibile con l’ausilio del laser, elimina in modo progressivo e poi definitivo i peli superflui.
Negli ultimi anni questo tipo di trattamento si è sempre più evoluto, è molto richiesto sia da uomini che da donne, che lo richiedono soprattutto per ragioni estetiche, ma anche sportive.
In ogni caso la presenza di peli superflui, soprattutto negli ultimi anni, non è gradita.
Partiamo dunque, col fare un confronto fra le tecnologie di epilazione permanente disponibili sul mercato, iniziando dai Laser.
La luce pulsata, soprattutto negli ultimi anni, è stata superata dal più attuale laser a diodo, tecnologia in commercio già da molti anni, ma largamente riproposta, soprattutto per via dei numerosi vantaggi che dà in termini di tempo e confort del paziente, in quanto meno fastidioso.

Come funziona la luce pulsata
La luce pulsata agisce emettendo una luce ad alta intensità, essa viene prodotta da una speciale lampada allo xeno e trasmessa da un manipolo mediante degli impulsi che vengono direzionati dal medico, in modo selettivo solo sul pelo. L’obiettivo è quello di distruggere le cellule germinative che si trovano intorno al bulbo, concettualmente come nel laser.

Come funziona il laser
La tecnologia laser genera un raggio di luce di una particolare lunghezza d’onda (808nm), in grado di attraversare la cute, senza danneggiarla ed essere assorbita dai pigmenti del pelo all’interno dei bulbi piliferi. Con il conseguente aumento della temperatura si ottiene la distruzione progressiva e definitiva delle cellule germinative del bulbo stesso, ottenendo. seduta dopo seduta, l’effetto di una epilazione permanente. Questo è il principio viene chiamato “fototermolisi” selettiva.

Non tutti i dispositivi sono uguali.
Come sappiamo, l’epilazione da sempre è stata annoverata fra i trattamenti che solitamente si svolgono dall’estetista. Con l’aiuto della scienza oggi però, è possibile ottenere risultati più rapidi e
sicuri con nuove tecnologie mediche a disposizione dei pazienti.
Il Laser medico infatti, è più potente rispetto a quello fornito in un centro estetico, in più il medico potrà scendere più in profondità e curare anche eventuali inestetismi della pelle. È dunque indispensabile che il dispositivo arrivi alla potenza giusta per distruggere efficacemente il pelo, nel minor tempo possibile.

Il laser è sicuro?
La sicurezza di un laser è, nella maggior parte dei casi, strettamente legata alla manualità del medico operatore che esegue il trattamento. Ovviamente anche il tipo di dispositivo fa la differenza, sicuramente quelli più recenti, che consentono un doppio controllo da parte del medico, renderanno la seduta anche più pratica e veloce.
Per fare un esempio su ciò che potrebbe accadere alla nostra pelle durante il trattamento, se eseguito da mani non esperte, pensiamo al laser come alla luce solare.
Immaginiamo un campo verde, con l’erba fresca, se il sole è molto forte, l’erba dopo un po’ si seccherà, il terreno diverrà arido e non ricrescerà più nulla. Se invece il sole fosse piacevole, l’erba
continuerebbe a crescere forte e rigogliosa.
Quindi, una luce troppo forte provocherà una lieve scottatura, anche se il dispositivo è alla giusta potenza, se invece è troppo debole, ci sarà un aumento della crescita dei peli.
Una mano esperta consentirà di cogliere il tempo e l’esecuzione giusta durante tutto il trattamento.

L’epilazione progressiva e permanente funziona per tutti?
Dipende, diciamo che con gli attuali mezzi disponibili, utilizzando laser e/o luce pulsata, si otterranno delle tempistiche di epilazione più lunghe nel caso di pelo rosso, biondo, bianco o castano chiaro.
In questo caso il dispositivo è quello che fa davvero la differenza. Oggi sono disponibili trattamenti con laser di ultima generazione come Q-switch, che consentono risultati più rapidi ed efficaci per tutti fototipi.

Quando le macchie della pelle arrivano con la menopausa

Anche se i tempi sono cambiati, e grazie ad una cura maggiore dell’espetto estetico, possiamo dire che la stagione della piena bellezza si verifica dopo i quarant’anni, la biologia non sempre va di pari passo con la modernità.
Sicuramente un più consapevole stile di vita, che riguarda una migliore alimentazione, ed un’attenzione maggiore al movimento, ci rende oltre che più giovani ed in salute, anche più belli.
Ma l’orologio biologico non sempre va di pari passo con le nostre intenzioni, quindi vedremo comparire i primi segni degli effetti della menopausa sulla pelle.

Quali sono i primi segnali della menopausa sulla pelle?
La menopausa è un periodo di grandi cambiamenti per la donna, soprattutto biologici, essi sono guidati soprattutto dalle modificazioni ormonali che avvengono nell’organismo. Quando ci si avvicina alla menopausa infatti, uno dei primi segnali è una minor produzione di estrogeni.
Un brusco calo di estrogeni, unito agli effetti fisiologici dell’invecchiamento e del photoaging, possono causare conseguenze sull’aspetto e sulla salute della pelle, anche di rilevante importanza.
Con la menopausa, si riduce naturalmente la compattezza e la densità del derma, lo strato più profondo della pelle. Si assiste ad un’aumentata secchezza della pelle. L’epidermide si assottiglia, non riesce più a trattenere l’acqua e si riduce notevolmente la produzione di sebo.
La conseguenza estetica è quella di una pelle disidratata, più ruvida e con una minor capacità difensiva verso gli agenti esterni.
La cute infatti, ora è più vulnerabile, diventa suscettibile alle aggressioni esterne come il sole, il vento, freddo e smog. Se la pelle è già soggetta ad un’ipersensibilità, la sua condizione potrebbe peggiorare e potrebbe insorgerne una couperose, o una rosacea tardiva. Sempre a causa delle lesioni del sole, possono comparire delle cheratosi, di varia natura e grandezza, esse sono simili a
nei scuri ed è consigliabile tenerle sotto controllo.
In assenza di questo sistema di difesa e dell’idratazione originale, l’invecchiamento cellulare contribuirà anche a far perdere il tono generale della pelle, dunque risulterà meno tonica, più secca e compariranno le prime rughe.
Dunque, la pelle tenderà a squamarsi, perderà luminosità e potrebbero comparire le temute macchie scure, specialmente sul viso e sul dorso delle mani.

Cosa sono le macchie scure sulla pelle?
Tecnicamente le macchie scure sulla pelle del volto, sono accumuli di melanina, possono essere più frequenti ed evidenti nelle donne con carnagione scura oppure in quelle che hanno preso molto sole. Le macchie se trascurate, possono intensificarsi e quindi risultare più evidenti e diffuse.
Fortunatamente oggi, grazie a tecnologie di ultima generazione, è possibile prevenire e trattare la gran parte degli inestetismi, come appunto le macchie.
Naturalmente è consigliabile, prima di tutto, sottoporsi ad appropriate visite specialistiche, sia per considerare un’eventuale terapia ormonale, in base al parere del ginecologo, sia per individuare il trattamento più indicato in relazione alla tipologia e grado di inestetismo.

Quali sono i trattamenti contro le macchie cutanee?
I processi dell’invecchiamento cutaneo, possono essere prevenuti e ritardati grazie ad un individuale specifico programma di ringiovanimento che, a seconda dei casi, può prevedere l’utilizzo di tecniche combinate, come laser, mesoterapia, peeling, biostimolazione, lipofilling etc.
Quando l’invecchiamento cutaneo del volto è già presente con macchie, rughe e perdita di elasticità, si possono ottenere eccezionali risultati con il Laser Palomar Icon, di ultima generazione, che prevede l’impiego dell’energia, espressa ad altissima potenza, consentendo un risultato migliore e più rapido rispetto ad altre tecnologie.
Il laser Icon stimola la produzione di collagene, tira efficacemente la pelle e la lascia visibilmente più levigata, luminosa e più giovane.

Scopri di più sui trattamenti combinati!

Ferma il tempo e dimagrisci con la dieta Anti-aging

Tutti noi vorremo avere la macchina del tempo per tornare a qualche ano fa, magari quando ancora quella rughetta sulla fronte non c’era. Nel tempo gli studi scientifici su come fermare questo lento, ma inesorabile processo, si sono instancabilmente susseguiti.
Si è visto però, come il mantenimento di un organismo sano ed in forma, attraverso dieta e sport, contribuisca anche a migliorare quei processi ossidativi che sono i responsabili dell’invecchiamento cutaneo. Si è cercato quindi, di approfondire la relazione tra invecchiamento cutaneo e dimagrimento da restrizione calorica.

Dieta, controllo dell’insulina e dello stress ossidativo.
I principali vantaggi di una dieta a basso contenuto di zuccheri, deriverebbero dal controllo insulinico, ovvero quell’ormone responsabile della produzione di grasso.
Una dieta ipocalorica può incidere sull’iperglicemia e sulla conseguente iper- produzione di insulina, molto spesso tipica delle diete occidentali che sono particolarmente ricche in carboidrati raffinati. In questo modo, è possibile prevenire o ritardare tutti gli effetti dannosi causati dall’iperglicemia a carico dei vasi sanguigni, del sistema nervoso e del controllo del turnover cellulare.
Diversi studi hanno infatti dimostrato come una dieta ipocalorica possa mantenere la cellula in uno stato di parziale attivazione, il che si tradurrebbe in un miglior utilizzo dell’ossigeno da parte delle cellule e in una riduzione della produzione endogena di radicali liberi. A questo si aggiungerebbe anche un minor carico di radicali liberi derivanti dagli alimenti, che migliorerebbe il bilancio tra i radicali liberi e il nostro sistema di difesa cellulare, riducendo il rischio di invecchiamento.

Dieta e infiammazione cellulare:
Com’è noto a tutti, uno degli scopi della dieta ipocalorica è la riduzione del tessuto adiposo. Se nella maggior parte dei casi questo obiettivo è rappresentato dal semplice beneficio estetico, in ambito medico il dimagrimento rappresenta un’importante chiave per la longevità.
Recenti studi affermano una stretta correlazione tra tessuto adiposo di tipo viscerale, e stato infiammatorio.
Una ridotta quantità di grasso, si associa ad un miglior controllo dello stato infiammatorio dell’organismo, riducendo il rischio di deficit immunitario e sistemico, coinvolti in genere nei processi d’invecchiamento.

In cosa consiste una dieta anti-aging
Alcuni alimenti sono ricchi di super-nutrienti che possono aiutare a ristabilire l’equilibrio del nostro organismo e dell’orologio biologico. In poche parole, questi cibi ci aiutano a restare giovani ed al contempo a rafforzare il nostro organismo, che risulterà anche più forte e sano.
Introdurre questi alimenti all’interno di una dieta ipocalorica, ci assicurerà anche la forza necessaria per sostenerla. Ci sentiremo meglio e sarà più difficile anche riprendere i chilogrammi persi.

Quali sono i cibi antiaging:
Semi di chia: Ricchissimi di Omega 3, i grassi alleati della salute di cuore e cervello. I semi di chia, sono inoltre un’importante fonte di fibre, in grado di rallentare l’assorbimento di zuccheri e di ridurre il rischio di diabete.
Melagrana: Mantiene le cellule sane e contrastare in particolare lo sviluppo del cancro. Contiene infatti “Ellagitannini”, cioè principi attivi che bloccano la formazione di nuovi vasi sanguigni deputati al nutrimento della massa tumorale.
Zucca: Assicura un apporto ottimale di vitamina “A”, utile per ottenere una pelle fresca e un sistema immunitario efficiente. La zucca è un alimento che potrebbe anche proteggerci dal cancro al pancreas, infatti è ricca di una sostanza chiamata Cucurmosina.

Cioccolato fondente: Non c’è bisogno di dirlo, una piacevole ed eccellente fonte di flavonoidi, sostanze antiossidanti che, proteggono le cellule della pelle dall’azione dei raggi solari, responsabili della produzione di radicali liberi e, di conseguenza, della formazione di rughe. È consigliabile consumarlo al mattino o prima di una seduta di allenamento, sempre con moderazione.

Cavolo cinese: Una porzione di questo ortaggio esotico ti fornisce lo stesso apporto di calcio, contenuto in mezzo bicchiere di latte. Il cavolo è inoltre fonte di vitamina “K”, sostanza indispensabile per la salute delle ossa e delle cartilagini.
Arancia: Oltre a contenere vitamina “C”, a difesa dei vasi sanguigni, fornisce un ottimo apporto di Esperidina, un flavonoide che, insieme al potassio, abbassa la pressione del sangue e preserva la salute di cuore e arterie.
Noci: Come in genere tutta la frutta secca, forniscono grassi di buona qualità come gli Omega 3, che mantengono elastica la membrana dei neuroni. Contengono anche vitamina “E”, capace di contrastare l’azione ossidativa dei radicali liberi e sono fonte di melatonina, un ormone che regola l’orologio biologico e aiuta a dormire meglio.
Salmone: Un alimento anch’esso ricco di Omega 3. E’ una rara fonte, ma naturale di vitamina “D”, infatti una porzione di salmone al giorno basta per coprire il fabbisogno giornaliero di questa sostanza, utile per mantenere le ossa in salute, e non solo.

Kiwi: Contiene un elevata quantità di vitamina C, protegge così vasi i sanguigni dall’invecchiamento, stimolando la produzione di collagene ed ostacolando il deposito di grassi nelle loro pareti.

Spinaci: Sono fonte di betacarotene e vitamina C, utili per rinforzare le difese immunitarie.
Contengono acido folico, che contribuisce al buon funzionamento del sistema neurologico e ostacola l’accumulo nel sangue di omocisteina, un aminoacido spesso coinvolto nello sviluppo di problemi cardiaci.

Quando gli oli essenziali sono efficaci contro ritenzione idrica e cellulite

Non esiste un solo tipo di cellulite, ma bensì 4. La cellulite è una patologia degenerativa, come tale, purtroppo può solo peggiorare, ed è sostanzialmente per questo che si manifesta in 4 stadi.
Conoscere lo stadio della cellulite è molto importante, una valutazione medica specialistica, ti dirà come meglio intervenire sul problema, senza peggiorare la situazione con scelte individuali e a casaccio.
La cellulite riguarda l’infiammazione dei tessuti sottocutanei, in relazione all’entità dell’infiammazione si hanno quindi diversi stadi di evoluzione.

La cellulite compatta:
Si presenta anche in donne in forma e che fanno sport, in genere la cellulite in questo caso si manifesta solo su cosce e glutei, è di tipo compatto, questo perché compare su una pelle tonica.
La causa principale può essere la cattiva circolazione di un sistema venoso e linfatico affaticato.
Questo stadio di cellulite è il più semplice da trattare. Può essere utile bere tanta acqua, ridurre l’assunzione di tossine con l’alimentazione, continuare un’attività fisica costante e l’utilizzo di olii essenziali.

La cellulite edematosa:
La cellulite edematosa è quella meno profonda, ma può essere anche dolorosa. La causa principale di questo tipo di cellulite, è rappresentato dalla formazione di un ristagno dei liquidi negli spazi interstiziali fra le cellule, in genere è provocata da un peggioramento della circolazione. La cellulite edematosa rende la pelle meno tonica ed elastica, esteticamente appare non più omogenea, a buccia d’arancia e con edemi diffusi. Si manifesta in genere su glutei e cosce.

La cellulite molle o flaccida
La cellulite molle, si verifica spesso in quei soggetti che dimagriscono e ingrassano continuamente e/o nelle donne in menopausa. Le zone più colpite in questo caso, sono le cosce, i glutei e le braccia.
In questo stadio la pelle ha già assunto un aspetto noduloso, al tatto sono quindi percepibili i noduli che si sono creati nel pannicolo adiposo. Questi noduli sono anche chiamati sclerotizzati, sono composti da fibre di collagene indurite.

La cellulite molle:

In questo stadio si assiste ad un peggioramento di tutti i precedenti sintomi indicati. È il segno evidente che le cellule del derma non riescono più a ossigenarsi come dovrebbero.

La cellulite fibrosa
Principalmente è causata da un diffuso e profondo ristagno dei liquidi. È lo stadio acuto della cellulite perché l’intossicazione che la determina interessa sia le cellule del derma che quelle dello strato profondo di pelle (ipoderma). Prende il nome di cellulite fibrosa perché in questo stadio il collagene tende a formare dei lunghi tessuti di fibre, non elastiche, somiglianti a radici.

Quando sono utili gli olii essenziali?
Gli oli essenziali possono essere molto efficaci, ma è da tener presente che per ottenere risultati stabili ed evidenti nella riduzione della cellulite, è necessario applicarli già dai primi stadi di
cellulite.
Quando l’inestetismo diventa più presente e grave, è necessario ricorrere ad altri rimedi più specifici, come Cellfina.

Quali sono i più efficaci?
L’olio di ginepro è un vero e proprio alleato contro la ritenzione idrica: le sue proprietà sono drenanti e favoriscono la corretta circolazione. Perfetto da utilizzare per un massaggio drenante.
L’olio essenziale di pompelmo è indicato per la pelle: è in grado di rassodarla e tonificarla, aiutando così a combattere anche l’aspetto della pelle a buccia d’arancia.
L’Olio essenziale di betulla è un vero e proprio rimedio contro la ritenzione dei liquidi e la presenza di ristagno nel sistema linfatico si utilizza prevalentemente per i massaggi localizzati nelle gambe, nei glutei e in tutte le zone interessate.
L’olio essenziale di cipresso ha la funzione di favorire la microcircolazione sanguigna è molto utile anche in caso di capillari, è un ingrediente fondamentale per creare un mix anticellulite da usare quotidianamente per massaggi mirati. In questo modo, si agisce direttamente sulla pelle a buccia d’arancia migliorando tonicità e circolazione.
L’olio essenziale di arancio amaro è ricco di principi attivi che stimolano il metabolismo dei grassi, è utile contro cellulite e gonfiore. In questo caso è consigliabile preparare un composto per il bagno, con l’arancio amaro si può beneficiare di tutte le sue proprietà detossinanti e linfodrenanti durante un piacevole bagno.
L’olio essenziale di rosmarino possiede principi attivi funzionali che migliorano il sistema linfatico, favorisce il drenaggio di liquidi in eccesso, scioglie i grassi e migliora la circolazione.
L’essenza di limone ha proprietà tonificanti della pelle, anch’esso stimola la circolazione e il sistema linfatico, agendo contro cellulite, pesantezza arteriosa, edemi e fragilità capillare.

Come si utilizzano gli olii essenziali?
In genere si utilizzano in due semplici modi: effettuando dei bagni aromatici o massaggiandoli sulle aree interessate dalla cellulite.
Il bagno con oli essenziali anticellulite: per un bagno anticellulite efficace, si dovranno utilizzare circa 8 gocce dell’essenza o combinazione di olii prescelta, si versa in 1 o 2 cucchiai di sale o bicarbonato e poi si discioglie il composto in vasca.
Un aiuto all’assorbimento dei principi attivi, può essere dato da un precedente scrub del corpo, prima dell’immersione in vasca. In questo modo, grazie anche al calore dell’acqua che apre i pori, gli oli essenziali penetreranno meglio nella pelle. Sono necessari almeno 20 minuti di bagno, in questo lasso di tempo si possono massaggiare le zone che presentano cellulite, in modo da stimolare la corretta circolazione e, se fatto ben,e anche la diuresi.

Automassaggio con oli essenziali anticellulite
Per quanto riguarda il massaggio, va sempre fatto utilizzando un olio base, come quello alle mandorle dolci o di oliva, nel quale poter diluire le gocce di olio essenziale, tenendo presente che per 30 ml di olio vegetale servono circa 15 gocce di oli essenziali.
Procedere poi al massaggio che va fatto per almeno 15-20 minuti al giorno, o comunque almeno 3 volte all’interno di una settimana. I movimenti dovranno essere circolari e lenti, ma decisi, dovranno seguire una direzione precisa, cioè dal basso verso l’alto.
Non usate gli oli essenziali in gravidanza.