Promuovere stili di vita corretti

L’emergenza sanitaria che stiamo tutti affrontando cambierà il modo di rapportarci con noi stessi e con gli altri, con il lavoro, con il tempo libero, lo shopping, la salute; insomma, ci indurrà a promuovere nuovi stili di vita. E questo succederà realmente! Altrimenti ci ritroveremo a dover combattere anche tutte le situazioni di trascuratezza originate in questo lungo periodo. Molti studi, infatti, informano di una serie di condizioni “negative” determinate dalla sedentarietà (oggi ne siamo un pò obbligati tutti), che interessano la salute e le precedenti malattie, la dieta che non sempre è equilibrata, il movimento, lo stress, l’abbigliamento, le relazioni interpersonali se non adeguatamente gestite; ecco perché dobbiamo combatterla. Allora, ecco dei suggerimenti facili da attuare ma che ci potranno essere utili e potranno farci vivere meglio questi momenti.

1) IL CARRELLO CI SALVERÀ

Nel tempo in cui l’attività più permessa è fare la spesa alimentare, ma con rigida indicazione (sacrosanta e da rispettare. Per il bene di tutti!) a recarsi non più di una volta a settimana per evitare assembramenti, tutti siamo portati a riempire il carrello alla meglio, immaginando ciò che potrebbe servirci per molti giorni e sperando di non rimanere senza. In effetti, i supermercati, o alimentari, o i mercatini orto-frutticoli, sono stracolmi di generi e quindi non necessiterebbe “ricolmare” i carrelli di tutto. Indagini recenti hanno dimostrato che la maggior parte delle persone fa la spesa come se fossimo in tempo di carestia; soprattutto le persone adulte, che qualcosa dei tempi di carestia hanno vissuto direttamente o indirettamente dai propri genitori. Durante le carestie si è spinti ad accumulare cibi calorici, con prevalenza di grassi per evitare denutrizione, adatti alla lunga conservazione, insaccati. Ma non stiamo vivendo un periodo di carestia alimentare. Anzi, l’accumulo di questi cibi può dare esso stesso disturbi o malattie. Anche in brevi periodi (pochi mesi). Inoltre, così facendo, ci perdiamo il gusto di diversificare e mantenere leggera la digeribilità degli alimenti, a tutto vantaggio della nostra salute e del tono dell’umore (appesantimenti proteici, di grassi e digestivi, appiattiscono il tono dell’umore perchè impegnano di più l’organismo).

Allora, il carrello della spesa assume importantissimo significato nel mantenerci vivaci, ridurre lo stress, farci introdurre fibre e vitamine, e magari aumentare l’introduzione di proteine vegetali, più facili da utilizzare.

Proviamo a pensare, scrivere su un taccuino, se necessario, il quantitativo di alimenti necessario per ogni pasto ad ognuno di noi, moltiplicato e diversificato per i diversi componenti della famiglia. Il primo passo è quello di preferire frutta, verdure, legumi (è già il tempo di fave, piselli, fagiolini). In un carrello immaginario dovremmo inserire verdure fresche da consumare nei giorni immediatamente successivi e verdure da cuocere per quelli più lontani; facendo in modo da avere scorta per 3-4 giorni a settimana. Dovremmo diversificare ponendo attenzione ai bisogni nutritivi ed alle capacità nutrizionali degli alimenti: la carne, meglio bianca, è utile una volta a settimana; così come 2-3 uova a settimana, perché fonte di colesterolo e proteine; il pesce dovrebbe essere inserito nella dieta almeno una volta a settimana (non è, purtroppo, alimento adatto a tutte le tasche); ma anche pasta e cereali, devono essere assunti 2-3 volte a settimana per la quantità di amidi e fibre; latte e derivati sono utili per le vitamine, le ossa, la crescita e dovrebbero essere assunti ogni giorno. Attenti alle quantità acquistate: se pensiamo di cuocere un petto di pollo mercoledì, non serve comprarne due, quello dei giorni successivi non sarà freschissimo e potremmo essere indotti a cuocerlo prima, aumentando i quantitativi assunti; lo stesso discorso va fatto per le verdure: compreremo tante bietole quante sappiamo che ne mangeremo il giorno in cui decideremo di cuocere le bietole. Non di più. Bevande e succhi ci serviranno per i momenti di spuntino tra un pasto e l’altro.

Un carrello riempito con giudizio ci aiuterà a mantenere positivo il secondo utilissimo passo: cuocere e portare in tavola solo le quantità necessarie al consumo del pasto in atto. Non serve cuocere di più: ci indurrebbe ad esagerare nelle porzioni, a scapito della giusta dieta. In più, ci toglie il piacere di liberare la fantasia in cucina (abbiamo molto tempo a disposizione, in questo periodo) e metterci alla prova con piatti gustosi e che ci metteranno di buon umore.

2) Attenti all’alcol!!

Anche chi assume alcol moderatamente, ai pasti, dovrà essere molto attento a ridurre drasticamente la quantità (fosse anche solo un bicchiere di vino ai pasti o una birra). L’alcol, infatti, nel suo metabolismo va ad incrementare la “costruzione” di grasso cattivo (lipogenesi) ed altera il metabolismo dell’insulina. Nella vita di tutti i giorni, una modesta assunzione di alcol (una lattina di birra un bicchiere di vino) può essere smaltita da movimento, attività fisica e mentale; ma stando a casa molto di più, diminuiscono queste possibilità. In questo modo l’alcol, che non è un nutriente, si comporta da intossicante cellulare e comporta problemi sull’attività del colesterolo, il funzionamento del fegato e del cuore, “ruba” spazio all’ingestione di preziose vitamine (soprattutto del gruppo B), rallenta il funzionamento mentale ed abbassa il tono dell’umore. Meglio evitare!

3) E…attenti al fumo di tabacco!!

Altro importante significato negativo assume, in questo periodo più che mai, il fumo di tabacco. Il fumo porta nei polmoni molte sostanze intossicanti e facilita il ristagno di muco per cui, nella malaugurata ipotesi di infezione da coronavirus, è più facile che si sviluppi difficoltà respiratoria, facilitando lo sviluppo di sintomi e la malattia COVID. Ormai molti studi riportano un aumentato rischio di sviluppare malattie respiratorie in seguito a infezione da SARS-COV-2 (COVID19) nei soggetti fumatori e maggiori possibilità di avere sintomi più gravi che necessitano di essere trattati in terapia intensiva. Smettere di fumare è sicuramente molto difficile ma, in questo periodo, è necessario ridurre al massimo il fumo non superando 1-2 sigarette a giorni alterni. In pochissimi giorni i polmoni si ossigeneranno meglio e miglioreranno i disturbi respiratori. Ci guadagnerà la salute. In tutti i sensi.

4) Non trascurare l’esposizione al sole: sul balcone, in giardino, in veranda, alla finestra se non c’è altro modo! L’esposizione al sole, per almeno 30-40 minuti tutti i giorni, ci arricchisce di vitamina D, utilissima alla costruzione e mantenimento delle ossa, al metabolismo generale, a mantenere idoneo il nostro sistema immunitario e farci combattere meglio eventuali infezioni, anche quella da coronavirus.