Il potere dell’acqua, quando e come bere per perdere peso
Una sana alimentazione è fondamentale per la nostra salute, non riguarda solo l’aspetto estetico di vedersi finalmente snelli ed in forma, ma riguarda per prima cosa la qualità della vita e soprattutto la longevità.
Siamo ciò che mangiamo, lo avete mai sentito dire?
Forse si, forse no, non scomodiamo troppo le ultime teorie di epigenetica, l’importante però è comprendere l’importanza di una sana alimentazione.
Vi hanno mai chiesto: Ma tu non bevi mai quando mangi?
Se non vi siete mai dati una risposta, quella che segue potrebbe essere una spiegazione alla vostra attitudine.
Chi non beve mai durante i pasti può aver maturato questa abitudine per lunghe diete o perché uno sportivo.
Soprattutto per quanto riguarda lo sport, può essere la causa di un’usanza appresa, e ora mantenuta senza difficoltà, durante i ritiri sportivi. Nei giorni di ritiro sportivo ad esempio, si impone in genere di bere solo dopo aver terminato il pasto, che naturalmente prevede vari tipi di verdura, seguiti da pasta e da un secondo a base di pesce o carne.
Perché gli sportivi non bevono durante i pasti?
Iniziamo col dire, intanto, che l’acqua ha zero calorie, quindi non fa ingrassare. Anzi, se assunta in modo specifico può addirittura aiutare a far dimagrire. Infatti un paio di bicchieri, se bevuti prima di pranzo, possono favorire la sensazione di pienezza nello stomaco, riducendo conseguentemente l’appetito.
L’azione depurativa dell’acqua:
La forte azione depurativa di questo alimento, è inoltre utile per eliminare le scorie metaboliche indotte dallo stress, dall’inquinamento e da una dieta troppo ricca di tossine. In questo senso è sempre consigliabile ridurre i cibi che sono spesso causa di un eccesso di scorie e tossine come:
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cibi fritti,
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bruciacchiati,
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grigliate,
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alcol,
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grassi saturi,
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additivi,
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conservanti, etc.
Dal momento che molte di queste tossine sono liposolubili, se non vengono adeguatamente eliminate a causa di una maggiore assunzione o per insufficiente attività epatica o renale, vengono immagazzinate nel tessuto adiposo. Questo può comportare diversi rischi, fra cui quello di favorire lo sviluppo di cellulite o malattie circolatorie.
Questa considerazione ha contribuito a dare origine ad un’equazione molto semplice ed ovvia: Più tossine, meno acqua, uguale a maggior accumulo di tessuto adiposo, quindi si ingrassa più facilmente ed il grasso presente è più difficile da smaltire.
Perché bere fuori dai pasti fa bene:
Durante i pasti sarebbe buona regola non bere troppo, questo per evitare di diluire i succhi gastrici e rallentare la digestione.
Quando si consuma un pasto equilibrato infatti, l’apporto idrico è garantito dalla frutta e dalla verdura, questo perché sono costituite in gran parte, per l’80-90% circa, da acqua.
Se però non si è consumata abbastanza acqua nei restanti momenti della giornata, è meglio berla durante il pasto piuttosto che privarsene con il solo scopo di migliorare il processo digestivo.
Altra cosa molto importante, è come distribuire la quantità di acqua durante la giornata. Concentrarne l’assunzione in poche occasioni quotidiane produrrebbe un marcato effetto diuretico ormono-mediato, con conseguente spreco di buona parte dell’acqua assunta.
Quando è il miglior momento per bere acqua?
Ripartire l’acqua in piccoli sorsi durante il corso della giornata, ne faciliterà l’assorbimento da parte del corpo e ci abituerà a bere di più. Va considerato quindi, quando bere, un esempio potrebbe essere questo:
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appena svegli,
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prima del pasto,
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prima, dopo e durante lo sport,
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tra un pasto e l’altro,
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quando si perdono molti liquidi per cause fisiologiche come: sudorazione, disidratazione, durante i viaggi aerei, freddo, vento,
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oppure cause patologiche, come: diarrea, vomito, ustioni, emorragie.