Le cicatrici non sono tutte uguali, scopri perché
Le cicatrici non sono altro che il prodotto della riparazione dei tessuti dell’organismo, quando essi subiscono una lesione.
Mediante il processo di guarigione, vale a dire la produzione fisiologica di un tessuto simile ma non identico, si impedisce all’ambiente interno di uscire permanentemente all’esterno.
La guarigione della pelle quindi, è un complesso processo riparativo che porta alla rigenerazione dell’epitelio e alla sostituzione del derma danneggiato, con un tessuto fibroso costituito da collagene e con caratteristiche diverse dal normale.
Le nuove fibre sono più corte e disorganizzate, quindi la cicatrice non mostrerà mai lo stesso aspetto e la stessa resistenza alla trazione della pelle illesa.
Una cicatrice, in poche parole, è una sorta di cerotto permanente che la pelle forma in modo autonomo e che si sviluppa sopra una ferita. Si forma durante ogni processo di guarigione del corpo e si può verificare nei seguenti casi:
- Dopo un intervento chirurgico,
- una bruciatura,
- un taglio,
- a seguito dell’acne,
- varicella.
Sebbene migliorino molto nel tempo, è molto improbabile che scompaiano in modo autonomo.
Le cicatrici non sono tutte uguali:
Ogni cicatrice è diversa a seconda di come si presenta e dall’evento traumatico che l’ha provocata, per questo è importante rivolgersi ad un medico specialista in grado di stabilire il trattamento migliore per la sua cura estetica.
Le cicatrici ipertrofiche e i cheloidi:
Rappresentano forme esagerate di cicatrici che spesso sono pruriginose, dolorose e occasionalmente portano a evidenti deformità estetiche.
Le cicatrici ipertrofiche sono prominenti in superficie ed eritematose e, a differenza dei cheloidi, si limitano all’area originale del trauma. Le cicatrici ipertrofiche compaiono rapidamente dopo la ferita, aumentano di dimensioni nei primi 3-6 mesi e quindi iniziano la loro regressione. Le cicatrici ipertrofiche sono più frequenti nei bambini, nei giovani e nella razza nera o asiatica.
Il cheloide è anch’esso elevato in superficie ed eritematoso, ma si estende spesso alla pelle sana oltre l’area del trauma. I cheloidi di solito compaiono più tardi rispetto alle cicatrici ipertrofiche, mesi o anni dopo l’evento traumatico. Nonostante una possibile atrofia nella parte centrale, continuano la loro crescita e superano le dimensioni della lesione iniziale. Sia le cicatrici ipertrofiche che i cheloidi hanno una vascolarizzazione significativa, un assottigliamento dell’epidermide e un’alta densità di fibroblasti, la sintesi e il degrado del collagene sono aumentati.
I cheloidi hanno spesso la tendenza a verificarsi in alcune regioni del corpo: area sternale (décolleté), deltoidi, parte superiore della schiena e lobi delle orecchie.
Il laser vascolare e la luce pulsata intensa sono spesso utilizzatati per il loro trattamento, coaguleranno i vasi sanguigni che danno troppa irrigazione alla cicatrice e impediscono ai fibroblasti di produrre l’eccessiva quantità di collagene ed elastina. Si consigliano da 3 a 6 sessioni o più, in base al parere medico.
Cicatrici Iper-pigmentate:
Sono caratterizzate da un pigmento maggiore rispetto alla pelle sana e si verificano più spesso nelle persone con pelle scura e fototipi IV. Sono il risultato di un eccesso di sintesi di melanina (sostanza che dona colore alla pelle) a causa del processo di infiammazione che produce la cicatrice. Queste cicatrici si presentano più spesso in aree esposte al sole, come viso, braccia e mani.
Sono spesso trattate con il laser Q-Switched. In grado di rompere il pigmento in frammenti più piccoli che vengono quindi facilmente assorbiti dal corpo. Sono necessarie in genere da 2 a 5 sessioni.
Cicatrici ipo-pigmentate
Si caratterizzano per l’area della pelle che mostra meno pigmenti rispetto all’area circostante, cioè è più chiara. Possono presentarsi ovunque nel corpo e sono più frequenti nelle persone che presentano vitiligine.
Si formano così per l’assenza di melanociti e sono particolarmente difficili da risolvere. Il loro trattamento prevede il tentativo di stimolare i melanociti residui che possono rimanere nell’area per ricolorarli, la vascolarizzazione della area e la rigenerazione del tessuto compromesso.
Migliorano con l’applicazione dei laser frazionati, in grado di agire sulla cicatrice creando micro-colonne di coagulazione per indurre la formazione di nuovo collagene ed elastina. Sono necessarie da 2 a 6 sessioni o in base al parere medico.
Un’altra alternativa è rappresentata dalla Biodermogenesi, anch’essa in grado di indurre una stimolazione del tessuto lesionato rigenerandolo e incentivando l’attività dei melanociti per ripigmentare la cicatrice. Sono necessarie almeno 10 sessioni o più.
Cicatrici atrofiche:
Sono quelle che presentano depressioni e avvallamenti rispetto alla superficie circostante, tuttavia sono le più facili da trattare. Si verificano a seguito dell’acne o varicella e solitamente si presentano sul viso e sulla schiena, sono causate dell’assenza di produzione di collagene ed elastina, le sostanze strutturali della pelle.
Il suo trattamento prevede il tentativo di stimolare i fibroblasti, i diretti responsabili della produzione di nuovo collagene ed elastina, per produrre un “riempimento” totale o parziale della cicatrice.
Ciò si può ottenere con i laser resurfacing, sia ablativi (CO2 ed Erbio), sia non ablativi (infrarossi). Essi producono delle micro-ferite sulla pelle che stimolano i fibroblasti a piena capacità per produrre nuovo collagene ed elastina. Sono necessarie in genere, da 1 a 3 sessioni.