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Scopri le 6 attività sportive con le quali dire addio alla cellulite

Tra le cause principali della comparsa di cellulite, troviamo senza dubbio la vita sedentaria e la pigrizia.
La ritenzione idrica è un ristagno di liquidi che partecipa all’ipertrofia delle cellule adipose, ovvero quelle cellule che costituiscono il tessuto adiposo sottocutaneo, ciò si localizza specialmente in alcune parti del corpo femminile, più sensibili agli estrogeni, come glutei, cosce, braccia e addome.
Iniziare con il piede giusto, con un’attività sportiva specifica e costante, può davvero fare la differenza nel prevenire e migliorare la buccia d’arancia.
Tra gli sport anticellulite più efficaci ci sono quelli aerobici a bassa intensità, ma per programmare un vero percorso anticellulite, è necessario realizzare un programma di work-out che consenta di lavorare con costanza e in un tempo relativamente lungo.

Quali sono quindi le attività sportive anticellulite?

  1. La camminata alternata
    Camminare a passo sostenuto e poi a passo lento è un ottimo modo per contrastare la cellulite. È consigliabile praticare quest’attività per almeno un’ora, da eseguire tutti i giorni o almeno 3 volte alla settimana. Se la cellulite è nel primo stadio iniziale si può ridurre l’allenamento quotidiano a 40 minuti, possibilmente integrandolo con un lavoro di tonificazione dei muscoli.
    Camminare agisce sul microcircolo, previene il ristagno di liquidi e quindi la ritenzione idrica, muove il grasso sottocutaneo e contribuisce a bruciare calorie. Per un allenamento più intensivo contro la buccia d’arancia e per tonificare i muscoli, si può ricorrere al trekking, un buon modo per tonificare anche i muscoli, la camminata in questo caso avrà un percorso variabile, che alterna discese e salite, questo lavoro permette il coinvolgimento totale dei muscoli di gambe, glutei e braccia, bruciando grassi in minor tempo rispetto alla camminata normale.
  2. Nuoto, Acqua gym, hydrobike
    Gli esercizi in acqua, come l’acquagym, sono utili in caso di ritenzione idrica edematosa.
    Se invece la buccia d’arancia è più evidente è bene affidarsi ad esercizi come il nuoto libero e l’hydrobike, meno traumatici anche per i tessuti dell’organismo. Il movimento in acqua è così specifico, proprio perché effettua un massaggio sulle aree interessate dall’inestetismo che permette la riattivazione della circolazione linfatica e sanguigna. Il risultato saranno gambe più snelle e meno gonfie.
  3. Ciclismo Sia che si tratti di Bici o cyclette, questo è Il miglior sport per tonificare cosce e glutei, soprattutto se si svolge in salita, perchè le sedute di allenamento siano efficaci, è necessario pedalare per almeno un’ora. Molte palestre offrono corsi di spinning, un ottimo metodo se preferisce bruciare le calorie a ritmo di musica e scaricando lo stress. Se invece piacciono le attività all’aria aperta, ci si può tranquillamente affidare alla mountain bike, anche in questo caso gli allenamenti devono essere svolti costantemente, con una media di 3 volte alla settimana.
  4. Yoga e Pilates Yoga e Pilates sono tra gli sport di tonificazione che agiscono migliorando al contempo anche la circolazione. Il pilates è un’ottima attività consigliata a tutte le età, contrasta la buccia d’arancia e aiuta a correggere la postura, soprattutto quando deriva da una vita sedentaria, che causa un ristagno di liquidi e una circolazione affaticata. Lo Yoga si basa su movimenti dolci e lenti, essi permettono il drenaggio delle tossine, inoltre stimola la circolazione linfatica eliminando liquidi e tossine in eccesso.
  5. Crossfit, Tacfit e in genere i circuiti funzionali
    Il Crossfit è una disciplina molto diffusa che offre un allenamento completo per quasi tutte le fasce muscolari. Gli esercizi prevedono uno sforzo molto intenso in tempi brevi, questo stimola il metabolismo, accelerandolo, in più offre un allenamento sempre diversificato in base alle settimane di lavoro. Il Crossfit, così come il Tacfit e i circuiti funzionali, sono assolutamente consigliati alle persone che sono un po’ in sovrappeso e giovani, i risultati di tonificazione sono sorprendenti ed è sicuramente il miglior sport quando si parla di allenamento total-body. L’unico rischio è rappresentato dall’accumulo di acido lattico nei tessuti, che in caso di sistema circolatorio affaticato da ritenzione idrica, causa un ulteriore accumulo di liquidi, ecco perché è indicato per le persone giovani e nei primi stadi della cellulite. Alcuni sforzi molto intensi infatti, possono favorire la rottura dei capillari in caso di fragilità del microcircolo.
  6. Pattinaggio 
    Il Pattinaggio è una disciplina che ci riporta indietro nel tempo, ma in realtà è una delle attività sportive migliori per tonificare glutei e cosce. Questo tipo di sport è molto efficace per riattivare il sistema linfatico ed incentivare la massa magra, in più si svolge all’aperto, quindi rafforza anche le difese immunitarie. Per un impegno maggiore, pattina mantenendo le gambe piegate, i muscoli dei glutei lavoreranno di più se in isometria. Il Pattinaggio è molto efficace anche se si desidera snellire i fianchi e ridurre le culotte de cheval. Si dovrebbe partire almeno con 30 minuti al giorno, aumentando gradualmente il tempo di resistenza e da ripetere per almeno 3 volte alla settimana.

Integratori, per chi sono davvero necessari?

Lo sport si sa fa bene un po’ a tutto, combatte la ritenzione idrica, abbassa i livelli di glicemia, migliora la mobilità e ci rende più in salute ed in forma. Questo da un punto di vista generale, molti non sanno però che fare sport, soprattutto a livello agonistico, può comportare un carico ossidativo notevole per le nostre cellule.
Immaginiamo il nostro organismo come un’macchina, il cui combustibile è il cibo, tutte le volte che questo viene trasformato in energia, produce materiale di scarto che poi verrà smaltito in modo fisiologico dagli organi deputati e dal sistema linfatico e circolatorio. Questo processo però, oltre agli aspetti benefici, produce anche radicali liberi.
Nei normali processi di consumo energetico, cioè fisiologico o durante un’attività sportiva leggera, si assiste ad una produzione di radicali liberi in quantità controllata, ma nell’atleta questo è un processo molto più amplificato.
Quando siamo in presenza di un eccesso di radicali liberi, questo si manifesta nell’individuo con stanchezza, astenia e debolezza. Ed è proprio in questi casi che si rende necessaria un eventuale integrazione di antiossidanti, possibilmente da affiancare ad una dieta ricca in cereali integrali, frutta e verdura.

Quindi, come possiamo contrastare i radicali liberi prodotti?
Introducendo principalmente vitamine e minerali dediti a contrastare i radicali liberi. Alcune vitamine sono assolutamente necessarie, soprattutto per chi fa sport: la C, la D e la A, per esempio sono le migliori per combattere lo stress ossidativo, quelle del gruppo B contrastano efficacemente l’affaticamento e la debolezza, la vitamina D rafforza le ossa e migliora i tessuti.

Ma perché oggi più di ieri se ne richiede l’integrazione?
Oggi il cibo è presente ovunque e in abbondanza, ma purtroppo tende ad essere sempre più povero dal punto di vista nutrizionale. Con il tempo infatti, la terra ha perso il suo originario contenuto di minerali, complici le coltivazioni intensive e quelle in serra, ciò ha comportato raccolti più scarsi nel contenuto di vitamine e minerali.
Per questo motivo nei soggetti sedentari, ma soprattutto nello sportivo, è necessario affiancare ad una sana alimentazione anche un’integrazione specifica, per coprire questo tipo di carenze nutrizionali.

Che tipo di vitamina scegliere?
Le vitamine si dividono in idrosolubili e liposolubili.
Le idrosolubili, sono quelle facilmente assimilabili ed eliminabili dall’organismo, se in eccesso,
come:

  • la vitamina C, che è un potentissimo antiossidante
  • le vitamine del gruppo B, con funzione fondamentale nella produzione di energia,
  • l’acido folico, o vitamina B9, una sostanza fondamentale per la sintesi e la riparazione del DNA, è anche indispensabile per la riproduzione cellulare.

Poi ci sono quelle liposolubili, ovvero le vitamine che hanno bisogno di grassi per essere assorbite e se assunte in eccesso, possono accumularsi nel corpo provocando anche effetti indesiderati e sono:

  •  la vitamina A, anch’essa ha una forte azione antiossidante
  • la vitamina D, un paraormone utile nel modulare l’espressione del nostro genoma,
  •  la vitamina E, che svolge un’importante azione nel ripristino dello stress ossidativo.
  •  la vitamina K, invece ha un ruolo fondamentale nel processo di coagulazione del sangue, in più promuove la funzionalità delle proteine che formano e mantengono in salute le ossa.

Tra le integrazioni più consigliate, oltre a quella delle vitamine, c’è sicuramente quella degli omega 3:
Acidi grassi importantissimi per il metabolismo energetico che migliorano lo smaltimento dei grassi, riducono i processi infiammatori e contribuiscono alla corretta funzionalità dell'apparato cardiovascolare e del sistema nervoso

Perché le vitamine del gruppo B sono così fondamentali per chi fa sport?
Le vitamine B1, B2, B3, B5, B6, B7, folati e B12, sono particolarmente coinvolte nei processi metabolici dei macronutrienti in energia, il loro deficit si manifesta con maggiore affaticamento e debolezza. Per questo motivo in alcuni determinati periodi dell’anno, quando si nota un calo delle prestazioni o magari ci si sente in generale più stanchi, è probabile che si tratti di un deficit
vitaminico, è dunque consigliato fare dei cicli di integrazione di queste vitamine. In questo specifico caso, tra tutte le vitamine, è di particolare importanza l’integrazione di vitamina B12 e acido folico, soprattutto negli atleti vegetariani o vegani. La loro carenza può portare a seri problemi del sistema nervoso e nei casi più gravi, anche un’anemia megaloblastica,
ovvero in un’incompleta maturazione dei globuli rossi che, conseguentemente, porterà a un deficit di ferro e di ossigenazione dei tessuti.