Come dire addio ai capillari sulle gambe
Un problema noto a molte donne è quello degli inestetismi vascolari sulle gambe, telangectasie e capillari che possono risultare imbarazzanti anche se non dolorosi, quindi come dire addio per ai capillari sulle gambe?
Quasi l’80% della popolazione è colpita da piccole lesioni venose come teleangectasie e capillari, una problematica di carattere estetico, ma che può creare un vero e proprio disagio nella maggior parte dei casi.
Fino ad oggi le telangectasie e i capillari per lo più venivano trattate attraverso la terapia iniettiva detta “Scleroterapia” ovvero un’iniezione all’interno dei vasi di una soluzione sclerosante, TRAP, ect.
Oggi questa terapia può essere integrata, oppure sostituita (in base all’entità da trattare) con la terapia laser Icon che agisce direttamente sugli inestetismi.
Terapia laser contro capillari e telangectasie, come funziona?
Ovviamente il tipo di laser utilizzato fa la grande differenza.
Palomar Icon utilizza un tipo di impulso che consente un trattamento molto efficace e sicuro sui vasi capillari e telangectasie, per le sue varietà di dimensione, di raggio e di intensità di energia.
Quante sedute occorrono?
La durata del trattamento dipende dalle dimensioni dell’area da trattare e dalla profondità dei capillari. In genere sono sufficienti da 1 a 3 sedute eseguite sulla stessa zona, a distanza di 4‐6 settimane.
Una considerazione importante da fare è quella sulla risposta individuale al trattamento, cioè va considerata una certa variabilità dei risultati e del miglioramento in base alla soggettività dell’individuo, (come in tutti i trattamenti medico-estetici).
Durante la visita con il medico si potrà chiarire meglio questo aspetto, soprattutto valutandolo in base alle caratteristiche del paziente stesso, dell’esame eco-color-doppler per individuare ed escludere eventuali disfunzioni e/o anomalie.
Il trattamento è doloroso?
Il laser trasmette calore all’area trattata, tuttavia il laser Icon elimina il calore mediante un sistema automatico di raffreddamento che contemporaneamente allevia l’eventuale fastidio.
Tuttavia nei pazienti più sensibili si può prevedere l’applicazione di una crema anestetica da predisporre prima del trattamento.
Appena terminata la seduta si potrà verificare nella zona trattata arrossamento e gonfiore temporanei, mentre per le eventuali crosticine bisognerà attendere qualche giorno.
La sensazione che si potrebbe avvertire è simile ad un pizzicore ripetuto, se il fastidio non è ben tollerato sarà possibile, appunto, utilizzare l’anestetico topico.
Il post trattamento?
Dopo il trattamento si può ritornare immediatamente alle proprie attività.
Alcune precauzioni vanno comunque adottate per garantire un risultato ottimale, cioè: è necessario evitare bagni o docce calde ed eventuali allenamenti per almeno 3 giorni, portare calze elasto-compressive (dove richiesto), assumere integratori flebotonici specifici.
E’ comunque consigliabile l’utilizzo di calze a compressione graduata anche se non è obbligatorio.
Il trattamento laser non va mai eseguito sulla pelle abbronzata di recente, ma bisogna aspettare almeno 4 settimane dall’ultima esposizione al sole. E’ possibile tornare ad esporsi al sole dopo circa 1 mese dall’ultima seduta.