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Quando le macchie della pelle arrivano con la menopausa

Anche se i tempi sono cambiati, e grazie ad una cura maggiore dell’espetto estetico, possiamo dire che la stagione della piena bellezza si verifica dopo i quarant’anni, la biologia non sempre va di pari passo con la modernità.
Sicuramente un più consapevole stile di vita, che riguarda una migliore alimentazione, ed un’attenzione maggiore al movimento, ci rende oltre che più giovani ed in salute, anche più belli.
Ma l’orologio biologico non sempre va di pari passo con le nostre intenzioni, quindi vedremo comparire i primi segni degli effetti della menopausa sulla pelle.

Quali sono i primi segnali della menopausa sulla pelle?
La menopausa è un periodo di grandi cambiamenti per la donna, soprattutto biologici, essi sono guidati soprattutto dalle modificazioni ormonali che avvengono nell’organismo. Quando ci si avvicina alla menopausa infatti, uno dei primi segnali è una minor produzione di estrogeni.
Un brusco calo di estrogeni, unito agli effetti fisiologici dell’invecchiamento e del photoaging, possono causare conseguenze sull’aspetto e sulla salute della pelle, anche di rilevante importanza.
Con la menopausa, si riduce naturalmente la compattezza e la densità del derma, lo strato più profondo della pelle. Si assiste ad un’aumentata secchezza della pelle. L’epidermide si assottiglia, non riesce più a trattenere l’acqua e si riduce notevolmente la produzione di sebo.
La conseguenza estetica è quella di una pelle disidratata, più ruvida e con una minor capacità difensiva verso gli agenti esterni.
La cute infatti, ora è più vulnerabile, diventa suscettibile alle aggressioni esterne come il sole, il vento, freddo e smog. Se la pelle è già soggetta ad un’ipersensibilità, la sua condizione potrebbe peggiorare e potrebbe insorgerne una couperose, o una rosacea tardiva. Sempre a causa delle lesioni del sole, possono comparire delle cheratosi, di varia natura e grandezza, esse sono simili a
nei scuri ed è consigliabile tenerle sotto controllo.
In assenza di questo sistema di difesa e dell’idratazione originale, l’invecchiamento cellulare contribuirà anche a far perdere il tono generale della pelle, dunque risulterà meno tonica, più secca e compariranno le prime rughe.
Dunque, la pelle tenderà a squamarsi, perderà luminosità e potrebbero comparire le temute macchie scure, specialmente sul viso e sul dorso delle mani.

Cosa sono le macchie scure sulla pelle?
Tecnicamente le macchie scure sulla pelle del volto, sono accumuli di melanina, possono essere più frequenti ed evidenti nelle donne con carnagione scura oppure in quelle che hanno preso molto sole. Le macchie se trascurate, possono intensificarsi e quindi risultare più evidenti e diffuse.
Fortunatamente oggi, grazie a tecnologie di ultima generazione, è possibile prevenire e trattare la gran parte degli inestetismi, come appunto le macchie.
Naturalmente è consigliabile, prima di tutto, sottoporsi ad appropriate visite specialistiche, sia per considerare un’eventuale terapia ormonale, in base al parere del ginecologo, sia per individuare il trattamento più indicato in relazione alla tipologia e grado di inestetismo.

Quali sono i trattamenti contro le macchie cutanee?
I processi dell’invecchiamento cutaneo, possono essere prevenuti e ritardati grazie ad un individuale specifico programma di ringiovanimento che, a seconda dei casi, può prevedere l’utilizzo di tecniche combinate, come laser, mesoterapia, peeling, biostimolazione, lipofilling etc.
Quando l’invecchiamento cutaneo del volto è già presente con macchie, rughe e perdita di elasticità, si possono ottenere eccezionali risultati con il Laser Palomar Icon, di ultima generazione, che prevede l’impiego dell’energia, espressa ad altissima potenza, consentendo un risultato migliore e più rapido rispetto ad altre tecnologie.
Il laser Icon stimola la produzione di collagene, tira efficacemente la pelle e la lascia visibilmente più levigata, luminosa e più giovane.

Scopri di più sui trattamenti combinati!

Ferma il tempo e dimagrisci con la dieta Anti-aging

Tutti noi vorremo avere la macchina del tempo per tornare a qualche ano fa, magari quando ancora quella rughetta sulla fronte non c’era. Nel tempo gli studi scientifici su come fermare questo lento, ma inesorabile processo, si sono instancabilmente susseguiti.
Si è visto però, come il mantenimento di un organismo sano ed in forma, attraverso dieta e sport, contribuisca anche a migliorare quei processi ossidativi che sono i responsabili dell’invecchiamento cutaneo. Si è cercato quindi, di approfondire la relazione tra invecchiamento cutaneo e dimagrimento da restrizione calorica.

Dieta, controllo dell’insulina e dello stress ossidativo.
I principali vantaggi di una dieta a basso contenuto di zuccheri, deriverebbero dal controllo insulinico, ovvero quell’ormone responsabile della produzione di grasso.
Una dieta ipocalorica può incidere sull’iperglicemia e sulla conseguente iper- produzione di insulina, molto spesso tipica delle diete occidentali che sono particolarmente ricche in carboidrati raffinati. In questo modo, è possibile prevenire o ritardare tutti gli effetti dannosi causati dall’iperglicemia a carico dei vasi sanguigni, del sistema nervoso e del controllo del turnover cellulare.
Diversi studi hanno infatti dimostrato come una dieta ipocalorica possa mantenere la cellula in uno stato di parziale attivazione, il che si tradurrebbe in un miglior utilizzo dell’ossigeno da parte delle cellule e in una riduzione della produzione endogena di radicali liberi. A questo si aggiungerebbe anche un minor carico di radicali liberi derivanti dagli alimenti, che migliorerebbe il bilancio tra i radicali liberi e il nostro sistema di difesa cellulare, riducendo il rischio di invecchiamento.

Dieta e infiammazione cellulare:
Com’è noto a tutti, uno degli scopi della dieta ipocalorica è la riduzione del tessuto adiposo. Se nella maggior parte dei casi questo obiettivo è rappresentato dal semplice beneficio estetico, in ambito medico il dimagrimento rappresenta un’importante chiave per la longevità.
Recenti studi affermano una stretta correlazione tra tessuto adiposo di tipo viscerale, e stato infiammatorio.
Una ridotta quantità di grasso, si associa ad un miglior controllo dello stato infiammatorio dell’organismo, riducendo il rischio di deficit immunitario e sistemico, coinvolti in genere nei processi d’invecchiamento.

In cosa consiste una dieta anti-aging
Alcuni alimenti sono ricchi di super-nutrienti che possono aiutare a ristabilire l’equilibrio del nostro organismo e dell’orologio biologico. In poche parole, questi cibi ci aiutano a restare giovani ed al contempo a rafforzare il nostro organismo, che risulterà anche più forte e sano.
Introdurre questi alimenti all’interno di una dieta ipocalorica, ci assicurerà anche la forza necessaria per sostenerla. Ci sentiremo meglio e sarà più difficile anche riprendere i chilogrammi persi.

Quali sono i cibi antiaging:
Semi di chia: Ricchissimi di Omega 3, i grassi alleati della salute di cuore e cervello. I semi di chia, sono inoltre un’importante fonte di fibre, in grado di rallentare l’assorbimento di zuccheri e di ridurre il rischio di diabete.
Melagrana: Mantiene le cellule sane e contrastare in particolare lo sviluppo del cancro. Contiene infatti “Ellagitannini”, cioè principi attivi che bloccano la formazione di nuovi vasi sanguigni deputati al nutrimento della massa tumorale.
Zucca: Assicura un apporto ottimale di vitamina “A”, utile per ottenere una pelle fresca e un sistema immunitario efficiente. La zucca è un alimento che potrebbe anche proteggerci dal cancro al pancreas, infatti è ricca di una sostanza chiamata Cucurmosina.

Cioccolato fondente: Non c’è bisogno di dirlo, una piacevole ed eccellente fonte di flavonoidi, sostanze antiossidanti che, proteggono le cellule della pelle dall’azione dei raggi solari, responsabili della produzione di radicali liberi e, di conseguenza, della formazione di rughe. È consigliabile consumarlo al mattino o prima di una seduta di allenamento, sempre con moderazione.

Cavolo cinese: Una porzione di questo ortaggio esotico ti fornisce lo stesso apporto di calcio, contenuto in mezzo bicchiere di latte. Il cavolo è inoltre fonte di vitamina “K”, sostanza indispensabile per la salute delle ossa e delle cartilagini.
Arancia: Oltre a contenere vitamina “C”, a difesa dei vasi sanguigni, fornisce un ottimo apporto di Esperidina, un flavonoide che, insieme al potassio, abbassa la pressione del sangue e preserva la salute di cuore e arterie.
Noci: Come in genere tutta la frutta secca, forniscono grassi di buona qualità come gli Omega 3, che mantengono elastica la membrana dei neuroni. Contengono anche vitamina “E”, capace di contrastare l’azione ossidativa dei radicali liberi e sono fonte di melatonina, un ormone che regola l’orologio biologico e aiuta a dormire meglio.
Salmone: Un alimento anch’esso ricco di Omega 3. E’ una rara fonte, ma naturale di vitamina “D”, infatti una porzione di salmone al giorno basta per coprire il fabbisogno giornaliero di questa sostanza, utile per mantenere le ossa in salute, e non solo.

Kiwi: Contiene un elevata quantità di vitamina C, protegge così vasi i sanguigni dall’invecchiamento, stimolando la produzione di collagene ed ostacolando il deposito di grassi nelle loro pareti.

Spinaci: Sono fonte di betacarotene e vitamina C, utili per rinforzare le difese immunitarie.
Contengono acido folico, che contribuisce al buon funzionamento del sistema neurologico e ostacola l’accumulo nel sangue di omocisteina, un aminoacido spesso coinvolto nello sviluppo di problemi cardiaci.

Scopri come tonificare e migliorare la tua pelle con Biodermogenesi

Il rilassamento cutaneo della pelle può essere causato da molti fattori, oltre a quelli determinati dal tempo, ci sono quelli genetici e costituzionali, ma anche lo stile di vita può condizionare il rallentamento della produzione di fibre di collagene ed elastina.
Anche un’eccessiva esposizione al sole, l’abuso di alcol ed il fumo possono accelerare il processo di ossidazione cutanea ed implicare quindi, un rilassamento della pelle maggiore.
Se i contorni del viso o del corpo cedono e mancano di tonicità, oggi possiamo contare sull’aiuto della scienza:

Biodermogenesi è un trattamento specifico rivolto al miglioramento progressivo della pelle.

Molto efficace nell’eliminazione delle smagliature, è un valido alleato anche contro il rilassamento cutaneo, non è invasivo e offre un nuovo approccio alla rigenerazione della pelle.

L’approccio conservativo di Biodermogenesi si basa su una sinergia di azioni che ripristinano le normali funzioni fisiologiche della pelle.
Biodermogenesi (versione Bi- One medica) sfrutta un’associazione di radiofrequenza e campi magnetici, trasmessi attraverso uno speciale manipolo che scorre morbidamente sulle zone da trattare. Le onde e gli impulsi trasmessi attraverso lo speciale manipolo, hanno la capacità di stimolare i fibroplasti e conseguentemente la produzione di nuovo collagene endogeno.
Ma non solo, Biodermonegesi attiva lo scambio fra le cellule e migliora, grazie a questo, anche la circolazione sanguigna dell’area trattata.
Vascolarizzando i tessuti, gli stessi campi magnetici, esercitano una sorta di azione drenante, stimolando lo smaltimento delle scorie prodotte dalla rivascolarizzazione dei tessuti trattati, e grazie a questo, rigenerati.

BIODERMOGENESI IN BREVE – VERSIONE BI-ONE AD USO MEDICO –
È in grado di eseguire trattamenti specifici su:

  • smagliature,
  • rilassamento cutaneo del corpo e del seno,
  • ringiovanimento del volto e del collo,
  • cicatrici post-chirurgiche e/o da ustione,
  •  ringiovanimento delle parti intime

Biodermogenesi è un trattamento replicabile grazie proprio alla totale assenza di effetti collaterali.
Questo inoltre la qualifica come metodo non invasivo di eccellenza per la rigenerazione cutanea.

Biodermogenesi è made in Italy e nasce dagli studi di alcuni ricercatori fiorentini.

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