TERAPIA FOTODINAMICA
Cosa è la terapia fotodinamica?
(chiamata anche PDT dal termine corrispondente inglese Photodynamic Therapy) rappresenta senza dubbio una delle terapie dermatologiche più innovative e tecnologicamente avanzate attualmente disponibili. Inizialmente introdotta per la cura di lesioni pre-cancerose e per tumori cutanei derivanti dall’epidermide (e quindi non melanocitari), la terapia fotodinamica è stata utilizzata per trattare un sempre più ampio spettro di condizioni cutanee, sia patologiche che di tipo estetico (il cosiddetto fotoringiovanimento). Basata sull’utilizzo di un agente sensibilizzante, la PDT sfrutta una particolare sorgente di luce per ottenere i suoi effetti terapeutici e cosmetici. Dalla luce, quindi, causa di tali tipologie di lesioni e dell’invecchiamento della pelle, la scienza ha sviluppato una tecnica che proprio attraverso la luce stessa apporti alla pelle salute e bellezza.
Tale terapia si basa sulla scoperta che una sostanza foto sensibilizzante applicata, in forma di crema, sulla cute interessata dalla lesione, è in grado di penetrare solamente nelle cellule malate e che, dopo essere state illuminate con un apposita lampada, riesce a distruggerle con una reazione fotochimica. La sostanza che viene applicata è l’acido 5-aminolevulinico: tale sostanza non è un farmaco e viene eliminata dal normale metabolismo.
Quali sono le indicazioni?
Acne in varie forme, fotoringiovanimento, tumori cutanei benigni e maligni, ulcere da decubito, varie infezioni cutanee complicate da ulcerazioni, varie patologie dermatologiche.
Conme avviene il trattamento?
Il procedimento consiste nell’applicare il prodotto sulle lesioni da trattare e lasciare in posa per un tempo variabile da 30 minuti a qualche ora, in base alla patologia e/o all’ inestetismo da trattare,
Rimossa la sostanza, si espone la cute interessata ad una luce rossa di forte intensità, prodotta da una specifica lampada per circa 10 minuti. Subito dopo viene rimossa la sostanza e medicata l’area trattata.
Quali sono le reazioni secondarie?
Durante l’esposizione alla luce rossa può manifestarsi una sensazione di calore o di bruciore di varia intensità. Se la sensazione di bruciore non è sopportabile malgrado gli accorgimenti che vengono utilizzati, il trattamento può essere sospeso in qualsiasi momento e ripreso quando è scomparso il bruciore.
Dopo il trattamento la pelle appare arrossata come dopo una prolungata esposizione al sole. Nei giorni successivi potrà verificarsi la formazione di crostosità che cadranno spontaneamente in circa una settimana.
Quante sedute sono necessarie?
Il trattamento può essere ripetuto più volte, a giudizio dello specialista, fino a completa guarigione.
Guarda di più: http://victoriamedicalcenter.it/gallery/
TERAPIA FOTODINAMICA
Cosa è la terapia fotodinamica?
(chiamata anche PDT dal termine corrispondente inglese Photodynamic Therapy) rappresenta senza dubbio una delle terapie dermatologiche più innovative e tecnologicamente avanzate attualmente disponibili. Inizialmente introdotta per la cura di lesioni pre-cancerose e per tumori cutanei derivanti dall’epidermide (e quindi non melanocitari), la terapia fotodinamica è stata utilizzata per trattare un sempre più ampio spettro di condizioni cutanee, sia patologiche che di tipo estetico (il cosiddetto fotoringiovanimento). Basata sull’utilizzo di un agente sensibilizzante, la PDT sfrutta una particolare sorgente di luce per ottenere i suoi effetti terapeutici e cosmetici. Dalla luce, quindi, causa di tali tipologie di lesioni e dell’invecchiamento della pelle, la scienza ha sviluppato una tecnica che proprio attraverso la luce stessa apporti alla pelle salute e bellezza.
Tale terapia si basa sulla scoperta che una sostanza foto sensibilizzante applicata, in forma di crema, sulla cute interessata dalla lesione, è in grado di penetrare solamente nelle cellule malate e che, dopo essere state illuminate con un apposita lampada, riesce a distruggerle con una reazione fotochimica. La sostanza che viene applicata è l’acido 5-aminolevulinico: tale sostanza non è un farmaco e viene eliminata dal normale metabolismo.
Quali sono le indicazioni?
Acne in varie forme, fotoringiovanimento, tumori cutanei benigni e maligni, ulcere da decubito, varie infezioni cutanee complicate da ulcerazioni, varie patologie dermatologiche.
Conme avviene il trattamento?
Il procedimento consiste nell’applicare il prodotto sulle lesioni da trattare e lasciare in posa per un tempo variabile da 30 minuti a qualche ora, in base alla patologia e/o all’ inestetismo da trattare,
Rimossa la sostanza, si espone la cute interessata ad una luce rossa di forte intensità, prodotta da una specifica lampada per circa 10 minuti. Subito dopo viene rimossa la sostanza e medicata l’area trattata.
Quali sono le reazioni secondarie?
Durante l’esposizione alla luce rossa può manifestarsi una sensazione di calore o di bruciore di varia intensità. Se la sensazione di bruciore non è sopportabile malgrado gli accorgimenti che vengono utilizzati, il trattamento può essere sospeso in qualsiasi momento e ripreso quando è scomparso il bruciore.
Dopo il trattamento la pelle appare arrossata come dopo una prolungata esposizione al sole. Nei giorni successivi potrà verificarsi la formazione di crostosità che cadranno spontaneamente in circa una settimana.
Quante sedute sono necessarie?
Il trattamento può essere ripetuto più volte, a giudizio dello specialista, fino a completa guarigione.
Guarda di più: http://victoriamedicalcenter.it/gallery/