L’estate arriva, ma attenzione alla ritenzione idrica

Arrivano i primi caldi dell’estate e con loro anche gli effetti sul nostro organismo che spesso si trova a combattere con ritenzione idrica e cellulite, inestetismi molto legati tra loro, ma assolutamente diversi. Molto di frequentemente infatti, questi termini vengono erroneamente usati come sinonimi, indicano però condizioni e conseguenze diverse sul nostro organismo. Per combatterle, ovviamente, vanno conosciute e riconosciute.

Ritenzione Idrica:

La ritenzione idrica, escludendo le patologie più serie, può essere un inestetismo passeggero, dovuto a fenomeni transitori, fase ormonale, eccessi alimentari o alcolici, ma anche il caldo a cui il nostro corpo non è ancora abituato. Mentre la cellulite è una malattia degenerativa che è però conseguenza, per lo meno in gran parte, della ritenzione idrica, ecco perché sarebbe opportuno provvedere subito a non cronicizzare questo incapacità dell’organismo di smaltire i liquidi in eccesso.

La ritenzione idrica è dettata da un accumulo eccessivo di liquidi tra le cellule, che non distribuendosi più bene, si depositano tra i tessuti. È diffusa circa nel 30% delle donne ed il suo sintomo principale è l’edema, un rigonfiamento causato, per l’appunto, dai liquidi ristagnanti.

Cause:

La ritenzione idrica è frequentemente causata da uno squilibrio tra potassio e sodio, quando infatti quest’ultimo è in quantità maggiore rispetto al primo, allora il corpo trattiene più acqua.

Attenzione a ciò che si mangia e al movimento:

L’alimentazione ha un ruolo chiave in questo senso, poiché se eccessivamente ricca di sale e di proteine, con un apporto non adeguato di acqua , può essere causa di ritenzione idrica.  Anche il sovrappeso contribuisce a rallentare la diuresi, favorendo la comparsa di questo inestetismo.

Va citata tra i fattori scatenanti, anche la sedentarietà, non muoversi riduce la circolazione linfatica, il sistema deputato allo smaltimento di liquidi e tossine che, se in deficit, non riesce più a sopperire al suo compito, e dà luogo a liquidi che si depositano negli spazi interstiziali tra le cellule.

Il fattore ormonale:

Incidono fortemente sulla comparsa della ritenzione idrica, anche gli ormoni femminili, in particolar modo durante la fase premestruale. Il ciclo si può suddividere in due parti: quello che precede l’ovulazione, in cui prevalgono gli estrogeni, e quello che segue l’ovulazione, in cui domina il progesterone. In questa fase il sistema linfatico potrebbe non riuscire a drenare liquidi e scorie che si accumulano nei tessuti, causando appunto, uno stato di ritenzione idrica. In questo caso si può dire che l’inestetismo si presenta indipendentemente dalle abitudini o dallo stile di vita.

Come si manifesta:

Tra le sue manifestazioni possono figurare gonfiori, in special modo su piedi, caviglie e pancia, senso di pesantezza degli arti inferiori e in alcuni casi, anche dolore e aumento di peso, dato più da liquidi che da un accumulo di grasso.

Ho la ritenzione idrica o è già cellulite?

Per una corretta diagnosi è sempre bene rivolgersi ad un medico esperto, ma in prima analisi è possibile fare un piccolo test anche a casa: se premendo con un dito la pelle si forma intorno alla zona interessata un alone bianco, allora si tratta di ritenzione idrica. Se invece, stringendo la pelle tra le dita, si formano dei buchi, allora siamo già in presenza di cellulite.

E’ bene quindi iniziare da subito a combattere la ritenzione idrica, non solo in vista della prova costume, ma anche e soprattutto per la nostra salute.

Contrasta subito la ritenzione idrica e al contempo la formazione di cellulite con la prevenzione:

Per quanto ritenzione idrica e cellulite abbiano alla base delle cause diverse, si può facilmente constatare come si influenzino fra loro. Per questo, curando una, si può migliorare l’altra, facendo soprattutto attenzione all‘alimentazione, all’esercizio fisico e a come ci si veste, ma ovviamente non solo, oggi è possibile contrastare questi due inestetismi con trattamenti mirati, volti soprattutto alla salute del nostro organismo.

Inizia con:

  • Tisane diuretiche e sgonfianti, possibilmente non zuccherate a base di tarassaco, equiseto, betulla, centella asiatica e finocchio, per non dimenticare il consolidato tè verde.
  • Alimenti che posseggono naturalmente proprietà diuretichecome gli asparagi, ananas, cavolfiore, finocchi, ti aiuterà non solo ad aumentare l’apporto di fibre, ma anche a migliorare queste due problematiche.
  • Frutta e verdura ricche di vitamina C ed E, aiuterà anche a proteggere i capillari e ad incrementare la produzione di collagene.
  •  Non indossare tacchi eccessivamente alti e abiti troppo stretti, quest’ultimi comprimono i vasi sanguigni peggiorando il ritorno venoso.
  • Svolgere un po’ di attività fisica anche leggera, ma che comprenda sia attività aerobica che tonificazione, come nuoto, acqua-gym, camminata, ciclismo e un po di potenziamento muscolare.

Passa adesso ai rimedi più efficaci:

Trattamenti di medicina estetica mirati possono regalare ottimi risultati, con:

  • La mesoterapia, che consiste nell’iniezione locale di farmaci con azione drenante, lipolitica e vasoprotettrice.
  • La carbossiterapia, con cui si inietta sottocute e nel derma dell’anidride carbonica. Ciò provoca una riapertura istantanea dei capillari chiusi e uno stimolo dei fibroblasti, le cellule che producono elastina e collagene, migliorando così l’aspetto della pelle.
  • Biodermogenesi, un trattamento in grado si lavorare sulla perdita di tono e che rigenera i tessuti, stimolando la produzione di nuovo collagene ed elastina, totalmente indolore e che si effettua comodamente sdraiati.